da pierodm il 19/02/2009, 3:32
Vittorio
Che qualche volta Guido sia irritante è vero, ma stavolta non mi sembra.
Vorrei sapere da Chiamparino - ma anche da tutti quelli che usano questa espressione - che cosa significa per loro "antiberlusconismo".
Il berlusconismo è sia il governo Berlusconi e il suo modo di fare politica, sia l'ideologia, il gusto, gli atteggiamnti che la sua presenza esemplifica e che le sue televisioni hanno contribuito ad esaltare.
Cosa c'è di sbagliato nell'essere "anti", ossia esplicitamente contari a queste cose?
Anzi, io credo che sia un dovere.
Un dovere, oltre tutto, utile anche sul piano politico pratico e "realistico", se è vero che un partito deve fare i conti con la realtà: il berlusconismo fa parte della realtà, "è" la realtà.
Di fronte a questa realtà, a questo dato di fatto, si possono fare tre cose: far finta di niente, assecondarla o avversarla.
Escluse le prime due, non rimane che la terza, ossia essere "anti".
Non è un'opzional, ma un passaggio obbligato.
Proporre un programma politico, disegnare l'idea di un'Italia diversa, elaborare riforme, etc, appartiene ad un altro momento della politica, con linguaggi e tempi differenti, non solo nella creazione, ma anche nell'assorbimento del messaggio da parte dell'elettorato.
E non è affatto in alternativa all'antiberlusconismo: sono anzi due momenti che si integrano l'uno nell'altro, inscindibili.