da mariok il 29/06/2016, 16:43
Il comunicato del M5S sul voto contro la mozione.
"La risoluzione approvata dal Parlamento europeo a seguito della Brexit è profondamente ingiusta verso il popolo del Regno Unito. Il Movimento 5 Stelle è unicamente interessato al rispetto della volontà popolare come emersa dal referendum: non spetta al Parlamento imporre una irrituale accelerazione delle procedure stabilite dall'art. 50, che non rientrano nemmeno nelle prerogative del Parlamento".
cosa c'è di "irrituale" in proposito nella mozione, dove si afferma:
3. sottolinea che la volontà della maggioranza dei cittadini del Regno Unito dovrebbe essere rispettata attraverso un'attuazione rapida e coerente della procedura di recesso;
4. sottolinea che i negoziati a norma dell'articolo 50 TUE concernenti il recesso del Regno Unito dall'UE dovranno iniziare non appena sarà stata comunicata la notifica ufficiale;
5. avverte che, al fine di prevenire incertezze negative per tutti e di tutelare l'integrità dell'Unione, la notifica a norma dell'articolo 50 TUE deve avvenire il prima possibile; si attende che il Primo ministro del Regno Unito notifichi l'esito del referendum al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno; indica che tale notifica segnerà l'avvio della procedura di recesso;
7. ricorda che non si potrà decidere in merito alle eventuali nuove relazioni tra il Regno Unito e l'UE prima della conclusione dell'accordo di recesso;
Il comunicato continua:
"La situazione è senza precedenti e complessa: in questo contesto ci sembra assurdo che la risoluzione, dopo quanto accaduto, non preveda una seria autocritica, in quanto non si vanno ad analizzare le colpe della stessa Europa. Il Movimento 5 Stelle ha proposto che il Consiglio conferisca alla Commissione un mandato politico ben definito, e in un altro emendamento - bocciato - ha chiesto di evitare una situazione discriminatoria nei confronti degli eurodeputati inglesi, dovuta ad un probabile cambiamento nell'organizzazione parlamentare. Il Movimento 5 Stelle ha inoltre votato un emendamento - proposto dal gruppo ENF - che chiedeva le dimissioni del Presidente della Commissione Juncker"
In realtà, più che sterili "autocritiche", la mozione da chiare indicazioni di cambiamento:
10. sottolinea che le sfide attuali richiedono una riflessione sul futuro dell'UE e che è necessario riformare l'Unione migliorandola e rendendola più democratica; osserva che, sebbene alcuni Stati membri possano decidere di procedere a un'integrazione più lenta o meno approfondita, il nucleo fondamentale dell'UE deve essere rafforzato e occorre evitare le soluzioni à la carte ; ritiene che la necessità di promuovere i nostri valori comuni, di creare stabilità, giustizia sociale, sostenibilità, crescita e posti di lavoro, di superare la persistente incertezza economica e sociale, di proteggere i cittadini e di far fronte alla sfida della migrazione impone, in particolare, lo sviluppo e la democratizzazione dell'Unione economica e monetaria e dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, nonché il rafforzamento della politica estera e di sicurezza comune; ritiene pertanto che dalle riforme debba scaturire un'Unione che sia all'altezza delle aspettative dei cittadini;
11. chiede che venga definita una tabella di marcia verso un'Unione migliore, avvalendosi appieno delle opportunità offerte dal trattato di Lisbona, da integrare con una revisione dei trattati;
Quanto poi alla eventuale situazione discriminatoria nei confronti degli eurodeputati inglesi, mi sembra del tutto legittimo e naturale "realizzare cambiamenti nella propria organizzazione interna per tener conto della volontà di una maggioranza dei cittadini del Regno Unito di recedere dall'Unione europea"
Quanto alla richiesta di dimissioni a Juncker (non a caso presentata dal gruppo di estrema destra "Europa delle nazioni e della libertà") è semplicemente ridicola, come se i problemi dell'Europa fossero addebitabili al presidente della commissione.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville