[GARGONZA:9156] R: Re: I: Disposizioni attuative Legge Turco
Sonia Di Francia  Giovedi`, 13 Luglio 2000


----- Original Message -----
From: lorenzo <fratti@systems.it>
To: Multiple recipients of list GARGONZA <gargonza@perlulivo.it>
Sent: Wednesday, July 12, 2000 5:15 PM
Subject: [GARGONZA:9143] Re: I: Disposizioni attuative Legge Turco



> Non ho capito se e' uno scherzo o si parla sul serio!
>
> ciao
> lorenzo


Naturalmente, è uno scherzo. Mi sono permessa di parodiare il modo consueto
con cui la sinistra, i cattolici, e tutta l'intera gamma della nuova
dirigenza impegnata suole risolvere i problemi: una bella leggina, con il
rosario delle belle intenzioni, bei finanziamenti, percorsi burocratici,
"progetti" da presentare, valutazioni dirigistiche, percorsi ad ostacoli per
garantirsi la discrezionalità e voilà un altro settore recintato da una
normativa inutile e soffocante, che non reca vantaggi a nessuno, salvo alle
borse di lobbisti ben introdotti.
Quante belle leggine sono state costruite partendo dalla sociologia per
approdare agli albi professionali, alle autorizzazioni amministrative, alla
selezione artificiosa del mercato.
La materia, la prostituzione, è di quelle che non muovono al riso, se si
pensa a quanti drammi personali si celano dietro quelle donne seminude che
tanto spaventano i bravi cittadini.
Appunto per questo, le leggine del ministero per gli affari sociali non sono
esattamente quanto si aspettano le vittime della miseria, della violenza,
dell'abbandono. La criminalità si combatte con i poliziotti e i giudici,
perchè quello che va abolito è lo sfruttamento violento della prostituzione
e quello che va costruito è una via d'uscita per coloro che vogliono
sottrarsi a quella trappola.
Regolamentare la prostituzione è come vietare il caporalato in regioni dove
è l'unico sistema per lavorare, dove non ci sono opportunità di riscatto,
dove gli irregolari hanno bisogno di sopravvivere prima di riuscire a
ottenere un permesso di soggiorno, dove il lavoro è un privilegio da
elargire a pagamento.
Sostituire una maitresse a un magnaccia è come sostituire una catena con una
corda, dando per scontato che, comunque, è necessario impiccarsi.

Sonia Di Francia

P.S.: il fatto che qualcuno abbia dubitato della veridicità del mio scherzo,
la dice lunga sulla verisimiglianza con certi illuminati interventi della
vecchia e nuova classe dirigente: tutti fronzoli sociologici e piatta
sostanza dirigistica, un liberalismo all'italiana che non conosce steccati
partitici, ma è saldamente condiviso da tutti: dai preti, ai leghisti, ai
rifondaroli.
A proposito di "devolution", come pensate che verrebbero formulate le varie
normative regionali ?






[Date Prev] [ ">Back ] [Date Next]