pianogrande ha scritto:Pubblico e privato, in un paese marcio come il nostro, vanno semplicemente a braccetto.
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Non mi va di dover mettere l'avvocato per potermi fare una appendicite.
Il primo aspetto è vero. Irrisolvibile? Non credo.
La soluzione è come sappiamo la divisione dei poteri e dei controlli. Se il controllato è anche controllore (pubblico o privato che sia) la possibilità del magna-magna cresce.
Vediamo il tuo secondo punto per capire dove sbagli e come funziona la divisione dei poteri e dei compiti di controllo.
Per prima cosa tu vai in ospedale a farti l'appendicite. Ci vai perché un medico ha deciso che cosi' devi fare se non vuoi rischiare la perforazione. L'operazione, la visita e gli esami generano costi. Chi li paga? Nel sistema assicurativo li paga la tua assicurazione. Puo' non pagare? No, se la legge (e relativi dispositivi attuativi) stabilisce che quel genere di ingervento deve essere rimborsato. L'assicurazione non rimborsa te ma rimborsa l'ospedale per cui anche in caso di conflitto non devi andare dall'avvocato. Casi mai ci andrà il medico se ha deciso un'operazione che poi sul tavolo operatorio si è rivelata inutile. Ed anche il medico farà bene ad assicurarsi contro possibili casi di danno derivati dalla sua imperizia o negligenza.
Se l'assicurazione non paga per un intervento dovuto interviene lo stato e puo' anche revocare la concessione del diritto di esercitare come assicuratore.
Tra l'altro chi me lo dice che con l'assicurazione privata posso andare dallo specialista che mi visita subito?
Te lo dico io perché è cosi' che funziona il sistema in Svizzera ed in Germania.
La mia assicurazione rimborsa tutte le spese mediche e farmaceutiche riconosciute in un prontuario indipendentemente dalla tipologia del prestatore: pubblioco o privato sono uguali. E ..." magia" io la risonanza quando ne ho avuto bisogno l'ho avuta per il giorno dopo. In una struttura pubblica.
marikok ha scritto:ranvit, ma tu te lo immagini un sistema assicurativo per la sanità simile a quello della RCA?
pensa a quante truffe da parte delle cliniche private con false prestazioni.
Questo è verissimo. La possibilità di simili truffe è altamente possibile. Lo dico proprio perché qui sono successe e proprio in Ticino (lo avevo scritto sopra che siamo pur sempre "italiani"). Ma è stata scoperta. Una truffa del genere se viaggia alla grande viene subito a galla. I controlli incrociati che possono essere fatti (e vengono fatti sia dalle assicurazioni stesse che a livello federale) individuano subito dottori che "fatturano" piu' di altri. Da tempo per ridurre questa possibilità ogni assicurato riceve a casa una copia della fattura che il dottore manda per il rimborso della sua prestazione. Se truffa c'è anche l'assicurato deve essere compiacente. Esami inutili vengono subito a galla se è sempre lo stesso medico a proporli.
È interesse dell'assicurazione rimanere competitiva (dato che ogni anno l'assicurato puo' cambiare) e quindi scovare eventuali frodi.
Ora ammettiamo che tutta un'intera zona sia dedita alle malversazioni. Hai ragione a dire che "
l'assicurazione sanitaria per noi poveri meridionali costerebbe 2-3 volte che al nord". Ma è proprio questo il punto. Il Re sarebbe nudo. Per prima cosa dovreste ribellarvi. Ora ben poco sapete dei costi sanitari locali ma con un sistema assicurativo avreste in mano la fattura da pagare mese per mese per essere assicurati. Un bel termometro. Naturalmente a fronte di un centinaio di compagnie assicurative bisognerebbe che tutte fossero incapaci in modo uguale di por fine alle malversazioni. Mettiamo che una ci riesca meglio. Sarà piu' economica. E tutti cercate di trasferirvi li'. Dato che l'assicurazione è obbligatorie poniamo per legge la clausola che impedisce alla compagnia di rifiutare la vostra richiesta di adesione. Io credo che in un sistema del genere si tenda ad un equilibrio ottimale prestazioni prezzo. Ho verificato per esempio che i costi amministrativi nelle assicurazioni svizzere sono esattamente la metà del sistema delle USSL/ASL o come diavolo si chiamano. La differenza puo' essere allora solo data dal costo delle prestazioni. Ma anche qui la concorrenza pubblico privato puo' far si che chi compra le siringhe (e tutto il resto) ad un costo esorbitante, come ora avviene in molte zone d'Italia, sia fuori mercato. E se l'assicurazione rimborsa le prestazioni di pubblico e privato si possono poi fare confronti di spesa nei settori in cui sono entrambi presenti.
Il vero problema che non avete affrontato è come garantire alle persone di reddito insufficiente di accedere al sistema assicurativo obbligatorio (fosse facoltativo il problema non ci sarebbe). Ma ne parliamo la prossima volta.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)