da mariok il 18/10/2015, 19:06
Anch'io non condivido l'innalzamento del limite dei contanti a 3000 €, indipendentemente dal fatto se faciliti o no l'evasione, ma perché credo che l'uso della moneta elettronica sia una questione di civiltà e di modernità, non solo per la possibilità di tracciare i movimenti di denaro, ma anche e soprattutto per la maggiore sicurezza ed efficienza che esso introduce.
Forse non dovrebbe essere imposto per legge, ma in un paese che è più indietro degli altri finisce con l'essere una misura necessaria.
Così come non sono d'accordo sull'abolizione generalizzata della tassa sulla prima casa: per me non andrebbe abolita per niente.
Ciò detto, però, accusare Renzi di essere amico dei super-ricchi e degli evasori è come al solito una semplificazione ed una forzatura ideologica.
E non è il solo caso. Oggi Scalfari su repubblica dice che Renzi sta facendo la voce grossa con l'Ue sulla legge finanziaria per compiacere la destra. Ma la lotta all'austerity non è forse stato un cavallo di battaglia della sinistra? Se la fanno (a parole) Fassina e Vendola va bene, se la fa (con i fatti) Renzi è di destra. (Detto per inciso, anche qui, personalmente, non sono d'accordo sulle manovre a debito).
Io credo, più seriamente, che Renzi sta puntando tutte le sue carte sulla ripresa economica, attraverso una politica espansiva che incentivi i consumi. E' in quest'ottica che vanno letti questi come altri provvedimenti. Da spregiudicato qual è, va dritto verso l'obbiettivo senza curarsi del fatto se una cosa è di destra o di sinistra, come hanno fatto fino ad ora gli inconcludenti soloni che fingono di scandalizzarsi.
E' una politica che si può condividere o non condividere, ma è una politica Viva Dio! Mentre non si capisce quale sarebbe la politica alternativa che i tanti criticoni falsamente ideologicizzati porterebbero avanti.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville