[GARGONZA:9188] I: RE: R: Lega Nord: insulti e mancata censura
Salvatore CAMAIONI  Martedi`, 18 Luglio 2000


-----Messaggio originale-----
Da: Francesco Paolo Forti <francesco.forti@ticino.com>

>Salto tutto la parte sull'odio, piu' o meno presunto, in quanto non mi
sento
>coinvolto (non odio nessuno ed al limite amo tutti). Mi concentro invece
>li' dove Michele parla di "giusto o non giusto". Se dovessimo pesare col
>bilancino cio' che e' giusto in Italia non finiremmo piu'. Per esempio e'
>giusto che un insegnante elementare arrivi in provincia di varese,
proveniendo
>dalla calabria, sempre con punteggi altissimi e che si vanti pure di aver
pagato
>per essere davanti a tutti in graduatoria? E che poi quando lo senti
insegnare
>capisci che non solo non sa parlare italiano ma nemmeno conosce le materie
>che insegna?

    Certamente no, che diamine. C'è qualcuno che oserebbe dire il contrario?

Ma dove li trova tutti quei punti? Capitasse con un caso, direi
>che una rondine non fa primavera ma se se' la maggioranza degli insegnanti
>ad essere coinvolta in questo giro devi pure stare zitto altrimenti hai
delle grane.
>
>Prova a lamentarti! La stragrande maggioranza delle cariche della PA
>e' in mano agli stessi personaggi (grandi famiglie) che poi ottengono
>e fanno ottenere punteggi agli amici degli amici. Se ti lamenti ti
>ridono in faccia ed e' il minimo che ti possa capitare.

    E' la prima volta che sento dire che la P.A. è in mano alle "grandi
famiglie". Finora ero convinto che le "grandi famiglie" fossero quelle
mafiose e quelle industriali e finanziarie: ma né le une né le altre hanno
mai manifestato grande interesse per i concorsi scolastici.
>
>Chiunque si infiammi passa subito dalla parte del torto.
>
>E' giusto che un insegnante prenda a varese lo stesso stipendio di uno
>di enna, con il ben differente costo della vita che tutti possiamo
immaginare
>(e che gli economisti sanno anche calcolare)?
>
>Le risposte possono variare, soggettivamente. L'Italia e' il paese delle
>ingiustizie e per pareggiarle se ne compiono altre, come in una lunga
catena.
>
>Ora e' tempo di mettere fine a questo stato di cose. Il federalismo lo
consente.
>In uno stato centralizzato e' possibile che il furbo a Enna ottenga il suo
vantaggio
>a scapito di uno di Varese e che il furbo di Milano faccia lo stesso a
scapito di
>del cittadino di Palermo. Con il federalismo cio' non e' possibile. Ogni
vantaggio
>(comportamento politicamente virtuoso) rimane circoscritto al territorio
che lo
>adotta. Idem per i comportamenti non virtuosi, i quali non possono essere
scaricati
>su tutti ma vengono pagati da chi li adotta.

    Si chiude il feudo e i panni sporchi si lavano in famiglia. Beh, se il
federalismo è questo credo che se ne sia parlato anche troppo...

>Ma facciamo un esempio con i concorsi. La Lombardia assume solo i suoi
>residenti, anche se incapaci? I candidati migliori, che vengono da fuori
>sono scartati? Benissimo.

    No, malissimo. E' un esempio che non ti dovrebbe neppure passare per la
mente, per la miseria!

La Lombardia deperira' a causa di un personale
>intellettualmente scarso mentre i "migliori" andranno ad arricchire le
amministrazioni
>di quei territori che sapranno essere piu' intelligenti nella scelta.

    Prima che la Lombardia 'deperisca' è deperita l'Italia, ti rendi conto?

Nel giro di qualche
>anno la Lombardia cambiera' registro ma i migliori ormai avranno trovato
altri posti.
>Possimo ipotizzare che tutti i territori siano retti in maniera demenziale
con
>quelle regole sui concorsi? No? Ecco allora almeno un territorio si dara'
regole
>migliori ed assumera' tutti i migliori. meglio per lui, peggio per gli
altri.
>Poi i territori virtuosi diventeranno due, poi tre e di colpo lo saranno
tutti.

    Ma sei davvero convinto che le cose andrebbero così? ma cosa ti dà tanta
fiducia?

.
. Qui siamo di fronte al risultato della disastrosa politica della DC
>che in tanti decenni ha riempito la P.A, scuola, e ferrovie comprese, di
>personale esuberante per la sua gestione del potere (voto di scambio)
>con la compiacenza dei sindacati. E' stato un modo sotterraneo per
>trasferire ricchezza e mantenere il potere. Caduta la DC e decise le
>nuove politiche di pareggio del bilancio era chiaro che la cosa non
>poteva stare piu' in piedi. Ora servono nuovi sistemi e modi
>piu' trasparenti per trasferire ricchezza. Il federalismo contempla
>questi meccanismi "trasparenti" (possono essere anche essere messi
>nella Costituzione) ma il gioco dei furbi a questo punto finisce e solo
>gli onesti, del sud e del nord (la maggioranza) hanno il pallino in mano.

    E i "nuovi sistemi" sarebbero quelli di mettere la cortina di ferro tra
nord e sud?

    Saluti sconsolati.
Salvatore Camaioni





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