http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ ... 9450.shtml
Dunque, "soggetto attuatore" una società a controllo pubblico, "cabina di regia" con dentro governo, comune, regione... ma a me sembra di averla già vista questa storia...
Si tratta di una delle coste più belle d'Italia, dove nel 1911 fu inopinatamente insediata un'acciaieria (la famosa Italsider).
Nel 1993 venne chiusa definitivamente
Vennero stanziati dallo Stato circa 25 miliardi, poi 340 e aumentati ancora di 50 miliardi in modo tale da bonificare l’intero territorio suddiviso in lotti; la legge del 1996 prevedeva di bonificare il primo lotto ed entro il 1997 bisognava concludere i lavori di bonifica di Coroglio, tuttavia, i lavori non vennero mai conclusi e non si arrivò ad alcun risultato.
Si costituì la Società Bagnoli S.p.A strumento ad hoc dell'IRI per l'attuazione del "Piano di recupero ambientale dell'area di Bagnoli" predisposto e finanziato dal CIPE con la delibera del 20 dicembre 1994. Il progetto prevede lo smantellamanto delle strutture industriali e il risanamento ecologico-ambientale dell'area. Viene inoltre istituito, a norma di legge, un Comitato di Coordinamento ed Alta sorveglianza, supportato da una commissione di esperti tecnico-scientifica, per vigilare sulle attività di bonifica della Bagnoli S.p.a.

Al termine di sei anni di lavori, finanziati per un totale di 400 miliardi di lire, la bonifica totale è al 30,35% (rispetto all'83% citato dalla Bagnoli S.p.a.) e le operazioni in tal senso si limitano alla sola "messa in sicurezza" della colmata a mare, considerata di estrema pericolosità per la preservazione dell'ambiente marino e litoraneo di Bagnoli; una messa in sicurezza criticata per le procedure messe in atto.
I lavori l rilento della Società Bagnoli S.p.a. convincono il Comune di Napoli a procedere a un'operazione di maggiore impatto: vengono così nel 2001 acquistati in toto gli spazi dell'area ex Italsider ed ex Eternit. Diventato proprietario degli spazi su cui dovrà sogere la Bagnoli Futura, il Comune dà via alle operazioni per la nascita della Società di trasformazione urbana (STU). La STU prenderà il posto della Bagnoli s.p.a. e sarà controllata interamente da capitali comunali, provinciali e regionali. Il 24 aprile 2002 nasce dunque la nuova società che in aprile opera il passaggio di consegne: la nuova società "Bagnolifutura s.p.a. società di trasformazione urbana" subentra alla precedente e assume l'incarico di portare a termine la bonifica dei suoli e la realizzazione definitiva del PUE ( Piano Urbanistico Esecutivo). Scopo della STU è quello di gestire i suoli ora di sua proprietà, bonificarli, edificarli laddove previsto dal Piano con opere pubbliche e quindi vendere i restanti lotti ai privati, che realizzeranno le restanti opere previste.
Contestualmente alla società, viene istituita una Commissione di Vigilanza sulle attività della Bagnolifutura la cui presidenza è affidata a un esponente dell'opposizione comunale, Mariano Malvano di Forza Italia.

Nel giugno 2005, un mese dopo la definitiva approvazione del PUE da parte degli enti locali, la Bagnolifutura avvia le sue attività operative. Inizia dunque la nuova fase di realizzazione.
Il 18 febbraio 2014 sono stati inviati a giudizio ex amministratori e dirigenti di BagnoliFutura con l’accusa di disastro ambientale e truffa ai danni dello Stato. I 19 imputati, sono finiti sotto in chiesta, in quanto secondo la procura di Napoli, la cosiddetta bonifica di Bagnoli non è mai avvenuta, ma pare fosse solo un progetto scritto. In giudizio vanno anche gli ex vicesindaci ed ex presidenti della società Rocco Papa e Sabatino Santangelo e tanti altri.
Le analogie con l'inizio di questa nuova storia sono impressionanti...
