franz ha scritto:Le "determinate condizioni" a cui accenni sono:
a) abbiano alla loro testa una persona responsabile dei propri subordinati;
b) portino un segno distintivo fisso e riconoscibile a distanza;
c) portino apertamente le armi;
d) si uniformino, nelle loro operazioni, alle leggi e agli usi della guerra;
Ovvio che in caso di dubbio si applica come dici l'art 5, il quale parla proprio di "caso di dubbio". .... ma se non ci fosse dubbio?
In fondo l'amministrazione americana affermava, pur ampiamente criticata, che "che le citate convenzioni non si applicano all'organizzazione terroristica al Qaeda e ai suoi membri". Il che significa che di dubbi non ne avevano e che dopo 11/9 non erano disposti ad applicare regole di guerra a chi le regole non le rispetta (non si uniforma alle leggi e agli usi della guerra). Ora, come ogni legislazione emergenziale, le cose tornano alla normalità e le norme restrittive e limitative dopo otto anni vanno giustamente tolte.
Da notare che vari ex-prigioniari di guantanamo, una volta liberati, sono finiti peggio.
Qualcuno ha chiestio di non essere liberato, temendo sorte peggiore.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Este ... namo.shtml
Ciao,
Franz
il problema è che sistematicamente non avevano mai dubbi. quelli che venivano arrestati e portati venivano considerati automaticamente esponenti di al qaeda. a prescindere dalla realtà.
basta ricordare il caso dei tre ragazzi inglesi accusati di essere esponenti di al qaeda e detenuti per più di due anni a Guantanamo. liberati perchè le "accuse" erano infondate.
nel dubbio si è preferito negare l'applicazione della Convenzione che agire in modo corretto.
sul fatto poi che in Afghanistan, durante la guerra, non fossero riscontrabili le determinate condizioni previste dall'art.4 ho qualche dubbio.
Rimane la questione che se non si ritiene che i i detenuti di Guantanamo siano prigionieri di guerra, allora essi devono essere considerati dei criminali e come tali giudicati attraverso un processo.
Ciò che non è accettabile è una situazione di sospensione di qualsiasi regola di diritto.
non è neppure accettabile che una situazione emergenziale diventi un pretesto per modificare/stravolgere quelle regole su cui si fonda una democrazia.
poi ci sarebbe anche da discutere sul se, quando e in che misura esista un'emergenza.
il destino degli ex-prigionieri di Guantanamo è un aspetto irrilevante della questione.