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Ronde si ronde no!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pinopic1 il 26/02/2009, 11:44

Intanto che divagate con le ronde arrivano i consigli per gli acquisti. Almeno serviranno a qualcosa.

L'allarme di Galan: così la sicurezza finisce nelle mani di dilettanti
Il costituzionalista : norma ambigua, si rischia di tornare allo squadrismo
Ronde con sponsor, è polemica
"No ai finanziamenti dei privati"
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pianogrande il 26/02/2009, 18:16

Dico , semplicemente, a Franz che tutta la ricerca dell'equilibrio dei poteri, dei pesi e contrappesi e quant'altro sta alla base di uno stato democratico sono tutte sciocchezze e perdite di tempo. C'è già chi lo sta mettendo in pratica questo concetto, con metodi molto semplici e brutali, intanto che noi eseguiamo acrobazie intellettuali tese a capire ed a far capire sempre meno. Questo mi sembra, ormai, anche lo stile del PD. Trovare le parole giuste per soffocare le critiche ed intanto il tempo passa ed il mondo gira. Intanto, a fare i fatti, ci pensa qualcun'altro. Tra un po' avremo le ronde private (alla Don Rodrigo) ed intanto noi discutiamo se gli angioletti hanno il pisellino.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pierodm il 27/02/2009, 10:26

Il post di Pianogrande mi ha chiarito un fenomeno curioso.

In queste discussioni capita spesso che, quando si parla di problemi generali, di storia, di antropologia politica, etc, salta sempre su uno che invita a scendere dai "massimi sistemi" e occuparsi di quello che interessa alla ggente.
Se però si punta l'attenzione su un problema specifico, salta sempre su uno - magari lo stesso di prima - che si richiama a riforme generali future, alla geopolitica planetaria, alla genesi delle civiltà indoeuropee, etc
In realtà - per ciò che riguarda la discussione in sé - si può tranquillamente parlare sia di massimi sistemi, sia delle fontanelle sotto casa, senza alcuna contraddizione.

Quello che dice Pianogrande, tuttavia, è giusto, se lo riferiamo non tanto alla discussione, quanto all'azione del PD e più in generale all'area alternativa alla destra.
Non è questo il momento delle grandi strategie.
C'è stata una Caporetto, anzi, ce ne sono state più d'una.
Quello che c'è da fare è una resistenza trincea dopo trincea, e la preparazione a tempi migliori non può prescindere da questa resistenza: la prospettiva è quella di ritrovarsi con splendidi programmi strategici, senza forze in grado di realizzarli.
Posso aggiungere che pensavo questo anche nel momento del famoso "discorso del Lingotto", e in generale della nascita del PD: un bel respiro strategico, ambizioso - discutibile, ma sicuramente ambizioso - che veniva assolutamente troppo tardi, quando già il combattimento si era spostato alle trincee.
Questa coalizione, quest'area politica, questo partito si è trovato nella situazione di questi anni avendo ancora l'idea di essere una "grande forza vincente", con il dovere di esprimere grandi strategie e di predisporre uno stato maggiore di gentiluomini in guanti di velluto, quando invece c'era bisogno - arrivati a quel punto - di una resistenza alla baionetta.
Il fatto è che non si voleva ammettere che si era arrivati "a quel punto". Si è fatto finta, dopo ogni Caporetto, che la guerra ricominciasse ogni volta daccapo, a punteggio azzerato e truppe schierate in bell'ordine.

Di Pietro, per esempio, l'ha capito, o forse non è capace di fare altro che combattere alla baionetta: ma è l'unico che abbia dato qualche fastidio all'avversario, che infatti ha messo una taglia proprio e soltanto sulla sua testa.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda Stefano'62 il 27/02/2009, 12:39

Più o meno è la stessa cosa che penso io.
Belli i programmi,ma finchè non si riesce a comunicarli alla gente (senza che qualche opinionista getti fumo negli occhi subdolamente) perchè qualcuno ne ha paura,non serviranno a niente.
E intanto quelli fanno le squadre.

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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pinopic1 il 27/02/2009, 14:36

Che mi tocca fa': postare Pisanu


Intervista su Metropoli in edicola domenica
all'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu
"Su ronde e immigrati
il governo sta sbagliando"
"L'equazione straniero-criminale è un'infamia
I medici non denunceranno, ma agiranno secondo coscienza"
di VLADIMIRO POLCHI

"Su ronde e immigrati il governo sta sbagliando"

Giuseppe Pisanu

ROMA - "Basta con le "grida" manzoniane". Giuseppe Pisanu (Pdl) presidente dell'Antimafia ed ex ministro dell'Interno, è un politico di lungo corso, abituato a parlare fuori dal coro. "L'immigrazione va governata con umanità e intelligenza politica - avverte - perché l'Italia avrà ancora bisogno di 300mila immigrati all'anno". Per questo, alcune scelte dell'attuale governo non lo convincono e lo spiega nel corso di una lunga intervista rilasciata a Metropoli (in edicola domenica prossima). Le ronde? "Un vulnus all'efficienza del nostro sistema di sicurezza". La tassa sui permessi di soggiorno? "Fonte di risentimento e rancore". Il reato d'immigrazione clandestina? "Inutile".

Presidente, dal mondo cattolico si levano voci critiche contro le politiche migratorie del governo.
"Vedo una certa confusione di idee e propositi. Una cosa è il contrasto all'immigrazione clandestina, altra cosa ben più importante è il governo complessivo dei flussi migratori. L'immigrazione clandestina, infatti, è la patologia del fenomeno e va combattuta, mentre l'immigrazione è un processo vitale per il futuro del nostro Paese e va governata con umanità e intelligenza politica".

La delinquenza romena è un problema e finisce sempre più spesso in prima pagina. Cosa fare per evitare il diffondersi dell'equazione immigrato-criminale?
"La criminalità romena si fronteggia con una prevenzione oculata e con una repressione energica, basata soprattutto sulla severità e la certezza della pena. La prevenzione deve procedere sul doppio binario degli accordi bilaterali con la Romania e dell'inserimento degli immigrati nel nostro tessuto economico e sociale.

L'equazione immigrato-delinquente è una infamia. Però è vero che l'immigrazione clandestina è fonte di illegalità e di comportamenti criminali, che devono essere stroncati all'origine. Penso comunque che lo strumento più efficace per combattere l'immigrazione clandestina sia il governo sapiente dell'immigrazione regolare".

E' giusto far sì che i medici possano denunciare gli irregolari che ricorrono alle cure?
"No. Se la norma venisse applicata indiscriminatamente si creerebbero problemi serissimi alla salute pubblica e al sistema sanitario nazionale. Ma io sono sicuro che i medici italiani rimetteranno le cose a posto operando, come sempre, secondo scienza e coscienza".

Il reato d'immigrazione clandestina sarà un valido deterrente ai flussi migratori?
"Temo di no, perché la fame, la disperazione e anche la speranza che spingono tanti migranti non conoscono ostacoli".

Che senso ha prevedere un ulteriore contributo sul rinnovo dei permessi di soggiorno, che già attualmente costa oltre 72 euro?
"Mi chiedo anch'io che senso abbia, per un governo come questo, tassare con cattiveria proprio i più poveri e i più indifesi. Se si tratta di una misura di dissuasione, si rivelerà ben presto velleitaria e temo che servirà solo a far crescere risentimento e rancore. Attenzione, perché la collera degli immigrati sta montando e ci sono gruppi estremisti pronti a cavalcarla".

La Lega Nord chiede una moratoria sui flussi d'ingresso degli extracomunitari per due anni. Non crede che il sistema Italia abbia ancora bisogno di manodopera immigrata?
"La recessione in atto giustifica, almeno in parte, la moratoria, ma non cambia i termini del problema. Perché se vogliamo mantenere invariato il numero degli italiani in età lavorativa per i prossimi venti anni, avremo bisogno mediamente di 300mila immigrati all'anno. Piaccia o no, la prosperità futura del nostro Paese dipenderà dalla sua capacità di attrarre forza-lavoro dall'estero e di integrarla in maniera adeguata. Su questa base dobbiamo ridefinire i nostri obiettivi di sviluppo, sicurezza e coesione sociale, dandoci così una politica per l'immigrazione in linea con le esigenze del Paese per i prossimi decenni. Altro che misure di dissuasione e "grida" manzoniane!".

La macchina delle espulsioni è lenta e costosa. In quest'ottica è utile aumentare il numero dei Cie e portare da 2 a 6 mesi il tempo massimo di trattenimento?
"Cie o non Cie, mese più mese meno, i meccanismi di espulsione si inceppano in tutti i Paesi democratici che rispettano i diritti dell'uomo e le Convenzioni Internazionali. La soluzione del problema è altrove, in una politica di governo complessivo delle migrazioni".

La Lega Nord ha chiesto al ministero dell'Istruzione che venga posto un tetto del 20% alla presenza di alunni stranieri per classe. Cosa ne pensa?
"Il ministro Gelmini ha impostato correttamente il problema, scongiurando i rischi di discriminazione e xenofobia".

Si fa sempre più strada un'idea di giustizia fai da te. Dopo i militari in città, arrivano le ronde di volontari. Come le giudica?
"Dovrebbero essere gruppi di volontariato, ma spesso si presentano come milizie di partito. Oggettivamente costituiscono un vulnus all'unitarietà e all'efficienza del nostro sistema di sicurezza. Questo sistema, infatti, è basato su un unico codice penale, su un unico codice di procedura penale e su un'unica autorità nazionale di pubblica sicurezza rappresentata dal ministro dell'Interno, il quale opera attraverso i vertici delle forze di polizia ed i prefetti. Quando si trasferiscono competenze e funzioni anche minori dai prefetti ai sindaci, dalle forze dell'ordine a soggetti privati, si attenta, che lo si voglia o no, all'unità del sistema e si gettano le basi di ulteriori confusioni e disordine. Naturalmente il sistema non è immutabile, ma se si vuole decentrarlo o disaggregarlo bisogna procedere apertamente con misure organiche e costituzionalmente corrette".
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda Paolo65 il 02/03/2009, 11:07

DAL CORRIERE:
ROMA — La definizione non lascia spazio agli equivoci: «Misura impraticabile». Così il Cocer dei carabinieri boccia le ronde e chiede un incontro al capo dello Stato e al presidente del Consiglio «per avere chiarimenti su tematiche che oggi offuscano la serenità dei nostri colleghi». Fanno sponda i sindacati di polizia, in particolare il Silp Cgil e il Sap (che da Torino denuncia: «I partiti cercano di lottizzare le ronde, per noi un ruolo di badanti»), che al governo si appellano affinché «non sia convertita in legge quella norma». Il fronte contrario è compatto, soprattutto dopo quanto è avvenuto a Padova con la rissa tra i leghisti di «Veneto Sicuro» e gli antagonisti del centro sociale «Pedro» e la Digos in mezzo a cercare di dividere i contendenti. E tenendo conto di quanto potrebbe avvenire nei prossimi giorni, con le associazioni di cittadini che in molte città si stanno organizzando per pattugliare parchi e strade.
COMMENTO:
Basta attendere ancora un pò e vedremo naufragare il progetto ronde voluto dal governo. Più che pericolose sono inutili e le forze dell'ordine hanno compreso prima di altri i veri problemi che esse comportano.

Il pericolo non è il riemergere dello squadrismo fascista,ma degli scontri come quelli di Padova e l'impossibilità di coordinare le ronde con l'attività della polizia.

Sarà un vero boumerang per il governo ed il CS dovrà solo attendere il botto finale e continuare a battere il chiodo su maggori risorse e mezzi per le varie polizie.

Paolo
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pianogrande il 03/03/2009, 11:09

Visto che il PD ricomincia a dare segni di vita (assegno ai disoccupati) sarebbe il caso di far presente, ai cittadini ed al governo, che tutta questa storia delle ronde altro non è che l'ammissione ufficiale del governo di una promessa elettorale non mantenuta.
La promessa non mantenuta è quella del poliziotto di quartiere.
Il CD non solo ha mentito ai cittadini (chi non mantiene le promesse è un mentitore) ma ammette di aver mentito e, con una faccia di bronzo che neanche Berlusconi da solo avrebbe se non fosse validamente aiutato dalla lega, dice ai cittadini: arrangiatevi.
Mi viene paura per qualche eventuale zona per la quale abbiano promesso un ospedale.
Bene!
Sulla falsariga dell'assegno ai disoccupati (proporlo in parlamento per farli votare contro) si potrebbe fare la stessa cosa con il poliziotto di quartiere.
Sarebbe simpaticissimo vedere chi ha sbandierato questa cosa in campagna elettorale fare dichiarazioni di voto contrarie e votare contro.
La creatività della destra decollerebbe a livelli stratosferici e, magari, in questi tempi cupi, ci farebbe fare anche qualche sana risata.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda Gab il 05/03/2009, 19:28

Il Pd: no alle ronde, usiamo i soldi del referendum per le forze dell'ordine

No alle ronde e più risorse per la sicurezza. È quanto hanno chiesto i rappresentanti dei principali sindacati di polizia nel corso di una riunione con il leader Pd Dario Franceschini e alcuni rappresentanti del Partito Democratico presso la Sala Berlinguer di Montecitorio.

Tutti hanno puntato l'indice contro la circolare del ministero dell'Interno che di fatto «impedisce la riparazione delle autovetture in dotazione». Il 30-40% delle macchine sono ferme, hanno denunciato, ma l'accusa più pesante nei confronti del governo è per l'istituzione delle ronde. «Sono controproducenti. Si è trattato di una sanatoria per qualche drappello verde», ha detto Antonio Scolletta, coordinatore nazionale della Federazione Sindacale di Polizia dell'Ugl. Il segretario nazionale dell'Anfp, Enzo Marco Letizia, sottolinea che «le ronde sono permeabili ad infiltrazioni mafiose, soprattutto al Sud, ed ancora va chiarito che non possono portare né armi né cani».

Duro l'atto d'accusa di Silvio Iannotta del Siap di Caserta: «Dopo l'allarme criminalità dello scorso anni, ci avevano promesso militari e risorse. Non ci hanno dato nulla. A Caserta, se le ronde ci chiamano, non abbiamo neanche le automobili per andare a controllare». Franco Maccari del Coisp, Graziano Candeo del Siulp Veneto, Giuseppe Tiani segretario generale del Siap sottolineano che in molte regioni, soprattutto al Nord, stanno nascendo «scuole per prepararsi alle ronde» e «accedere ai fondi europei Pon per la sicurezza»: «Una c'è già a Crocetta del Montello», ha detto Candeo.

«Il governo ha deciso che a giugno si voterà in tre domeniche diverse con lo scopo di non far passare il referendum a cui la Lega è ostile. Noi lanciamo una proposta al governo: si voti il 7 giugno, abbinando il referendum alle elezioni, e i 400 milioni di euro che così verranno risparmiati, vengano destinati alla sicurezza: per la benzina, per riparare le auto, per assumere 5000 agenti».

Dario Franceschini lancia la proposta durante un'assemblea organizzata dal Pd con i sindacati delle forze dell'ordine. Questo, spiega il segretario del Pd, a dimostrazione di quanto sia falsa l'accusa al Partito democratico di saper dire solo dei “no”.

Franceschini qualche “no” lo pronuncia, ma contro le «scelte sbagliate fatte dal governo» quella «inutile di inviare i militari nelle città» e quella «pericolosa delle ronde». «No alla demagogia e alle ronde, sì alle risorse per la sicurezza», scandisce il segretario del Pd.

da L'Unità.it
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda mauri il 05/03/2009, 19:46

ben fatto, avanti tutta
ciao, mauri
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda franz il 18/03/2009, 8:46

Sicuramente dobbiamo dare piu' fondi alla polizia (anzi alle forze di polizia) ma non sono forse troppi gli agenti?

Ecco una statistica Eurostat
in cui potete vedere alcuni dati europei su criminalità e sulle forze dell'ordine.

Da questo estraggo:

Italia 324.339
Germania 245.284
Francia 241.998
Spagna 210.419
UK 160.000


(All ranks of police officers including criminal police, traffic police, border police, gendarmerie, uniformed police, city guard, municipal police.
Excluding civilian staff, customs officers, tax police, military police, secret service police, part-time officers, special duty police reserves, cadets, court police)

Sono 80'000 piu' della francia, che ha piu' abitanti di noi e che pare avere una criminalità comparabile.

Per curiosità, in USA, nazione che appare nell'immaginario collettivo piena di poliziottti e di sceriffi dietro ogni angolo, sono 836,787 contando federali, tutte le polizie locali, sheriffi, marshal. Vedere: http://www.ojp.usdoj.gov/bjs/lawenf.htm

Quindi l'Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti, ha il 40% delle forze di polizia degli USA, che ha 304 milioni di abitanti.

Certo che chi dovesse oggi proporre di ridurre le forze di polizia (accorpandole e razionalizzandole) sarebbe impopolare ma avrebbe ragione.

Franz
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