Ormai la storia dei Ds è finita ed andrebbe definitivamente archiviata.
Dopo il tentativo fallito della fusione fredda nel PD, nella speranza di sopravvivere a se stessi, i suoi protagonisti dovrebbero farsene una ragione, non solo nelle aule di tribunale.
Processo Penati, i dem disertano l'aula: rinunciano alla parte civile e non chiedono i danni
L'avvocato: "Valutazione di opportunità presa da me e dal legale rappresentante Ugo Sposetti"
di SANDRO DE RICCARDIS
09 settembre 2015
Colpo di scena al processo sul "Sistema Sesto" che vede imputato tra gli altri l'ex presidente Pd della Provincia Filippo Penati, anche capo della segreteria politica dell'ex segretario Pierluigi Bersani. I Democratici di sinistra, che per tutto il processo erano costituiti parte civile, non si sono presentati in aula con i loro legali, e quindi la loro costituzione nel processo - finalizzata alla richiesta dei danni - è decaduta.
Dopo le richieste di risarcimento della Provincia di Milano, del Comune di Sesto e della Serravalle, per una somma complessiva di oltre 31 milioni di euro, il presidente del Tribunale, Giuseppe Airò, ha interpellato gli avvocati dei Ds che non erano però in aula.
"Non riteniamo ce ne fossimo gli estremi - ha confermato l'avvocato Gianluca Luongo, che assisteva il partito nel processo -. L'istruttoria non ha consentito individuare elementi tali per restare nel processo. È stata una valutazione di opportunità presa da me e dal mio assistito, i Democratici di Sinistra, nella persona del legale rappresentante Ugo Sposetti". La revoca è arrivata al Tribunale poche settimane fa. Penati, oggi in aula, ha dichiarato di averlo saputo solo in udienza.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville