La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Elettori spariti

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Elettori spariti

Messaggioda franz il 01/03/2009, 11:15

Gli ex-voto del Pd
esuli in Italia
di ILVO DIAMANTI


SCOMPARSI. Molti elettori che un anno fa avevano votato per il Pd: chissà dove sono finiti. I sondaggi condotti dai maggiori istituti demoscopici, infatti, oggi stimano il voto al Pd fra il 22 e il 24%. Alcuni anche di meno. L'IdV di Antonio di Pietro, parallelamente, ha pressoché raddoppiato i consensi e si attesta intorno al 9%. Le diverse formazioni riunite un anno fa nella Sinistra Arcobaleno, infine, hanno risalito la china, ma di poco. Nell'insieme, queste stime di voto non danno risposta al quesito. Anzi: lo rilanciano. Dove sono finiti gli elettori che avevano votato per il Pd nel 2008?

Rispetto ad allora mancano circa 10 punti percentuali. L'IdV ne ha recuperato qualcuno. Ma non più di 2 o 3, secondo i flussi rilevati dai sondaggi. E gli altri 7-8? Quasi 3 milioni di elettori: svaniti. O meglio: invisibili a coloro che fanno sondaggi. Perché si nascondono. Non rispondono o si dichiarano astensionisti. Oppure, ancora, non dicono per chi voterebbero: perché non lo sanno.

Certamente, non si tratta di una novità. L'incertezza è una condizione normale, per gli elettori. D'altronde, è da tempo che non si vota più per atto di fede. Inoltre, non si è ancora in campagna elettorale. E di fronte non ci sono elezioni politiche, ma altre consultazioni, nelle quali gli elettori si sentono più liberi dalle appartenenze. Come dimenticare, d'altronde, che il centrodestra ha perduto tutte le elezioni successive al 2001? Amministrative, europee, regionali. Fino al 2006: tutte. Forza Italia, in particolare.

Nei mesi seguenti alle regionali del 2005 i sondaggi la stimavano sotto il 20%. Dieci punti in meno rispetto al 2001. Come il Pd oggi. Ridotto al rango del Pds nel 1994. Sappiamo tutti cosa sia successo in seguito. Parte degli elettori di FI sono rientrati a casa, trascinati dal loro leader. Mobilitati dal richiamo anticomunista. Dalla paura del ritorno di Prodi, Visco e D'Alema.

Se ne potrebbe desumere che qualcosa del genere possa avvenire, in futuro, anche nella base elettorale del Pd. Ma ne dubitiamo. Non solo perché un richiamo simmetrico, in nome dell'antiberlusconismo, oggi è già largamente espresso - urlato - da altri attori politici. Primo fra tutti: Di Pietro. Non solo perché le elezioni europee - come abbiamo detto - non sono percepite come una sfida decisiva. Visto che sono, appunto, europee. Ma perché la defezione dichiarata nei confronti del Pd ha un significato diverso da quella che colpiva il centrodestra negli anni del precedente governo Berlusconi.

Allora, gli astenuti reali (rilevati alle elezioni) e potenziali (stimati dai sondaggi), tra gli elettori di FI, erano semplicemente "delusi". Insoddisfatti dell'andamento dell'economia e dell'azione del governo. Il quale aveva alimentato troppe promesse in campagna elettorale. Difficili da mantenere anche in tempi di crescita globale. Mentre, dopo l'11 settembre del 2001, quindi subito dopo l'insediamento, era esplosa una crisi epocale, destinata in seguito ad aggravarsi. Si trattava, perlopiù, di elettori senza passione. Moderati oppure estranei alla politica. Non antipolitici. Semplicemente impolitici. Non era impossibile risvegliarli. Spingerli ad uscire di nuovo allo scoperto. Il caso degli elettori del Pd è molto diverso, come si ricava da alcuni sondaggi recenti di Demos.

Coloro che, dopo averlo votato un anno fa, oggi si dicono astensionisti, agnostici o molto incerti (circa il 30% della base PD) appaiono elettori consapevoli, istruiti, politicamente coinvolti. Rispetto agli elettori fedeli del PD, si collocano più a sinistra. Si riconoscono nei valori della Costituzione. Sono laici e tolleranti. Ça va sans dire. Oggi nutrono una sfiducia totale nei confronti della politica e dei partiti. Anzitutto verso il Pd, per cui hanno votato. Per questo, non si sentono traditori, ma semmai traditi. Perché hanno creduto molto in questo soggetto politico. Per cui hanno votato: alle elezioni e alle primarie. E oggi non riescono a guardare altrove, a cercare alternative.

La loro sfiducia, d'altronde, si rivolge oltre il partito di riferimento. Anzi: oltre i partiti. Oltre la politica. Si allarga al resto della società. Agli altri cittadini. Con-cittadini. Rispetto ai quali, più che delusi, si sentono estranei. Gli ex-democratici. Guardano insofferenti gli italiani che votano per Berlusconi e per Bossi. Quelli che approvano le ronde e vorrebbero che gli immigrati se ne tornassero tutti a casa loro. La sera. Dopo aver lavorato il resto del giorno nei nostri cantieri. Gli ex-democratici. Provano fastidio - neppure indignazione - per gli italiani. Che preferiscono il maggiordomo di Berlusconi a Soru. Che guardano Amici e il Festival di Sanremo, il Grande Fratello. Che non si indignano per le interferenze della Chiesa. Né per gli interventi del governo sulla vicenda di Eluana Englaro.

Non sono semplicemente delusi e insoddisfatti, come gli azzurri che, per qualche anno, si allontanarono da Berlusconi. Ma risposero al suo richiamo nel momento della sfida finale. Questi ex-democratici. Vivono da "esuli" nel loro stesso paese. Lo guardano con distacco. Anzi, non lo guardano nemmeno. Per soffrire di meno, per sopire il disgusto: si sono creati un mondo parallelo. Non leggono quasi più i giornali. In tivù evitano i programmi di approfondimento politico, ma anche i tiggì (tutti di regime). Meglio, semmai, le inchieste di denuncia, i programmi di satira. Che ne rafforzano i sentimenti: il disprezzo e l'indignazione.

Questa raffigurazione, un po' caricata (ma non troppo), potrebbe essere estesa a molti altri elettori di sinistra (cosiddetta "radicale"). Scomparsi anch'essi nel 2008 (2 milioni e mezzo in meno del 2006: chi li ha visti?). Non sarà facile recuperarli. Per Franceschini, Bersani, D'Alema, Letta. Né per Ferrero, Vendola, lo stesso Di Pietro. Perché non si tratta di risvegliare gli indifferenti o di scuotere i delusi. Ma di restituire fiducia nella politica e negli altri. Di far tornare gli esuli. Che vivono da stranieri nella loro stessa patria.

(1 marzo 2009)
www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Elettori spariti

Messaggioda pierodm il 01/03/2009, 12:43

Mi aspetto che adesso si scateni su quest'articolo la canizza di quelli - non pochi, anche su questo forum - che a discorsi del genere si ribellavano al grido: chi vi credete di essere, voi di sinistra? Vi credete migliori degli altri, diversi dagli altri, mentre non volete ammettere che gli elettori di Berlusconi sono cittadini elettori esattamente uguali a voi, etc etc etc etc etc.

Il povero Diamanti - che di questi schiamazzi ne avrà sicuramente sentiti, e in qualche modo cerca di cautelarsi - ci va anche troppo tenero. Cerca di far parlare i numeri, astenedosi da giudizi di merito adeguatamente incisivi.
Naturalmente, il problema degli "elettori spariti" non angscia più di tanto i pragmatici e gl'illuminati del PD e di questo forum, anzi: si tratta di elettori consapevoli, istruiti, politicamente coinvolti. Rispetto agli elettori fedeli del PD, si collocano più a sinistra. Si riconoscono nei valori della Costituzione. Sono laici e tolleranti... la loro sfiducia, d'altronde, si rivolge oltre il partito di riferimento. Anzi: oltre i partiti. Oltre la politica. Si allarga al resto della società. Agli altri cittadini. Con-cittadini. Rispetto ai quali, più che delusi, si sentono estranei.
Insomma, meglio perderli che averli tra le palle. Sono laici, tolleranti e pure istruiti.
Che "partito nuovo" ci fai con gente del genere?
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Elettori spariti

Messaggioda ranvit il 01/03/2009, 13:24

Concordo in gran parte con l'analisi di Diamanti....non a caso sto continuando a dire che è necessario ridefinire l'identità del Pd iscrivendosi al Pse. La sinistra ex-Pci è quella che ha principalmente tradito l'elettorato di sinistra che non si riconosce piu' in questo partito incolore ed insapore fatto di presuntuosi tuttologi che poi messi alla prova non hanno saputo governare perchè paralizzati dai troppi contrasti interni.

Ma paradossalmente (e qui Diamanti mi delude....perchè basta fare un po' di conti nei voti relativi alle due ultime politiche per rendersene conto) ) il Pd ha perso anche tutti i voti "centrali", quel 10/20% di elettori che, non appartenendo fideisticamente ad alcuna area politica votano per la coalizione che dà garanzia di governabilità, sono passati letteralmente tutti dal Cs al Cd alle ultime politiche.

Al solito poi c'è chi vorrebbe un Pd tutto a sinistra....Diamanti per rispetto alla sua linea editoriale e qualcun altro qui sul forum per nostalgia....ma un pd spostato a sinistra con la sinistra radicale a supporto non vincerebbe mai le elezioni politiche in Italia.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Elettori spariti

Messaggioda pinopic1 il 01/03/2009, 14:36

Basterebbe un PD che invece di definire i potenziali ed attuali elettori moderati, centristi, cattolici o di sinistra li definisse:
lavoratori dipendenti pubblici o privati, operai, precari, lavoratori autonomi, liberi professionisti, disoccupati, studenti, casalinghe, pensionati, abitanti del nord o del sud, viventi in grandi centri o in piccole località, in quartieri popolari degradati o in quartieri signorili, contribuenti o evasori, ecc.
E decidesse a chi rivolgersi principalmente e con quali argomenti.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Re: Elettori spariti

Messaggioda pierodm il 01/03/2009, 19:20

Ranvit, ma perché non ci sei passato anche tu al CD, visto che non appartieni fideisticamente a niente - e "razionalmente" alla destra - insieme con quell'allegra compagnia del 10-20%?
Sei rimasto qui per soffrire, o per tormentare il PD con gli stessi discorsi (parola forte) che fa Gasparri, con la scusa del "dibattito"?

Se il nostalgico sono io - insieme, credo, a qualcun altro - non vale nemmeno la pena di smentire.
Anzi confermo: sono onorato di essere almeno questo, viste le cose di cui ho nostalgia.

Vorrei invece dire a Pino che trovo interessante la sua notazione: non ci avevo mai pensato con questa chiarezza.
Ultima modifica di pierodm il 01/03/2009, 19:38, modificato 1 volta in totale.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Elettori spariti

Messaggioda Paolo65 il 01/03/2009, 19:36

Il PD è finora un brodo del tutto un pò molto insipido.

Che molti elettori lo abbiano abbandonato non mi soprende:anche io se non cambia nulla non lo voterò più.

Per me il PD aveva nelle idee dei Radicali e negli elementi come il Prof Ichino le sue maggiori potenzialità.

Oggi ci aggiungo anche il Prof Marino,cattolico lungimirante.

Nel CS questo è stato sempre il suo problema: ha le migliori teste del paese dalla sua, ma è incapace di dargli la forma di una maggioranza capace di governare.

Paolo
Paolo65
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 693
Iscritto il: 15/07/2008, 14:23

Re: Elettori spariti

Messaggioda ranvit il 01/03/2009, 19:53

Non faccio parte di quel 10/20% di elettori "centrali", perchè sono mentalmente socialista (occidentale-liberale e democratico) da sempre. Ma condivido con loro (e quindi riesco a capirli) il valore implicito della governabilità e un certo schifo per i mestieranti della politica, presenti a dismisura nell'attuale fauna dei politici di centrosinistra e sinistra; nonchè nei sindacati.

Non credo di dire le stesse cose che dice Gasparri, ma se questo accontenta la tua nostalgia per i metodi staliniani, affermalo pure. E' da decenni che nella mia vita incontro pseudointellettuali di sinistra che mi ingiuriano.....ma l'oggi dimostra che avevo ed ho ragione io : le vostre idee sono ormai una minoranza irrisoria!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Elettori spariti

Messaggioda franz il 01/03/2009, 20:10

pinopic1 ha scritto:E decidesse a chi rivolgersi principalmente e con quali argomenti.

O meglio, che decidesse quali soluzioni proporre per risolvere i principali problemi del paese (che la politica a questo serve a null'altro) e che poi vedesse chi risponde positivamente, indipendentemente dagli schieramenti idelogici vecchi e nuovi e dalle categorie sociali di appartenenza. Meglio ancora, che accettasse il contributo di tutti i cittadini per arrivare dialtticamente ad un programma (cose da fare e priorità).
Secondo me un buon programma vedrà il sostegno attivo di tutte le persone intelligenti e di buon senso.
Poi vedremo, alla prova dei fatti, quanti saranno.
Non credo che saranno pochi, ma nemmeno immagino folle oceaniche.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Elettori spariti

Messaggioda pinopic1 il 01/03/2009, 22:24

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:E decidesse a chi rivolgersi principalmente e con quali argomenti.

O meglio, che decidesse quali soluzioni proporre per risolvere i principali problemi del paese (che la politica a questo serve a null'altro) e che poi vedesse chi risponde positivamente, indipendentemente dagli schieramenti idelogici vecchi e nuovi e dalle categorie sociali di appartenenza. Meglio ancora, che accettasse il contributo di tutti i cittadini per arrivare dialtticamente ad un programma (cose da fare e priorità).
Secondo me un buon programma vedrà il sostegno attivo di tutte le persone intelligenti e di buon senso.
Poi vedremo, alla prova dei fatti, quanti saranno.
Non credo che saranno pochi, ma nemmeno immagino folle oceaniche.

Franz


Nel mio elenco praticamente ci sono tutti. Volevo dire che il PD li deve interpellare e interpretare non perché moderati o smodati, cattolici o atei ma per la realtà della vita che vivono. E proporre soluzioni per i loro bisogni. La differenza tra DS e SN sta nelle diverse soluzioni quando sono diverse e nelle diverse priorità. E quando dico diverse priorità mi riferisco alla priorità da dare ai bisogni della singola persona. Il signor Rossi ha diversi bisogni e diversi problemi. La destra vuole convincere il signor Rossi che i suoi principali problemi sono la sicurezza rispetto agli stranieri e gli scioperi nei servizi pubblici. Magari il signor Rossi è un precario oppure ha un figlio precario e uno studente. Ma la destra non farà nulla per convincerlo che sono quelli i suoi principali problemi.
Il signor Bianchi vive in un quartiere signorile di Roma e crede che il suo problema principale è il degrado del quartiere, mentre la sua banca lo ha convinto a investire in obbligazioni Lehman Brothers.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Re: Elettori spariti

Messaggioda pianogrande il 01/03/2009, 23:25

Dai!
Si comincia a delineare qualcosa.
Il problema del PD tra teodem, teocon, nostalgici vari, casalinghe, etc.etc. è di trovare la sintesi.
La sintesi non può essere uno slogan o una singola azione ma un programma di governo.
Questo nel medio termine.
Il lungo termine è un lusso che non possiamo permetterci.
Nel breve termine c'è bisogno di una serie di azioni (più che di discorsi) ed è questo che la gente aspetta.
La gente aspetta azioni, visibili, concrete, incisive.
Azioni da annunciare, risultati da comunicare.
Basta rimandare a dopo le elezioni, a dopo il congresso, al prossimo segretario, alla prossima era geologica.
Se il PD non si muove, la gente come fa a seguirlo?
Franceschini ha rifatto la direzione, la segreteria, la tappezzeria e quant'altro. Va bene, va benissimo ma questi sono problemi interni, interiori, esoterici. Il cittadino è arcistufo di sentir parlare di ristrutturazioni, aggiustamenti ....
Vogliamo vedere qualche azione rivolta all'esterno.
E sempre così. Sono i risultati che contano.
Lì bisogna trovare la sintesi.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Prossimo

Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 20 ospiti