da franz il 04/04/2015, 17:02
Ho raccolto su FB la testimonianza di un amico italo-greco (e ulivista) che ci seguiva già quasi 20 anni fa suoi primi forum ulivisti.
Riporto alcuni brani, che raccontano aspetti forse poco noti.
E.A.
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In quanto alla Grecia, mio paese natale di cui la sorte condivido, alla pari con l'Italia, mia nazione d'adozione da 35 anni, colgo informazioni molto distanti dalla realtà dei fatti, mi tornano descrizioni molto deformate da disinformazione palese e anche dai convincimenti personali dei commentatori, vittime dei loro stereotipi.
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L'antitesi dei due concetti può essere espressa in tantissimi termini. Politicamente dal fatto macroscopico che la Grecia tiene un governo nuovo, un mix di nazionalsocialismo, di sinistra radicale insieme alla destra xenofoba, un fronte antieuropeo che con il 42% dell'elettorato, governa o prova a farlo, secondo me sbagliando tutto clamorosamente. La maggioranza dei miei connazionali ellenici, circa l'85%, sono europeisti e costringono il governo a stare in Europa, ad ogni costo.
A due mesi dalle elezioni del 25 gennaio, l'iniziale 81% di consensi al nuovo governo SYRIZANEL è sceso sotto il 50% in velocità analoga delle gaffe ripetute ed eclatanti che voi in Italia non potete conoscere a fondo, seguire e valutare.
La popolarità di Tsipras si sgonfia per il suo isolamento estero, ma lui spinge al fanatismo, al fronte antieuropeista, per conservare lo zoccolo duro del suo seguito, principalmente il voto di protesta espresso dagli analfabeti politici, purtroppo la maggioranza degli elettori e apolitici, una specie di grillini, radicali comunisti, fascisti e padani messi insieme come SYRIZANEL.
Così TSIPRAS cerca l'alibi di una trattativa estenuante per conservare viva la partecipazione del fronte di protesta sull'orizzonte antieuropeo, come ultima difesa in caso di mancato raggiungimento politico, il rifinanziamento della Grecia.
Prego gli amici italiani di non considerare la Grecia come una quantità e qualità univoca, identità statica, ma come espressione dinamica, come popolo soggetto a difficoltà, meritevole di solidarietà e anche responsabile di optare per i diritti propri pur sbagliando temporaneamente valutazione, affidandosi a dilettanti allo sbaraglio.
Può accadere pure in Italia... succede nelle migliori famiglie, a volte!
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)