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Un referendum di cui non si parla

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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda mariok il 06/03/2016, 12:59

Perché il Sì al referendum No Triv è una sciagura nazionale

Qui stiamo parlando del divieto di trivellare il fondo marino a meno di 12 miglia dalla costa. Parlare di "sciagura nazionale" di fronte al fatto di rinunciare eventualmente ad una piccola frazione della già piccolissima frazione dei giacimenti esistenti (0,1% delle riserve mondiali) mi pare una delle solite esagerazioni.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda franz il 06/03/2016, 18:31

mariok ha scritto:Perché il Sì al referendum No Triv è una sciagura nazionale

Qui stiamo parlando del divieto di trivellare il fondo marino a meno di 12 miglia dalla costa. Parlare di "sciagura nazionale" di fronte al fatto di rinunciare eventualmente ad una piccola frazione della già piccolissima frazione dei giacimenti esistenti (0,1% delle riserve mondiali) mi pare una delle solite esagerazioni.

Sicuramente "sciagura" è esagerato.
Di fatto piu' al largo si va, maggiore la profondità, maggiori i costi.
Ecco perché le trivellazioni vicine alla costa hanno un vantaggio economico.
Poi va detto che recentemente, visti i prezzi del greggio (e quello del gas segue a ruota) l'estrazione off-shore diventa troppo cara e tante compagnie si stanno ritirando da questa fetta di mercato proprio per problemi di costi. Ma possono rientrare, se i prezzi salgono.

Tuttavia mentre il fracking come tecnologia costa ma si puo' interrompere e riprendere a costi contenuti, l'interruzione e la ripresa delle attività off shore ha costi elevati. Insomma se si fermano, non li ribeccate piu'. Magari qualcuno gioisce (Putin?) ma altri no. Eventualmente per chi si preoccupa dell'ambiente mi pare che oltre le 12 miglia (20 km) possono operare anche le nazioni della ex-jugoslavia. Cosa cambia per l'ambiente se l'estrazione avviene a 18 km oppure a 21?
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda ranvit il 06/03/2016, 19:41

Misteri dei No-Triv.

Come tutti i misteri dei NO-qualcosa.... :lol:

Questa cosa delle trivellazioni, quando la Croazia sta procedendo a tutto spiano, fottendosi il petrolio e lasciando a noi solo il possibile inquinamento, è proprio tutta da ridere....o da piangere :roll: :roll:
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda flaviomob il 07/03/2016, 15:56

C'è pochissimo petrolio "al largo", di bassa qualità, ad alto rischio ambientale, in un momento di crollo del prezzo del prodotto.
Salvaguardiamo il vero patrimonio italiano, ovvero un ambiente unico e inestimabile! E investiamo nel solare, dove paesi come Austria e Germania, molto meno soleggiati, ci doppiano!


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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda franz il 07/03/2016, 18:04

flaviomob ha scritto:C'è pochissimo petrolio "al largo", di bassa qualità, ad alto rischio ambientale, in un momento di crollo del prezzo del prodotto.
Salvaguardiamo il vero patrimonio italiano, ovvero un ambiente unico e inestimabile! E investiamo nel solare, dove paesi come Austria e Germania, molto meno soleggiati, ci doppiano!

Mi sembra di capire che l'Italia estragga gas, non petrolio.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda mariok il 08/03/2016, 13:26

ranvit ha scritto:Misteri dei No-Triv.

Come tutti i misteri dei NO-qualcosa.... :lol:

Questa cosa delle trivellazioni, quando la Croazia sta procedendo a tutto spiano, fottendosi il petrolio e lasciando a noi solo il possibile inquinamento, è proprio tutta da ridere....o da piangere :roll: :roll:


mi sembra simile a quello che dicono quelli che imbrattano le strade: "lo fanno tutti!". Noi siamo il paese del "così fan tutti"!

Comunque, tranquilli: anche la Croazia ci ha ripensato.

Adriatico, stop croato alle trivelle
La Croazia decide per una moratoria della ricerca di idrocarburi in mare.

http://www.altreconomia.it/site/fr_cont ... intId=5483
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda ranvit il 08/03/2016, 13:34

Molto bene! Se nessuno trivella concordo nel No!


Ma, caro Mariok l'esempio che hai fatto è abbastanza....sciocco: se altri trivellano e tu no sei solo un coglione che si prende la merda di tutti senza ricavarne alcun beneficio!
Quello dello sporcare i muri è invece senza alcuna perdita nè profitto.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda mariok il 08/03/2016, 14:22

ranvit ha scritto:Molto bene! Se nessuno trivella concordo nel No!


Ma, caro Mariok l'esempio che hai fatto è abbastanza....sciocco: se altri trivellano e tu no sei solo un coglione che si prende la merda di tutti senza ricavarne alcun beneficio!
Quello dello sporcare i muri è invece senza alcuna perdita nè profitto.


Se non ti piace quello di chi sporca le strade (non solo i muri), per esempio con gli escrementi dei propri cani (senza ricavarne un profitto, ma almeno una comodità), prendiamo quello di chi ruba o corrompe.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda flaviomob il 08/03/2016, 16:07

Se trivelli a pochi chilometri dalle tue coste, che sono perle ambientali (e turistiche) in caso di incidente sei tu che ci smeni, mica i croati. I turisti scappano e i danni ambientali te li smazzi (e paghi) tu.


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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda gabriele il 08/03/2016, 16:21

flaviomob ha scritto:Se trivelli a pochi chilometri dalle tue coste, che sono perle ambientali (e turistiche) in caso di incidente sei tu che ci smeni, mica i croati. I turisti scappano e i danni ambientali te li smazzi (e paghi) tu.


Flavio, è ovvio quanto scrivi ;-)

Se ci si libera o quanto meno si rende minoritaria la dipendenza dal petrolio o dai gas naturali come forma di creazione di energia e come vettore energetico, se ne beneficia tutti. La questione trivelle non esisterebbe nemmeno.

Questo referendum è un motivo in più per spronare il governo e le autorità locali a fare di più su questo versante. Per dare un segnale politico.
Diversificazione di produzione energetica, fra le quali devono essere predominanti quelle rinnovabili, e trasformazione dei vettori energetici per il trasporto passando dagli idrocarburi all'idrogeno e all'elettrico.
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