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Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 12/09/2016, 12:39

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Anche la stampa non finanziata non è libera perché è costretta a seguire i gusti del pubblico se vuole vendere.


A questo punto mi domando cosa tu intenda per libertà.

Una stampa non finanziata dallo Stato è libera dallo Stato, ovvero dai partiti, ma è vincolata al mercato, cioè a quello che interessa o non interessa leggere ai potenziali clienti


Insomma, nella nostra società e per chi fa una attività "pubblica", i condizionamenti ci sono sempre e si può solo cercare di ridurli evitando la vera e propria repressione.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 12/09/2016, 12:49

pianogrande ha scritto:
gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Anche la stampa non finanziata non è libera perché è costretta a seguire i gusti del pubblico se vuole vendere.


A questo punto mi domando cosa tu intenda per libertà.

Una stampa non finanziata dallo Stato è libera dallo Stato, ovvero dai partiti, ma è vincolata al mercato, cioè a quello che interessa o non interessa leggere ai potenziali clienti


Insomma, nella nostra società e per chi fa una attività "pubblica", i condizionamenti ci sono sempre e si può solo cercare di ridurli evitando la vera e propria repressione.


Libertà è appunto il contrario di repressione.

Una stampa completamente indipendente non esiste. L'importante è che tutti abbiano la possibilità (appunto la libertà) di esprimersi. Tocca poi a ciascuno, capace di intendere e di volere, farsi la propria opinione.

L'unica cosa che non dovrebbe essere consentita è la diffusione di false notizie, non attraverso censure, ma garantendo il diritto alla smentita.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda gabriele il 12/09/2016, 14:19

mariok ha scritto:Il personaggio non mi piace ed i termini non sono politically correct.


E' lo stesso tizio che gli augurava di morire?

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/09/ ... ti/559002/
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 12/09/2016, 18:38

Peggio. Gli augura di essere ammazzati. E non sta bene!

Ciò non toglie che la definizione di "mezze pippe" pare proprio azzeccata. :mrgreen:
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 12/09/2016, 19:24

Grande esempio di democrazia!

M5s, Grillo annuncia: "Allargheremo il direttorio"
In un post nel suo blog il leader: "Il Movimento continua a crescere ogni giorno che passa e insieme ad esso anche la sua struttura di coordinamento"

ROMA - "Il Movimento 5 Stelle continua a crescere ogni giorno che passa e insieme ad esso anche la sua struttura di coordinamento". Lo sostiene Beppe Grillo sul suo blog in un post dal titolo 'Il futuro del Movimento 5 Stelle', tentando di sedare la rivolta interna esplosa dopo il caos di Roma. Nessun annullamento del direttorio, quindi, ma qualche cambiamento all'interno del gruppo sì, lascia intendere il leader del Movimento, che dalla Rete smentisce le voci diventate negli ultimi giorni sempre più insistenti.

"Dal novembre del 2014 Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia operano come riferimento più ampio del M5s sul territorio e in Parlamento e si confrontano regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del Movimento 5 Stelle - ricorda Grillo-. Dal luglio 2015 - prosegue - Manlio Di Stefano, Nunzia Catalfo, Davide Bono, David Borrelli, Alfonso Bonafede, Paola Taverna, Max Bugani, Marco Piazza, Nicola Morra e Danilo Toninelli operano come responsabili delle funzioni di Rousseau, il sistema operativo del Movimento 5 Stelle. Da maggio 2016 David Borrelli e Massimo Bugani fanno parte, assieme a Davide Casaleggio, dell'Associazione Rousseau, fondata da Gianroberto per implementare lo sviluppo degli strumenti di democrazia digitale e aiutare il Movimento 5 Stelle a crescere ancora".

Continua evoluzione. Per il futuro, prosegue Grillo "continueremo ad evolvere, ad allargare di conseguenza la struttura di coordinamento e a potenziare gli strumenti di democrazia diretta a disposizione degli iscritti per le decisioni dirimenti all'interno del Movimento 5 Stelle".

Di Maio: "Avanti anche nelle difficoltà". Parole, quelle di Grillo che tentano di placare le acque, come già era avvenuto dal palco di Nettuno. E anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio su Facebook, cerca di gettare acqua sul fuoco: "Non c'è nessun azzeramento del direttorio, su questo non ho nulla da dire perché non si commenta una non notizia". Riferendosi, poi, alle difficoltà che sta attraversando il Movimento e parafrasando John F. Kennedy, Di Maio ha aggiunto che "non è sorprendente che, nel viaggio per il cambiamento, alcuni di noi preferiscano restare al punto in cui siamo ancora per un po', per riposarsi e attendere. Ma le nostre città, le nostre regioni, questo nostro Paese, tuttavia, non sono sorti grazie a coloro che si sono fermati per attendere e riposare, desiderosi di guardarsi alle spalle. Questo paese è stato fatto grande da coloro che sono andati avanti nonostante tutte le difficoltà. Tutte le azioni grandi e degne di onore sono accompagnate da grandi difficoltà ed entrambe devono essere affrontate e superate con coraggio e senso di responsabilità".

Aria di cambiamento. I cinque al vertice - Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco e Sibilia - dovrebbero restare al loro posto, ma forse qualche cambiamento nell'assetto del Movimento ci sarà. E non è escluso che 'allargamenti' della struttura possano interessare non necessariamente eletti, ma anche persone vicine al M5s. Novità in arrivo, del resto, sono nell'aria da giorni, anche per uscire dall'angolo

in cui la vicenda Campidoglio sembra aver messo il Movimento.

Rumors parlano anche su un possibile ruolo di Davide Casaleggio come garante al fianco di Grillo, voci smentite da chi spiega che sarebbe lo stesso figlio del cofondatore del Movimento a frenare.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda trilogy il 13/09/2016, 1:13

Immagino cosa scriverebbe Travaglio se il figlio di Renzi o di qualunque altro dirigente del Pd si autoproclasse capo nel partito. Apriti cielo! Ma nel m5s che è un'azienda familiare questo è assolutamente normale. Nella gestione del partito Berlusconi è più trasparente di questi qua. :mrgreen:
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda gabriele il 13/09/2016, 14:29

mariok ha scritto:
M5s, Grillo annuncia: "Allargheremo il direttorio"
In un post nel suo blog il leader: "Il Movimento continua a crescere ogni giorno che passa e insieme ad esso anche la sua struttura di coordinamento"



Doppio autogol. Questo dimostra ancora una volta l'incompetenza di Grillo e del "direttorio"
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda gabriele il 13/09/2016, 15:44

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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 14/09/2016, 8:43

In questa semplice analisi mi pare ci sia il nocciolo del problema.

Mi pare che stia emergendo con chiarezza il fatto che il progetto politico grillino sia una boiata: quello della "democrazia della rete", dove a governare sarebbero i "cittadini" di cui i politici sarebbero solo i "portavoce".

Il battaglione Sammarco

06/09/2016
MASSIMO GRAMELLINI

La cosa grave non è tanto che la sindaca Raggi abbia nominato assessore al Bilancio un ex magistrato economico che dice «sprid» invece di spread e «down ground» invece di downgrade. E non è neanche che i conti depressi della Capitale siano finiti nelle mani di un signore che chiese, inascoltato, 351 miliardi di euro alle agenzie di rating per avere complottato contro Berlusconi e che ha dato alle stampe un saggio, ingiustamente passato sotto silenzio, dal titolo «Giulio Andreotti, Paolo Conte e Tinto Brass». Non è neppure che questo portento, il dottor De Dominicis, le sia stato segnalato dall’avvocato Sammarco, socio del berlusconiano di estrema destra Cesare Previti. Né che la Raggi, in campagna elettorale, si sia dimenticata di avere fatto pratica nel loro studio per poi minimizzare quella frequentazione imbarazzante riducendola a fugace struscio (a giudicare dalle ultime mosse, non così fugace).

La cosa grave è che la sindaca dei Cinquestelle sia salita al Campidoglio senza uno straccio di classe dirigente, mentre il principale scopo di un movimento politico dovrebbe essere quello di selezionare le personalità da inserire nelle istituzioni.Così la Raggi ha dovuto affidarsi al bricolage, mettendo insieme pezzi della destra romana e figure discusse come quell’assessora all’Ambiente che ha tenuto nascosto per mesi un avviso di garanzia. Ricordate quando Grillo arringava i grulli profetando che in una politica liberata dall’infame presenza dei partiti avrebbe fatto gestire i bilanci dalle casalinghe di Voghera? Evidentemente le casalinghe sono finite. O non sono mai cominciate.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 14/09/2016, 10:13

L'ultima carta che gli è rimasta è fare le vittime.
Ma anche in quello sono dei dillettantoni ignoranti e piangono sulla repressione esercitata da un Pinochet del Venezuela.

Proprio non se ne può più.
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