Spillo/I democratici nella crisi
Contrastare la crisi sta venendo un ritornello che le parti politiche si scambiano spesso con convinzioni non molto profonde (chi ci capisce su come andrà a finire è bravo!), continuando sostanzialmente a invocare le stesse poche e solite risorse (visto che nessuno ha il coraggio di invocare nuove tasse e di aumentare il debito pubblico).
Il difficile è scoprire le carte fino in fondo. Se il rischio è quello di vedere il paese uscire da questa crisi più povero e più diseguale, la solidarietà sociale (sia essa caritatevole o determinata da un aggiornato assetto dei diritti) che dobbiamo proporci di garantire non avrà nessun respiro e prospettiva se non riusciremo a contrastare proprio il mancato sviluppo che si sta accumulando e a porre freno alla diminuzione della ricchezza disponibile e alle sue nuove modalità di distribuzione.
Nel PD in particolare occorre fermare i riflessi condizionati (quelli del partito di lotta e di governo per intendersi) mettendo le migliori energie a disposizione dei tavoli contro la crisi che a tutti i livelli devono riformulare strategie e opzioni, a partire dai nuovi impegni che si intende mettere e tenere in campo per le istituzioni e la finanza pubblica, per gli investitori e la finanza privati, per gli istituti di protezione sociale e per l’occupabilità
Battersi contro la crisi è forse anche il migliore contributo per sconfiggere la crisi che attanaglia il PD, e per non fare travolgere le nostre migliori attese.
Paolo borghi 31-01-2009 x www.libertaeguale.eu