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[GARGONZA:9131] Libero! Libero di dire quel che penso e di fare cio' che voglio
Rolando Alberto Borzetti
Martedi`, 11 Luglio 2000
Primo. "Berlusconi ha sempre ragione".
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Donne e no. L'onorevole Livia Turco, valorosa esponente del
rinnovamento della sinistra nonche' del Protagonismo delle Donne
nell'ambito del rinnovamento, ha deciso di schierarsi ufficialmente per
la riapertura delle case chiuse: insieme a Montanelli, l'onorevole er
Pecora detto Bontempo, i soci del Circolo del Tennis di Barcellona
Pozzo di Gotto, la signora Fini, il generale in pensione Mannaggia La
Rocca, il dottor Tommaso d'Aquino, l'avvocato Sconnamacchia del Foro di
Napoli, la Confesercenti di Treviso e insomma tutto cio' che si chiama
oggi la gente e un tempo il sano popolo italiano.
La notizia, di per se', e' irrilevante: la signora Turco uscira' dalla
scena politica con o senza queste trovate, e il cattivo gusto di un
politico non merita, normalmente, alcuna particolare annotazione. E'
significativa, invece - e, a questo titolo, fa parte della storia
"alta" - come punto d'approdo di una evoluzione: nel luglio 2000,
potranno scrivere gli autori dei futuri Bignami, la sinistra italiana,
sorta dal movimento anarchico e poi dai socialisti, dai comunisti e dai
sindacati, ha ufficialmente concluso il suo ciclo per confluire nella
vecchia destra italiana.
Cio' che caratterizzava i "compagni", quando il mondo era giovane, non
era affatto la politica ma l'approccio umano. Soprattutto i socialisti
- dalla fine dell'ottocento a tutti gli anni sessanta - condussero
delle battaglie umanissime contro la vita grama delle donne e contro la
prostituzione. Non per un fatto d'ordine pubblico, ma prima d'ogni cosa
per un impulso umano. L'operaio comunista sapeva benissimo da quali
storie umane venissero le prostitute, quanta miseria e violenza ci
fosse dietro la decisione di vendere il corpo.
La donna socialista (che aveva sempre una storia non banale alle
spalle, che era arrivata alla politica pagando prezzi alti in termini
personali) sapeva che la propria personale dignita' era
strettissimamente legata a quella di tutte le altre donne, *comprese*
le prostitute. E quando pensava ai casini, non ci pensava -
istintivamente - in termini di legge e ordine ma di selvaggia
ingiustizia, di cui fare vendetta in nome di tutte le donne. In piu',
s'inseriva un filo di disprezzo - da donna che ha vissuto - per l'uomo
che, goffo e impacciato nei rapporti erotici e sessuali, pretendeva
("siamo giovani", "e' la natura") la rozza scorciatoia del sesso-soldi.
Ora, tutto questo e' passato. L'onorevole Turco non crede - non
concepisce - di avere assolutamente nulla in comune con la donna
prostituita nigeriana. Lei e' una signora, quella e' una puttana; una
povera puttana, per essere caritatevoli e buonisti, ma nulla piu' di
questo. "Che tu faccia questo lavoro e' nell'ordine delle cose, ragazza
mia. Ma fallo senza dar scandalo e senza crear problemi alla gente
perbene". Ecco il messaggio poitico della signora di "sinistra" alla
nigeriana. La politica di Javert.
Il "problema della prostituzione" come fatto a se' stante, non esiste.
Sul piano del cosiddetto ordine pubblico puo' essere risolto
facilissimamente nel giro di quindici giorni, semplicemente sputtanando
(e quand'e' il caso incriminando per concorso in violenze) i clienti;
chi non ce la fa a convincere allegramente una donna, vada a farsi le
seghe e non rompa le scatole al prossimo o allo stato. Esiste invece il
problema delle persone prostituite, cioe' degli esseri umani ai quali -
come sapeva benissimo la sinistra d'una volta - dopo aver rubato tutto
pretendiamo di rubare anche i loro corpi.
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Old economy. La Giovanni Agnelli & C Sapa, cassaforte della famiglia
Agnelli, controlla il 100% del capitale sociale ordinario di IFI Spa e
il 51,747% del capitale privilegiato. La Giovanni Agnelli & C per
controllare IFI sborsa (a valore nominale) 77.457.656 Euro.
IFI priv. a sua volta controlla il 54,167% di IFIL Spa, che ha un
capitale sociale di 466.329.662 Euro. Dunque la Giovanni Agnelli & C
controlla oltre il 54% di IFIL (valore al nominale 252.596.788 Euro)
con soli 77.457.656 Euro.
IFIL Spa + IFI Spa + FIMEPAR Spa, controllate tutte da Giovanni Agnelli
& C Sapa, controllano insieme il 25% del capitale della Fiat - quella
delle auto, finalmente. Il capitale sociale della Fiat ammonta a
2.753.025.000 Euro. La GA & C Sapa, con i suoi 77.457.656 Euro,
controlla quindi indirettamente il 25% di questo capitale: cioe'
688.256.250 Euro.
In realta', i 77.457.656 Euro della GA & C Sapa sarebbero appena lo
2,813% del capitale sociale Fiat. Con questo sistema di scatole cinesi,
invece, la Giovanni Agnelli & C arriva a controllarne di fatto il 25% e
a nominare quindi la maggioranza del consiglio di amministrazione.
Ne consegue che: la regola 1 azione = 1 voto non vale per tutti. Per
gli Agnelli in Fiat 1 azione vale 8,9 voti. Per l'orioles qualunque
invece 1 azione vale sempre 1 voto. E la gestione aziendale? Il 2,813
per cento nomina il consiglio d'amministrazione e quindi di fatto
prende le decisioni. Il restante 97,187% fa la parte della minoranza
che non conta niente.
Al consiglio di amministrazione, per essere riconfermato, puo'
benissimo convenire di curare gli interessi degli Agnelli come
azionisti di GA & C. piu' che gli Agnelli come azionisti di Fiat Spa.
Non e' detto che siano gli stessi interessi. (palgue)
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New economy. E' stato concesso alla societa' statunitense Maxx
International il permesso di rilasciare carte di credito, carte
telefoniche e carte di debito bancario col marchio San Pietro.
L'accordo ha valore fino al 2006 e le card, che verranno immesse sul
mercato alla fine dell'anno, potranno circolare solo in America. Il
lancio delle V-card verra' sostenuto inoltre da una serie di
promotionals, come i Cd con preghiere papali recitate da Julio
Iglesias, Ricky Martin e altri artisti di fama internazionale. Il
target dell'operation e' stato fissato a 150 milioni di dollari l'anno
in quote annuali di subscription, al netto delle spese di marketing,
advertising e promotion.
Non e' stato reso noto in quali proporzioni verranno ripartiti gli
utili fra le due componenti della joint-venture, il cui know-how e la
cui solidita' finanziaria - fanno osservare gli esperti - non
dovrebbero peraltro dare adito a sorprese sgradevoli per gli
investitori. L'ufficio d'amministrazione del Vaticano ha dichiarato
poche settimane fa che anche l'esercizio 1999 si e' chiuso con un
notevole surplus di bilancio, il settimo consecutivo. Piu' riservati
gli amministratori della Maxx International, fra i quali circola
tuttavia la voce di una possibile quotazione al Nasdaq delle V-Card.
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Mario Ciancio, presidente degli editori italiani e proprietario di
quasi tutti i quotidiani a sud di Napoli, e' inoltre proprietario di
sei emittenti televisive regionali. Di esse, due - TeleEtna e Antenna
Sicilia - sono intestate direttamente a suo nome, due alla moglie e le
ultime due alla figlia. La legge Mammi', che disciplina l'assegnazione
delle emittenze, vieta infatti (articolo 15: "divieto di posizioni
dominanti") il possesso di piu' di due emittenti agli editori di
giornali quotidiani.
Del giornale capofila di Ciancio, "La Sicilia", a Catania si ricorda
che rifiuto' di pubblicare il necrologio del commissario Montana
proposto dalla famiglia nell'anniversario della morte.
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Ascoli. Evaldo B. lavora in una ditta di facchinaggio ed e' gay. Anche
il suo compagno, Tonino M., lavora nella stessa ditta. Il padrone prima
gli ha comunicato che, in nome del politically correct, li considera
una coppia sposata a tutti gli effetti. Poi, ha aggiunto che pero', a
senso di regolamento interno, marito e moglie non possono lavorare
insieme. Ed Evaldo s'e' dovuto licenziare.
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Memoria. E' morta l'ultima sopravvissuta degli ebrei romani deportati
dai tedeschi durante la guerra. Adesso, non c'e' piu' nessuno in Italia
che sappia piu' che cosa voglia dire veramente la parola fascismo (i
giovani della destra israeliana, ormai, s'incontrano fraternamente con
quelli della destra italiana). Dovremo andare avanti cosi' alla cieca,
perseguitando emigranti e affogando albanesi senza sapere piu' come si
chiama questa cosa.
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Les italiens. A piazza Navona a prendere a sprangate i rivali dopo la
partita. A piazza Duomo a tifare Germania e Francia, pero' senza
algerini e senza turchi. A piazza Venezia ad attraversare la citta'
facendo saluti romani e dichiarando a gran voce di non essere froci. A
piazza San Marco a organizzarsi le vacanze in Carinzia, da Haider,
quest'anno. A piazza Maggiore a guardare i bolognesi che si sforzano
disperatamente di fare i tedeschi. In via dell'Umilta', in piazza del
Gesu', in via dei Polacchi, al campo dei Miracoli, al Cordusi, in
vicolo delle Fate a Palermo.
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Extracomunitari. Roma. Nel giro di appena un anno, la citta' e' stata
attraversata per lungo e per largo da piu' di un milione di
extracomunitari provenienti dagli Stati Uniti. Gente che al suo paese
compra mitra e pistole come le noccioline, abituata a girare armata
quando vuole e come vuole, e pronta a sparare senza preavviso fin dalle
elementari. Ma che fa la questura? Che fa il ministro, signora mia?
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Tecnosauri. In questi mesi si decide l'alternativa fra rete "stupida" e
rete "intelligente". La rete stupida e' quella attuale: la rete resta
neutrale e i contenuti vengono dai terminali "intelligenti", fra cui
noi. La rete intelligente e' quella in cui (larga banda, piattaforma
proprietaria, monopolio di fatto) la maggior parte del lavoro e delle
scelte viene fatto da lei stessa e a noi poveri terminali (informatici
o umani) non resta che adeguarci passivamente ai suoi modi di fare - e,
prima o poi, di "pensare". E' una scelta "politica", insomma. Il tasso
d'innovazione tecnologica reale, in realta', da un paio d'anni non sta
affatto crescendo. Si ricominciano a vedere in giro i vecchi sistemi
"proprietari" globali, in cui il controllo di una piattaforma bloccata
da' il controllo su tutto il resto. A parrte gli aspetti economici
(formazione di monopoli, ecc.), il fatto veramente antipatico e' che
questo rende molto piu' difficile alla tecnologia di "fare salti" da un
settore all'altro.
L'esempio piu' tragico di un processo di questo tipo ce l'abbiamo tutti
i giorni sotto gli occhi, ed e' l'automobile. Per i primi vent'anni, ha
goduto di una tecnologia libera e innovativa, tanto sul piano
strettamente tecnico quanto su quello culturale; e poteva accadere che
uno sconosciuto ufficialetto di cavalleria, puntando su di essa,
riuscisse a creare in brevissimo tempo un pezzo molto vitale, e del
tutto inaspettato, di new economy. Ma una volta che la new economy - di
allora - ha creato i suoi dinosauri, il processo d'innovazione s'e'
rallentato di molto, fermandosi alle esigenze immediate del mercato:
meno ricerca creativa, e piu' marketing. Alla fine, ci siamo ritrovati
con cent'anni ininterrotti di motore a scoppio - una delle tecnologie
piu' longeve, e inevitabilmente obsolete della storia. Per la persona
comune, questo ha significato: a) andare in automobile anziche' a piedi
(il marketing e la politica, isolatamente, hanno funzionato); b) pagare
questo beneficio al prezzo, del tutto arbitrario, di un inquinamento
del pianeta e di modalita' sempre piu' non-umane nell'uso del
territorio urbano (il marketing e la politica, da soli, funzionano in
modo autoreferenziale).
Oggi si cominciano gia' notare i primi segni di obsolescenza nel
computer come oggetto (siamo nel duemila e ancora sto usando una
tastiera) e come mito (siamo nel duemila e ancora sto "stando al
computer"); i pochi episodi realmente innovativi (l'i-Mac, ecc.)
appartengono molto piu' al marketing che alla tecnologia. Per la
persona comune, questo significhera': a) avere tutti il computer; b)
pagare questo beneficio al prezzo, anch'esso del tutto arbitrario, di
una iperconcentrazione dei poteri economici e di modalita' sempre piu'
non-umane nell'uso del "territorio"-economia.
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Tecnosapiens. Teletorremaura, a Roma, e' una tv (web-based) di
quartiere che consiste in un paio di telecamere puntate sul quartiere e
in un altro paio di telecamere portate in giro da ragazzi, sempre del
quartiere.
L'idea sarebbe di mettere in rete, a basso profilo, la vita delle
persone reali: pochissimi o niente giornalisti, interviste al muretto,
approccio con la telecamera senza domande. Tv di strada, insomma. E'
esattamente l'opposto del Truman show: la', la vita delle persone
diventa spettacolo e viene "consumata"; qui, diventa il soggetto che
fornisce direttamente informazione e comunicazione.
un saluto a tutti
Rolando A.Borzetti
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