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Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda ranvit il 08/03/2009, 11:58

Dal corriere.it :

Il premier: il provvedimento sarà approvato venerdì dal consiglio dei ministri
«Il piano per l'edilizia avrà effetti straordinari e non ci saranno abusi»
Berlusconi: riduciamo le pastoie e la burocrazia, ma tutto sarà in linea con i piani regolatori.
Ma Bossi frena

MILANO - Silvio Berlusconi ne è convinto: «Se riparte l'edilizia, riparte tutta l'economia». E per questo ha deciso che una delle mosse per dare nuova carica ad un sistema economico ingessato dalla crisi internazionale deve necessariamente passare per maggiori liberalizzazioni nel campo delle nuove costruzioni. Di qui la scelta di varare un piano ad hoc, come anticipato oggi dal Corriere della Sera. L'idea del premier ha subito fatto scattare più di un campanello di allarme tra chi considera l'allenatmento dei vincoli burocratici ipotizzato dal Cavaliere come una sorta di via libera alla deturpazione del paesaggio. Ma è stato lo stesso Berlusconi, nel corso di una pausa di shopping per le vie del centro di Roma, a parlare con i cronisti spiegando che il provvedimento sarà esaminato venerdì dal consiglio dei ministri, che questo avrà«effetti straordinari» ma che non ci saranno abusi.

«BASTA PASTOIE E BUROCRAZIA» - «Saranno le singole Regioni - ha spiegato il presidente del Consiglio - che dovranno valutarle il piano: serve per smuovere l'economia e in particolare l'edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi». E a chi gli chiedeva se non si corre il rischio di allargare troppo le maglie delle concessioni aprendo la strada a possibili abusi Berlusconi ha risposto che questo non succederà, «perchè tutto quello che si farà sarà in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti». Insomma, ha proseguito il premier, «significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perchè i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente». Il premier, stando ai lanci di tutte le agenzie di stampa, dice proprio così, «villa», ma evidentemente la cosa riguarderà tutti i proprietari di qualunque tipo di immobile (guarda la scheda).

SI PARTE DAL VENETO - La prima Regione ad andare incontro al progetto del Cavaliere sarà il Veneto che martedì discuterà la possibilità per i proprietari di ampliare sino al 20% la cubatura dell'immobile o di ricostruire le abitazioni realizzate prima del 1989, ingrandendole e dotandole di criteri di ecosostenibilità. «Non ci sarà alcun scempio - ha puntualizzato il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan - nè alcun condono edilizio camuffato. Si tratterà di operare sul patrimonio edilizio esistente. È in tutta evidenza uno dei tanti interventi possibili per rimettere in movimento un importante settore economico industriale con chiare ricadute sociali».


Bossi a Cernobbio per la finale di Miss Padania (Cavicchi)
BOSSI: «IO CI CREDO MENO» - Chi non mostra troppo entusiasmo è però uno dei principali alleati di Berlusconi, il leader leghista Umberto Bossi. «Abbiamo già parlato del piano casa ed è giusto riparlarne - ha detto il ministro delle Riforme a margine della serata conclusiva di Miss Padania, nel Comasco -. Alcuni ci credono molto, io meno. Non ho capito a chi servono le case». Il rischio, secondo il Senatùr, è che si facciano «per darle agli extracomunitari». «Quando l'edilizia va - ha detto - è vero che va tutto, perchè dietro ai vetri si mettono le tendine, ci vogliono le porte e così via, ma dobbiamo chiederci se servono davvero, dobbiamo chiederci come aiutare la nostra gente». Per il leader leghista occorre «investire in soldi dello Stato per le cose già pronte», in modo che si «possano immediatamente aprire i cantieri e non si debbano aspettare i tempi della burocrazia», che rischiano di farle partire ad anni di distanza. Tra i cantieri da avviare subito, il capo del Carroccio cita quello dell'autostrada Pedemontana. Scettico invece sul ponte sullo Stretto: «Bisogna valutare bene se il ponte serve o non serve. Io non sono un esperto, ma quanto tempo fa guadagnare? Forse sarebbero meglio 100 aeroporti così portiamo in Sicilia svedesi, norvegesi e tedeschi».

Al. S.
07 marzo 2009

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Anche Fanfani circa 50 anni fa fece un Piano Casa....e fu una buona idea.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda ranvit il 08/03/2009, 11:59

Dal corriere.it :

LA SCHEDA
Il piano del governo per l'edilizia
Ecco cosa prevede il provvedimento che il consiglio dei ministri affronterà venerdì prossimo


Nuovi alloggi per giovani coppie, anziani, immigrati regolari, studenti. Il tutto con la finalità di venire incontro alle esigenze delle classi più disagiate e al tempo stesso dare impulso all'edilizia, facendo ripartire la domanda con benefici per l'economia. La prossima settimana dovrebbe essere quella buona per il via libera al piano-casa voluto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Dopo l'intesa con le Regioni, il governo attende di raggiungere quella con l'Anci, a quel punto il premier con un decreto renderà operativo il provvedimento.

EDILIZIA POPOLARE - Il piano, concordato con le Regioni, prevede 550 milioni per l'edilizia popolare. Le abitazioni saranno date in affitto con diritto di riscatto. I primi interventi prevedono la costruzione di circa 5.000-6.000 alloggi.

AUMENTO DELLE CUBATURE - E' previsto un aumento delle cubature, pari al 20%, delle costruzioni esistenti. E' prevista la possibilità di abbattere edifici vecchi (realizzati prima del 1989), non sottoposti a tutela, per costruirne nuovi con il 30% di cubatura in più. Qualora si utilizzino tecniche costruttive di bioedilizia o che prevedano il ricorso ad energie rinnovabili l'aumento della cubatura è del 35%. Questi interventi dovranno rispettare le norme sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici e non potranno riguardare edifici abusivi.

SCONTI FISCALI - Sono poi previsti sconti fiscali: il contributo di costruzione sugli ampliamenti sarà infatti ridotto del 20% in generale e del 60% se l'abitazione è destinata a prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.
(Agi)


07 marzo 2009
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda ranvit il 08/03/2009, 12:00

Le tappe: prima il sì delle Regioni pdl poi nuove norme generali
«E adesso liberalizzare l'edilizia» Il nuovo piano di Berlusconi
Le licenze sostituite da perizie giurate di un tecnico


ROMA - La vecchia licenza edilizia in soffitta. Sostituita da una perizia giurata di un tecnico. Una norma che da sola «sarebbe uno choc per l'economia, un colpo al cuore della burocrazia inutile e un volano enorme per l'edilizia e le attività collegate». Berlusconi sta limando la sua riforma del settore. La sua personale ricetta contro la crisi. Un piano in due fasi. Primo: una bozza di progetto di legge da smistare e far approvare a tutte le Regioni del centrodestra, in testa Veneto, Lombardia e Sicilia, per consentire di aumentare la cubatura delle abitazioni esistenti. Secondo: un provvedimento di cornice giuridica, da varare in Consiglio dei ministri, che lo accompagni e riformuli buona parte della normativa nazionale in materia, snellendo le procedure e modificando il rapporto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione in tema di costruzioni. Ieri il capo del governo ne ha accennato sia in Consiglio dei ministri sia in conferenza stampa. L'idea è sua, l'ha definita «importantissima». La sta gestendo con i suoi più stretti collaboratori. Nelle ultime settimane ha coinvolto nel progetto i ministri Tremonti, Sacconi, Matteoli, Fitto e Alfano. L'intenzione è dare «una scossa all'economia che ricordi quella del Dopoguerra e consenta il rinnovamento edilizio del Paese». Anche a rischio, dice in privato, di «subire l'accusa di essere un cementificatore». A Palazzo Chigi il Cavaliere non ha dato dettagli ma ha detto che «quando l'edilizia va, tutto il resto va di conseguenza».

Su questa convinzione sta costruendo il suo progetto, certo che un intervento radicale nel settore delle costruzioni, e delle sue procedure autorizzative, sia in grado di dare un'enorme boccata di ossigeno alla congiuntura. Fra i collaboratori del premier si apprende che il piano si sviluppa in due fasi. A Palazzo Grazioli, residenza privata del Cavaliere, sia sta elaborando una normativa che in questi giorni viene smistata alle Regioni del centrodestra. Il Veneto potrebbe discuterne già la prossima settimana. Punti salienti: possibilità di aumentare del 20%, sia nel caso di edilizia residenziale che commerciale, la cubatura degli immobili esistenti; del 30% nel caso di abbattimento e ricostruzione di edifici obsoleti; del 35% nel caso il nuovo edificio sia ricostruito con le regole della bioedilizia e del risparmio energetico. Allo studio ci sono anche nuovi sgravi fiscali. Berlusconi ieri mattina ha fatto due esempi, in Consiglio dei ministri: «Il padre che vuole costruire una stanza in più di una villetta, per i figli; due proprietari di villette attigue che vogliono unirle». Aggiungono a scanso di equivoci i suoi collaboratori: «Ovviamente parliamo solo di immobili in regola con le norme edilizie, con i vincoli paesaggistici ed ambientali ». Perché la bozza del progetto di legge è da smistare alle Regioni? Perché la competenza normativa in materia è regionale. Dicono a Palazzo Grazioli: «Cominceranno le Regioni del centrodestra, siamo sicuri che anche quelle amministrate dal Pd ci verranno dietro».

Ma il piano del Cavaliere non si ferma qui. Alle norme regionali si affiancherà una nuova legge nazionale, con un sistema di sanzioni rivisto, un rapporto diverso fra privati e pubblica amministrazione, di «concertazione preventiva», su ogni procedura di natura edilizia e infine quello che appare come l'atto più forte: una certificazione di conformità, da rendere con perizia giurata, da parte di un tecnico. Al posto del permesso a costruire. Per le nuove costruzioni, così come nel caso dell'aumento di cubatura. Nella sostanza sarebbe un architetto o un ingegnere, su incarico del privato, e assumendosi le responsabilità (anche penali) della dichiarazione, a sostituirsi agli attuali uffici comunali di edilizia. Una norma che taglierebbe drasticamente i tempi per costruire. E che potrebbe essere varata già la prossima settimana. Su questo Berlusconi sta lavorando. Le norme stanno facendo il giro degli uffici legislativi dei ministeri interessati. Per il premier è una manovra a costo zero, in grado di mettere un turbo nell'economia. Qualcosa di molto più ampio del piano casa di cui si è discusso finora (agevolazioni per giovani coppie, nuova edilizia popolare etc.): «Una vera rivoluzione edilizia ».

Marco Galluzzo
07 marzo 2009
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Ambientalisti sul piede di guerra

Messaggioda ranvit il 08/03/2009, 12:03

Da Repubblica.it :

Piano casa, urbanisti e architetti: così lo Stato sceglie la resa
Il Pd: indispensabile rilancio dell'edilizia pubblica, ma le norme appaiono confuse e pericolose
Ambientalisti sul piede di guerra "Torna la speculazione anni '60"
di ADRIANO BONAFEDE

ROMA - La più dura è Legambiente, che in una nota scomoda addirittura il classico Mani sulla città di Francesco Rosi: "Sembra di tornare alla situazione descritta in quel film, al tempo in cui in barba a qualsiasi norma, Piano o Regolamento edilizio, negli anni '60 in Italia, speculatori senza scrupoli hanno potuto ampliare, demolire, ricostruire edifici brutti e insicuri". Secondo l'organizzazione di difesa dell'ambiente, "sono pagine di storia del nostro Paese che hanno fatto nascere edifici e periferie squallide, dove l'edilizia ha creato ricchezza solo per gli speculatori e case invivibili". Ha poi aggiunto Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica di Legambiente: "Pensare di premiare con il 20-30% di aumento di cubatura interventi che verrebbero realizzati in deroga a Piani urbanistici e regolamenti edilizi significa rendere più brutte e invivibili le città italiane e premiare gli speculatori".

Le preoccupazioni degli ambientalisti riecheggiano anche nel commento di Ermete Realacci, ora responsabile di queste tematiche per il Pd: "È indispensabile un forte rilancio dell'edilizia pubblica sia per l'uso abitativo che per quello scolastico. Ma le norme annunciate dal governo appaiono confuse e pericolose. La proposta di oggi sarebbe iniqua e devastante per l'equilibrio delle città, speriamo resti solo un annuncio come tanti altri".

Per Giovanna Melandri, responsabile Cultura del Pd, "l'Italia rischia di dare l'ultimo assalto alla propria bellezza e al proprio paesaggio, valori imprescindibili della nostra identità e del nostro futuro".
Da parte degli urbanisti, come si vede anche dagli articoli in pagina, si insiste sul fatto che con questa liberalizzazione il governo rinuncia sia al progetto iniziale che al controllo finale. Dice Daniel Modigliani, ex direttore del Piano Regolatore di Roma: "Il governo ha di fatto deciso di non volersi occupare della trasformazione edilizia delle aree metropolitane, nelle quali, peraltro, abita l'85 per cento della popolazione italiana. È quasi peggio di un condono edilizio: almeno quello riguarda soltanto gli edifici irregolari; in questo caso, invece, anche tutto ciò che è regolare".

Gli unici a vedere con favore il provvedimento "liberalizzatore" sono i costruttori, che si aspettano una nuova stagione di affari.

(8 marzo 2009)
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda trilogy il 08/03/2009, 13:28

Il rilancio del paese affidato alla legalizzazione dell'abusivismo edilizio. Padroni a casa nostra, diceva un loro vecchio slogan. I crolli, le frane, le scempio del territorio lo paga la collettività. Abbiamo centinaia di Km di coste distrutte dall'abusivismo edilizio, un potenziale patrimonio turistico perso per sempre. Ad ascoltarli sembra di risentire il vecchio Bush. "le regole, la burocrazia,frenano l'economia e la finanza". Le ultime regole sui mercati finanziari le hanno abolite nel 2007, esattamente sui massimi del mercato, poi è iniziato il crollo, le cui conseguenze stiamo pagando tutti.

I seguaci palazzinari di Bush, eccoli di nuovo all'opera nel nostro paese. Non provocheranno un disastro globale come quello del loro ideologo d'oltre oceano, ma finiranno per devastare in modo definitivo quel poco che resta del tessuto urbano e paesaggistico del nostro paese.

che schifo.

saluti
tilogy
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda ranvit il 08/03/2009, 13:55

Forse sarebbe il caso di approfondire un po'...prima di sparare a zero su qualsiasi iniziativa viene presa dal Cd.

Nominalmente non è una cattiva idea sburocratizzare e rilanciare l'edilizia. Il punto è verificare come viene fatto. Ora, dando per scontato che Berlusconi tende a favorire i suoi elettori....mica è l'improbabile politico Prodi che come primi provvedimenti fece l'indulto disapprovato a grandissima maggioranza dai propri elettori e un aggravio delle tasse che colpi' soprattutto i lavoratori dipendenti e cioè il grosso del proprio elettorato!!...non è detto che necessariamente si darà libero arbitrio a tutti di fare quello che gli pare. Per esempio non si capisce perchè in molti comuni il PR blocchi di fatto qualsiasi cosa, anche solo la trasformazione di una ex stalla in una dependance abitabile, a casa propria in campagna dove un'altra casa è semmai a 500 metri di distanza. (la mia casa è un appartamento in un condominio della quasi periferia di salerno).


Piuttosto la critica che andrebbe fatta è che tale piano non porterà subito lavoro. Cosa che invece si potrebbe ottenere autorizzando i comuni a trasformare in cantieri opere già programmate ma non avviabili perchè procurano sforamento nel patto di stabilità.
C'è stata una significativa trasmissione su Rai2 qualche giorno fa, dove erano presenti alcuni tra i principali amministratori locali di destra e di sinistra, del nord e del sud. E' emerso un confronto non rissoso e molto pragmatico in cui tutti si sono trovati d'accordo....se ci fossero stati i soliti litiganti in servizio permanente effettivo dell'una e l'altra sponda, apriti cielo!

Un po' di sano realismo non guasterebbe!

Vittorio
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda trilogy il 08/03/2009, 16:32

Per me ci sono 2 problemi:

Il primo, è il loro falso ideologico: qualunque regola è burocrazia e sufficiente rimuovere la burocrazia (regole) per ottenere sviluppo. E' falso. Non si vuole creare un sistema di regole moderno ed una burocrazia che funzioni, ma semplicemente eliminare le regole. Tolgo la licenza edilizia, e tutto funziona. Terrazzi trasformati in mini-appartamenti, giardini di villette in locali da affittare a 300 euro a posto letto a studenti ed extracomunitari. In parallelo se agli aumenti delle cubature dei privati, lo Stato non adegua le infrastrutture (strade, metro, scuole, parcheggi), la qualità della vita peggiora per la maggioranza a vantaggio del guadagno di pochi . Visione economica da terzo mondo prossimo venturo.

L'unica parte del provvedimento che hanno annunciato, su cui potrei essere d'accordo, è quello sulle demolizioni e ricostruzioni con possibile aumento delle cubature, rispettando nuovi criteri edilizi. Se gestito con intelligenza potrebbe essere utile ad ammodernare le città.

Il secondo è che il territorio è un bene limitato, come lo sono le materie prime. Puoi spremerlo quanto vuoi, ma resta un bene limitato. L'unico bene potenzialmente illimitato è la conoscenza, che produce innovazione, nuovi prodotti, nuovi servizi. Ma d'investimenti in educazione, ricerca, innovazione, non si parla mai. La scuola è un costo da tagliare, la ricerca non serve a niente.

E' stato detto da più parti che la crisi è un'occasione per migliorare la nostra struttura produttiva e finanziaria. Sarei curioso di conoscere un solo provvedimento del governo che va in questa direzione.

ciao
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Per arricchire i ricchi.

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 08/03/2009, 21:02

Per arricchire i ricchi. Rosario Amico Roxas

Duole dirlo, ma Franceschini non ha centrato il vero problema nell’opporsi al nuovo progetto del cavaliere sulla casa; non si tratta di “cementificare” l’Italia, bensì di favoreggiamento verso le fasce più opulente della popolazione.
La piccola borghesia del lavoro, con grandi sacrifici, possiede la casa dove abita, in popolosi condomini, magari un po’ fuori mano; non ha niente da ampliare “per dare alloggio ai figli”.
Dove realizzata le famose e fumose due stanze in più con bagno ?
La possibilità di godere dei vantaggi di una normativa come quella intuita dal cavaliere, come sempre a senso unico, è data solo ed esclusivamente ai possessori di ville o villette, quelle che spesso rappresentano la seconda o terza casa; potranno realizzare quel 20% di fabbricato che poi, magari, diventerà più del 20%, che non serve affatto per dare alloggio al figlio, ma per ordinaria speculazione. Oggi, in una struttura esistente, con i servizi allacciati, le fondazioni fatte, si costruisce benissimo intorno a 500 euro al metro quadrato, con rifiniture di prim’ordine; a lavoro terminato, secondo il luogo, quell’ampliamento “legalmente” realizzato acquisterà un valore variabile da 3000 fino, anche, a 20.000 euro al metro quadrato.
Poniamo una villa di media dimensione in Sardegna, o Cortina, ai laghi o nelle amene colline toscane, estesa 250 metri quadrati, ai quali si potranno aggiungere altri 50 metri quadrati, praticamente un miniappartamento; la speculazione è chiara e il vantaggio chiarissimo e anche molto elevato.
Niente per chi non possiede una villetta idonea a dilatazioni, men che meno a chi possiede solo l’appartamento dove abita in condominio, nulla più assoluto a chi non possiede neanche la casa dove abita.
L’ottica di questo presidente del consiglio non va mai oltre la piccola e media borghesia, perché le idee che gli vengono suggerite partono solo da sondaggi che quantificano numericamente i beneficiari, e li quantificano in termini di consensi. Il poveraccio che non possiede nulla e che, magari, non ha gradito la resa in giro della social card, non darà mai il suo consenso a un governo che arricchisce i ricchi e se ne fotte dei poveri; questo i sondaggi lo rilevano; ma per mantenere quel genere di maggioranza quei voti al cavaliere non servono, per cui niente provvedimenti, come il rifiuto di riconoscere un salario a chi perde il posto di lavoro.
Rosario Amico Roxas
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Re: Per arricchire i ricchi.

Messaggioda mario il 08/03/2009, 23:10

Il momento è difficile e c’è assolutamente bisogno che l’economia si rimetta in moto.
L’idea di Berlusconi non è del tutto pellegrina, perché potrebbe nel giro di pochi giorni creare migliaia di posti di lavoro nell’edilizia e nei settori ad essa collegata.
Non possiamo per partito preso strapparci le vesti qualsiasi cosa dica il caimano.
Possiamo anche ascoltarlo e discutere.
Certo un minimo di precauzioni bisognerebbe prenderle ad evitare che palazzi di 5 piani del centro storico vengano sopralevati.
Ma una volta stabiliti alcuni paletti l’idea non mi sembra male.
Siccome qualcuno potrebbe arricchirsi vogliamo bloccare la produzione ?
Ma che discorsi sono?
Si tratta di pretendere alcune salvaguardie, dopodichè se ne può anche parlare.
mario
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Re: Per arricchire i ricchi.

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 09/03/2009, 0:10

E' giustissimo il tuo ragionamento sui paletti, lo condivido; e devo dirti di più: il cavaliere non supera mai i paletti che delimitano i comportamenti...lui li sposta in avanti, così tutti i suoi comportamenti rientrano dentro i famosi paletti.
La pretesa di imporre le sue scelte senza discutere, senza dialogo, non è proponibile; neanche all'interno della maggioranza sapevano nulla; tutto è stato deciso a seguito di sondaggio, da dove è emerso che una larga fetta della piccole e media borghesia avrebbe gradito una simile manovra che avrebbe loro permesso un rapido arricchimento di un bene già posseduto, che avrebbe potuto essere incrementato senza tasse, senza autorizzazioni.... così immediatamente la decisione da imporre a tutti. Abbiamo sentito i parlamentari della maggioranza arrampicarsi sugli specchi nel commentare, perchè non sapevano cosa dire; ma era urgente tamponare l'emorragia di consensi scesa sotto il 45% proprio nella giornata del 6 marzo.
Da qui e solo da qui la decisione improvvisa e urgente...recupero di consensi e nient'altro. Grande gioia da parte degli speculatori che realizzeranno tutte le porcherie possibili, ivi compresa l'impresa a nome della figlia Marina che sta cementificando un vasto pezzo di costa della Sardegna e che ha già goduto di una sanatoria fatta su misura.
Rosario Amico Roxas
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