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Rosatellum, lo studio in mano al Pd

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Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda gabriele il 25/10/2017, 11:41

Rosatellum, lo studio in mano al Pd: nei collegi del Nord zero deputati su 85. Il partito tiene solo in Emilia Romagna
POLITICA
Il vento autonomista soffia sulle Politiche: in Lombardia e in Veneto i democratici si dovranno affidare solo al proporzionale. La legge elettorale consentirà il pieno a Forza Italia e Lega. E lo zero torna anche in Sicilia, la terra del 61 a 0
di F. Q. | 25 ottobre 2017

Zero in Veneto, e vabbè: dopo il referendum sull’autonomia un po’ l’antifona s’era capita. Zero in Friuli Venezia Giulia, ma su 5 ci può anche stare. Ma poi zero in Liguria e zero in Val d’Aosta. E soprattutto zero sia in Piemonte sia in Lombardia. A cento anni dalla battaglia di Caporetto, gira un’arietta tutta particolare tra i parlamentari del Pd che stanno per approvare il Rosatellum con 5 voti di fiducia, tra oggi e domani. Scrive Repubblica che da mano a mano, tra i senatori democratici, gira uno studio che alcuni colleghi deputati hanno commissionato a un funzionario della Camera: dice che a Nord nei collegi uninominali, quelli in cui si sfidano candidato contro candidato, ciascuno sostenuto da una coalizione, il Pd non prenderebbe nemmeno un collegio. Zero su 85 tra Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta. Una sconfitta totale che si aggiungerebbe allo zero in Sicilia – la terra che fu del 61 a zero berlusconiano nel 2001 – e in Calabria. Un disastro, insomma. Poi c’è tutta la parte proporzionale, certo: i seggi il Pd li prenderà tutti da lì. Ma nei collegi uninominali il Pd ha un senso solo al Centro e in qualche Regione del Sud in cui è trainato da uomini forti come Vincenzo De Luca in Campania e Michele Emiliano in Puglia. Secondo lo schema dello studio pubblicato da Repubblica, un po’ di carburante per il Pd arriverebbero dalle solite Regioni rosse (9 su 14 in Toscana), da altre del Centro (nel Lazio 7 su 21) e da alcune al Sud come Campania (8 su 22) e Puglia (6 su 15). Il totale di seggi conquistati dal Pd all’uninominale sarebbe 52, ai quali si devono aggiungere i seggi conquistati al proporzionale (secondo i sondaggi delle ultime settimane un po’ meno di 130, per un totale di 175-180 seggi). “Lo sanno anche i bambini che il Rosatellum favorisce la coalizione di centrodestra – dice a Repubblica Giorgio Tonini, veltroniano e ora renziano – per la semplice ragione che loro una coalizione ce l’hanno”.

L’assetto politico nazionale si sposa poi con il contingente. Si sposa, in particolare, con il vento che soffia in Veneto e – in misura minore, ma significativa – anche in Lombardia. La questione settentrionale, insomma, che fa aprire dei sorrisi ben larghi a Lega Nord e Forza Italia che si spartiranno il bottino nelle valli. Al centrosinistra – che tra l’altro non sarà il centrosinistra classico perché probabilmente ci sarà Alfano – resteranno le zone urbane del Nord, come già ha fatto vedere la mappa del voto dell’affluenza al referendum autonomista. “Perdiamo nelle aree caratterizzate da piccoli centri – spiega sempre a Repubblica Stefano Ceccanti, giurista ex parlamentare del Pd – E infatti in Veneto sarà dura”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10 ... a/3933958/

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qualcosa mi dice che il rosatellum morirà in Senato...
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda ranvit il 25/10/2017, 12:20

:lol: :lol: :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda pianogrande il 25/10/2017, 13:49

Chissà perché Il Fatto (ed altri anti PD) si affannano a spiegare quanto perderà il PD con questa legge elettorale; salvo poi opporsi in tutti i modi in parlamento.

Dopo i sondaggi e le simulazioni, prima o poi ci sarà anche il voto che rimane la verifica più affidabile.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda gabriele il 25/10/2017, 14:22

pianogrande ha scritto:Chissà perché Il Fatto (ed altri anti PD) si affannano a spiegare quanto perderà il PD con questa legge elettorale; salvo poi opporsi in tutti i modi in parlamento.

Dopo i sondaggi e le simulazioni, prima o poi ci sarà anche il voto che rimane la verifica più affidabile.


Decisamente me ne frego di quanto perde il PD, ma decisamente di quanto guadagna Silvio & Co.

Comunque credo che Renzi abbia capito la fregatura e sta cominciando a costruirsi una via di fuga tramite le solite pantomime da politico del popolo incompreso. Vedremo come andrà a finire.
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda Robyn il 25/10/2017, 14:33

In genere la sinistra vince nei grandi centri e perde nelle campagne è sempre stato così non è un problema di legge elettore.Il labour party vince a Londra a Bristol a Cardiff ma perde nelle campagne in mano ai tories
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda gabriele il 25/10/2017, 14:49

PS, da notare che a fare le pulci alla legge in questo caso sono gli stessi che appoggiano il governo

Riporto l'articolo di Repubblica. Per coloro che ritengon indigesti gli stessi argomenti trattati praticamente nello stesso modo ma da giornali anti PD...

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L'incubo Pd su un foglio che simula le elezioni: "Noi al Nord zero collegi"L'incubo Pd su un foglio che simula le elezioni: "Noi al Nord zero collegi"
Il ministro Anna Finocchiaro (ansa)
Gli effetti della legge e lo sconcerto tra i senatori: negli 85 collegi uninominali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, il Pd eleggerà zero deputati

di TOMMASO CIRIACO

ROMA - C'è un danno collaterale grande quanto mezza Italia, in questo Rosatellum targato Pd. "Lo sanno tutti che nei collegi del Nord non prenderemo neanche un seggio, o quasi - ammette il senatore dem Stefano Esposito - e chi dice una cosa diversa vende cubetti di ghiaccio al Polo Sud". Non è pessimismo cosmico, la pensano come lui decine di potenziali candidati che in queste ore perdono il sonno per colpa di una simulazione riservata e allarmante.

Commissionata da due onorevoli di centrosinistra a un funzionario del Parlamento esperto di numeri, il documento consegna un dato sconcertante: negli 85 collegi uninominali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, il Pd eleggerà 0 (zero) deputati. Certo, resta l'ampia quota proporzionale a rassicurare gli uomini di Renzi. Ma lo spettro di questa debacle sopra il Po continua a tormentare i democratici: "Noi andremo molto bene - sorride sornione il berlusconiano Paolo Romani - ma la prego, facciamo passare prima la legge... Perché spaventare adesso i parlamentari del Pd?".

Quando la ministra Anna Finocchiaro annuncia in Aula la fiducia sulla riforma che manda in pensione i "Consultelli", le truppe settentrionali destinate al massacro hanno un ultimo sussulto. "Lo sanno anche i bambini che il Rosatellum favorisce la coalizione di centrodestra - spiega l'ultra dem Giorgio Tonini - per la semplice ragione che loro una coalizione ce l'hanno...".

Visto allo specchio, è il ragionamento di Gaetano Quagliariello: "Non capisco ancora perché ci hanno fatto 'sto regalo. Lo sa che von Hayek parlava di presunzione fatale? Ecco, la presunzione di Renzi è l'unica spiegazione possibile". Ma cosa dice la simulazione che sceglie come criterio i voti delle ultime amministrative (e dunque tiene fuori discutibilmente le liste civiche, spesso "amiche" del Pd)? Che dei 52 eletti dem nei 231 collegi uninominali a Montecitorio, neanche uno arriva dalle cinque regioni dell'asse del Nord. I dem recuperano in Emilia Romagna (8 deputati su 17) e in Toscana (9 su 14). Troppo poco per far sorridere chi è destinato alla ghigliottina.

C'è qualcosa di nuovo, anzi di antico in queste previsioni infauste che mortificano l'umore dei dem nordisti. C'è una questione settentrionale tornata a reclamare un conto salatissimo, dopo il successo dei referendum per l'autonomia. E sembra preludere un bis della sconfitta traumatica contro il berlusco-leghismo, nel 2001. "Ricorda gli anni ruggenti del Cavaliere, quando al Nord solo alcuni quartieri di Torino resistevano? - domanda il settentrionale di Mdp Federico Fornaro - Si parlò di villaggio di Asterix. Ecco, adesso siamo alle capanne di Asterix...".

Il senatore, come il suo collega Esposito, spera solo in qualche isolato miracolo: un collegio a La Spezia, magari anche in un quartiere di Milano, forse uno pure a Mantova. "Ma no - gioca per paradosso al pompiere proprio Romani - il Pd prenderà diversi seggi in Liguria, Lombardia, Trentino...". Sarà, ma tutti profetizzano un incontenibile "effetto Lega". "Questi sono al 15% nazionale - ricorda Esposito - quindi al 30% in Lombardia e sopra il 40% in Veneto!".

Al Nazareno si fanno forza con calcoli totalmente diversi. Il più accurato prevede che 26 degli 85 collegi delle famose cinque Regioni Nord toccheranno al Pd. Non un successone, ma neanche quel disastro di cui si parla. Se si considerano anche Toscana ed Emilia, poi, ben 55 deputati su 121 sarebbero renziani. "Nelle aree urbane del Nord ce la giochiamo - spiega il costituzionalista Stefano Ceccanti - Perdiamo nelle aree caratterizzate da piccoli centri. E infatti in Veneto sarà dura".

Solo le urne diranno chi ha ragione. Una cosa, intanto, è sicura: al padre della legge Ettore Rosato è sfuggita la simulazione choc. Come spiegare altrimenti quello "zero" nella casella dell'uninominale nel suo Friuli-Venezia Giulia?

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... P6-S2.4-T1

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In genere quando passano su Repubblica i malumori della "truppa", vuol dire chi il Capo vuol cambiare strada...
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda Robyn il 25/10/2017, 15:25

Questo è normale perche se i collegi sono grandi includeranno oltre che i grandi centri dove il csx e forte anche le campagne dove il cdx è forte e le due cose si sommeranno sottraendo molti collegi al csx.Questo effetto si amplificherà al senato dove i collegi sono molto grandi.Ma ormai non possiamo più tornare indietro per logiche ragioni.Quello che serviva era solo collegi piccoli senza proporzionale.La destra osteggia questo sistema ma non capisce che non è un problema di sistema elettorale e si può aumentare la partecipazione moltiplicando i seggi.Ma poi con il bicameralismo paritario non possiamo permetterci che qualcuno vinca perche manca il check and balance.Casomai bisognerebbe considerare la prossima legislatura come costituente se ci si riesce
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda franz il 25/10/2017, 20:52

ma la sapete l'ultima?
rimane il collegio estero ma potranno candidarsi anche italiani residenti in Italia!
che senso ha?
ok, la domanda di base è che senso ha il collegio estero, d'accordo, ma dovrebbe servire per far scegliere agli emigrati i loro rappresentanti. :o :shock: :?
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda ranvit il 26/10/2017, 7:37

Secondo me, gli emigrati non dovrebbero proprio poter votare....che senso ha far votare chi ha scelto di vivere, a qualsivoglia titolo, in un altro Paese e, soprattutto, chi poi non "subisce" le scelte fatte??? :roll: 8-) :roll:
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Re: Rosatellum, lo studio in mano al Pd

Messaggioda gabriele il 26/10/2017, 8:15

ranvit ha scritto:Secondo me, gli emigrati non dovrebbero proprio poter votare....che senso ha far votare chi ha scelto di vivere, a qualsivoglia titolo, in un altro Paese e, soprattutto, chi poi non "subisce" le scelte fatte??? :roll: 8-) :roll:


Se sei cittadino alcune scelte le puoi subire. Un esempio fra tutti, il richiamo per la leva in tempo di guerra.

Devo però ammettere che il seggio "esteri" avrebbe senso solo per coloro che hanno oggettive difficoltà fisiche a viaggiare. Per gli altri ci sono treni ed aerei
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