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Il capitale umano

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il capitale umano

Messaggioda flaviomob il 19/10/2016, 12:19

I cavoli a merenda sono esattamente queste uscite che non c'entrano nulla con il presente: le politiche dei redditi hanno caratterizzato gli anni Novanta (che, dopo la grave crisi del 2008, sembrano appartenere ad altra era geologica), mentre nel 2002 fu proprio la Cgil a non sottoscrivere il Patto per l'Italia di Berlusconi. Ovviamente allora i "moderati" accusarono questo sindacato di ogni nefandezza, mentre oggi in tema di "benaltrismo" come arma di distrazione si rigira e ritira fuori la tiritera.

I redditi oggi sono decurtati e devastati, soprattutto tra i giovani, da voucher e precariato: frutto di politiche irresponsabili sul tema dei diritti, della ricerca, delle pensioni che hanno ingessato il mondo del lavoro senza colpire, ad esempio, i baby pensionati.

Ma chi non vuole capire, non può capire.


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Re: Il capitale umano

Messaggioda mariok il 19/10/2016, 12:41

Qui si parlava dello stipendio di un ingegnere italiano rapportato a quello di un tedesco.

Che c'entrano i voucher e i baby-pensionati?

E' evidente che in periodo di crisi è più difficile difendere i salari. Ma quando si poteva fare qui si è pensato evidentemente ad altro.

Anche in germania il lavoro è stato investito dall'ondata neo-liberista. Non è per caso anche che lì c'è un sindacato più serio e meno corrotto?
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Re: Il capitale umano

Messaggioda gabriele il 19/10/2016, 13:48

Scusate, ma il sindacato è morto con la legge Fornero. Una porcata del genere passata con il silenzio di tutti (sindacati compresi) per il bene patrio è il cappello politico ideale da mettere in testa al nostro Paese.

Ricordo bene quando arrivò Monti al posto di Silvio. Tutti erano concordi. Tutti dicevano di sì. Senza sé, senza ma.
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Re: Il capitale umano

Messaggioda pianogrande il 19/10/2016, 15:54

Sarebbe bello non parlare di "colpe" ma discutere sulla situazione attuale e su come uscirne.

Possiamo fare sforzi storico-analitici-dialettici sofisticatissimi piuttosto che di parte ma come uscirne direi che sarebbe un argomento interessante.

Il sindacato, così come è storicamente esistito, è stato ucciso dalla precarietà che ha cancellato le azioni di lotta di massa perché i lavoratori vorrebbero innanzitutto rimanere tali e non essere messi in mezzo a una strada per motivi sindacali.
Il sindacato stesso ha provveduto più alla propria sopravvivenza (diventando impresa a tutti gli effetti) che a quella del bene dei lavoratori.

Come si potrebbe concepire un sindacato nuovo che possa funzionare in questa situazione?

Secondo me il quesito è realistico e interessante.

Se poi diventa un rimpallarsi di colpe e un rinfacciarsi di schieramenti, la cosa mi interessa un po' meno.
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Re: Il capitale umano

Messaggioda diffidente il 19/10/2016, 19:16

In effetti é un po' trano che le azende straniere non vengano in Italia ad installare centri dirigenziali oppure di ricerca, dato che da noi i laureati in materie scientifiche sono, e non é una fanfaluca, molto abili e capaci di mansioni ben piu' impegnative di quelle dei colleghi stranieri, dato che il nostro Paese ha infrastrutture piu' che discrete, compresa una buona connessione ad Internet ed il costo del lavoro é globalmente meno alto che in Germania. Forse davvero quello che manca é far conoscere alle aziende straniere che in Italia ci sono davvero opportunità .
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Re: Il capitale umano

Messaggioda trilogy il 19/10/2016, 19:36

diffidente ha scritto:In effetti é un po' trano che le azende straniere non vengano in Italia ad installare centri dirigenziali oppure di ricerca, dato che da noi i laureati in materie scientifiche sono, e non é una fanfaluca, molto abili ......


In parte è un problema di "agglomerazione". Le aziende ad alta tecnologia tendono ad aggregarsi in zone dove ci sono centri di ricerca avanzati, altre aziende hitech ecc.
Il personale qualificato viene poi attratto verso questi poli ad alta concentrazione di conoscenza. Così si crea un fenomeno che finisce per autoalimentarsi, ma è molto difficile da avviare. È piu' facile inserirsi quando nasce un nuovo trend tecnologico. In questo caso tutto è più fluido e si può creare un nuovo polo di attrazione. Ma bisogna essere visionari, avere chi investe in attività molto rischiose, un sistema flessibile dove è facile avviare cose nuove.
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Re: Il capitale umano

Messaggioda Robyn il 19/10/2016, 20:15

Il cuneo fiscale è alto e bisogna diminuirlo.La Germania ha un costo del lavoro più alto ma anche una produttività più alta che noi non abbiamo.Per sviluppare la produttività servono sì i premi e la formazione ma servono soprattutto gli investimenti.Lo stesso problema era nel Regno Unito con lavoratori costanti ma un pò lenti e sono riusciti ad accrescere la produttività con gli investimenti.I paesi del sud in genere hanno una produttività più bassa perche il clima è più caldo.A parte questo esistono con tre milioni di lavoratori nel sommerso 47 mld di contributi e tasse evase.Se si recuperassero ci sarebbero 47 mld da destinare alla diminuzione del cuneo fiscale
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Re: Il capitale umano

Messaggioda pianogrande il 19/10/2016, 21:53

diffidente ha scritto:In effetti é un po' trano che le azende straniere non vengano in Italia ad installare centri dirigenziali oppure di ricerca, dato che da noi i laureati in materie scientifiche sono, e non é una fanfaluca, molto abili e capaci di mansioni ben piu' impegnative di quelle dei colleghi stranieri, dato che il nostro Paese ha infrastrutture piu' che discrete, compresa una buona connessione ad Internet ed il costo del lavoro é globalmente meno alto che in Germania. Forse davvero quello che manca é far conoscere alle aziende straniere che in Italia ci sono davvero opportunità .


Guarda che noi siamo in Italia; dove tutto quello che elenchi funziona piuttosto male.
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Re: Il capitale umano

Messaggioda diffidente il 19/10/2016, 22:34

V diro' forse una decina di anni fa le infrastrutture, sia viarie che le telecomunicazioni, non erano sempre efficientissime, mi ricordo che la connessione internet era spesso lenta, anche perché Berlusconi, come testimoniato da piu' parti, non voleva che si installassero le fibre ottiche, ed anche le infrastrutture materiali lasciavano molto a desiderare, non esisteva alta velocità ferroviaria né collegamenti rapidi fra i principali aeroporti ed i quartieri centrali delle principali città. adesso, non é piu', fortunatamente, cosi' la connessione 4G esiste anche da noi, con Monti sono partiti i lavori per l'installazione dellee fibre ottiche ed oggi si ci connette con la stessa velocità che vi é nel Nord Europa. L'Alta Velocità si é estesa fino a napoli, Salerno, Torino e da Dicembre arriverà anche a Brescia e gli imprenditori possono andare rapidamente da Milano a Roma senza affrontare pericolosi viaggi in automobile. Gli affitti di immobili ad uso ufficio sono -almeno in molte città- meno cari che nel passato, insomma, secondo me molte considerazioni di inefficienza e disagi non sono piu' vere come lo erano tempo fa.
Purtroppo bisogna dire che esistono vaste aree del Pzese in cui i disagi non mancano, penso in certe città del Sud ove i black out, anche prolungati, non si contano, non c'é acqua nelle case, le strade sono dissestate, la criminalità organizzata ed i politici da essa manovrati mpazzano e la "qualità della vita" é bassissima.
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Re: Il capitale umano

Messaggioda mariok il 20/10/2016, 12:14

pianogrande ha scritto:Sarebbe bello non parlare di "colpe" ma discutere sulla situazione attuale e su come uscirne.



Certo, sarebbe bello. Ma purtroppo non vedo vie d'uscita. Sarò eccessivamente pessimista, disfattista, ma è quello di cui mi sono convinto nel tempo.

Spesso appaio un difensore di renzi, addirittura un suo fan, uno "schierato" dalla sua parte. Ma non è così; anch'io potrei fare una lunga lista di cose che non fa, di cose sbagliate e fatte male.

Ma quello che non riesco più a sopportare è questo andazzo italiano di individuare tutte le cause dei mali di questo paese, di volta in volta nella merkel, nell'europa, nelle banche, un tempo (ma non solo) "nell'imperialismo americano" e negli ultimi tempi, con sempre maggiore intensità, in renzi.

Certe posizioni che sono prima ancora che sbagliate addirittura ridicole valgono solo come esempio di come siamo messi, più che come individuazione di una colpa.

E' accettabile, appunto per esempio, che un personaggio come De Magistris, ex magistrato con grandi responsabilità e poteri sulla libertà personale dei suoi indagati (dei quali, se non erro, non è riuscito a dimostrare la colpevolezza nemmeno di uno, forse più per la sua incapacità che per l'innocenza degli interessati), oggi sindaco di una città problematica, piena di tensioni e di contraddizioni, si esprima in quei termini da masaniello sulla base di un evidente pretesto?

Non che avrei preferito alla guida della città uno come Lettieri, Bassolino o l'altra candidata del PD di cui non ricordo neanche il nome. Ma più mi guardo intorno e più mi convinco che non ci sono speranze.

Quanto ai sindacati, non so voi dove viviate. Ma li avete mai visti, non solo quelli autonomi ma anche quelli confederali, all'opera in qualche ente pubblico? E come si fa a dire che non sono anche loro parte di una situazione senza speranza?

E si potrebbe parlare dei magistrati, degli imprenditori senza scrupoli, dei baroni delle università, della mala sanità, dei corrotti di ogni specie, non solo nella politica, ma in ogni settore sia pubblico che privato.

Penso che anche voi abbiate girato un po' per l'Europa. Ma in quale città del mondo civile avete visto il livello di disordine e di mancato rispetto delle regole (parcheggi in doppia e tripla fila, marciapiedi invasi da auto e ciclomotori, comportamenti al limite della delinquenza) che si riscontra in gran parte delle nostre città a cominciare dalla capitale? Sono situazioni che ci fanno somigliare più a realtà come Tunisi o il Cairo, che come Vienna, Berlino o Londra.

Sono piccole cose che danno però un senso anche a quelle più grandi.

Alla domanda, quindi, su come se ne può uscire, mi dispiace ma non riesco proprio a rispondere.
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