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Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golden po

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Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golden po

Messaggioda ranvit il 02/08/2017, 17:51

:o 8-)



http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... P1-S1.8-T1

Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golden power
L'esecutivo scende in campo per verificare il ruolo di direzione e controllo sull'ex-monopolista delle tlc da parte dei francesi di Vivendi. Sotto i riflettori, in particolare, la gestione di un asset strategico per il Paese come la rete

di RAFFAELE RICCIARDI
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02 agosto 2017


Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golden power


MILANO - Il governo accende un faro sul controllo di Vivendi nella Tim per valutare l'uso dei poteri speciali noti come "golden power", che permettono allo Stato di blindare le aziende strategiche. Si apre così un percorso che - in teoria - potrebbe portare Palazzo Chigi a scandagliare come "l'acquisizione del controllo e dell'attività di direzione" della ex Telecom da parte dei francesi abbia un impatto su un ganglio vitale per l'Italia come la rete per le telecomunicazioni. Una mossa che si potrebbe leggere come una risposta alla decisione francese di nazionalizzare i cantieri Stx: forzatura di Parigi che per il momento ha bloccato la loro acquisizione da parte di Fincantieri e che è stata oggetto di forti critiche da parte dei pezzi da novanta dell'esecutivo italiano.

Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico che ha chiesto il passo formale al governo italiano, ha escluso però che sia una ripicca per la vicenda dei cantieri ("non ha nulla a che fare"). A margine dell'informativa alla Camera sul braccio di ferro navale, della vicenda Vivendi-Tim ha detto: "Facciamo quello che il governo deve fare, cioè applicare le regole che esistono. Abbiamo chiesto a Palazzo Chigi di verificare se c'è l'obbligo di notifica sull'attività di direzione e coordinamento" di Tim da parte di Vivendi.

Che sia stato il Mise a chiedere il passaggio formale è stato ricostruito dallo stesso Palazzo Chigi: "La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ricevuto una nota, datata 31 luglio - si legge sul sito del governo - nella quale il Ministro dello Sviluppo Economico ha sollecitato una pronta istruttoria da parte del gruppo di coordinamento all'interno della Presidenza del Consiglio", al fine di "valutare la sussistenza di obblighi di notifica" e, più in generale, "l'applicazione del decreto" sul golden power, in relazione al comunicato stampa del 28 luglio scorso di Tim spa. In quel comunicato, spiega ancora il governo, "erano state rese note, inter alia, alcune tematiche di corporate governance affrontate dal Consiglio di Amministrazione di Tim ed, in particolare, la presa d'atto dell'inizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi".

Qualora sia in gioco una azienda strategica, la legge prevede che gli eventuali cambi di controllo debbano essere notificati alla Presidenza del consiglio entro dieci giorni o in ogni caso prima che divengano effettivi. Nel settore delle comunicazioni, con poteri speciali l'esecutivo potrebbe mettere un veto sulle operazioni riguardanti asset che risultassero strategici, oppure porre particolari condizioni. Per accedere alla golden power, dall'istruttoria dovrebbe emergere un possibile "grave pregiudizio" per gli interessi pubblici legati al buon funzionamento della rete di telecomunicazione
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Re: Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golde

Messaggioda Robyn il 02/08/2017, 19:38

ma dove ci stà portando calenda allo scontro nazionalista?I nazionalismi non portano da nessuna parte.Va bene essere per l'unità d'Italia con decentramento federale voluto dai liberali in epoca vittoriana ma allo stesso tempo che cos'è l'orgoglio nazionale?
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Re: Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golde

Messaggioda ranvit il 02/08/2017, 19:49

8-)


Fincantieri, Calenda: “Esistono le condizioni per un accordo con Naval Group”
ANSA

Pubblicato il 02/08/2017
Ultima modifica il 02/08/2017 alle ore 17:02
Tra Italia e Francia non c’è ancora un accordo sul dossier dell’acquisizione dei cantieri di Saint Nazaire (Stx) da parte di Fincantieri. La trattativa rimane aperta. Sulla vicenda il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda è intervenuto in Aula alla Camera per un’informativa sulla vicenda. «Applicheremo con intransigenza le norme sulla golden share e proporremo una norma antiscorrerie per le aziende quotate» ha dichiarato. «Difendere gli interessi italiani significa difendere i numeri, non è questione di sovranità ma di competitività, alle imprese straniere che vengono ad investire in Italia non chiediamo il passaporto ma il piano industriale» ha aggiunto.

«Ho sentito affermare - ha continuato Calenda - che l’Italia dovrebbe proteggersi con ritorsioni e dazi contro la Francia. Al di là della non praticabilità ricordo che l’Italia ha un saldo commerciale positivo di 11,4 mld verso la Francia». «Una cosa è difendere con fermezza l’interesse e la dignità nazionale, altra è minacciare chiusure o nazionalizzazioni e ritorsioni basate sulla nazionalità dell’investitore - sostiene Calenda -. Tutte cose che oltre ad essere inattuabili sotto un profilo legale darebbero un segnale di debolezza del paese e causerebbero gravi danni all’economia italiana. Ed anche ragionamenti utili e legittimi sugli assetti proprietari delle reti non possono essere presentati e perseguiti come ritorsioni verso investitori stranieri, ma devono essere valutati puramente sotto il profilo dell’interesse generale».

Leggi - Una quota a Fincantieri negli stabilimenti militari per riaprire la partita

Infatti, spiega il ministro, «Come dimostrano i dati su export e investimenti diretti esteri, l’Italia prospera in una dimensione internazionale di scambi e mercati aperti: ricordo che nel 2016 abbiamo raggiunto il record di 417 miliardi di export, mentre nei primi cinque mesi del 2017 la crescita è stata dell’8%, risultato migliore rispetto alla crescita dell’export tedesco +7,2% e doppio rispetto a quello francese. L’anno scorso gli investimenti diretti esteri nel nostro Paese sono cresciuti del 50%. Le aziende a controllo straniero in Italia danno lavoro a più di 1 milione e 200mila persone e producono un fatturato superiore a 500 miliardi di euro».

Quanto all’ipotesi di sazi sui prodotti francesi, «ricordo che l’Italia ha un saldo commerciale positivo di 11,4 miliardi verso la Francia, che ha attratto un flusso di investimenti francesi pari a 6,1 miliardi e che in Italia le imprese di proprietà francese hanno generato un fatturato di 96 miliardi di euro e danno lavoro a 250mila persone»

Il ministro Calenda ha ricordato che la questione della composizione sarà affrontata nel vertice bilaterale Franco-Italiano del prossimo 27 settembre. «Il governo manterrà, durante questo periodo di ulteriore negoziato, la linea di fermezza che ha sin qui seguito, tenendo però sempre aperto un canale di dialogo costruttivo con il Governo francese. Riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo su Stx e andare avanti sul progetto di partnership tra Fincantieri e Naval Group».
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Re: Vivendi-Tim, il governo avvia un'istruttoria sulla golde

Messaggioda pianogrande il 02/08/2017, 20:08

Nel "potere contrattuale" ci deve rientrare tutto; anche le conseguenze di ritorsioni di carattere commerciale.

All'origine del fatto che molte attività economiche italiane siano in mani straniere c'è sì la politica ma anche una imprenditoria che si è venduta anche la biancheria intima.
Ho personalmente vissuto, da lavoratore dipendente (e da delegato sindacale), qualche passaggio di questa natura e pur senza buttarla sul nazionalismo sono state storie dove le "strategie" erano una cosa lontanissima e innominabile.
Solo come esempio, una fabbrica comprata solo per prendersi i know how e ridotta ad impianto pilota e poi chiusa per farsi la produzione in casa.

Bisognava svegliarsi qualche decennio fa con le "strategie".
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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