da mariok il 11/07/2016, 11:58
Ovviamente, ognuno può pensarla come vuole. Ma non è che da una parte ci sono quelli che hanno a cuore la democrazia e dall'altra i fautori di una dittatura.
Anche perché alcune precisazioni mi sembra che contraddicano i toni apocalittici spesso utilizzati a sproposito.
1) nell'attuale legge elettorale, in capo alle segreterie, ci sono solo i capilista (in tutto 100 candidati, su un totale di 630 deputati); gli altri vengono eletti in base alle preferenze. Quindi non è vero che chi è in lista per primo vince. Quanto al sistema delle preferenze, è una questione soggettiva: c'è chi, come me, non le vede di buon occhio, anche in considerazione dei precedenti del passato non proprio esaltanti e della qualità degli eletti alle regioni, e chi invece ritiene che siano una garanzia di democrazia. Questione di punti di vista.
2) Quanto all'elezione del presidente della repubblica, un maggior numero di senatori non risolverebbe il problema di un presunto pericolo di "dittatura della maggioranza", a meno di non voler adottare due sistemi diversi tra camera e senato in modo da avere due maggioranze diverse nei due rami, ovviamente ciò a scapito della governabilità. Anzi con la riforma, passando ad un quorum minimo di 3/5 ci sono più garanzie rispetto al sistema attuale.
3) Per quanto riguarda il fatto che l'esecutivo venga eletto dalla camera, non vedo in un sistema parlamentare da chi altri dovrebbe essere eletto; il fatto che non venga eletto anche dal senato non cambia il fatto che sia, al pari di oggi, espressione della maggioranza; a meno di non optare per un sistema presidenziale all'americana che è tutta un'altra storia.
4) Del ballottaggio ho già detto: è comunque una legittimazione democratica (50% + 1 dei votanti) della maggioranza; il fenomeno dell'astensionismo depotenzia comunque tale legittimazione a prescindere dal sistema adottato.
Dal mio punto di vista, l'unico punto discutibile è il premio dato alla lista che eventualmente superi il 40%. Ma è un caso molto improbabile.
Spero che siamo in grado di valutare razionalmente le cose per quelle che sono e non sulla base di allarmismi in gran parte strumentali ed ingiustificati.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville