Pierodm,
capirei se spiegando ad un bambino che una persona onesta non ruba, anche se ne ha l'occasione, lui titubasse. Soprattuto se sa che il padre ruba. Lo capirei anche se fosse un ladro a non capire. Poi spiego Perché.
Ma un "fine intellettuale" non dovrebbe aver problemi, a meno che per posizione personale non parteggi per la categoria e sia quindi disponibile a trovare tutti gli alibi del caso e le giustificazioni del tipi "cosi' fan tutti - se ne hanno l'occasione".
Eppure credo che l'affermazione categorica, una persona onesta non ruba, nemmeno se ne ha l'occasione, dovrebbe essere condivisa da tutti. Almeno da tutti gli onesti. Sia quelli di fatto sia gli "onesti culturalmente".
Invece ti sei avventurato in una difesa (non richiesta) del pensiero di pianogrande, tirando in ballo lonbroso e la genetica.
Mai contanta cultura fu cosi' sprecata. Ecco un caso classico di inutile intelettualismo, se mi permetto la critica (spero che sia amesso che chi critica cosi' tanto gli altri sia a sua volta criticabile).
Quanto al potere (per piccolo che sia) che rende violenti, forse ho capito da dove viene una simile idea.
Forse un ladro quando viene arrestato, giudicato ed imprigionato ha questa visione del potere: la forza e la violenza della privazione della sua libertà. Dimenticando la sua, di violenza,violenza quando ha rubato.
Quindi le due affermazioni sono solo la migliore argomentazione che ha "un mondo di ladri" (citando venditti) per giustificarsi: 1) con l'occasione giusta tutti possono diventare come noi 2) il potere è ingiusto e violento.
Poi capisco che nel grande gioco di guardie e ladri c'è chi per empatia ritiene vere quelle frasi e chi sta dalla parte dello stato e della legge e le ritiene false.
Credo che il problema dell'Italia, con la sua diffusa criminalità (organizzata e non) illegalità (anche di stato), evasione, lavoro nero e sommerso, sia che sono troppi coloro che per autodifesa della categoria o per empatia verso di loro (o antipatia verso lo stato come concetto) propendono per ritenere vere quelle frasi, che nel resto dell'europa suonano come assolutamente false.
Ciao,
Franz