[GARGONZA:9101] FW: CS 80-2000 - Cina
Mobiglia  Sabato, 08 Luglio 2000

Non vi siete ancora liberati di me :)

> -----Original Message-----
> From:	Amnesty International [SMTP:press@amnesty.it]
> Sent:	Friday, July 07, 2000 4:37 PM
> To:	stampa@amnesty.it
> Subject:	CS 80-2000 - Cina
> 
> #  Questa lista per la distribuzione delle informazioni
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> 
> CINA. ZHU RONGJI IN ITALIA: E I DIRITTI UMANI?
> 
> Il premier cinese Zhu Rongji, in visita ufficiale in Italia, ha
> dichiarato che i diritti umani sono "un tema che rientra pienamente
> negli affari interni di un paese".  Il Presidente del Consiglio Amato
> ha sottolineato come "Italia e Cina non sono mai state cosi' vicine".
> 
> Amnesty International ricorda qual e' la situazione in Cina. Ogni
> richiesta di rivedere le sorti di chi e' ancora imprigionato per i
> fatti di Tian An Men e' stata vana. L'associazione Madri di Tian An 
> Men che unisce familiari di persone uccise o ferite durante le
> manifestazioni per la democrazia e' oggetto di minacce e di
> intimidazioni da parte della polizia. Recentemente, fondi raccolti da
> gruppi di attivisti per i diritti umani nel mondo a favore di questa
> associazione sono stati congelati dalle autorita'. 
> 
> Continua l'uso massiccio della pena di morte: almeno 18.000 le
> esecuzioni negli ultimi 10 anni. Torture e maltrattamenti dei
> prigionieri restano pratica comune. Feroce la repressione degli Uiguri
> (maggiore gruppo etnico tra la popolazione locale a prevalenza
> musulmana nella regione autonoma dello Xinjiang) sospettati di
> attivita' clandestine autonomiste. Migliaia di aderenti al movimento
> spirituale Falun Gong (stimati in 70 milioni in tutta la Cina) sono
> stati detenuti arbitrariamente nell'ambito della campagna nazionale 
> "contro la superstizione".  
> 
> In Tibet continua la campagna di "rettificazione patriottica" nei
> monasteri, dove i monaci ritenuti "non sufficientemente amanti della
> madrepatria" rischiano l'espulsione  e l'arresto. Anche i piu' banali
> riferimenti all'indipendenza del Tibet vengono repressi con durezza:
> semplici slogan indipendentisti sono considerati "minacce all'unita'
> della madrepatria" e puniti con lunghe pene detentive. Ngawang
> Sangdrol, la detenuta politica tibetana con la piu' lunga condanna
> detentiva, sta scontando 21 anni di carcere proprio per aver
> "minacciato l'unita' della madrepatria" con slogan, canzoni ed altre
> forme di protesta non violenta. 
> FINE DEL COMUNICATO
> 
> Roma, 7 luglio 2000
> Ufficio Stampa 
> Amnesty International


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