Almeno cercare di mantenere una posizione coerente: la politica dei redditi degli anni '90 veniva criticata solo dall'ala sinistra della CGIL (soprattutto dalla FIOM). Da che parte state? Estrema sinistra solo quando c'è da attaccare il sindacato? Verdini quando c'è da sostenere il governo del condono preelettorale?
La solita storia: l'importante è stare dalla parte di qualcuno. Un certo ragionamento non è valido o non valido per quello che è, ma a seconda se si colloca con la CGIL, la FIOM o Verdini (che in questo caso c'entra come il cavolo a merenda, ma dialetticamente fa sempre comodo lanciare "l'accusa" di stare con Verdini).
E' chiaro che il basso livello degli stipendi, rispetto ad altri paesi, non può essere imputato esclusivamente ai governi, tanto meno a quello in carica da due anni. La cosa è tanto banale che sarebbe persino superfluo doverla ribadire.
Si tratta evidentemente di un gap che si è formato non da un anno all'altro, ma in una serie di cicli contrattuali, che hanno visto il salario barattato con un maggiore potere politico delle maggiori sigle sindacali.
Non che la politica dei redditi non abbia avuto anche effetti positivi (come il contenimento dell'inflazione, che allora era vista evidentemente come un danno, ma che oggi, quando si parla di uscire dall'euro, è vista come la panacea di tutti i mali).
Resta comunque il fatto che la strategia dello scambio, moderazione salariale contro fantomatiche "riforme di struttura" che non si sono mai viste, hanno penalizzato i livelli salariali soprattutto di quelle categorie più "ortodosse" dal punto di vista sindacale, come i metalmeccanici. I soliti furbi, meno allineati, come i bancari e qualche nicchia del pubblico impiego, se la sono cavata molto meglio.
Il tutto nel quadro di una contrattazione nazionale che teneva rigidamente sotto il controllo centrale le contrattazioni.
Si tratta del frutto di una strategia che alla distanza si è rivelata sbagliata, frutto di una visione del sindacato come soggetto politico che doveva farsi carico di "riformare il sistema" piuttosto che limitarsi a difendere gli interessi di una parte.
Tutto ciò con verdini, renzi o con chi si è schierati non c'entra assolutamente niente.
Ma forse è un ragionamento troppo sofisticato per chi è animato dalla nobile passione del tifo.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville