pianogrande ha scritto:Sarebbe bello non parlare di "colpe" ma discutere sulla situazione attuale e su come uscirne.
Certo, sarebbe bello. Ma purtroppo non vedo vie d'uscita. Sarò eccessivamente pessimista, disfattista, ma è quello di cui mi sono convinto nel tempo.
Spesso appaio un difensore di renzi, addirittura un suo fan, uno "schierato" dalla sua parte. Ma non è così; anch'io potrei fare una lunga lista di cose che non fa, di cose sbagliate e fatte male.
Ma quello che non riesco più a sopportare è questo andazzo italiano di individuare tutte le cause dei mali di questo paese, di volta in volta nella merkel, nell'europa, nelle banche, un tempo (ma non solo) "nell'imperialismo americano" e negli ultimi tempi, con sempre maggiore intensità, in renzi.
Certe posizioni che sono prima ancora che sbagliate addirittura ridicole valgono solo come esempio di come siamo messi, più che come individuazione di una colpa.
E' accettabile, appunto per esempio, che un personaggio come De Magistris, ex magistrato con grandi responsabilità e poteri sulla libertà personale dei suoi indagati (dei quali, se non erro, non è riuscito a dimostrare la colpevolezza nemmeno di uno, forse più per la sua incapacità che per l'innocenza degli interessati), oggi sindaco di una città problematica, piena di tensioni e di contraddizioni, si esprima in quei termini da masaniello sulla base di un evidente pretesto?
Non che avrei preferito alla guida della città uno come Lettieri, Bassolino o l'altra candidata del PD di cui non ricordo neanche il nome. Ma più mi guardo intorno e più mi convinco che non ci sono speranze.
Quanto ai sindacati, non so voi dove viviate. Ma li avete mai visti, non solo quelli autonomi ma anche quelli confederali, all'opera in qualche ente pubblico? E come si fa a dire che non sono anche loro parte di una situazione senza speranza?
E si potrebbe parlare dei magistrati, degli imprenditori senza scrupoli, dei baroni delle università, della mala sanità, dei corrotti di ogni specie, non solo nella politica, ma in ogni settore sia pubblico che privato.
Penso che anche voi abbiate girato un po' per l'Europa. Ma in quale città del mondo civile avete visto il livello di disordine e di mancato rispetto delle regole (parcheggi in doppia e tripla fila, marciapiedi invasi da auto e ciclomotori, comportamenti al limite della delinquenza) che si riscontra in gran parte delle nostre città a cominciare dalla capitale? Sono situazioni che ci fanno somigliare più a realtà come Tunisi o il Cairo, che come Vienna, Berlino o Londra.
Sono piccole cose che danno però un senso anche a quelle più grandi.
Alla domanda, quindi, su come se ne può uscire, mi dispiace ma non riesco proprio a rispondere.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville