dumping sociale

[Robyn]

La domanda che ci si pone è se è vero che gli extracomunitari sono avvantaggiati nell'assegnazione delle prestazioni sociali come l'alloggio Gescal e l'accesso alle prestazioni sanitarie,e se queste sono solo balle messe in giro dagli euroscettici.Se fosse cosi la classe dirigente avrebbe forse alzato l'asticella a favore degli extracominutari per evitare accuse di razzismo oppure temeva che stabilendo un semplice principio di uguaglianza poi ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe tirato giù l'asticella,e che attraverso un principio discriminatorio avrebbe favorito i cittadini nativi in Italia e in Europa rispetto agli extracomunitari.Infatti mi è capitato di parlare con un semplice operaio che alcuni anni fà mi diceva che gli extracomunitari dovevano avere una paga più bassa rispetto agli italiani e lavoro più gratificante per gli italiani che è contro la meritocrazia per gli extracomunitari,ma avevo cercato di fargli capire che così ci sarebbe stato un'effetto dumping che avrebbe portato le paghe di tutti verso il basso.Le regole internazionali stabiliscono che il rifugiato ,l'extracomunitario anche se non ha la cittadinanza và messo sù un piano di uguaglianza rispetto ai cittadini residenti e nativi.Quindi nell'assegnazione di un'allogio Gescal se l'extracomunitario ha una dimora che sia un'aloggio in affitto o un centro che lo accoglie a seguito del permesso di soggiorno i criteri di assegnazione sono gli stessi,non può esistere un vantaggio in più per l'extracomunitario perche sarebbe discriminazione al contrario,ma un principio di uguaglianza con i residenti anche nell'accesso alle prestazioni sanitarie.In merio al dumping sociale nel lavoro l'Europa può stabilire che i beni provenienti dai paesi emergenti in cui si sfruttano i bambini e gli adoloscenti abbiano lo stesso costo dei beni prodotti in Europa.Qualcuno parla anche di tassare l'inquinamento sociale al pari di quello ambientale ma ancora è poco chiara la dinamica di questa idea.In merito allo sfruttamento le leggi sul lavoro parlano chiaro e sono quelle che si applicano sia ai lavoratori europei che a quelli extracomunitari secondo un principio di uguaglianza.Quindi è il sindacato che deve agire contro lo sfruttamento degli extracomunitari