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Illegalità: non solo politici

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Illegalità: non solo politici

Messaggioda mariok il 09/04/2016, 10:12

C'era da aspettarsi di trovare una lunga lista di politici, dediti all'occultamento dei proventi della corruzione.

Ed invece si tratta in gran parte di imprenditori, esponenti di quella "società civile" che si conferma non tanto migliore della classe politica.

Gli armatori di Genova e i figli del cassiere della mafia siciliana Gli italiani nella rete
GLI IMPRENDITORI DEL NORD BROKER E IMMOBILIARISTI L’OMBRA DELLA MAFIA

ECCO i primi 100 nomi italiani contenuti nei Panama Papers rivelati dall’Espresso. Da Milano alla Sicilia si delineano i contorni delle operazioni e i nomi dei titolari dei conti. Dopo le ammissioni del premier britannico David Cameron, che subisce il tiro incrociato dei media e dell’opposizione, emergono quindi con maggiore chiarezza i profili di 100 italiani che avrebbero scelto la via oscura dei paradisi fiscali. Molti di loro non commentano o smentiscono di essere coinvolti nella vicenda che sta facendo tremare politica e finanza. Oltre all’attore Carlo Verdone, ieri è stata la presentatrice Barbara D’Urso a respingere le accuse: «Non ho nessun patrimonio offshore. Ho rispettato e rispetto la legge italiana, ho pagato e pago regolarmente le tasse e il Fisco lo sa bene perché vengo controllata periodicamente, com’è giusto che sia».
In Lombardia ci sarebbe Mariele Bertè, che secondo le prime indicazioni è al vertice di Monteferro Holding, specializzata nella componentistica per ascensori. E ancora Roberto Contini, imprenditore nella metallurgia. Lorenzo Marazzini, titolare di aziende di onoranze funebri e Marco Perelli Cippo, ex amministratore delegato della Campari. In Piemonte ci sono diversi nomi. Tra questi Franco e Matteo Bonetto, padre e figlio, titolari di un’impresa che produce carta. Il figlio nega: «Cado dalle nuvole. Non sapevo di essere nell’elenco, né mi risulta di essere mai stato socio di una società a Panama ». Sono altri cinque i piemontesi nella lista
Espresso:
Francesco Ambrosione, di Bra (Cuneo) amministratore delegato di una società che lavora profilati in plastica, Maurizio Fiolis, un passato in politica; Eugenio Novero, titolare di un’azienda che produce tubi e Giancarlo e Bruna Sibona, imprenditori dell’omonima società di autotrasporti. In Liguria la procura di Genova ha aperto un fascicolo, per senza iscritti nel registro degli indagati. I nomi sarebbero legati al settore dello shipping, cioè l’economia del mare. Tra questi Andrea Nucera, un immobiliarista latitante; Gian Angelo Perrucci, storico braccio destro di Gabriele Volpi, petroliere che ha fatto la sua fortuna in Nigeria.
In Toscana ci sono due imprenditori del settore elettrico, Mauro Bigi e Maurizio Jacchia. Un altro imprenditore fiorentino è Candido Calugi, così come di Firenze è il dirigente d’azienda Franco Marabotti. Amministra un’azienda metalmeccanica di Firenze Marcello Menichetti. Di Lucca è Roberto Natangelo, che ha guidato un’azienda del settore arredamenti. Nel campo alimentare si muove invece Lorenzo Vanelli di Massa Carrara. A Roma troviamo 22 tra avvocati, commercialisti, imprenditori e nomi dello spettacolo. Oltre a Verdone e D’Urso, quello più conosciuto è Nicola Di Girolamo, ex senatore Pdl, finito al centro di una rete che tiene insieme la ‘ndrangheta e il mondo della criminalità “nera” e arrestato nel 2010 nell’ambito della truffa Telecom Sparkle. Con lui ci sono anche i broker Carlo Focarelli e Marco Toseroni. Molto noti sono anche i fratelli Roberto e Stefano Ottaviani (quest’ultimo genero di Gianni Letta) che controllano la società di catering Relais le Jardin. Tra gli altri nomi compare quello dell’immobiliarista Simeone Raccah e di Giovanni Cialella. La villa di quest’ultimo, imprenditore del ramo informatico, fu protagonista di un fatto di cronaca nera: un anno e mezzo fa, in quella casa venne decapitata Oksana Martseniuk.
Napoli: qui tutti reagiscono parlando chiaro. È il caso di Gianfranco Morgano, cardiologo erede di un impero alberghiero a Capri. L’anno scorso ha deciso di cambiare la sua vita, esce dalla società di famiglia, si trasferisce a Napoli e apre una società offshore: «Vale cento dollari e non me ne sono mai servito. Non c’è un conto collegato. E comunque quello che conta è che è stata aperta nel 2015, quindi entrerà soltanto nella prossima dichiarazione dei redditi». L’avvocato ed ex magistrato Silvio Sacchi spiega invece di aver messo la firma in qualità di fiduciario per la società di un amico imprenditore poi fallito. Tra i nomi il commercialista ******** ******* che spiega: «Ho pagato la mia società 600 euro con carta di credito e non l’ho mai utilizzata. Non ci sono conti correnti collegati. L’ho aperta nel 2011 e chiusa nel 2013. È stata cancellata dai registri e posso dimostrarlo in qualsiasi momento». C’è un po’ di tutto, invece, in Sicilia. Come l’imprenditore catanese Francesco Corallo, il re delle slot machine. Nell’elenco anche il finanziere Simone Cimino, noto nell’Isola per aver tentato nel 2010 di rilevare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Contattato, fa sapere di non avere alcun conto a Panama e di avere un regolare conto negli Usa. Tra gli imprenditori siciliani anche Carlo e Alfio Fazio. Contattato al telefono, Alfio Fazio smentisce categoricamente: «Non so di cosa stiamo parlando, non abbiamo alcun conto all’estero ». Nell’elenco ci sono comunque altri nomi noti. Come quello del finanziere lussemburghese Angelo Zito, scarcerato dopo una richiesta di patteggiamento. Nell’elenco, infine, anche Christian e Pietro Palazzolo, figli del cassiere della mafia Vito Roberto Palazzolo.
http://quotidiano.repubblica.it/edizion ... laypages=2


Editato dalla moderazione per richiesta di diritto all'oblio 16.03.21
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda pianogrande il 09/04/2016, 12:51

Ce ne sono da mandare a casa.

D'altra parte, essere corrotto è un verbo in forma passiva.
Ad ogni corrotto corrisponde (almeno) un corruttore.
Almeno uno ma sicuramente il fattore è molto ma molto più alto.

Ennesima prova che siamo il paese dei furbi e che abbiamo la classe politica che più corrisponde alla popolazione.

Questo non basterà a mettere a tacere la demagogia dilagante in base alla quale perfino dei ladri come gli evasori fiscali vengono applauditi quando danno addosso ai politici che glie lo permettono.

Sarà stato per destabilizzare la Russia ma questa storia qualche passo avanti ce lo farà fare.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda ranvit il 09/04/2016, 12:52

Fermo restando che gli illeciti vanno puniti... non mi sorprende affatto che tanta bella gente sia negli elenchi. E' sempre stato cosi', da che il mondo esiste chi ha la possibilità cerca di non pagare le tasse e/o comunque di nascondere i propri averi per varie ragioni non sempre illecite. Spesso anche con la collaborazione degli altri potenti, persone e Stati.
Debbo dire che invece mi sorprende e non poco tanta meraviglia...

Stabilito comunque che i "pescati" debbano pagare, sono dell'idea che se politici le pene dovrebbero essere doppie....chi pretende un ruolo pubblico ha l'obbligo di perseguire il bene comune!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda pianogrande il 09/04/2016, 13:55

ranvit ha scritto:Fermo restando che gli illeciti vanno puniti... non mi sorprende affatto che tanta bella gente sia negli elenchi. E' sempre stato cosi', da che il mondo esiste chi ha la possibilità cerca di non pagare le tasse e/o comunque di nascondere i propri averi per varie ragioni non sempre illecite. Spesso anche con la collaborazione degli altri potenti, persone e Stati.
Debbo dire che invece mi sorprende e non poco tanta meraviglia...

Stabilito comunque che i "pescati" debbano pagare, sono dell'idea che se politici le pene dovrebbero essere doppie....chi pretende un ruolo pubblico ha l'obbligo di perseguire il bene comune!


Questa della pena con l'aggravante del pubblico incarico la sposo in toto.

Altro che immunità!
Aggravante per aver tradito la fiducia dei cittadini.
Se ne dovrebbe parlare di più.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda franz il 09/04/2016, 15:03

pianogrande ha scritto:Questa della pena con l'aggravante del pubblico incarico la sposo in toto.

Altro che immunità!
Aggravante per aver tradito la fiducia dei cittadini.
Se ne dovrebbe parlare di più.

Mi associo, e ne caso di evasione addirittura quadruplo, non doppio.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda mariok il 16/04/2016, 12:14

Rivoluzione appalti addio ribassi record con il nuovo codice 16/4/2016

Lavori più veloci. Renzi: “Così si sblocca il Paese” Beni culturali, si facilitano le sponsorizzazioni

BARBARA ARDU’
ROMA.
I lavori avranno un inizio, ma soprattutto una fine certa. Le gare non saranno più al massimo ribasso, che faceva lievitare il prezzo finale, ma affidate a chi fa l’offerta «economicamente più vantaggiosa», un mix di qualità e prezzo. È affidato a 217 articoli il testo del Nuovo Codice degli appalti varato ieri in via definitiva dal Consiglio dei ministri.
L’obiettivo è trasformare quello che da sempre è un labirinto in un meccanismo agile, trasparente e certo. «Una riforma strutturale con regole semplici e meno astruse», ha commentato il Premier Matteo Renzi, «che chiude le strade alla corruzione ». Sarà infatti l’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone a scrivere le linee guida e a vigilare sulla correttezza.
La filosofia che anima il provvedimento è quella della soft law ovvero, non rigidi regolamenti e commi di legge, ma linee di indirizzo generali. A scriverle sarà l’Authority di Cantone. Poi sarà la volta dei decreti attuativi. Prima della partenza ufficiale è prevista una fase transitoria. Il testo definitivo ancora non c’è, ma i punti principali non dovrebbero essere modificati.
Eccoli. Vince la gara l’impresa che fa l’offerta economicamente più vantaggiosa, ma solo per gare superiori a 500mila euro, che scendono a 210 mila per le forniture di servizi. Solo il 30 per cento dei lavori può essere affidato in subappalto, che comunque deve essere già previsto nel bando di gara. Come nel bando deve essere indicata la data di inizio e fine dei lavori. Nelle gare più contenute, per lavori tra 40mila e 150mila euro dovranno essere consultati almeno cinque imprese, dieci per gli importi tra 150mila e 1milione di euro.
Sul fronte della programmazione scompare la legge obiettivo e punto di riferimento diventa il piano generale dei trasporti e della logistica che contiene le linee strategiche triennali. Sul fronte della progettazione il sistema è incentrato sulla qualità e consente di eliminare la causa principale del lievitare dei costi delle opere pubbliche, rappresentata da gare su progettazioni preliminari.
Sono infatti previsti tre livelli di progettazione: il nuovo progetto di fattibilità tecnica e economica, il progetto definitivo e il progetto esecutivo, che viene posto a base della gara.
E per la prima volta viene aperta la strada alla sponsorizzazione dei beni cultrali. «La riforma - ha sottolineato il ministro per i beni culturali Dario Franceschini «semplifica le procedure per le sponsorizzazioni in favore del patrimonio culturale, che avverranno con una procedura trasparente sui siti web».
Sempre all’Anac è affidato il controllo delle soglie che prevedono che nelle concessioni di importo superiore a 150 mila euro, l’80 per cento dei lavori dovrà essere affidato con gara e solo il 20 potrà andare alle società in house.
Viene inoltre richiesta la qualificazione sia agli operatori economici, per i quali è prevista una specifica disciplina nella quale rientra anche il rating di legalità, sia alle stazioni appaltanti secondo standard predefiniti e sistemi premianti che consentono, progressivamente, di appaltare opere, lavori e servizi più costosi e complessi.
Cambiamenti dunque rispetto al passato, ma anche alcune novità. Viene disciplinato nel Codice per la prima volta l’istituto del Partenariato pubblico privato che diventa una disciplina generale autonoma quale forma di sinergia tra i poteri pubblici e i privati per il finanziamento, la realizzazione o la gestione delle infrastrutture o dei servizi pubblici.
Si cerca infine di ridurre il contenzioso, uno dei motivi che spesso ferma i lavori: non sarà più possibile per una impresa dichiarare che la concorrente non è in regola e dunque non aveva il diritto di partecipare alla gara. Potrà ancora farlo, ma non a gara finita. Se ha dubbi su un concorrente dovrà dirlo quando presenta il progetto. Dopo sarà molto difficile.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda mariok il 18/04/2016, 12:31

Terremoto al Tribunale di Salerno: raffica di perquisizioni, giudice indagato per corruzione, coinvolti avvocati e cancellieri
Inchiesta della Procura di Napoli, si ipotizza l'esistenza di un "comitato d'affari" che avrebbe pilotato decisioni in tribunale e davanti alla commissione tributaria
18 aprile 2016
di DARIO DEL PORTO e CONCHITA SANNINO

Terremoto al Tribunale di Salerno: raffica di perquisizioni, giudice indagato per corruzione, coinvolti avvocati e cancellieriTerremoto a Palazzo di Giustizia di Salerno. Indagato un giudice con le accuse di associazione per delinquere e corruzione. Si ipotizza l'esistenza di un "comitato d'affari" che avrebbe pilotato decisioni in tribunale e davanti alla commissione tributaria.

Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino ha delegato alla squadra mobile diretta da Fausto Lamparelli una raffica di perquisizioni. Sotto inchiesta ci sono una decina di persone fra le quali avvocati e cancellieri.

Tutti gli indagati potranno replicare alle accuse nei successivi passaggi del procedimento. La difesa potra' proporre ricorso al Riesame per ottenere la restituzione del materiale eventualmente sequestrato durante le perquisizioni
http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... 137882749/
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda trilogy il 18/04/2016, 13:47

Non è che i politici abbiano un dna diverso dagli altri, hanno maggiori opportunità di arricchirsi in modo illecito, rispetto ad altre categorie. Ma in generale, ovunque si incontrano soldi e potere di: autorizzare, bloccare, sanzionare, c'è qualcuno che prova a sfruttare la situazione.
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Re: Illegalità: non solo politici

Messaggioda mariok il 19/04/2016, 8:37

In ampie zone del paese ormai la parola "imprenditore" è una parolaccia, come "politico".

Corruzione, cinque arresti a Caserta: coinvolti un imprenditore e quattro ufficiali dell'esercito

CASERTA - Un imprenditore casertano, quattro ufficiali superiori dell'Esercito e due funzionari civili dello stesso Ministero sono stati arrestati all'alba dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato di Caserta in un'inchiesta coordinata dalla Procura della Santa Maria Capua Vetere ( Caserta) su numerosi casi di corruzione. Fiamme Gialle e Polizia stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip dello stesso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Secondo l'accusa, in cambio di una percentuale fissa di denaro consegnata agli ufficiali e funzionari del X Reparto Infrastrutture di Napoli, l'imprenditore riusciva ad aggiudicarsi appalti banditi dal Ministero della Difesa.
Martedì 19 Aprile 2016, 08:06:30
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