pianogrande ha scritto:Sono sempre stato d'accordo sulla stabilità di governo e sulla eliminazione dei meccanismi che ne inceppano l'efficienza.
Lo steso vale per un legislativo che possa fare le leggi senza tramandarne i progetti alle future generazioni.
OK a qualsiasi riforma abbia questi obiettivi.
Secondo me l'Italia così com'è è ingovernabile ed instabile. Cercare di forzare la stabilità e la governabilità della sola funzione di governo centrale serve a poco ed è come mettere un coperchio senza valvola su una pentola a pressione.
Dovremmo puntare alla governabilità generale, snellendo lo stato, eliminando la burocrazia, eliminando enti e centri di potere ridondanti (e costosi) spostando potere e risorse fiscali verso la periferia. Non tutto ma una buona parte. E mantenendo comunque i poteri di reciproco controllo tra centro e periferia.
Poi allora possiamo porci il problema del governo centrale e delle due camere.
Purtroppo i costituzionalisti ed i politici che sono figli di questa costituzione hanno una visione che è figlia della costituzione stessa e non vedono al di là dei paraocchi. Un po' per una normale questione di potere, che un politico difficilmente cede ad altri, che stiano a Bruxelles oppure a Sondrio, un po' anche per questioni professionali. Se la costutuzione cambiasse radicalmente, diventando per esempio federale, i costituzionalisti di oggi diventerebbero ... disoccupati.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)