La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda Stefano'62 il 23/01/2009, 16:23

annalu ha scritto:Noi, che stiamo qui e non siamo sotto le bombe o sotto i razzi, avremmo il dovere primo di cercare soluzioni nel presente, mitigando gli odi i rancori e la ricerca delle "cause prime", che sono solo un modo perché la guerra non finisca mai.

Hai ragione,però stiamo attenti a come farlo,perchè quelli che bruciano bandiere,anche se possono essere in buona fede,vanno nella direzione opposta.
Ciao,

Stefano
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda Stevin il 23/01/2009, 21:02

Stefano'62 ha scritto:
ranvit ha scritto:Dal corriere.it :

dubbi sul numero delle vittime: potrebbero essere 600 e non 1.300
«Così i ragazzini di Hamas
ci hanno utilizzato come bersagli»
Abitanti di Gaza accusano i militanti islamici: «Ci impedivano di lasciare le case e da lì sparavano»
Stevin ha scritto:Simcha Leventhal *
Fonte: http://www.ilmanifesto.it/
Link:http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/01/articolo/285/?
tx_ttnews[backPid]=16&cHash=27f6759410
22.01.2009
Questo consolida la mia convinzione che occorra cambiare il piano di valutazione della vicenda,cioè che la ragione non stia di quà o di là:sta invece dalla parte dei buoni,o i deboli come vi pare,che sono gli innocenti sia israeliani sia palestinesi,la gente in buona sostanza che sarebbe anche disposta a vivere in pace se gliene fosse data la possibilità;i cattivi sono i disgraziati guerrafondai integralisti nemici della pace,da ambo le parti,che in un modo o nell'altro cercano deliberatamente di coinvolgerli in questa folle faida come se non ci fosse una terza alternativa ad una scelta di campo.
Qualcuno,magari l'ONU,deve intervenire per cercare di restituire loro la tranquillità e una vita dignitosa,prendendo i cattivi per le orecchie,uno di quà e uno di là come si fa con i mocciosi che litigano disturbando tutti gli altri,e cacciarli a pedate in una cella buia,insieme,con i coltelli,a scannarsi a vicenda in privato.
Santoro ha il torto di essere uscito dai binari,di aver scelto la strada sbagliata,stando a quanto ho letto;ma la d
direzione che ha preso denunciando che il comportamento di Israele non ha niente a che fare con la ragione,mi sembra abbastanza giusta.


Questo mi sembra un punto di vista molto corretto.

A questo punto, la scelta più equa e più saggia da parte dell'Occidente sarebbe riconoscere Hamas come interlocutore, forzando il veto di Israele.
Questa aggressione non ci sarebbe stata se il vero scopo fosse stato fermare i razzi e se il mondo occidentale avesse messo in atto tutte le pressioni possibili per togliere il blocco dei valichi di Gaza.
Stevin
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 69
Iscritto il: 30/12/2008, 9:34

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda Stevin il 23/01/2009, 21:21

Paolo65 ha scritto:Sul Corriere della sera un leader di Hamas si è già premurato di dire che Obama è come Bush e sta compiendo gli stessi errori.

Dalle prime pronunciazioni Obama non pare "schierato con i palestinesi" ed ha invece attaccato duramente Hamas ed il lancio di razzi.

Sono convinto che al di fuori delle altisonanti parole,la politica estera USA non cambierà nella sostanza di molto.

Paolo


Ciao, Paolo, ben ritrovato.

Io ho l'impressione, e l'ho già scritto su questo Forum, che gli USA non possano più permettersi di sostenere incondizionatamente Israele e che quindi potrebbero cambiare gli equilibri.

Stranamente, ho trovato una conferma di ciò sul Giornale, che non si può certo dire filopalestinese.

http://blog.ilgiornale.it/foa/2009/01/1 ... d-israele/

Avevo già letto di un inizio di contatti tra l'amministrazione Obama e Hamas, ed inoltre quest'ultimo ha detto chiaramente che Israele deve togliere i blocchi dai valichi di Gaza.

Se così è, forse non è propriamente corretto parlare di continuità con la politica di Bush.
D'altra parte non ci si possono aspettare cambiamenti rivoluzionari.
Stevin
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 69
Iscritto il: 30/12/2008, 9:34

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda gabriele il 23/01/2009, 21:27

Annarosa, sono d'accordo.

Aggiungo che i gruppi integralisti di una o dell'altra parte non nascono come i funghi, dalla notte al dì.

Sono fomentati e attizzati da potenti gruppi di potere che grazie alle guerre possono dar libero sfogo agli affari più loschi; primo fra tutti la vendita di armi e di aiuti per la ricostruzione.

Prima bisogna spezzare questo filo drammatico. Bisogna fermare il flusso di armi in tutte le zone di guerra o di tensione e bisogna farlo in fretta. Bisogna fermare il dilagare dell'affarismo senza regole in tutte le parti del terzo mondo.

Riusciremo a fare questo?

Gabrive

annalu ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Questo consolida la mia convinzione che occorra cambiare il piano di valutazione della vicenda,cioè che la ragione non stia di quà o di là:sta invece dalla parte dei buoni,o i deboli come vi pare,che sono gli innocenti sia israeliani sia palestinesi,la gente in buona sostanza che sarebbe anche disposta a vivere in pace se gliene fosse data la possibilità;i cattivi sono i disgraziati guerrafondai integralisti nemici della pace,da ambo le parti,che in un modo o nell'altro cercano deliberatamente di coinvolgerli in questa folle faida come se non ci fosse una terza alternativa ad una scelta di campo.
Qualcuno,magari l'ONU,deve intervenire per cercare di restituire loro la tranquillità e una vita dignitosa,prendendo i cattivi per le orecchie,uno di quà e uno di là come si fa con i mocciosi che litigano disturbando tutti gli altri,e cacciarli a pedate in una cella buia,insieme,con i coltelli,a scannarsi a vicenda in privato.
Santoro ha il torto di essere uscito dai binari,di aver scelto la strada sbagliata,stando a quanto ho letto;ma la direzione che ha preso denunciando che il comportamento di Israele non ha niente a che fare con la ragione,mi sembra abbastanza giusta.

Stefano, speravo proprio di sentire che qualcuno iniziasse ad arrivare a questa conclusione, che è poi la posizione che ho da sempre.
In quella sfortunata parte del mondo ci sono due popoli che potrebbero vivere in pace, se soltanto ...
... se soltanto non ci fossero, da entrambe le parti purtroppo, dei gruppi integralisti che fomentano odio e guerra.

Noi, che stiamo qui e non siamo sotto le bombe o sotto i razzi, avremmo il dovere primo di cercare soluzioni nel presente, mitigando gli odi i rancori e la ricerca delle "cause prime", che sono solo un modo perché la guerra non finisca mai.

Riuscirà Obama a ristabilire la pace, con la formula, scritta nella sua agenda, "due popoli due stati"?
Possiamo sperarlo, ma dobbiamo darci da fare tutti.
Prodi il suo impegno lo sta dimostrando, come si può verificare ascoltando i suoi discorsi e visitando il sito della sua Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli.
Noi potremmo essere di grande aiuto, credo, se la smettessimo di schierarci in modo assoluto e rigido CONTRO l'uno o l'altro dei due contendenti.

annalu
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda Paolo65 il 24/01/2009, 11:23

Vedrete che fino a che Hamas non cambierà rotta e riconosce Israele, anche Obama sarà costretto ad appoggiare incondizionatamente quest'ultimo.

Metto in guardia coloro che vedendo un linguaggio più evoluto e forbito di Obama, pensano che le cose cambieranno a 360°.

Obama è figlio della più grande potenza del mondo ed il suo discordo era comunque quello di chi vuole far restare gli USA sul trono....non mettersi alla pari con gli altri.

In primo luogo verranno sempre gli interessi americani e dei suoi più fidi alleati,poi tutto il resto.

Ho la sensazione che fra pochi mesi leggerò sul forum le prime delusioni sul primo nero presidente degli USA.

Paolo
Paolo65
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 693
Iscritto il: 15/07/2008, 14:23

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda Stefano'62 il 24/01/2009, 12:33

Paolo65 ha scritto:Vedrete che fino a che Hamas non cambierà rotta e riconosce Israele, anche Obama sarà costretto ad appoggiare incondizionatamente quest'ultimo.

Metto in guardia coloro che vedendo un linguaggio più evoluto e forbito di Obama, pensano che le cose cambieranno a 360°.

Obama è figlio della più grande potenza del mondo ed il suo discordo era comunque quello di chi vuole far restare gli USA sul trono....non mettersi alla pari con gli altri.

In primo luogo verranno sempre gli interessi americani e dei suoi più fidi alleati,poi tutto il resto.

Ho la sensazione che fra pochi mesi leggerò sul forum le prime delusioni sul primo nero presidente degli USA.

Paolo

Quello che conta non è SE qualcuno resterà deluso,ma CHI.....
Gli anti-abortisti per esempio hanno già protestato,anche Al Qaeda mi sembra nutra dubbi.
A me sembra già questo un buon inizio,per esempio.
Quanto ai rapporti con Israele ritengo più probabile che la faccenda proceda lungo i canali più sotterranei della diplomazia seguendo questa linea guida:'noi vi appoggeremo ma solo fino a che ciò non comprometterà la nostra immagine e le aspettative pubbliche su di noi.'
Che credo siano armi molto forti nelle mani di Obama più che un fattore condizionante.
Solo quelli che non fanno niente non deludono mai nessuno.
Ciao,

Stefano
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Su Lorenzo Cremonesi del Corriere

Messaggioda Stevin il 24/01/2009, 15:39

In un post precedente era stato inserito un articolo di Lorenzo Cremonesi, a pretesa smentita delle denunce di crimini sionisti e a preteso ridimensionamento del numero delle vittime.

In realtà tale articolo non fa che confermare l'abisso in cui Corriere è da tempo sprofondato. Cremonesi e Panebianco sono specializzati nel manipolare le notizie dal M.O. così come Francesco Giavazzi continua imperterrito a lodare il liberismo economico e i prodotti derivati finanziari, contro ogni evidenza ed in spregio di ogni senso del ridicolo.
Anche il caso Vulpio, bravo giornalista estromesso da Mieli dalle indagini sul caso De Magistris e la guerra tra le Procure, non fa che confermare che il Corriere oggi più che mai approfitta a piene mani della sua autorevolezza (e mi chiedo fino a quando continuerà ad averne nell'era di internet) per servire al meglio i poteri forti.

Scriveva Panebianco giorni fa:

«Fra le molte asimmetrie del conflitto c’è anche
quella rappresentata dal diverso valore attribuito dai contendenti alla vita umana. Per gli uomini
di Hamas, come per Hezbollah in Libano, la vita (anche quella degli appartenenti al proprio popolo)
vale talmente poco che essi non hanno alcun problema a usare i civili, compresi i bambini e le
donne, come scudi umani. Per gli israeliani, le cose stanno differentemente. Cercano di limitare il più
possibile le ingiurie alla popolazione civile...».

Di quanto cerchino di limitare le ingiurie alla popolazione civile è precisa testimonianza il massiccio uso di bombe al fosforo sulle scuole.

Ancora Panebianco:
«Richard Falk, il relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi, rappresentante dell’Human Right Council alle Nazioni Unite, sta usando la sua carica e la sponsorizzazione dell’ONU per fare propaganda pro-Hamas e anti-israeliana». (ebreo americano, docente di diritto internazionale a Princeton, Falk è stato respinto alla frontiera da Israele perchè non fosse testimone alquanto scomodo).

Affermazioni del genere a mio avviso richiederebbero di fermarsi a riflettere: riteniamo accettabile che si getti discredito sulle Nazioni Unite per salvare la reputazione di Israele, oppure vogliamo cominciare a porci qualche domanda sulla serietà dei contenuti e sulle finalità del lavoro di questi signori?

Fatte queste premesse, voglio condividere un testo che commenta proprio l'articolo di Cremonesi in questione.

Buona lettura!

$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$

DI UGO GAUDENZI
Rinascita

“Abu Issa” e sua cugina “Um Abdallah” sono da ieri gli eroi italiani delle cronache da Gaza. Eroi, (attenzione: si fa per dire...), “invisibili” come dichiara lo stesso “inviato invisibile” loro intervistatore, Lorenzo Cremonesi, da una manciata di anni “dispiegato a Tel Aviv”, al seguito dell’esercito israeliano, quale corrispondente del Corriere della sera. (Ohps: dell’autorevole Corriere della sera, quel giornale da un’eternità diretto/gestito dall’ex compagno di Lotta Continua, l’amico di Sofri Paolo Mieli, revisionista storico e giornalista pro-sionista (meglio: sionista tout-court e in servizio permanente effettivo).

Mezzo cattolico e mezzo sionista, il buon giornalista se ne andò ai tempi della sua giovinezza, per qualche mese - come il terrorista Bertoli, come il giornalista Mimun, per esempio - ad addestrarsi in un kibbutz israeliano. E ciò, indubbiamente, gli è valso come titolo di merito in via Solferino, a Milano.

Dopo un po’ di lavoro in cronaca per dirozzare la sua prosa, è stato infatti prescelto per la missione giornalistica per antonomasia: quella cioè di diffondere urbi et orbi le solide, incriticabili, ragioni di Israele a giustificazione di oltre sessant’anni di carneficina di palestinesi. Abu Issa e Um Abdallah, rappresentano, in codice, i nomi del suo ultimo scoop. Perché, badate bene, a Gaza non c’è stata alcun massacro! Anzi è stata Hamas, il Partito del Male, ad uccidere i suoi stessi concittadini.

Le migliaia di bombe israeliane - anche al fosforo - cadute su una città-lager dove si affollano oltre 4000 abitanti per ogni chilometro quadrato, nella stragrande parte profughi palestinesi costretti in “bassi” e baracche addossati a centinaia e centinaia, non hanno mietuto vittime. Le foto, i video, le immagini dei bimbi straziati tra le macerie o nelle braccia dei propri disperati genitori, sono dunque, probabilmente - anzi “certamente”, per il buon Cremonesi e per i suoi convitati di pietra Abu Issa e Um Abdallah - dei falsi. E’ noto che le bombe israeliane sono buone.

Cremonesi, d’altra parte, lo ha sempre dichiarato nei suoi reportages scritti al riparo di qualche bandiera con la stella di David (se ne vanta pure di essere “embedded”: leggete le sue “lezioni” di giornalismo a Milano!).

Quelle bombe, diciamolo pure anche noi ai nostri lettori increduli, anzi “fanno bene”. Aprono “la via al dialogo, alla pace”.

E poi i terroristi sono quelli di Hamas. Che cosa conta se anche uno scrittore sionista come David Grossman dichiara che l’unico rappresentante dei palestinesi è il partito che ha stravinto due anni fa le elezioni in Palestina? Hamas è “terrorismo”. Lo dice Bush, lo dirà Obama, lo dice Olmert, lo dice la Livni e lo dice anche Mr. Frattini. E lo dicono adesso anche Abu Issa e sua cugina. I due quarantenni invisibili, intervistati dall’ineffabile giornalista “invisibile” (se ne vanta, di essere “invisibile”...), sono stati chiari. Le bombe israeliane sono intelligenti: cercavano soltanto di colpire le rampe lanciarazzi della guerriglia palestinese... e Hamas non combatteva le forze israeliane ma... il suo stesso popolo, accusandolo di codardia. Usava i bambini come scudi umani. E comunque le vittime delle bombe non sono 1300, forse soltanto 600..

Così dichiaravano gli “invisibili”, Abu Issa, Um Abdallah e Lorenzo Cremonesi, tutti e tre subito ripresi e amplificati in internet e sulle agenzie da un’infinità di siti pro-sionisti italiani e, a rimbalzo, stranieri. Ah. Ci siamo ricordati che il coraggioso inviato a Tel Aviv qualche tempo fa era stato trattenuto dalle forze di sicurezza palestinesi per le sue corrispondenze faziosamente pro-sioniste inviate in Italia. Si è voluto vendicare, e così, all’ombra dei tank firmati con la stella di David, ha fatto un granservizio, un grande piacere cumulativo al suo gestore-direttore, al governo e all’opposizione bipartigiana ed embedded che striscia nella nostra terra, una povera colonia israelo-americana chiamata Italya.

N.d.r.: Il reportage di Cremonesi è talmente ridicolo che persino l'esercito israeliano lo ha smentito sul numero delle vittime. Pur continuando a ripetere la linea della propaganda israeliana per cui i morti sarebbero in maggioranza combattenti di Hamas, in contraddizione con quanto dichiarato da fonti mediche.

Fonte: http://www.rinascita.info
Stevin
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 69
Iscritto il: 30/12/2008, 9:34

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda pierodm il 24/01/2009, 17:33

Paolo
Primo - Il linguaggio di Obama non è particolarmente forbito: è solo normale, dopo le stravaganze di Bush.

Secondo - Pensare - anzi vedere - che ci sono grandi differenze tra Bush e Obama non significa aspettarsi cambiamenti "a 360 gradi".
Per registrare un miglioramento basterebbero 45 gradi nella pratica, dopo i 180 dei primi discorsi e dei primissimi provvedimenti che hanno il sapore di una dichiarazione d'intenti.

Terzo - In qualunque nazione complessa quanto gli USA i cambiamenti politici si misurano in una serie di "dettagli", e solo un cretino penserebbe che due o tre secoli di tradizioni, di storia e di cultura si ribaltano in quattro e quattr'otto.
Non mi sembra che sia il caso di considerare pregiudizialmente cretino chi sentiva la puzza dell'amministrazione Bush, e che accoglie favorevolemnte Obama.

Quarto - Se i critici di Bush - tra i quali il sottoscritto, ovviamente - facessero spallucce verso Obama, dicendo che "tanto sarà tutto come prima e come sempre", sarebbero accusati di essere anti-americani per pregiudizio ideologico.
A quanto pare non va bene nemmeno essere ottimisti verso Obama, perché mi sembra di capire che siamo accusati ugualmente di pregiudizio ideologico, in quanto vedremmo in Obama qualcosa di troppo "liberal", vale a dire "di sinistra".

Quinto - Più che profetizzare una nostra delusione, mi sembra che Paolo se la auguri, vale a dire si auguri che Obama sia una fregatura.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

L’intollerabile non sia tollerato:manteniamo viva la memoria

Messaggioda Sandra Zampa il 27/01/2009, 20:13

L’intollerabile non sia tollerato: manteniamo viva la memoria sull’immane tragedia della Shoah

Caro Presidente Ottolenghi,
gli impegni parlamentari non mi permettono di essere con voi oggi a Bologna, in questa giornata che ci richiama all’impegno di mantenere viva la memoria sull’immane tragedia della Shoah.

In queste ore, ancora una volta, siamo costretti ad assistere ad un intollerabile atto di superficialita’ nei confronti del valore della memoria. Un atto che suona come una offesa nei confronti della grande comunita’ ebraica e che mi ferisce profondamente.

Mi unisco dunque a quanti chiedono che l’intollerabile non sia tollerato.

Mai più l’umanita’ dovra’ essere ferita e negata come accadde nei giorni più bui della storia occidentale. Mai potremo dimenticare cio’ che avvenne. Mai potremo tollerare che la memoria non sia rispettata e trasmessa nella sua tragica verita’. La prego di trasmettere a tutta la comunita’ ebraica il sentimento della mia piena, totale vicinanza, condivisione e amicizia.

On. Sandra Zampa



In proposito, ho ricevuto questa riflessione da Giancarla Codrignani.

Condividendola totalmente, la propongo qui:
CRISTIANESIMO LEFEVRIANO?

La prima volta che, nella cappella Sistina, Benedetto XIV celebrò dando le spalle al popolo, gli cadde l’anello e un monsignore dovette chinarsi a recuperarglielo. Le casualità assumono valore simbolico e vengono in mente quando fatti più rilevanti e contraddittori fanno pensare quanto il Padre eterno possa essere contento dei suoi figli o - che è lo stesso - come faccia bene se allontana il suo volto dalla nostra realtà.


Che il Concilio Vaticano II non andasse bene ai tradizionalisti è sempre stato chiaro. Infatti Giovanni XXIII, che non era ignaro né di essere stato designato perché, anziano, doveva essere “un Papa di transizione”, né di trovarsi circondato da conservatori impenitenti presentò la notizia del Concilio nel più imprevedibile dei modi: il 25 gennaio 1959 si presentò - dopo la messa e l’Omelia a conclusione della settimana per l’unità dei cristiani - nella sala capitolare di san Paolo e annunciò alla stampa e al mondo prima che al sacro collegio cardinalizio la grande novità.


L’imprevista decisione fu accolta dall’ossequioso consenso interno e, successivamente, dal rispetto di Paolo VI che quel Concilio proseguì e chiuse e dalle citazioni confermative dei successori. Anche di Benedetto XVI. Non si può, infatti, definire eretico un Concilio teologicamente sempre presieduto dalla Spirito santo. Ma qualcuno certamente lo ha pensato: il timore che una Chiesa più umana diventasse meno potente indusse, infatti, parte del clero alla rimozione, alcuni alla contestazione, mentre gran parte del “popolo di Dio” si apriva alla speranza.


Lo scisma di mons.Lefebvre fu condannato dalla scomunica di Giovanni Paolo II: conoscendo l’uomo e la storia, risulta evidente che Wojtyla definiva l’errore patente. Oggi è scandaloso che, senza pentimento, Papa Benedetto abbia cancellato quella scomunica, proprio a conclusione della settimana dell’unità e dopo che uno dei quattro vescovi lefevriani, Richard Williamson, si è espresso in termini negazionisti dell’Olocausto (come se già non fosse bastata la rottura con gli ebrei a causa della preghiera per la loro conversione da qualche anima pia definita non intenzionale, come se in Curia fossero tutti analfabeti).


Adesso il Papa, uno che privilegia il logos della ragione, dovrebbe spiegare come possano convivere nelle sue parole l’elogio anche recente del Vaticano II e il tradizionalismo bigotto della Fraternità di san Pio X.


I laici che vogliono mantenersi credenti si interrogano sulla volontà della Chiesa di farsi del male. Teologicamente è un assurdo riconoscere che Gesù era ebreo e continuare con l’antisemitismo subdolo, ed è un assurdo non dare slancio all’ecumenismo ormai, al massimo, limitato agli ortodossi, proprio in un tempo in cui si mondializzano le religioni e i cristiani disuniti non sono segno di pace agli altri mentre l’Occidente incontra un Islam che, nato nello stesso seno monoteista, non può finire nella logica perversa amico-nemico.


Ma la Chiesa si fa ancor più male perché conosce le statistiche dell’abbandono crescente della pratica cattolica (oltre a quelli interni al clero e agli ordini religiosi, sa i dati circa il numero delle vocazioni, delle pratiche dei sacramenti, delle chiese chiuse o vendute e le indagini dell’Istat, del Comune di Milano, di Critica liberale e il libro di A.Castagnaro Religione in stand-by) e ha paura. Come ha paura della scienza, delle prospettive etiche diversificate, della libertà degli uomini e delle loro libere istituzioni. Non era mia neppure la teologia di Papa Wojtyla; ma né io né nessuno dimentica il suo “non abbiate paura”.


La chiesa cattolica - e, forse, ogni chiesa, come ogni essere umano - ha paura del futuro. Ma una cosa è condividere la debolezza di non avere capacità di antivedere e di prevenire guai prevedibili, un’altra è imporre come universali proprie determinazioni non argomentate, non ospitare la condizione problematica delle altre chiese e non aprire a tutti gli uomini, credenti e non credenti, la via della speranza. Senza la speranza non è comunicabile né credibile la fede ordinata sul dogma, o il richiamo predicatorio all’amore non fondato gratuitamente sull’uguaglianza dei figli di Dio, cioè di tutti.

Solo l’attenzione ai “segni” - che cinquant’anni fa erano l’avanzamento dei lavoratori, delle donne e dei popoli oppressi, e che oggi si sono diversamente moltiplicati - dà senso (e consenso) alla Chiesa. Il ritorno di un prete che non condivide, ma interpreta il Cristo è un esempio triste, lontano dalla convivialità evangelica. Data l’ignoranza storica degli italiani anche nella pratica religiosa, rafforzarne la regressione che “segno” é? Davvero deve cadere l’anello simbolico solo di un potere?

Giancarla Codrignani


http://www.sandrazampa.it/sul-territori ... h_658.html
Avatar utente
Sandra Zampa
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 61
Iscritto il: 29/05/2008, 15:22
Località: Bologna

Re: Strabismi nostrani e cinismo globale (santoro e dintorni)

Messaggioda incrociatore il 28/01/2009, 15:38

pierodm ha scritto:Pensare - anzi vedere - che ci sono grandi differenze tra Bush e Obama non significa aspettarsi cambiamenti "a 360 gradi".

anche perché non ci sono cambiamenti a 360°... caso mai a 180... :D :D :D
An eye for an eye will make the whole world blind
Mahatma Gandhi (1869-1948)
Avatar utente
incrociatore
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 560
Iscritto il: 18/05/2008, 15:57
Località: Via Barbierato, 15 - 28844 Villadossola (VB)

PrecedenteProssimo

Torna a Temi caldi nel mondo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron