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Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda Paolo65 il 30/01/2009, 18:31

Che tutto sia mosso da interessi economici è scontato. Quello che non è scontato è fare una guerra per il petrolio se questi viene venduto come una merce qualsiasi ai paesi che lo richiedono. tanto più che il petrolio viene pagato a cero prezzo e non con 4 sacchi di lenticchie.

Se conviene a chi vende ed a chi compra perchè fare una guerra? La guerra la si fa solo se non si vende un bene primario come il petrolio oppure per altri motivi politico ideologici.

Ci sono paesi che pur non essendo filo occidentali vendono pertrolio e non succede nulla. Altri che non solo vendono a chi vogliono ma finanziano pure il terrorismo islamico tipo Hezbollah e Hamas. Aggiungiamoci l'atomica e dimmi se poi è veramente per il petrolio che scoppierà un'eventuale guerra.

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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda chango il 30/01/2009, 19:04

Paolo65 ha scritto:Che tutto sia mosso da interessi economici è scontato. Quello che non è scontato è fare una guerra per il petrolio se questi viene venduto come una merce qualsiasi ai paesi che lo richiedono. tanto più che il petrolio viene pagato a cero prezzo e non con 4 sacchi di lenticchie.

Se conviene a chi vende ed a chi compra perchè fare una guerra? La guerra la si fa solo se non si vende un bene primario come il petrolio oppure per altri motivi politico ideologici.

Ci sono paesi che pur non essendo filo occidentali vendono pertrolio e non succede nulla. Altri che non solo vendono a chi vogliono ma finanziano pure il terrorismo islamico tipo Hezbollah e Hamas. Aggiungiamoci l'atomica e dimmi se poi è veramente per il petrolio che scoppierà un'eventuale guerra.

Paolo



quindi se una paese non è disposto a vendere il proprio petrolio ad un altro paese, quest'ultimo è autorizzato ad un azione militare contro il primo paese?
stai scherzando vero?
perchè l'Iran non dovrebbe portare avanti il proprio progetto nucleare?
perchè è peggio finanziare Hamas ed Hezbollah che i Contras in Nicaragua?
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda ambientalistaPD il 30/01/2009, 19:25

Paolo65 ha scritto:Che tutto sia mosso da interessi economici è scontato. Quello che non è scontato è fare una guerra per il petrolio se questi viene venduto come una merce qualsiasi ai paesi che lo richiedono. tanto più che il petrolio viene pagato a cero prezzo e non con 4 sacchi di lenticchie.

Se conviene a chi vende ed a chi compra perchè fare una guerra? La guerra la si fa solo se non si vende un bene primario come il petrolio oppure per altri motivi politico ideologici.

Ci sono paesi che pur non essendo filo occidentali vendono pertrolio e non succede nulla. Altri che non solo vendono a chi vogliono ma finanziano pure il terrorismo islamico tipo Hezbollah e Hamas. Aggiungiamoci l'atomica e dimmi se poi è veramente per il petrolio che scoppierà un'eventuale guerra.

Paolo


per quanto riguarda l'iraq forse dimentichi che prima della guerra a gestire l'estrazione e la commercializzazione del petrolio iracheno era saddam mentre ora sono le multinazionali americane e questo credimi non è un dettaglio da sottovalutare. inoltre è triste ammetterlo ma la guerra fa aumentare il PIL. l'iraq deve essere ricostruito, a chi pensi andranno le commesse? si producono armi, artiglieria, mezzi militari e l'economia gira anche se tutto questo è onoroso per le casse degli USA. e in più il governo filo americano insediato a bagdad sarà fedele agli USA in eterno. bisogna vedere queste due guerre come un investimento a lungo termine
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda gabriele il 30/01/2009, 22:37

Vedi ambientalista, quando c'è stata la guerra in Afghanistan, mi son bevuto tutte le palle che mi hanno raccontato in TV i lacchè di potere facente capo ai signori Bush e Cheney. Dai primi ministri, ai ministri, ai sottosegretari, ai giornalisti e agli "esperti"...

Me le bevevo con tale convinzione che credevo veramente che la guerra fosse stata fatta per quello che dicevano: democrazia, libertà, difesa, antagonismo al terrorismo...

Mi prendevano in giro.

Come multinazionali assetate di denaro, le amministrazioni dei paesi democratici, sulla scia di atti tremendi come l'attacco alle TwTw, hanno agito con estrema razionalità e hanno colpito popoli inermi con armi di sterminio. Hanno devastato e saccheggiato città usando qualunque arma gli andasse bene, fregandosene di tutto e di tutti, specialmente del loro senso del pudore, solo per soddisfare il più intimo e mefitico desiderio umano: la sopraffazione dell'uomo sull'uomo.

Hanno disseminato menzogne per tutto il mondo e per fare questo si sono avvalsi della miseria umana, anche della mia.

Anche oggi in molti credono in quelle menzogne. E' difficile non crederci. E' difficile convincersi che non era giusto fare così.

Il senso è assoluto: causa, azione. Il nesso è diretto.

Ma più ci allontana dal nesso e più si osservano i fili che collegano le cause alle azioni, più ci si rende conto che la guerra è qualcosa che va oltre i sentimenti che sembrano generarla. Ci si accorge che, come scrive Paolo, tutto è mosso da interessi economici. E allora la guerra è un ottimo mezzo per raggiungere fini che a noi subordinati non c'è dato sapere.

Come formiche in un formicaio caotico, cerchiamo di estrapolare qualche informazione qua e là dagli stessi lacchè che ci hanno rimpinzato la testa di bugie.

Grazie alle briciole di pane che ci vengono lanciate ci affanniamo a seguire un percorso logico che per forza di cose porta ad un risultato semplice, lineare, di causa-effetto: "la guerra è l'unica soluzione".

Ma il meccanismo è molto più complesso e razionale. Chi ci manda in guerra non ne partecipa ma ne raccoglie i frutti.

Se sapessimo come fare a capire questo, non ci sarebbero più guerre. Se sapessimo che "amatevi gli uni e gli altri, come io vi ho amati" non è uno slogan ma un vero e proprio traguardo umano, allora la guerra sparirebbe senza se e senza ma.

Scusate l'intromissione

Gabrive


ambientalistaPD ha scritto:ma quale libertà e democrazia, cerchiamo di aprire gli occhi una buona volta. la si è andati per le risorse naturali di cui tutta quella zona è ricchissima. bush è stato bravo a far intendere altro ma la verità è che si è andati in iraq per il petrolio (ha la terza riserva mondiale di petrolio)e in afghanistan per il gas del turkmenistan e guarda caso l'iran ha la seconda riserva mondiale del mondo di petrolio ed è uno dei maggiori produttori di gas e gli stati uniti cercano pretesti per fargli guerra. ma le ragioni della guerra ora non è che abbiano tutta questa importanza. si è li e si deve capire come portarla avanti, come vincerla possibilmente e come uscirne.
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda pinopic1 il 30/01/2009, 23:23

Anche se non raccontassero balle non cambierebbe nulla. Le guerre si farebbero ugualmente. Se gli interessi economici che le muovono li chiamiamo bisogni economici forse il problema è più comprensibile. I governanti raccontano balle e i governati fanno finta di crederci. Perché nessuno vuole rinunciare ad un briciolo del suo benessere o alla speranza di benessere. Nemmeno noi che scriviamo in questo forum probabilmente.
Se l'umanità riuscisse a trovare il modo di gestire razionalmente le risorse primarie della Terra nell'interesse di tutti ... Ma al momento è una utopia. Per il momento penso che gli USA e le democrazie occidentali siano il male minore.
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda guidoparietti il 30/01/2009, 23:49

gabriele ha scritto:Ci si accorge che, come scrive Paolo, tutto è mosso da interessi economici.

Lo ha scritto anche qualcun altro prima di Paolo. Un secolo e mezzo fa, abbondante. Che poi in realtà no, quell'altro aveva una visione un po' più raffinata di così, ma tant'è, così è stato interpretato. Nel mezzo molte persone si sono accorte che era una visione un filino troppo riduttiva. Molte altre però, a quanto pare, no.
Le spiegazioni onnicomprensive a partire da una sola causa, specialmente quando sono poste come premesse assolute e non smentibili in alcun modo, rassicurano sempre, peccato che a parte questa, dubbia, virtù non ne abbiano altre.
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda ambientalistaPD il 31/01/2009, 1:14

gabriele ha scritto:Vedi ambientalista, quando c'è stata la guerra in Afghanistan, mi son bevuto tutte le palle che mi hanno raccontato in TV i lacchè di potere facente capo ai signori Bush e Cheney. Dai primi ministri, ai ministri, ai sottosegretari, ai giornalisti e agli "esperti"...

Me le bevevo con tale convinzione che credevo veramente che la guerra fosse stata fatta per quello che dicevano: democrazia, libertà, difesa, antagonismo al terrorismo...

Mi prendevano in giro.

Come multinazionali assetate di denaro, le amministrazioni dei paesi democratici, sulla scia di atti tremendi come l'attacco alle TwTw, hanno agito con estrema razionalità e hanno colpito popoli inermi con armi di sterminio. Hanno devastato e saccheggiato città usando qualunque arma gli andasse bene, fregandosene di tutto e di tutti, specialmente del loro senso del pudore, solo per soddisfare il più intimo e mefitico desiderio umano: la sopraffazione dell'uomo sull'uomo.

Hanno disseminato menzogne per tutto il mondo e per fare questo si sono avvalsi della miseria umana, anche della mia.

Anche oggi in molti credono in quelle menzogne. E' difficile non crederci. E' difficile convincersi che non era giusto fare così.

Il senso è assoluto: causa, azione. Il nesso è diretto.

Ma più ci allontana dal nesso e più si osservano i fili che collegano le cause alle azioni, più ci si rende conto che la guerra è qualcosa che va oltre i sentimenti che sembrano generarla. Ci si accorge che, come scrive Paolo, tutto è mosso da interessi economici. E allora la guerra è un ottimo mezzo per raggiungere fini che a noi subordinati non c'è dato sapere.

Come formiche in un formicaio caotico, cerchiamo di estrapolare qualche informazione qua e là dagli stessi lacchè che ci hanno rimpinzato la testa di bugie.

Grazie alle briciole di pane che ci vengono lanciate ci affanniamo a seguire un percorso logico che per forza di cose porta ad un risultato semplice, lineare, di causa-effetto: "la guerra è l'unica soluzione".

Ma il meccanismo è molto più complesso e razionale. Chi ci manda in guerra non ne partecipa ma ne raccoglie i frutti.

Se sapessimo come fare a capire questo, non ci sarebbero più guerre. Se sapessimo che "amatevi gli uni e gli altri, come io vi ho amati" non è uno slogan ma un vero e proprio traguardo umano, allora la guerra sparirebbe senza se e senza ma.

Scusate l'intromissione

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ambientalistaPD ha scritto:ma quale libertà e democrazia, cerchiamo di aprire gli occhi una buona volta. la si è andati per le risorse naturali di cui tutta quella zona è ricchissima. bush è stato bravo a far intendere altro ma la verità è che si è andati in iraq per il petrolio (ha la terza riserva mondiale di petrolio)e in afghanistan per il gas del turkmenistan e guarda caso l'iran ha la seconda riserva mondiale del mondo di petrolio ed è uno dei maggiori produttori di gas e gli stati uniti cercano pretesti per fargli guerra. ma le ragioni della guerra ora non è che abbiano tutta questa importanza. si è li e si deve capire come portarla avanti, come vincerla possibilmente e come uscirne.


sicuramenete se coloro che si dichiarano cristani lo fossero anche solo in minima parte, e il cristianesimo è la prima religione mondiale, di guerre non ce ne sarebbero o ce ne sarebbero state pochissime nel corso della storia. la guerra è quanto di più brutto possa esistere. distrugge tutto, uccide uomini, donne e bambini, porta miseria, radica l'odio e il rancore nei popoli e spesso peggiora le cose invece di migliorarle.
essere contro la guerra per qualunque essere umano dovrebbere essere non solo una scelta ma probabilmente un dovere.
ma sino a quando non si porterà avanti una gestione meno accentrata nelle mani di pochi di ricchezza, risorse naturali ed energia di guerre ho motivo di credere che ce ne saranno di altre.
noi siamo solo delle pedine che vengono mosse nella partita a risiko che giocano i potenti. se qualcuno la pensa in maniera diversa dal pensiero comune, quello omologato, viene messo da parte, isolato. purtroppo è così.
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda Paolo65 il 31/01/2009, 12:00

Se c'è un motivo valido per una nazione di fare una guerra questo è il petrolio o le materie prime in generale.

Questo perchè chi ha il controllo delle materie prime,specie se energetiche, ha il potere d'influenzare e quindi ha potere sugli altri(la Russia insegna col suo gas).

Nessun grande paese vuole trovarsi nelle condizioni di dover soggiacere al potere altrui,da qui tutte le conseguenze positive e negative.

Questo non significa che io condivida un'azione militare per l'accaparramento del petrolio, ma sono consapevole che il mondo va così da sempre e ci si batterà sempre per avere se non l'egemonia almeno un certo potere.

Se realmente e pragmaticamente si vogliono evitare delle guerre per le materie prime, chi le possiede non deve fare altro che venderle, possibilmente tenendo d'occhio gli equilibri tra grandi potenze.

Saddam fece un grande errore nell'attaccare il Kuwait e da quel momento in poi si è messo in una pessima situazione.

L'11 settembre ha dato il là all'azione militare degli USA i quali hanno colpito l'Afghanistan e l'Iraq per motivi di sicurezza ovviamente guardando anche al resto(petrolio ecc).

Detto ciò porterebbe a pensare che tutto era programmato e alla fine si tratta solo di una questione legata alla forza ed alla prepotenza.

Io non ci credo,perchè se non ci fosse stato il regime talebano in appoggio ad Al Qaeda e Saddam non avesse attaccato il Kuwait, e oggi l'Iran non continuasse con l'atomica, la storia avrebbe avuto ed avrebbe in futuro un altro corso.

Qualcuno mi ha scritto perchè l'Iran non dovrebbe avere l'atomica. Bene, io ho già paura che quelle armi siano in mano ad altri paesi, compreso il Pakistan che è un pentola a pressione. Il pensiero che l'abbiano anche gli ajatollah iraniani visto il regime ed i rapporti con Israele, mi fa terrore.

Comunque a mio parere non ci arriveranno mai: alla peggio se non ci penseranno gli USA ci penserà Israele che non vorrà mai avere un vicino di casa di quel tipo armato atomicamente.

Paolo
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda chango il 31/01/2009, 12:52

Paolo65 ha scritto:Se realmente e pragmaticamente si vogliono evitare delle guerre per le materie prime, chi le possiede non deve fare altro che venderle, possibilmente tenendo d'occhio gli equilibri tra grandi potenze.


lo sai che questa logica non è molto diversa da quella del racket "paga se vuoi vivere tranquillamente"?

l'atomica all'Iran serve solo come deterrente per un possibile attacco nei suoi confronti.
un attacco nucleare da parte di un Paese ad un altro Paese è praticamente impossibile, dato che alla presunta "follia" ideologica di un regime c'è un limite: la propria sopravvivenza.

sula fatto poi come USA e Israele definiscono la loro "sicurezza nazionale" ci sarebbe da discutere molto.
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Re: Situazione dell'afghanistan? "la guerra infinita"

Messaggioda gabriele il 31/01/2009, 17:38

Paolo, il problema sta proprio qui.

La nostra economia è basata su risorse che ora non hanno necessità di essere fondamentali.

Le tecnologie ci sono ormai da decenni ma vengono accantonate.

Si è preferito scegliere la via del petrolio e dei prodotti plastici di sintesi, avendo però l'alternativa di altre sostanze presenti in natura (la canapa, ad esempio).

Ma chi decide? Io? Tu? Noi?

Sono in pochi che decidono e sono quei pochi che ci mandano al massacro con guerre che fanno solo il loro benessere. La geurra è un corollario di un sistema sociale primitivo.

Siamo sicuri che quello che stiamo producendo e facendo vada a nostro fine, cioè di tutti?

Un partito di "sinistra" non dovrebbe discutere di come evitare i conflitti e di come operare per il bene di tutti?

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Paolo65 ha scritto:Se c'è un motivo valido per una nazione di fare una guerra questo è il petrolio o le materie prime in generale.

Questo perchè chi ha il controllo delle materie prime,specie se energetiche, ha il potere d'influenzare e quindi ha potere sugli altri(la Russia insegna col suo gas).

Nessun grande paese vuole trovarsi nelle condizioni di dover soggiacere al potere altrui,da qui tutte le conseguenze positive e negative.

Questo non significa che io condivida un'azione militare per l'accaparramento del petrolio, ma sono consapevole che il mondo va così da sempre e ci si batterà sempre per avere se non l'egemonia almeno un certo potere.

Se realmente e pragmaticamente si vogliono evitare delle guerre per le materie prime, chi le possiede non deve fare altro che venderle, possibilmente tenendo d'occhio gli equilibri tra grandi potenze.

Saddam fece un grande errore nell'attaccare il Kuwait e da quel momento in poi si è messo in una pessima situazione.

L'11 settembre ha dato il là all'azione militare degli USA i quali hanno colpito l'Afghanistan e l'Iraq per motivi di sicurezza ovviamente guardando anche al resto(petrolio ecc).

Detto ciò porterebbe a pensare che tutto era programmato e alla fine si tratta solo di una questione legata alla forza ed alla prepotenza.

Io non ci credo,perchè se non ci fosse stato il regime talebano in appoggio ad Al Qaeda e Saddam non avesse attaccato il Kuwait, e oggi l'Iran non continuasse con l'atomica, la storia avrebbe avuto ed avrebbe in futuro un altro corso.

Qualcuno mi ha scritto perchè l'Iran non dovrebbe avere l'atomica. Bene, io ho già paura che quelle armi siano in mano ad altri paesi, compreso il Pakistan che è un pentola a pressione. Il pensiero che l'abbiano anche gli ajatollah iraniani visto il regime ed i rapporti con Israele, mi fa terrore.

Comunque a mio parere non ci arriveranno mai: alla peggio se non ci penseranno gli USA ci penserà Israele che non vorrà mai avere un vicino di casa di quel tipo armato atomicamente.

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