[GARGONZA:9092] Sexually correct
Piero DM  Giovedi`, 06 Luglio 2000


----- Original Message -----
From: Mobiglia

> Mah, io credo che alla fine Pannella ci sara', questa polemica mi pare
pero'
> datata e un po' pretestuosa.
> Spero che la Bonino ragioni piu' serenamente, e' il momento di unirsi
"per"
> e non dividersi "contro".

Pannella ha detto cose sante e giuste: cose, concetti, idee, posizioni e
sentimenti molto più importanti di dieci cortei festanti, se fossero
radicati e diffusi quanto meriterebbero.
Se in nome della cosiddetta "unità" si deve vivere solo nell'attimo fuggente
e presente, come se le persone e le idee fossero pure maschere che valgono
il tempo che s'indossano, allora avremmo davvero toccato il limite del
grande nulla.
Pannella non ha fatto altro che ricordare il minimo indispensabile di
piccola storia, che serve tra l'altro a capire perché c'è la necessità,
ancora oggi, di tornare a difendere posizioni che si poteva ragionevolmente
credere che fossero ormai acquisite: pura illusione, pura superficiale
illusione di un mondo che si crede "nuovo" soltante perché innumerevoli
cazzate vengono ora diffuse in rete invece che sui santini o sui manifesti.

Potrebbe sembrare starno che io sostengo ora Pannella, dopo aver polemizzato
contro i radicali nel recente passato.
Ma credo che la cosa sia meno strana, se appena si ricordano gli argomenti
da me usati nella polemica.
In sostanza, c'è un tipo di radicalismo al quale anche io ho aderito con
convinzione , proprio ai tempi delle grandi e storiche battaglie laiche, e
senza per questo sentirmi affatto in contraddizione con il mio essere "di
sinistra", nel PCI.
Rimango più che mai convinto che queste idee - tradizionalmente radicali e
socialiste e laiche - debbano essere sostenute e difese, senza lasciarsi
fregare e senza falsissimi unanimismi o tarallucci di marca ulivista.
Se Pannella "ci sarà" farà bene ad esserci, ma fa ancora meglio a mettere i
puntini sopra le i: non sono gli spettacoli e le sfilate a fare politica e
civiltà, ma la coerenza e le idee.

Capitolo Turco e prostituzione.
Io non sopporto, lo confesso,  la Livia Turco, e in particolare quel suo
tipico cattocomunismo - che ora mi chiedo cosa sia, debitamente aggiornato,
forse un cattoveltronismo, o un cattocosadue?
Forse questa idiosincrasia mi ottenebra le facoltà intellettive, già provate
dal caldo di luglio, e quindi chiedo aiuto (sinceramente) perché qualcuno mi
aiuti a capire: che differenza c'è tra una prostituzione "legalizzata" e una
prostituzione "depenalizzata"?

Per la verità non è soltanto questa la confusione nella quale sono su questa
materia, dopo aver ascoltato varie interviste della Turco: sul piano
pratico-normativo non ci ho capito praticamente niente, ma sono molto
confuso anche sul piano etico-sociale.
Non capisco per esempio se la posizione della sinistra verso la
prostituzione - nei limiti in cui sia rappresentata dalla Turco o comunque
da atti ministeriali - sia di condanna, di sopportazione, di indifferenza,
di pietismo umano, di carità cristiana, di pragmatismo sanitario, o che
altro.
La mia impressione è che questa posizione corrisponda in sostanza a quella
dei parroci: aiutiamo le peccatrici.
Un'impressione probabilmente dovuta alla concomitante sensazione che la
sinistra abbia assunto posizioni parrocchiali del medesimo genere su molti
argomenti.
Comunque, senza nadare tanto in là, cheido sinceramente aiuto per capire
meglio questa impennata strategica della Turco.

= Piero DM =




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