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Di Pietro attacca Napolitano

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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda lucameni il 30/01/2009, 14:48

ma non credo sia l'episodio in sè ad aver scatenato la bagarre, visto che poi anche alcuni dei più accesi anti-dipietristi, peraltro in questo forum ben rappresentati, hanno dovuto ammettere che non c'era nulla di tremendo.
Di avventato, discutibile sicuramente ma nulla di eversivo.
Diciamola tutta: è uno dei tanti episodi, o pretesti, non tanto per chiudere un'alleanza che non si sa se ci sia o meno visto che lo stesso PD fa opposizione a se stesso.
Non credo che l'intento principe di chi ora si scandalizza sia quello di chiudere alleanze o meno (sotto elezioni vanno bene cani e porci), ma semmai via sia l'intenzione di usare l'avventatezza di Di Pietro per dare una legittimazione a quello che si vuole fare e sopratutto non fare.
Parlare di giustizialismo, usando Di Pietro come esempio, quando si manovra per salvare le terga dei rispettivi indagati, è un modo efficace per sviare l'attenzione rispetto a quello che sta succedendo o con l'assenso del PD o con la sua opposizione blanda se non inesistente.
Parimenti la solfa del "dialogo" (a posteriori ci si rende conto delle baggianate che ci sono state fatte bere nel periodo del "nuovo Berlusconi"), del "riformismo" per contrastare chi non vuole proprio sia fatta qualsivoglia opposizione.
Come se essere riformisti o voler riforme condivise (ove possibile) voglia dire evitare di fare opposizione costruttiva ed anche dura quando necessario.
Purtroppo la vulgata degli Ostellino, quando è utile appunto ad inciuciare e salvare le terga ai propri protetti, è molto gettonata dai mediocri dirigenti del PD.
Di Pietro serve anche a questo.
Perciò, anche se le critiche a Napolitano sono legittime (pure io ho trovato abbia avuto a volte atteggiamento fin troppo accondiscendente e in certi passaggi indecorosi imbastiti dalla maggioranza avrei preferito un baluardo alla Scalfaro) Di Pietro farebbe bene a moderarsi anche solo verbalmente.
Ormai abbiamo capito tutti, e dovrebbe averlo capito anche lui, che basta una sola frase per far parlare i media per giorni, senza che poi si parli di tutto quello di tristemente reale e demoralizzante che ci sta dietro. Piazza Navona docet.
Ultima modifica di lucameni il 30/01/2009, 14:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda pinopic1 il 30/01/2009, 14:51

guidoparietti ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Due torti non fanno una ragione. Ma quando il primo torto quasi non esiste (a parte la gaffe di cui parla Paolo e che tale è, una gaffe) e il secondo viene ingigantito all'inverosimile, io mi concentro sul secondo ed evito di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
Sullo striscione sono convinto, conoscendo come tutti del resto, la storia di Napolitano che lo stesso sarebbe stato contrario alla sua rimozione.
Per quanto voglia bene a Napolitano, e posso dirlo a differenza dei suoi ipocriti difensori del momento, credo che in un paese democratico si possa criticare, civilmente, anche il Capo dello Stato.
Nel mio primo intervento sul tema ho fatto notare come Di Pietro si sia esposto inutilmente alle strumentalizzazioni. Ma la cosa di gran lunga più importante è la strumentalizzazione considerata la gravità del fine di queste strumentalizzazioni.

Allora se la metti così, tu non vedi i due torti, tu vedi la ragione di Di Pietro, appena macchiata da una piccola gaffe, e i torti di tutto il resto.
Altri, tra cui io, credono che l'attacco al capo dello stato fosse uno sbaglio politico serio, cui la "gaffe" (ma non è quello che dice sempre berlusconi?) sui silenzi mafiosi aggiunge soltanto peggio al peggio. A me pare che se uno, come Di Pietro, non vede quanto sia sbagliato e assurdo, nonché autolesionista, mettersi ad attaccare impropriamente napolitano in questo momento, farebbe meglio a non occuparsi di politica perché solo danni potrà fare.


Semplicemente non faccio finta di non sapere qual è lo scopo dei detrattori di Di Pietro e quale quello di Di Pietro. E non li considero equivalenti. Tutti hanno il diritto di esprimere la loro opinione, come scrive Rondolino, anche i fan di Riina. E tutti abbiamo il diritto di indicare, evidenziare le conseguenze possibili o che paventiamo, delle opinioni altrui, attraverso le nostre opinioni.
Quindi io in questo momento, esprimo opinioni che nascono dal timore di ciò che potrebbe derivare dalla delegittimazione di una delle poche voci che, sia pure in maniera sgangherata, ancora si oppone allo sfascio definitivo della giustizia. Mi correggo: a quello che io considero lo sfascio definitivo della giustizia.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda lucameni il 30/01/2009, 14:58

Il fatto è che questo "sfascio" da chi ritiene Di Pietro il vero nemico del PD (e della vita politica italiana) non è considerato tale.
Anzi le riforme prossime venture, sulla suggestione del "diaologo", pur senza sapere magari di cosa si parla, da questi accesi oppositori del "giustizialismo" (termine di cui ancora non ho avuto spiegazione) non sono affatto considerate sfascio.
Insomma a mio avviso si parla di Di Pietro semplicemente perchè non si vuole ammettere che in relazione a riforme come quella della giustizia nella cosidetta opposizione (presunta) ci sono differenze abissali.
Io considero le riforme prossime venture assolutamente oscene, tali da bloccare innumerevoli processi penali, viste sopratutto le risorse umane e materiali disponibili; e di conseguenza sono iscritto d'ufficio al club dei giustizialisti.
Altri ritengono che in fondo il governo va nella direzione giusta e sono lieti così di mostrarsi "riformisti" (sinonimo di "dialoganti a prescindere").
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda pinopic1 il 30/01/2009, 15:05

Mi pare che il PD non abbia recepito neanche la bozza Violante. Se sbaglio correggetemi però.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda guidoparietti il 30/01/2009, 15:09

pinopic1 ha scritto:Semplicemente non faccio finta di non sapere qual è lo scopo dei detrattori di Di Pietro e quale quello di Di Pietro. E non li considero equivalenti.

Io sono un detrattore di Di Pietro. Qual è il mio scopo che tu conosci così bene?
lucameni ha scritto:Il fatto è che questo "sfascio" da chi ritiene Di Pietro il vero nemico del PD (e della vita politica italiana) non è considerato tale.
Anzi le riforme prossime venture, sulla suggestione del "diaologo", pur senza sapere magari di cosa si parla, da questi accesi oppositori del "giustizialismo" (termine di cui ancora non ho avuto spiegazione) non sono affatto considerate sfascio.
Insomma a mio avviso si parla di Di Pietro semplicemente perchè non si vuole ammettere che in relazione a riforme come quella della giustizia nella cosidetta opposizione (presunta) ci sono differenze abissali.
Io considero le riforme prossime venture assolutamente oscene, tali da bloccare innumerevoli processi penali, viste sopratutto le risorse umane e materiali disponibili; e di conseguenza sono iscritto d'ufficio al club dei giustizialisti.
Altri ritengono che in fondo il governo va nella direzione giusta e sono lieti così di mostrarsi "riformisti" (sinonimo di "dialoganti a prescindere").

Attribuire ad altri delle idee e delle posizioni politiche solo perché sono le più adatte a sostenere la propria non è una buona pratica democratica. E non porta da nessuna parte.
Io parlo per me, ma non sono certo il solo, considero dannosissimi gli intenti di Berlusconi sulla giustizia, e anche su tante altre cose. Vedo anche però che Di Pietro, volontariamente o meno ma comunque in diretta conseguenza dei suoi atti che non si possono sempre derubricare dietro una esagerazione giornalistica (che è la stessa cosa che fa sempre berlusconi), lo aiuta molto più di quanto non lo ostacoli. E questo lo ha fatto dal primo giorno della legislatura, da quando, visti i risultati delle elezioni e calcolato il suo tornaconto, anziché entrare nel gruppo del PD come era nei patti scritti e sottoscritti, ha scelto di andare in solitudine per poter guadagnare voti spalando m**** ogni giorno sul PD e su Veltroni. Chi questo non lo vede dev'esser cieco.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda lucameni il 30/01/2009, 15:19

"Attribuire ad altri delle idee e delle posizioni politiche solo perché sono le più adatte a sostenere la propria non è una buona pratica democratica. E non porta da nessuna parte."

Calma e sangue freddo.
Vediamo di intenderci.
Premesso che pure io ritengo che Di Pietro esageri e usi un linguaggio che, sopratutto con questo sistema informativo, rischia di danneggiarlo e di danneggiare le sue battaglie, col precedente post ho volutamente generalizzato.
E' abbastanza ovvio che non tutti i detrattori di Di Pietro siano in sintonia con Berlusconi, non fosse altro che l'opposizione a Di Pietro capita sia frutto delle rimembranze di tangentopoli e del proprio essere militanti PD.
Però- se proprio devo precisare - sono altrettanto convinto che tanti tra coloro che dicono (dicono soltanto) di rappresentare l'opposizione non disdegnino affatto la mordacchia che si prospetta per informazione e giustizia.
Cane non mangia cane, si dice.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda Paolo65 il 30/01/2009, 15:23

Mettiamola così: pur non demonizzando l'IDV e Di Pietro,che al comizio ha fatto solo una gaffe pesante ma niente più, non ritengo che il PD debba fare lo stesso tipo di opposizione, per cui le strade dovrebbero rimanere parallele ma non intrecciarsi come è accaduto su Orlando alla Rai.

Ribadisco però che la debolezza del PD dipende da se stesso ed al massimo l'IDV ne approfitta, sapendo bene che una parte degli elettori del CS,anche del PD,vorrebbe un'opposizione stile Di Pietro.

Quando molti di noi chiedono che il PD sia veramente riformista, non significa che vogliamo un PD babbeo zitto che dica sempre di si alla DX. Vorremmo un partito che non dica no per partito preso e si confronti sempre e comunque sul piano politico con la DX.

Di certo vedere Veltroni accordarsi subito con la DX sul 4% alle europee, al fine di limitare i danni del PD, mentre non è in grado di proporre uno straccio di confronti su temi ben più importanti, non è bello...anzi avvilente.

Questo comportamento non ha nulla di riformista ma non è colpa di Di Pietro se il PD resta finora un fallimento politico.

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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda pinopic1 il 30/01/2009, 15:24

Guarda che parlo del mondo politico. Detrattori nel mondo politico. Come puoi pensare che attribuisca a te l'intenzione di sfasciare la giustizia? (E' scritto dopo ma se tu spezzetti il post a tuo piacimento il senso cambia). Se si considerano dannosissimi gli intenti di Berlusconi sulla giustizia conviene fare tutto ciò che è possibile per bloccarle nel rispetto delle regole democratiche (che prevedono anche la manifestazione in piazza e le critiche alle autorità politiche e istituzionali).
Cominciando per esempio a pretendere il rispetto delle prerogative del parlamento. Per quest'ultima frase mi sono ispirato a Bruno Tabacci, i cui interventi sul tema ho in passato postato senza suscitare entusiasmo tra i moderati del forum. Inoltre non sarebbe male pretendere una informazione televisiva che racconti i fatti e non solo i commenti.

Quando dicevo di capire anche gli intenti di Di Pietro mi riferivo appunto alla sua voglia di guadagnar voti a spese anche del PD. Ripeto però che le sorti della giustizia e più in generale della democrazia mi preoccupano più dei voti che il PD può perdere a favore di Di Pietro. Anche perché i voti persi si possono sempre recuperare, il resto.. è più complicato.
E poi fino ad adesso l'uno ha perso e l'altro guadagnato solo voti virtuali, nei sondaggi.
Ultima modifica di pinopic1 il 30/01/2009, 15:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda lucameni il 30/01/2009, 15:32

Ci vogliamo rendere conto di una cosa?
Questo argomento su quella che ormai è considerata una pessima gaffe di Di Pietro prende ben sei pagine e forse ne prenderà altre.
6 pagine per una frase.
Per le riforme, dicesi riforme prossime venture, capitali in merito all'accertamento dei reati, meno di una.
Allora possiamo ben dire che, se la nostra attenzione è tutto per la frase di Di Pietro, c'è qualcosa che non va nell'informazione italiana e in noi che ne fruiamo (e ne discutiamo).
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Re: Di Pietro attacca Napolitano

Messaggioda pinopic1 il 30/01/2009, 15:39

Appunto, questo 3D è la dimostrazione palese di come siamo ridotti. E pensa alla gente che non partecipa neanche ai nostri forum, legge solo i titoli dei giornali e pende dalle labbra dei conduttori dei TG e del "nostro inviato" che intervista Gasparri suggerendogli magari la risposta.
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