La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda franz il 02/04/2018, 10:48

Nulla, una bolla di sapone pasquale, montata dalla stampa, da Salvini e Di Maio.

Tra Francia e Italia (così come anche tra Italia e Svizzera) ci sono convenzioni che permettono ai rispettivi doganieri di operare (armati) nello stato vicino, in appositi uffici messi a disposizione nella stazione ferroviaria piu' vicina al confine.
Vale tra Bardonecchia (I) e Modane (F), così come tra Briga (CH) e Domodossola (I).

https://www.ilpost.it/2018/04/01/proble ... a-accordi/

Il problema, in ogni caso, è quello che è successo quando i poliziotti sono scesi a Bardonecchia: qui sono infatti entrati nei locali della stazione attualmente usati dalla ong Rainbow for Africa, che si occupa principalmente dei migranti che provano ad oltrepassare il confine verso la Francia. Gli agenti erano armati di pistola e taser, ma non hanno tenuto un comportamento violento: una volontaria del centro intervistata da Repubblica, però, ha comunque detto che è stata «un’irruzione», perché gli agenti hanno zittito un mediatore che aveva protestato e si sono fatti spazio.

Nel comunicato diffuso dal ministero degli Esteri il problema sembra proprio riguardare l’ingresso della polizia francese in quei locali: in base a un vecchio accordo del 1963, infatti, erano stati concessi alla polizia francese in virtù della collaborazione transfrontaliera tra Italia e Francia. Dai resoconti usciti sui giornali, sembra che i locali fossero usati dagli agenti francesi per riposarsi e aspettare i treni diretti in Francia sui quali dovevano fare i controlli. Ma il ministero degli Esteri dice che quei locali non erano più a disposizione dei poliziotti francesi, perché occupati dalla ong. Il comunicato parla di una comunicazione in merito avvenuta a marzo tra le Ferrovie dello Stato italiane e le Dogane francesi, per provare che i poliziotti francesi sapevano che non potevano usare quei locali. Era infatti previsto per il 16 aprile un incontro alla Prefettura di Torino per discuterne.


A parte il fatto che è atipico che le Ferrovie Italiane SPA (quindi un privato) comunichino alle dogane francesi che il locale a disposizione in base alla convenzione tra due stati non è piu utilizzabile, il vulnus sta nel fatto che le Ferrovie cedano il locale al Comune, malgrado sia usato dalle dogane francesi. E che poi il comune ne ceda l'uso alle ONG che aiutano i migranti che vorrebbero andar in Francia (che ci stanno a fare a Bardonecchia se non tentare di andare in Francia?)

Il ministro delle finanze, Gérald Darmanin, a cui fanno capo i doganieri, ha giustificato così il controllo fuori territorio: "
Il locale della stazione di Bardonecchia è a disposizione della dogana francese in applicazione degli accordi del 1990 del Bureau à contrôles nationaux juxtaposés. Dal momento che da qualche mese questo locale è stato anche messo a disposizione di un’associazione per l’aiuto ai migranti, gli agenti hanno chiesto la possibilità di accedere ai sanitari, che è stata concessa loro. Siamo comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti"


Quindi? La persona fermata (sul treno, non nei locali della ONG come falsamente riportato) aveva acconsentito ad essere sottoposto a controllo delle urine (ed infatti è risultato "pulito") ma forse agli italiani piace che possibili terroristi o possibili spacciatori entrino in Italia dalla Francia.
Leggendo il comunicato della Farnesina, lo trovo allucinante.
https://www.esteri.it/mae/it/sala_stamp ... cchia.html

Notare come raccontano la cosa i francesi (il classico sfottò francese)
https://www.romandie.com/news/904555.rom

Risultato finale: il governo francese ha sospeso l'accordo, per evitare ulteriori casi.
Questo vuol dire che i doganieri italiani non potranno più fare controlli sui treni diretti in Francia (e scendere a Modane, dove hanno un locale) e che i Francesi no faranno piu' controlli tra Modane e Bardonecchia. Terroristi e spacciatori ringraziano. Andranno individuati solo se scendono (cosa non facile) oppure serviranno controlli doganali tra Bardonecchia e Torino e i francesi li faranno tra Modane e Parigi. Geniale.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda gabriele il 02/04/2018, 13:00

Da quanto ho capito, la polizia francese doveva avvisare le autorità italiane e non lo ha fatto.

La cosa più assurda secondo me è che visti presi d'assalto, l'ong avrebbe potuto chiamare i Carabinieri o la Polizia Ferroviaria. Sarebbero arrivati il prima possibile e avrebbero risolto la questione senza alzare tanti polveroni.

In fin dei conti il processo logico normale dovrebbe essere: persone armate che entrano senza permesso --> chiamo le forze dell'ordine. O sono io che sbaglio!? :lol:

La polizia francese non è rimasta in territorio italiano per 2 minuti. Da quanto ho capito, per tornare indietro hanno pure aspettato un treno di ritorno...
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda franz il 02/04/2018, 14:21

gabriele ha scritto:Da quanto ho capito, la polizia francese doveva avvisare le autorità italiane e non lo ha fatto.

La cosa più assurda secondo me è che visti presi d'assalto, l'ong avrebbe potuto chiamare i Carabinieri o la Polizia Ferroviaria. Sarebbero arrivati il prima possibile e avrebbero risolto la questione senza alzare tanti polveroni.

In fin dei conti il processo logico normale dovrebbe essere: persone armate che entrano senza permesso --> chiamo le forze dell'ordine. O sono io che sbaglio!? :lol:

La polizia francese non è rimasta in territorio italiano per 2 minuti. Da quanto ho capito, per tornare indietro hanno pure aspettato un treno di ritorno...

Questo va chiarito. Se è prassi codificata da un accodo tra ITA e FRA che i doganieri francesi (rispettivamente italiani) viaggino sul treno per fare i controlli scendendo (armati) a Bardonecchia (rispettivamente Modane) per poi fare ritorno a casa col prossimo convoglio, ed abbiano in loco locali di supporto e riposo, sembra di buon senso non dover avvisare ogni volta. I treni a quanto leggo transitano in ogni direzione ogni 2 ore. Quindi ne abbiamo 12 per ogni direzione. Ogni due ore a Bardonecchia arriva un treno e scarica i doganieri francesi, ogni due ore ne arriva uno a Modane e scarica doganieri italiani. Non si contano i treni merci. È prassi che i doganieri si possano recare nel locale adibito a loro riposo. Perché avvisare?
Hanno individuato sul treno (in galleria tra Modane e Bardonecchia o viceversa) un caso meritevole di controllo?
Perché avvisare? la convenzione chiarisce che la tratta intera della galleria cosi come i locali a disposizione, fanno parte del territorio doganale di ogni stato, nelle rispettive direzioni. Quindi fino a Modane per gli italiani, fino a Bardonecchia per i francesi. Locali di supporto inclusi.

PS: nessuno ha preso d'assalto qualcuno. Si parla di"assalto", "irruzione", "armi in pugno" e qualcuno nell'enfasi dice che l'uomo fermato non era sul treno ma tra i profughi ospitati dell'ONG. Naturalmente i doganeri (come tutti) sono armati e le armi sono a vista, non sono nascoste sottoi cappotti, le mutande o le calze come fanno i mafosi.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda franz il 02/04/2018, 14:35

Giusto come pietra di paragone, questa è la convenzione tra CH e ITA in un caso molto simile (Galleria del Sempione)

https://www.admin.ch/opc/it/classified- ... index.html
Art. 2 Zona per il traffico viaggiatori
2. Nella stazione ferroviaria di Domodossola la zona è divisa in due settori:

a)
un settore utilizzato in comune dagli agenti dei due Stati comprendente:
-
i binari, i marciapiedi e i sottopassaggi enumerati al precedente paragrafo 1, lettere b), c);
-
la sala comune di controllo del bagaglio a mano o registrato, sita al pianterreno del fabbricato viaggiatori;
b)
un settore riservato agli agenti svizzeri comprendente:
-
gli uffici della Dogana svizzera e della Polizia svizzera siti nel fabbricato viaggiatori, rispettivamente, al pianterreno e al primo piano.


Art 3.
3. A Briga, gli agenti italiani hanno, nei casi consentiti dalla legge italiana, il diritto di trattenere sui marciapiedi o nei loro locali, siti nel fabbricato di servizio nella stazione FFS, le persone che abbiano violato le norme dello Stato italiano, le merci o altri beni sequestrati sui treni. Per il mantenimento di tali misure ufficiali, i marciapiedi e i locali indicati, nonché i percorsi che sia necessario seguire, sono considerati zona.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda gabriele il 02/04/2018, 14:46

Blitz francese a Bardonecchia, la Procura apre inchiesta per abuso e violenza privata
di Vittorio Nuti
31 Marzo 2018

Pasqua di polemiche tra Italia e Francia, dopo l'irruzione di cinque agenti armati della Polizia doganale transalpina, venerdì sera, nella sala della stazione ferroviaria di Bardonecchia, l'ultimo Comune italiano al confine con la Francia, in Alta Val Susa, dove opera l'associazione pro-migranti Rainbow4Africa. L'episodio - subito denunciato dagli stessi volontari impegnati ad assistere i profughi che sempre più numerosi scelgono le Alpi nel tentativo di attraversare la frontiera - è rapidamente diventato un caso diplomatico, portando alla convocazione alla Farnesina dell'ambasciatore francese a Roma, Christian Masset.

Minniti sceglie la linea dura
Dal Pd al Centrodestra, passando dal M5S, coro di proteste dei partiti italiani. Il ministro degli Interni, Marco Minniti, in un’intervista al Corriere della Sera annuncia la linea dura: ogni sconfinamento francese dovrà essere autorizzato preventivamente dal Viminale. Saltano così gli accordi che prevedevano deroghe in casi di emergenza.

La Procura apre un’inchiesta
La procura di Torino ha aperto un fascicolo su quanto accaduto. Per ora il procedimento è a carico di ignoti, anche perché non si conoscono le generalità degli agenti transalpini. I reati ipotizzati sono abuso in atti di ufficio, violenza
privata e violazione di domicilio. Si sta valutando anche l'eventuale sussistenza del reato di perquisizione illegale.

La ricostruzione dei fatti di Rainbow4Africa
Secondo la ricostuzione dei volontari, gli agenti francesi accompagnavano un migrante, come altre volte in passato. Solo che anziché scaricarlo davanti alla stazione, sono entrati nei locali della Ong, costringendo il profugo al test delle urine e intimidendo un medico, i mediatori culturali e i volontari dell'Asgi, l'associazione per gli Studi giuridici sull'immigrazione. Ad allontanare gli agenti transalpini hanno poi provveduto gli agenti del locale Commissariato di Polizia, avvisati dalla stessa Ong di quanto stava accadendo. Rainbow4Africa ricorda infatti di agire «secondo principi inviolabili di indipendenza, neutralità, imparzialità e umanità. L'azione degli agenti della Dogana Francese viola tali principi», insiste l'associazione, secondo cui «il comportamento adottato nei confronti dell'ospite nigeriano appare irrispettoso dei diritti umani».

La Farnesina: atto grave
La reazione delle autorità italiane ai fatti denunciati da Rainbow4Africa (la stessa associazione che nelle scorse settimane ha assistito un'altra donna incinta e malata, respinta al confine, morta dopo un parto miracolo all'ospedale Sant'Anna di Torino) arriva a metà pomeriggio, e si concretizza nella convocazione ufficiale dell’ambasciatore Masset al ministero degli Esteri, riflesso delle proteste levatesi un po’ da tutti gli schieramenti politici. In serata una nota della Farnesina precisa che «il Direttore Generale per l'Ue, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all'ambasciatore francese la ferma protesta del governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile, e ha manifestato, al contempo, disappunto per l'assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni». Si tratta insomma di un «grave atto, considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati» e che «mette in discussione» il funzionamento della collaborazione frontaliera.

Il chiarimento francese
Qualche ora prima, un comunicato del ministro francese dei conti pubblici, Gérald Darmanin, cui fanno capo i doganieri, provava ad alleggerire il clima. La nota ricorda che il locale della stazione di Bardonecchia dove è stato effettuato il test delle urine al nigeriano «è a diposizione della dogana francese in applicazione all'accordo sugli uffici controlli transfrontalieri del 1990. Da qualche mese l'uso del locale è stato concesso anche a un'associazione di aiuto ai migranti. Per questo motivo gli agenti hanno chiesto la possibilità di accedere ai sanitari, cosa che è stata loro consentita». Una tesi, quella delel autorità francesi, subito respinta dai legali vicini alle Ongm secondo cui l’accordo italo-francese sulla cooperazione transfrontaliera in materia di polizia e dogana in vigore è quello firmato a Chambéry nell’ottobre 1997, che non prevede l'imposizione di analisi mediche e accertamenti sanitari come quelli svolti ieri sera a Bardonecchia.

La ricostruzione dei fatti secondo Parigi
Secondo la ricostruzione dei fatti contenuta nella nota diffusa dal ministero dei conti pubbliciI francese i doganieri della brigata ferroviaria di Modane avrebbero individuato, ieri sera attorno alle 19 a bordo di un treno Tgv Parigi-Milano, «un passeggero, di nazionalità nigeriana e residente in Italia, sospettato di trasportare stupefacenti ”in corpore”». In base al Codice doganale, «gli agenti gli hanno chiesto se acconsentisse a un test delle urine per individuare eventuali stupefacenti. L'uomo ha accettato per iscritto». Per effettuare i controlli gli agenti hanno quindi atteso che il treno arrivasse a Bardonecchia «per utilizzare il locale della stazione» che è a loro disposizione, il cui uso è stato concesso anche all'ong Rainbow4Africa. «Il controllo è poi risultato negativo. Tuttavia - conclude la nota - alcuni membri dell'associazione sono rimasti turbati da questo controllo e hanno chiesto che la persona controllata restasse con loro al
termine del test».

Viminale valuta stop a interventi di agenti francesi in Italia
In serata, a dar man forte alla dura presa di posizione della Fanesina, si fa sentire anche il nostro ministero dell’Interno pronto - secondo fonti qualificate - a valutare le “incursioni” all'interno di tutto il territorio italiano da parte del personale delle forze di polizia e dei doganieri francesi. Nel minirino del Viminale - che giudica «inesatte» le giustificazioni di Parigi - sarebbe finita non tanto l'attività di polizia, prevista da accordi internazionali, ma le modalità con cui i doganieri armati hanno fatto incursione in una sala affidata ad un privato che si occupa di accoglienza dei migranti in territorio italiano. A riprova del fatto che i doganieri francesi sapevano di non potere utilizzare il locale della stazione piemontese ci sarebbe una mail di un funzionario della Dogana francese scritta il 13 marzo scorso a Rfi nella quale lamenta l'impossibilità da parte degli agenti francesi di potere usare la sala della stazione di Bardonecchia «perchè occupata da altra gente». Per questo motivo il prossimo 16 aprile è in programma una riunione tra i prefetti di Torino e di Chambery con all'ordine del giorno anche l'uso dei locali della Stazione di Bardonecchia che nel 2017 sono stati affidati dal
Comune alla Ong Rainbow4Africa.

Lega e Forza Italia all’attacco
Nonostante i chiarimenti di Parigi, il controverso sconfinamento degli agenti francesi irrita un po’ tutti i partiti. Tra i vari leader, il primo a farsi sentire è il segretario della Lega, Matteo Salvini. «Altro che espellere i diplomatici russi, qui bisogna allontanare i diplomatici francesi! - attacca - Con noi al governo l'Italia rialzerà la testa in Europa, da Macron e Merkel non abbiamo lezioni da prendere, e i nostri confini ce li controlleremo noi». A ruota prende posizione su Facebook la leader di Fdi, Giorgia Meloni, risentita per l’«inaccettabile violazione della sovranità italiana da parte della Francia». Per Meloni, l'Italia «si è ridotta così dopo sei anni di governi asserviti alle cancellerie straniere», e il ministero degli Esteri deve immediatamente convocare l’ambasciatore francese a Roma «per chiarire questo ennesimo gravissimo atto contro l'Italia». Da Forza Italia il senatore Maurizio Gasparri prende di mira «l'illegale invasione di campo dei francesi», una «lesione della nostra sovranità nazionale» che « mette a nudo l'inaffidabilità di un Paese troppo accondiscendente nei confronti dei clandestini». FdI chiede l’intervento del Governo, Per Gasparri l’episodio di Bardonecchia «è frutto non solo dell'arroganza altrui ma anche della debolezza dei governi di sinistra verso gli immigrati».

Di Maio (M5S): bene Farnesina, fatti da chiarire
Dal M5S una nota congiunta dei capigruppo di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, condanna il blitz della polizia francese « che preoccupa e sul quale Parigi deve fornire spiegazioni». Anche perchè, prosegue il comunicato, «soprattutto su temi come quello dell'immigrazione, che coinvolge tutta l'Europa, la collaborazione e la condivisione di informazioni tra partner Ue è fondamentale». Un tweet del candidato premier pentastellato Luigi Di Maio plaude invece alla convocazione dell'ambasciatore francese: «Quanto accaduto a Bardonecchia deve essere chiarito completamente in ogni suo aspetto».

Pd mobilitato, Martina: «Così di certo non si fa la nuova Europa»
Mobilitato contro l’operazione della polizia di frontiera francese anche il Pd, allienato dietro al tweet di censura del segretario reggente Maurizio Martina: «I fatti di Bardonecchia sono gravi. Così di certo non si fa la nuova Europa». Via tweet anche il commento critico dell’ex premier Enrico Letta, che dopo Palazzo Chigi ha intrapreso una carriera di docente di studi internazionali a Parigi: «Irruzione polizia francese a Bardonecchia ennesimo errore su questione migranti. Poi in Europa si stupiscono dell'esito elettorale in Italia!». Daniele Viotti, parlamentare europeo dem, stigmatizza l'episodio di Bardonecchia, definito «intollerabile e grave sul piano del rispetto dei diritti umani e inaccettabile dal punto di vista politico». Tra i due paesi, ricorda, «esiste un piano politico che deve prevalere e che va oltre qualsiasi accordo tra Italia e Francia che gli agenti francesi possano richiamare come giustificazione». All’attacco anche il segretario metropolitano del Pd di Torino, Mimmo Carretta, che parla di «atto inaccettabile che non trova giustificazioni in alcun modo». Sempre a sinistra da Robero Speranza, uno dei leader di Liberi e Uguali, arriva il richiamo al Governo, ancora «nel pieno delle sue funzioni per le attività correnti», perchè «venga al più presto a riferire in Parlamento sull'esatta dinamica dei fatti».

Sindaco di Bardonecchia: mai più simili gesti
Sugli scudi anche l'autorità amministrativa locale, rappresentata dal sindaco di Bardonecchia Francesco Avato. «Non avevano alcun diritto di introdursi lì dentro. Non si permettano mai più», spiega Avato protestando contro il blitz francese nella sala della stazione dove i profughi che tentano di passare la frontiera possono trovare assistenza. «Quella è una stanza gestita dal Comune con dei mediatori - aggiunge il sindaco - i volontari di Raimbow4Africa, come altre realtà, collaborano con il progetto. L'accesso alla sala è possibile solo agli operatori autorizzati. È uno spazio calmo, neutro, dove si incontrano i migranti, si parla con loro, si spiegano i rischi del viaggio che hanno deciso di intraprendere e si cerca di convincerli a rimanere in Italia, dove possono trovare accoglienza».

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEaty1QE
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda franz il 02/04/2018, 15:28

Bisogna rompere le relazioni diplomatiche con la Francia ed espellere tutto il personale diplomatico. :lol:
Ma vi rendete conto della figura barbina che sta facendo l'Italia?
---
La Susa mormorava calma, placida e febbrile
ai primi doganieri il trenta aprile;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il mormorìo dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
La Susa mormorò: non passa lo straniero!

Ma in una notte trista si parlò di un fosco evento
e la Susa udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha vista venir giù lasciare la catapecchia,
poi che il nemico irruppe a Bardonecchia!
Profughi ovunque! Dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e tristo il mormorar dell'onde.
Come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
La Susa mormorò: ritorna lo straniero!

E ritornò il nemico: per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
- No - disse la Susa. - No, - dissero i fanti -
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide la Susa rigonfiar le sponde!
E, come i fanti, combattevan l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
la Susa comandò: indietro, và, straniero!

Indietreggiò il nemico fino a Torino, fino a Bussoleno
E la Vittoria non potea manca' de meno
Fu sacro il patto antico: tra le schiere, furon visti
risorgere Salvin, Di Maio, Battisti!
Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi del formaggiatore
Sicure l'Alpi, libere le sponde
Si tacque la Susa, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò nè oppressi nè stranieri!
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda flaviomob il 02/04/2018, 17:11

La figuraccia la sta facendo la Francia, che arresta e processa un uomo "colpevole" di aver accompagnato per ovvi motivi umanitari una donna incinta in auto in ospedale. Da repubblica di Vichy.

Per la questione di Bardonecchia, esisteva una convenzione valida prima che l'ONG utilizzasse quei locali. Se ne occuperà la magistratura. O ha sbagliato l'Italia a non segnalare che i locali avrebbero cambiato destinazione d'uso, o hanno sbagliato i gendarmi francesi.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda pianogrande il 02/04/2018, 17:44

Bisognerebbe davvero e onestamente chiarire quali norme siano state eventualmente trasgredite.
Sarebbe davvero un disastro se saltassero i controlli sui treni per una superficialità o pressappochismo di qualcuno.
Ne va di mezzo anche la lotta al terrorismo e alla criminalità comune.
Di solito, in questi casi, la ragione e il torto sono abbastanza vicini al fifty-fifty.
Comunque chiariamo prima di sollevare polveroni e non dopo.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda gabriele il 02/04/2018, 17:47

franz ha scritto:Bisogna rompere le relazioni diplomatiche con la Francia ed espellere tutto il personale diplomatico. :lol:
Ma vi rendete conto della figura barbina che sta facendo l'Italia?


Più che altro se fosse successo in territorio francese, i nostri "gendarmi" sarebbero già agli arresti.

Concordo comunque con flavio, deciderà la magistratura italiana. Inoltre, se fossero in ragione non sarebbero scappati con la coda fra le gambe dalla discussione, sospendendo qualsiasi operazione oltre frontiera. Penso che le alte sfere parigine abbiano capito di aver pestato una grossissima... :lol:

PS
Visto il tenore nazional popolare di tutti partiti, mi sembra fuorviante dover accostare questo episodio solo ad alcuni partiti-movimenti.
Martina non mi sembra uno scellerato reazionario social populista di maista o salviniano :lol:
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Ma alla fine qual è stato il problema a Bardonecchia?

Messaggioda franz il 02/04/2018, 18:15

gabriele ha scritto:
franz ha scritto:Bisogna rompere le relazioni diplomatiche con la Francia ed espellere tutto il personale diplomatico. :lol:
Ma vi rendete conto della figura barbina che sta facendo l'Italia?


Più che altro se fosse successo in territorio francese, i nostri "gendarmi" sarebbero già agli arresti.

Proprio a Modane (mi dicono sia in Francia) esiste un "Centro di cooperazione di polizia e di dogana" in cui stanno le forze dell'ordine italiane:
per la precisione:
la Polizia di Stato;
l'Arma dei Carabinieri;
il Corpo della Guardia di Finanza;
il Dipartimento delle Dogane del Ministero delle Finanze.

Cari amici grillini o leghisti (if any) che vi preparate a governare, vedete almeno di conoscere le norme in vigore.
Questo a prescindere dai normali controlli sui treni.
http://www.camera.it/_bicamerali/scheng ... CCITFR.htm
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 17 ospiti