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Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

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Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda franz il 27/04/2016, 21:55

Ditemi che non è vero!


Migranti e assistenzialismo / Gli errori nell’accoglienza

Vitto e alloggio senza lavorare né studiare: è l’assistenzialismo dei centri di accoglienza.L’esatto opposto del modello tedesco. Il Viminale ha scritto ai sindaci invitandoli a far fare ai richiedenti asilo piccoli lavori per i Comuni. Non è successo quasi nulla
di Federico Fubini

Briatico (Vibo Valentia) Dice di avere diciannove anni, ma ne dimostra dieci di più. Dice che di solito si sveglia alle nove e trascorre le sue giornate in modo semplice: «Manger, dormir, Facebook, un film». Qualche volta, una partita di calcio. Tiene pulita la sua stanza? No: ci pensa la signora Antonella, la donna delle pulizie. Si prepara da mangiare? «No. Vedo il cibo quando è pronto. Io non cucino». Fofana Samba, che si dichiara cittadino del Mali, conduce precisamente questo stile di vita da quando è sbarcato senza documenti dalla Libia a Vibo Valentia nel giugno di due anni fa. Appena riemerso dal riposo del dopopranzo porge una debole stretta di mano, il tablet sottobraccio, attorno a lui tanti altri ragazzi sub-sahariani assorti nei loro smartphone all’ombra dei pini dell’hotel sul mare che oggi li accoglie. Quasi nessuno di loro viene da guerre o persecuzioni, tutti hanno presentato domanda d’asilo politico — con ricorsi e controricorsi — per guadagnare tempo e intanto restare qui. La lentezza della giustizia italiana è il loro più grande alleato.

«Voglio essere un rifugiato»
Fofana sorride con indolenza. «Voglio essere un rifugiato», è la sua posizione. In due anni un piccolo avvocato locale — Vibo Valentia è prossima al record europeo per densità di legali nella popolazione — ha presentato per lui una serie di domande di asilo. Cento euro l’una, pagate con l’argent de poche dell’accoglienza. Tutte respinte fino al ricorso attuale, pendente da mesi, ma Fofana non ha mai fatto lo sforzo di imparare una parola d’italiano. Ha capito anche lui che questo Paese, per inerzia, sta riproducendo con i migranti le peggiori tare dell’assistenzialismo degli anni 70 e 80 del secolo scorso. Forse è la sola risposta che la macchina amministrativa sia in grado di fornire nell’emergenza, se non altro perché è quella che conosce già. Questo è il welfare che dà qualcosa in cambio di niente. È un sistema che distribuisce vitalizi e protezione senza pretendere dai beneficiari lo sforzo di imparare un mestiere, né le leggi o la lingua del Paese ospitante, o anche solo senza chiedere loro una mano a tenere pulita la strada comunale qui fuori. Una perla del Mediterraneo come Briatico ne avrebbe un gran bisogno, ora che ha di nuovo un sindaco accusato di concorso in associazione mafiosa. Non deve per forza finire così, neanche nei Paesi più aperti agli stranieri. Perché il problema non è se accogliere o no, ma come farlo. Il 14 aprile scorso i leader della grande coalizione al governo in Germania sono riemersi da sette ore di negoziati fra loro con un annuncio che, visto dall’Italia, suona lunare: ci sarà una nuova legge sull’integrazione degli stranieri. La cancelliera ha spiegato che l’obiettivo è rendere più facile per chi richiede asilo accedere al mondo del lavoro. Non renderli alienati, passivi e depressi, con un futuro da accattoni o da manovalanza criminale. Il modo per farlo è superare il welfare paternalista e chiedere ai migranti qualcosa in cambio di qualcos’altro. Lo Stato federale tedesco li nutre e alloggia, proprio come lo Stato italiano versa anche una piccola diaria a chi arriva senza documenti chiedendo asilo politico.

Al bando non si è presentato nessuno
In contropartita però la Germania pretende dagli stranieri alcuni impegni specifici: obbligo di frequenza a corsi di lingua, cultura e legislazione tedesca, con regolari verifiche dell’apprendimento; per chi non adempie c’è il ritiro progressivo dei benefici. La grande coalizione di Merkel prevede anche ciò di cui avrebbero tanto bisogno Briatico e molte altre municipalità italiane che ospitano i migranti: piccole somme in più, magari un euro l’ora, a chi svolge lavoretti per la comunità locale. Vista dal fondo della Calabria, la Germania è lontana. Qui di recente l’Associazione Monteleone, una delle centinaia che gestiscono l’accoglienza per conto delle Prefetture, si è vista costretta ad andare all’estremo opposto. Nella gara vinta per la gestione dei migranti deve impegnare un bilancio che vale oltre 1.100 euro al mese per ciascuno di essi. Ha investito 85 mila euro in un centro computer nell’hotel dell’accoglienza, ha organizzato corsi di italiano e da elettricista, fabbro, pizzaiolo, cartongesso, guida macchine agricole, salvataggio e primo soccorso in spiaggia, teatro. Non si è presentato quasi nessuno. I 219 richiedenti asilo sono rimasti tutti in camera a sonnecchiare e guardare la tivù, semplicemente perché potevano. Alla fine, spiega la direttrice dell’associazione Lelia Zangara, il solo argomento per stanarne alcuni — pochi — è stato un piccolo zuccherino: 50 euro in cambio della frequenza dei corsi.

Le medicine gratis e i mal di testa
Neanche in Italia, dove i migranti in strutture «temporanee» di questo tipo sono oggi ufficialmente 82 mila, deve finire per forza così. Non è scritto nelle leggi che debba continuare a riprodursi con gli stranieri l’assistenzialismo responsabile del debito pubblico. A novembre scorso il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per l’immigrazione al ministero dell’Interno, ha scritto ai sindaci invitandoli a far fare ai richiedenti asilo piccoli lavori per i Comuni. Non è successo quasi nulla. Da settimane esiste poi al ministero della Giustizia una bozza di decreto per velocizzare nei tribunali le pratiche sui ricorsi degli stranieri. Eppure non approda in Consiglio dei ministri. A Vibo Valentia intanto l’associazione Monteleone ha fatto incetta di tic tac. Da quando i migranti hanno scoperto che qui le medicine sono gratis, lamentano ogni giorno mal di testa, mal di pancia e giradito come nell’Italia di prima del ticket. Ma almeno gli stranieri, per ora, non distinguono fra un farmaco e una caramella alla menta.

25 aprile 2016 (modifica il 27 aprile 2016 | 07:29)
http://www.corriere.it/cronache/16_apri ... d5e0.shtml
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda pianogrande il 27/04/2016, 22:32

La politica, in questo modo, si fa complice delle organizzazioni che lucrano au questo assistenzialismo.

Con 1.100 Euro al mese, una persona la si fa semplicemente lavorare e, al massimo si può darle una mano a trovare un alloggio di cui pagherà un affitto non simbolico.

Mi tornano in mente i discorsi sul terremopto del Belice negli anni sessanta.

Miliardi spesi per baracche e container e qualche giornalista che scriveva che sarebbe bastato dare 5 milioni (di allora) ad ogni famiglia e il problema si sarebbe risolto da solo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda flaviomob il 29/04/2016, 10:50

Da Faccialibro Davide Enia:

(su Lampedusa) mettiamola così, semplice semplice. C'è chi plaude all'Austria e chi, zitto e muto, si fa ore e miglia in mare per salvare vite. C'è chi non ha mai assistito a un soccorso in mare però sa tutto dei migranti e c'è chi letteralmente si tuffa tra le onde strappandoli a morte certa e li carica sulla motovedetta a forza perché stremati non riescono più a muovere gli arti inferiori, e continua a mantenere il silenzio. C'è chi non ha visto nessuno sbarco ma ha un giudizio netto su tutto e non perde occasione per ribadirlo e c'è chi gli sbarchi se li è fatti tutti e ha sì un giudizio netto su tutto: una vita è una vita e in mare si salvano tutti, è la legge del mare. C'è chi usa gli esseri umani a fini elettorali e propagandistici e c'è chi, senza retorica, li salva a uno a uno e non dice niente manco a casa.
Ieri qui a Lampedusa in 237 sono sbarcati, da mezzanotte fino all'una e quaranta. Ragazzi per lo più, dalla Nigeria e dal Ghana.
Mi dice: «Dopo anni, accade qualcosa di simile alla pelle esposta al sole, che si indurisce e diventa una corazza. Ma è quello che si ha dentro ciò che importa davvero. Parliamo di pietas, di esseri umani, di un tentativo disperato di ridurre il numero delle morti fino a zero. Una battaglia folle, come Don Chisciotte. Però la combattiamo ogni santo giorno».
La motovedetta accosta e ormeggia.
La macchina dell'accoglienza si prepara.
I migranti cominciano a guadagnare il molo secondo un ordine ragionato di sbarco.
Mi dice: «Non c'è niente di più bello che vedere arrivare i bambini, vivi».
La piccirìdda è avvolta in una coperta.
Avrà neanche trenta mesi.
Non piange, è serena tra le braccia dell'infermiera.
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda trilogy il 29/04/2016, 12:51

Poi iniziano a sbarcare le ragazze

Per approfondire su chi gestisce il trasporto e le prende in consegna dopo lo sbarco un Italia si puo' cercare alla voce "mafia nigeriana"

http://m.sky.it/tg24/cronaca/2016/03/09 ... -nigeriana
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda flaviomob il 30/04/2016, 1:25

La mafia nigeriana gestirà solo le nigeriane, ma non ha bisogno di farle entrare attraverso quei canali, appunto in quanto mafia. Peraltro le donne prostituite nigeriane sono su tutte le nostre strade, palesi ed evidenti, sfruttate e ricattate, per cui è il nostro sistema legislativo ad essere inadeguato (o qualcuno piglia tangenti per non vedere).


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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda diffidente il 30/04/2016, 11:29

Scondo me, far vivere sine die queste persone di assistenzialismo é un'offesa verso i tanti Italiani che non hanno lavoro e non hanno reddito alcuno, pe carità, in questo forum mi pare di capire che molti lavorino nellaScuola o nella Pubblica Amministrazione e, per carità,per loro merito avendo vinto concorsi duri, per loro merito, pero' mi sembra fn troppo evidente che questa situazione sia inaccettabie Un italiano disoccupato non ha vitto, non ha alloggio e molti devono andare ad umiliarsi alla Caritas dove gli energumeni li umiliano con offese mentre ritirano il loro piatto di pastasciutta scotta, mentre ai migranti é dato tutto per il solo fatto di essere migranti.. in piu' , anche grazie all'attiva opposizone delle associazioni che si occupano dell'accoglienza, non ci sono mai rimpatri, ogni migrante che arriva acquisisce il dirtto di restare per sempre e di godere di questa assistenza per sempre, considerando il fatto che non vi é limite al numero di ricorsi che si possono presentare. Dato che le notizie girano, sempre piu' persone vogliono imbarcarsi, in quale altro posto troverebbero questo Paese del Bengodi?
in piu' questa valanga di furbi toglie risorse ai veri profughi,che si vedono respinta la domanda di asilo politico per mera mancanza di fondi, come recentemente successo a parecchi Cristiani siriani che erano riusciti a scappare fortunosamente.
Veramente senza vergogna, questo non credo sia populismo, ma semplice indignazione verso un sistema ingiusto che si fa passare per grande esempio di civiltà
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda diffidente il 30/04/2016, 11:39

Grazie all'attiva opposizione delle associazioni che si occupano di accoglienza, immagino rcevendo del denaro in cambio della loro opera,come riportato in un post poco sopra, il numero dei rimpatri é bassissimo; secondo la Commissione Europea (1) in tutto il 2015 sono stati rimpatriati 14000 persone a fronte di 160000 arrivi, grazie soprattutto ai ricorsi ed all'ostruzionismo promossi dalle associazioni che si occupano dell'accoglienza a pagamento, e quali piu' migranti risiedono nel Pase, piu' denaro ricevono.

(1) http://www.corriere.it/esteri/16_febbra ... b4a5.shtml
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda flaviomob il 30/04/2016, 15:06

Le associazioni che si occupano di accoglienza vanno distinte in due categorie: quelle che operano bene e secondo le regole, quelle degli amici del quartierino. E' chiaro che finché non si interviene per eliminare il malaffare la discussione avrà poco a che vedere col fenomeno migratorio in se'. Va poi detto che migliaia di asilanti non ricevono assolutamente nulla dallo stato e vivono nella totale indigenza (per cui cercano di fuggire all'estero).


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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda franz il 30/04/2016, 16:50

flaviomob ha scritto:Le associazioni che si occupano di accoglienza vanno distinte in due categorie: quelle che operano bene e secondo le regole, quelle degli amici del quartierino.

Immagino che la distinzione si precisi meglio in "le nostre" e "le altre". ;)
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Re: Migranti e assistenzialismo. Gli errori nell’accoglienza

Messaggioda flaviomob il 01/05/2016, 1:25

Sì certo, quelle della Nord Korea e le altre. Era ovvio ;)


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