Credo che Pagheca abbia acceso una piccola luce senza andare fuori tema.
Perfettamente d'accordo Matthelm. Seriamente: concentriamoci sui fatti, sulle decisioni dell'oggi. E' quello che cerco di fare, senza riuscirci a volte, lo ammetto.
Ma facciamo lo stesso con tutte le ideologie e religioni che nel passato hanno avuto collusioni con dittature, criminali, genocidi, etc. Che hanno giustificato reati con le scuse piu' varie, che hanno cercato di ritardare il progresso della ragione, le liberta' civili e di pensiero. Senza eccezioni pero'. Quando questo avverra' sara' il vero Rinascimento.
Tutte le ideologie (certo,anche religioni,ve la ricordate l'inquisizione ?) hanno conosciuto momenti bui,in modo innocente o colpevole,però solo il comunismo è finito sotto processo,perchè ?
Ho paura che la risposta a questa domanda sia:
'per colpirne il concetto etico che ne stà alla base,in modo vigliacco,senza attaccarlo frontalmente'.
Piero lo ha capito.
Questo era il dubbio di cui parlavo e che mi ha spinto a porre la mia domanda.
Stefano'62 ha scritto:Per ora voglio solo cercare di capire se il termine in sè e\o il concetto fondante meritino tutto quel disprezzo.
Infatti io non intendevo aprire un dibattito nel merito sul comunismo,piuttosto,ripeto,capire se sono fondate tutte queste accuse che si contina a trovare occasione di lanciare,e lo dimostra il fatto che nonostante io sia stato molto chiaro nell'aprire questo thread,le risposte siano state spesso di sponda o malcelatamente astiose.
Ma a me sta benissimo che in una democrazia uno si senta di censurare o anche peggio,se vuole,l'operato di qualche politico,anche di quelli che possono piacermi.
Non mi fa nè caldo nè freddo.
Quello che non funziona è sindacare su un'idea astratta per mezzo di un fatto concreto,evitando l'onere di dimostrare che quel fatto sia effettivamente la concretizzazione dell'idea sotto esame.
Secondo questo modo di procedere noi oggi stesso dovremmo abiurare il liberalismo a causa delle professioni di fede di berlusconi,o di bush o di tantissimi altri millantatori.
E' esattamente a questo scopo che ho postato i link di wikipedia,e che ora posto alcune precisazioni doverose:
1.
Il comunismo non è dittatura del proletariato,questo caso mai era la via marxista,adattata ad un'epoca di assolutismi,per realizzare l'obiettivo comunista.
2.
Il concetto di comunismo non si esaurisce in Marx e affini.
Non basta dire che Marx emise il manifesto comunista per accettare la tesi che lì si esaurisca il comunismo,(io potrei fare domani un manifesto democratico in cui stabilisco che la democrazia sono io e ci crederebbero solo i fessi);
Marx non inventò nulla,prese un concetto vecchio di secoli e teorizzò il marxismo.
il manifesto fu emesso in epoca moderna,cioè dopo che altri nei secoli precedenti avevano già sperimentato qualcosa di adeguato al loro tempo;pensate che vent'anni fa lessi un libro di storia incaica che definiva proto-comunismo il loro sistema socio-economico.
In più ho documentato esempi di comunismo non-marxista;cercare di definirli con qualche -ismo alternativo non cambia la sostanza del loro principio ispiratore:l'uguaglianza economica dei componenti per mezzo della condivisione dei mezzi produttivi.
Il comunismo è tutto lì.
Ne porto un altro:
Gli indiani Kiowa nelle riserve avviarono una economia collettivista basata sull'allevamento dei cavalli,che permise loro di vivere molto più dignitosamente dei loro confratelli di altre tribù fino a che il governo americano spartì la terra con un atto iniquo allo scopo quasi esplicito di distruggere la loro attività e rovinarli economicamente per poterli derubare ancora.
Nel loro caso la miseria arrivò in conseguenza del liberismo cui si ispirarono quelli che promulgarono quell'atto.
3.
Non è vero che il concetto collettivista del comunismo è contrario alla democrazia.
E' in antitesi solamente alla democrazia rappresentativa,quella con i deputati eletti dal popolo.
Ed è per questo che date le dimensioni degli stati moderni e delle popolazioni,lo ritengo utopistico e improponibile.
4.
Le esperienze storiche del comunismo dimostrano solo quello che già sapevamo,cioè che le dittature (fasciste,naziste,comuniste,fondamentaliste,capitaliste) portano solo miseria,morte e distruzione.
Con questi nuovi elementi,ripropongo la domanda sul principio base del comunismo originario,cioè sul principio bersaglio incofessato della guerriglia anti comunista,invitando a lasciar stare le miserie dei dirigenti politici che anche fuori dell'Italia si riempiono la bocca con -ismi cotrapposti al solo scopo di giustificare i loro porci comodi.
Qualcuno ritiene che cercare di portare giustizia sociale ed evitare sconquassi infami tra le condizioni di vita di qualcuno e qualcun altro,anche a costo di andare contro agli interessi di chi sta meglio,significa portare miseria morte e distruzione ?