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Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più alti

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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda mariok il 23/03/2016, 19:31

Il dato di 388 franchi/mese è tratto dall'ufficio federale di statistiche ed è riferito al 2013.

Effettivamente è relativo alla popolazione adulta (al di sopra dei 18 anni). Va tenuto conto tuttavia che i premi aumentano in media del 2% all'anno, per cui i 388 franchi del 2013 dovrebbero corrispondere a circa 411 franchi nel 2016.

Dando per buona una media di 80 franchi/mese per i minori di 18 anni (corrispondenti a circa il 18% della popolazione) il premio medio mensile pro capite sarebbe 0.82 x 411 + 0.18 x 80 = 351 franchi/mese.

Applicati in Italia equivarrebbero ad oltre 250 miliardi a fronte dei 110 miliardi attuali, cioé più del doppio degli attuali. Ovviamente quelli che contano sono gli ordini di grandezza.

Dando un'occhiata ai costi delle polizze in USA i valori in gioco non sono molto diversi. Ciò conferma quello che è un dato universalmente riconosciuto (tranne che da uno): il fatto che i costi dei sistemi sanitari di USA e CH sono i più alti del mondo.

Il rapporto con il reddito o ill Pil dice poco o nulla, in quanto la gente non si ammala in funzione del suo reddito. Così come i costi (relativi solo in parte agli stipendi dei medici, ma in gran parte a prodotti, farmaci ed attrezzature, di aziende internazionali) non sono molto diversi.

Altre ipotesi, tipo quella dei 255 € a famiglia, sono solo il risultato di seghe mentali.
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda franz il 23/03/2016, 22:28

mariok ha scritto:Applicati in Italia equivarrebbero ad oltre 250 miliardi a fronte dei 110 miliardi attuali, cioé più del doppio degli attuali. Ovviamente quelli che contano sono gli ordini di grandezza.

Non comprendo la razionalità del calcolo. Si parte dalla spesa (111 miliardi di spesa pubblica, una trentina per la pirivata) e si divide per gli assicurati. Un calcolo assicurativo è fatto cosi'. Si dividono i costi sostenuti (la somma dei rimborsi) per gli aderenti. Piu' eventualmente i costi amministrativi. Le assicurazioni svizzere non possono fare utili, con l'assicurazione di base. Tu fai il calcolo opposto. Con il costo assicurativo svizzero applicato all'italia avremmo 250 miliardi. Il doppio dell'Italia, dici. E cosa ci facciamo con tutti quei soldi? Dobbiamo spenderli per forza?
No. Diciamo che invece dati i costi italiani, potremmo spendere la metà degli svizzeri.
Il sistema americano non è paragonabile e loro spendono il 15% e passa del PIL in sanità.
Il sistema svizzero è piu' simile come costi e funzionamento a quello tedesco e francese.
Siamo attorno all'11% del PIL ma la svizzera spende un pelino meno.
http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=2200

Ora c'è una cosa da dire. Non è che CH, DE e FRA sono cari. È l'Italia che a furia di risparmi e tagli spende poco, ma vediamo gli effetti. Ticket alti, prestazioni non riconosciute, fuga verso i privati, malasanità.

Ora dico io, se uno ha 60 anni ed è malato, dove preferirebbe vivere? In un paese che spende per la salute (e con buoni risultati) l'11% del PIL oppure in un paese dove se ne spendono 8.8% con risultati che troppo spesso sono sulle pagine dei giornali (di cronaca nera, intendo)?


Sul premio medio, il dato piu' recente (2016) è 428 franchi.
Il premio medio per un adulto in Svizzera nel 2016 sarà di 428,14 franchi: il Ticino si situa al di sopra, con 447,88 Fr. Quello per un giovane adulto arriverà, sempre in Ticino, a 409,34 Fr. contro una media nazionale di 393,21 Fr. Il premio per un minorenne, con 101,58 Fr. risulterà pure sopra la media (98.70 Fr.)

Il premio medio però è un artificio statistico, basato su quanto le compagnie forniscono come premi e sulla franchigia minima. In pratica è la media dei premi delle compagnie con la franchigia piu' bassa. La varianza tra i premi è pero' alta (quasi del 50%) ed inoltre quasi tutte le persone in salute pero' preferiscono alzare la franchigia (io per esempio da 20 anni ho quella massima) ed in questo caso il premio si dimezza. Quindi se si sceglia un'assicurazione non cara e la franchigia alta, si pagano tra il 210 ed i 230 franchi.
Il premio medio serve esclusivamente allo stato per poter dire che se uno con basso reddito chiede un sussidio e lo ottiene, lo stato interviene al massimo per il valore del premio medio. In pratica non puoi sceglierti l'assicurazione piu' cara e pretendere che lo stato ti paghi tutto il premio. Pagherà al massimo 428.14 Franchi.
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda mariok il 24/03/2016, 11:00

franz, forse non hai capito, allora te lo spiego meglio: con te non voglio interloquire, se qualche volta posto qualcosa è diretta agli altri amici del forum

con te è inutile discutere, sei peggio di un talebano: non ci vuole molto a capire che il mio (quello della spesa equivalente di 250 miliardi) non è un progetto di introduzione del sistema svizzero in Italia, ma semplicemente un ordine di grandezza su quanto costa mediamente la santità (di base) ad un cittadino svizzero rispetto ad uno italiano

questo giusto per sfatare il mito secondo cui tutto ciò che è di tipo privatistico va una meraviglia, mentre tutto ciò che è pubblico fa schifo: è evidente (ed è talmente stupido da non meritare commenti) che un malato di 60 anni preferirebbe vivere in Svizzera, ma ciò non dipende dalle grandi capacità miracolistiche del mercato, ma dal fatto che, per vari motivi che con il sistema sanitario non c'entrano niente, si dispone di più denaro... ma non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire, per cui rinuncio in partenza a tentare di convincerti
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda flaviomob il 24/03/2016, 11:46

E' difficile confrontarsi con chi parte dalla premessa "Io ok, tu ko".


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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda franz il 24/03/2016, 13:11

flaviomob ha scritto:E' difficile confrontarsi con chi parte dalla premessa "Io ok, tu ko".

La sanità svizzera non è "privatistica". Forse qualcuno lo pensa ed è libero di pensarlo ma io dico che non è vero e sono libero di dirlo. Ora saro' anche KO oppure OK (francamente mi interessa poco dove mi mettete) ma sono libero di interloquire sui temi che mi interessano, dato che intervengo ad rem e non ad personam. Agli amici che sanno ascoltare ho spiegato che dati gli stipendi svizzeri ed il costo della vita, le cifre svizzere vanno relativizzate. Rispetto alla ricchezza prodotta nel secondario e terziario si tratta, per il costo assicurativo, del 5.5% del reddito familiare mediano.
Questi i dati italiani del reddito mediano familiare. Considerate una sanità che spende l'11% deL pil (e non 8.8) e fatevi i vostri conti a seconda della zona. http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSet ... AMFONTERED
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda flaviomob il 25/03/2016, 3:29

Francamente, per la mia modesta opinione, il punto non è dove ti mettiamo noi. Il punto è che definire "disonesto" chi ha un'opinione motivata da nozioni scientifiche e da convinzioni personali (e quindi, per esempio, può essere definito no-ogm, posizione peraltro maggioritaria in consolidate democrazie come la UE e la Svizzera) non è accettabile in un dibattito pulito e in un confronto civile. Così come, ancora più grave, definire "coglione" un iscritto al forum, come è avvenuto in passato. Peggio ancora se il colorito autore ha un ruolo ben preciso nel forum.


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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda franz il 25/03/2016, 10:15

Francamente, flavio, sei qui da troppo tempo per non capire la differenza tra definire disonesta una posizione politica e definire disonesta una persona. Io questa seconda cosa non l'ho mai detta. Ne sono sicuro al 100% e se lo facessi dovrei assolutamente scusarmi.

Quanto al termine "coglione" chiesi preventivamente scusa a tutti.
So che questo non giustifica ma misi anche la mia permanenza qui sul piatto.
Bene, ranvit, lasciamelo dire con tutta la franchezza possibile.
Poi se gli amici del forum riterranno che la franchezza è eccessiva e insultante, chiedo scusa in anticipo e tolgo il disturbo.
Ma quando mi si tira per i capelli (i pochi rimasti) quello che va detto deve uscire. Va detto.

Diciamo che forse semel in anno è lecito sbroccare ma nessuno, a parte tu adesso, mi ha contestato la cosa.
Anche ranvit l'ha presa con spririto (Minchia, ho fatto perdere la freddezza teutonica al grande FRANZ! :D).

In ogni caso questa discussione non attiene al tema e se proprio volessimo proseguirla, andrebbe fatto nel forum redazionale o in quello della moderazione.
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda mariok il 25/03/2016, 14:19

Intervengo solo perché mi sembra di aver offerto lo spunto per questa discussione

A chiarimento della mia posizione, la mia insofferenza non è dovuta ad una mancanza di bon ton o per certe affermazioni oggettivamente offensive (come quella di consigliare a tutti noi qualche viaggio erasmus per capire come va il mondo).

Quello che trovo fastidioso è che ci sia un componente del forum che non appena scorge un'affermazione non in linea con il suo credo, ti si fionda addosso ed usa tutte le argomentazioni più o meno attinenti con toni anche aggressivi, fino a che non ti stanchi e gli lasci l'ultima parola.

Non ne faccio solo una questione di buona educazione (anche se talvolta ce ne sarebbe motivo), ma di vero e proprio fastidio per questa sorta di imposizione di un confronto stretto con una persona che, come tutti coloro che credono a verità "non negoziabili", è ormai abbastanza prevedibile e ripetitiva.
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda franz il 25/03/2016, 14:57

Fatemi un esempio, in questo thread di toni aggressivi.
A me pare che invece al 99.9% ci siano stati argomenti, pro e contro, abbastanza oggettivi.
E proprio per questo la discussione è proseguita.
Ma forse è questo che dà fastidio? Dà fastidio il fatto che prosegue e che il mio interlocutore non riesca ad avere l'ultima parola? Dà fastidio che io sostenga fino in fondo le mie opinioni?
E cosa è piu' offensivo, consigliere Erasmus per tutti o sostenere che l'interlocutore rivolta frittate?
A me pare che invece ci siano componenti che quando si accenna vagamente a soluzioni di mercato, hanno la mosca al naso e danno dei talebani mercatisti agli altri. Poi se io scherzo sulla Korea, si offendono.
Su questo ci sono comunque abituato ma se veramente do' fastidio, tolgo il disturbo.
Grazie
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Re: Sanità, gli utenti meno assistiti pagano i ticket più al

Messaggioda mariok il 26/03/2016, 10:02

Per fortuna non c'è solo mala sanità


Nelle Langhe se chiami il medico, arriva al galoppo
Il dottor Anfosso raggiunge i suoi pazienti in sella a Sissi: “Faccio prima che in auto”

26/03/2016
AMEDEA FRANCO
LA MORRA (CUNEO)
Dai pazienti va al galoppo. In sella alla sua Sissi percorre, da circa sette anni, i sentieri tra le vigne, attraversa ruscelli, ponti e raggiunge cascinali sperduti e minuscole frazioni abbarbicate sulle colline di Langa dove i suoi malati lo aspettano. «In auto ci metterei molto più tempo. Invece a cavallo sfrutto le scorciatoie». Roberto Anfosso, medico dell’Asl Cuneo 2, Alba-Bra, da anni abbina il suo sport preferito, l’equitazione, al lavoro. Originario di Torino, nell’82 è arrivato a La Morra, comune a 14 chilometri da Alba, come medico di base.

«Il 98 per cento dei miei pazienti abita in campagna e quindi muovermi a cavallo su queste colline è l’ideale. Inoltre, quando arrivo, posso “parcheggiare” Sissi sotto un bel pergolato, piuttosto che nel parco o nel giardino del loro cascinale». I suoi pazienti, ma anche gli abitanti della zona, non si stupiscono più di questa stramberia, per loro il «dutur» Anfosso è un buon medico e Sissi la loro beniamina. «Si interessano su come sta, cosa mangia, mi domandano se è brava - spiega il medico -. Per gli anziani con malattie croniche parlare per qualche minuto di Sissi li aiuta a spostare l’attenzione dal loro male, a distrarsi. C’è addirittura un mio anziano paziente invalido che tutto felice è riuscito ad alzarsi da letto per indicarmi l’anello al muro della casa, dove un tempo legava il suo cavallo, invitandomi a fissare lì Sissi».

Anfosso ricorda ancora la prima volta in cui andò in visita ai pazienti della Casa di riposo di Narzole: «Mi aspettavano incuriositi, chi affacciato alle finestre, chi ai balconi. Anche i bambini quando mi vedono arrivare sono entusiasti e qualcuno, appena guarito, un giretto su Sissi glielo faccio fare».

Sissi ha 17 anni, è figlia di una saltatrice olandese e di uno stallone maremmano, Gran Rio, che ha dato una discendenza di cavalli da ostacoli. «L’ho presa quando di anni ne aveva 3» racconta Anfosso. Come la famosa principessa, anche lei indossa - quando va in visita - un piccolo diadema di strass, regalo di un compleanno, che fa un po’ pendant con il frustino comprato da Anfosso in un sexy shop di Parigi, a due passi dal Moulin Rouge. «Mi piacque per i suoi ornamenti, ma non oso immaginare che cosa pensò il negoziante quando gli chiesi se andava bene per un cavallo».

Anche l’Asl ha accettato Sissi: «Un dirigente mi disse ridendo “ok passi la cavalla ma aumentiamo il ticket”».

LE INSIDIE
Anfosso ha sistemato ai lati della sella due bisacce con dentro tutto l’occorrente per le visite, dallo stetoscopio, al misuratore di pressione, ai medicinali, ai fogli per le impegnative. Ma la vita del cavaliere dottore non è tutta rosa e fiori.

«Il difficile viene soprattutto d’inverno, quando le giornate si accorciano. Dopo la visita, i miei pazienti, ospitali contadini di Langa, insistono: “Dutur, si fermi a bere un bicchiere di vino e mangiare una fetta di salame” e così spesso torno a casa con il buio. Cavalcare diventa pericoloso perché si rischia di finire contro i fili di ferro delle vigne, che diventano lame taglienti, e anche le placche di gelo sono insidiose, infatti ho dovuto mettere i ramponi agli zoccoli. Poi ci sono gli animali selvatici che possono destabilizzare la cavalla e i rovi che s’impigliano al crine della coda causandole, nella corsa, l’effetto di una frustata».

Anfosso, la passione per i cavalli, ha iniziato a coltivarla da ragazzo: «Volevo fare il centravanti ma a 14 anni un’asma bronchiale mi ha costretto a lasciare il calcio. Un’estate in vacanza a Spotorno ho iniziato a seguire alcune lezioni in un maneggio. Visto che io non potevo correre, volevo che qualcuno lo facesse per me per me. Mi sono subito entusiasmato all’equitazione facendo felice mio padre, ottimo cavallerizzo, e mio nonno, ufficiale di cavalleria. Anni dopo mi sono trovato a gareggiare nelle corse a ostacoli. Ho smesso che avevo 50 anni. Ora ne ho 62».

Anfosso era davvero bravo. La sua casa è piena di coppe e coccarde di cui va fiero.
Il telefono squilla, dall’altra parte chiedono una visita, non c’è tempo da perdere. Il «dutur» indossa velocemente stivali e cap, salta in sella e con Sissi si lancia su per la collina. Cowboy dei tempi moderni.
http://www.lastampa.it/2016/03/26/edizi ... agina.html
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