da ranvit il 20/02/2009, 20:16
dal corriere.it :
Sui decreti legge resta «l'autonoma ed esclusiva responsabilità del governo»
Ronde dei volontari: il Quirinale si smarca
Vaticano: «Abdicazione dello Stato di diritto». Polizia: «Sono inutili». Prov. Milano stanzia 250 mila euro
ROMA - Sul decreto sicurezza interviene il Quirinale. In una nota il Colle precisa che sui contenuti dei decreti legge resta «l'autonoma ed esclusiva responsabilità del governo per le scelte di indirizzo e di contenuto del provvedimento d'urgenza da sottoporre al presidente della Repubblica». Prosegue poi la nota: «È opportuno puntualizzare il carattere della consultazione informale intervenuta, secondo una prassi consolidata, tra il governo e la presidenza della Repubblica in ordine allo schema di decreto legge in materia di sicurezza pubblica. Quando si ipotizzi, da parte del governo, il ricorso a un decreto legge, la presidenza della Repubblica concorre - in uno spirito di leale collaborazione istituzionale - a verificarne i profili di costituzionalità, oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attività parlamentare. Resta naturalmente l’autonoma ed esclusiva responsabilità del governo per le scelte di indirizzo e di contenuto del provvedimento d’urgenza da sottoporre per l’emanazione al presidente della Repubblica». La nota del Quirinale è giunta dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che alla conferenza stampa dopo l'approvazione del provvedimento aveva spiegato che sul testo sottoposto alla preventiva consultazione con la presidenza della Repubblica «non è arrivato nessun veto. Napolitano ha concordato sul testo, senza difficoltà, obiezioni o forzature». Il decreto legge «è uno strumento essenziale perché il governo possa legiferare» aveva aggiunto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
VATICANO - «Abdicazione dello Stato di diritto». È senza mezzi termini l'opposizione di monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio dei migranti, all'istituzione delle ronde di volontari a tutela della sicurezza nelle città. «Non è la strada da percorrere», ha detto il rappresentante vaticano. Se questo provvedimento «serve ad alimentare un clima di criminalizzazione dei migranti, non trova il consenso della Chiesa. È giusto che i cittadini si sentano al servizio del bene comune, ma per difendere i deboli», ha proseguito mons. Marchetto. «Se si tratta invece di repressione dei reati, ciò spetta alle autorità costituite». La decisione di scegliere ex appartenenti alle forze dell'ordine, disarmati, secondo il rappresentante vaticano serve solo per «far passare una norma che aveva già sollevato critiche, anche da parte del capo dello Stato». Replica a mons. Marchetto Jole Santelli, responsabile sicurezza di Forza Italia e vice presidente della commissione Affari costituzionali: «Quella del Vaticano è un'interpretazione forzata. Non si deve cedere alla tentazione della critica preventiva o prevenuta».
REAZIONI - Le ronde «potrebbero diventare per le forze dell'ordine più un problema che un aiuto». È il parere di Massimo D'Alema. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, eviterebbe invece di usare la parola «ronde». «I Comuni si possono organizzare per rafforzare la sicurezza», ha detto il sindaco del capoluogo lombardo. «Milano lo ha già fatto con alcune associazioni». La Provincia di Milano ha deciso di stanziare 250 mila euro per i sindaci che intendono dare vita alle ronde, ha reso noto il presidente della Provincia, Filippo Penati (Pd). Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato: «Dove sono i fondi per questa ulteriore competenza in capo ai sindaci?». Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti: «Servono adeguate risorse finanziarie».
POLIZIA: «RONDE INUTILI» - Chiara la posizione dei sindacati di polizia Siulp, Silp-Cgil, Siap, Ugl-Polizia, Coisp, Up, Fps, Adp, Pnfi, Mps, Anfp: «Ci si dovrebbe preoccupare di ottenere le risorse indispensabili affinché la Polizia di Stato possa svolgere al meglio il suo lavoro. I volontari, oltre a essere inutili per la sicurezza, saranno un appesantimento del lavoro delle Forze dell’ordine ed esporranno i cittadini ai rischi di aggressioni facilmente intuibili; ma, cosa più grave, segneranno di fatto la rinuncia dello Stato alla funzione di polizia». Per il Sap (Sindacato autonomo di polizia), «restano le perplessità sulle ronde. Nessun sindaco delle grandi città del sud si assumerà la responsabilità di utilizzare i cittadini mettendo a repentaglio la loro incolumità».
ANM - Critiche anche dall'Associazione nazionale magistrati (Anm): «Il fondamentale dovere civico dei cittadini è denunciare fatti di reato come prevede il Codice e testimoniare nel processo, come fondamentale per la tutela dell'ordine pubblico è l'attività delle forze di polizia». «Se il decreto non piace all'Anm, significa che è ottimo», ha commentato il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
20 febbraio 2009
Concordo con il Vaticano.....che per me è una rarità!
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.