Stai a vedere che lo spread aumenta per colpa di Marrarella
Spread in rialzo: ma perché i mercati continuano a crollare?
di Federico Fubini
I rendimenti dei titoli di Stato italiani e lo spread sui titoli tedeschisono esplosi stamattina per una ragione tecnica molto semplice: non ci sono compratori sul mercato, se non quelli che si sono presentati quasi su «appuntamento» all’asta di Buoni ordinari del Tesoro di stamattina. Poiché non ci sono compratori o quasi, ma solo venditori, i prezzi dei bond (che si muovono in senso inversamente proporzionale si rendimenti) cadono a piombo finché non trovano un acquirente a un livello molto più basso.
I timori politici sull’uscita dell’euro
Questa è la ragione tecnica, poi però ce n’è una puramente politica. Subito dopo le elezioni, il 19 marzo, Clemens Fuest, uno degli economisti tedeschi più influenti, aveva dichiarato al Corriere: «Matteo Salvini ha detto che la politica di bilancio dell’Italia dovrebbe fare esattamente il contrario di ciò che chiede Bruxelles. Se fa ciò che dice, mette in discussione la partecipazione dell’Italia all’euro». Il «contratto» di governo giallo-verde, emerso in seguito alle trattative tra i due partiti, e gli atti di numerosi rappresentati della Lega e di M5S hanno contribuito a rafforzare fra gli investitori (anche italiani) il dubbio sull’irrevocabilità dell’euro per l’Italia. I mercati hanno iniziato a percepire il rischio di essere rimborsati in futuro in una moneta svalutata — eventualità possibile anche contro le intenzioni dell’Italia stessa, se il rating dei titoli di Stato venissero tagliati sotto il grado «investimento», garanzia necessaria alla Bce per poterli acquistare : e hanno deciso di tenersi alla larga dai titoli italiani. Proprio l’ambiguità di Paolo Savona su questo punto ha portato il presidente Sergio Mattarella a respingere la sua candidatura nel ruolo di ministro dell’Economia.
Perché allora i mercati continuano a crollare anche dopo? Perché ciò che sta accadendo oggi si collega strettamente agli eventi dei giorni scorsi. Con Lega e M5S percepiti ormai dai mercati su posizioni anti-euro, come pronti a portare l’Italia fuori dalla moneta unica, le elezioni che si prospettano sembrano sempre di più un referendum sull’euro. E nessuno vuole farsi trovare esposto sull’Italia nel caso vincessero davvero le forze considerate anti-euro, quelle che — si sospetta — cercherebbero di convertire tutti i titoli in una nuova moneta svalutata. Anche quelli dei risparmiatori italiani.
I ruoli e le responsabilità
Dunque il crollo dei mercati di oggi non può certo essere colpa di Mattarella, come insinuano alcuni. Ma dell’incertezza sul posto futuro dell’Italia in Europa che alcune forze hanno diffuso, nel Paese e nel mondo.