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Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda Robyn il 15/04/2015, 9:27

la turchia la russia altri paesi non entreranno mai in europa perche non sono e non saranno mai culturalmente predisposti per la democrazia e la libertà
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda annalu il 15/04/2015, 10:28

franz ha scritto:Non lo sapevo ma il termine genocidio pare sia stato coniato (come neologismo) proprio riferendosi ai fatti armeni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio
http://en.wikipedia.org/wiki/Genocide

A parte il dibattito filologico sulla valenza del termine "genocidio", non mi è chiaro il motivo per cui il papa abbia avviato questa polemica con la Turchia proprio in questo momento.
Attualmente il pericolo maggiore per le comunità cristiane (ma non solo cristiane) è rappresentato dall'Isis, verso cui il governo turco mi pare abbia una posizione non del tutto chiara. Una presa di posizione del papa così decisa non rischia di allontanare la Turchia dalla comunità internazionale anti-Isis?
Certo, il papa parla chiaro, parla dello sterminio degli armeni con un termine ormai generalmente accettato ("si tratta di una verità storica" ha detto Obama), anche se il genocidio armeno non è paragonabile alla shoah nazista. Però la reazione del governo turco era prevista ed attesa: è stato opportuno suscitarla?
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda pianogrande il 15/04/2015, 10:44

Il minimo obiettivo che può avere il papa è che si parli di stermini visto che, in qualche parte del mondo, è in corso quello dei cristiani.
Con un po' di fantasia (e di pessimismo) potrei pensare che alle lunghe orecchie del Vaticano sia arrivata qualche soffiata su futuri atteggiamenti della Turchia nei confronti dei cristiani.
La trovata di Erdogan di buttarla sulla guerra di religione per giustificare il rifiuto dell'Europa di legittimare la sua dittatura è già un campanello d'allarme mica da ridere.
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda Robyn il 15/04/2015, 11:08

l'isis il mondo islamico non rappresentano solo un pericolo per la libertà e la democrazia ma un pericolo forte contro le donne e l'emancipazione femminile
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda pianogrande il 15/04/2015, 15:43

Pare che la Turchia non abbia nessuna voglia di entrare in Europa ma stia solo usando la vecchia tecnica dei dittatori, o dei governanti falliti in genere, di procurarsi un nemico.

http://www.repubblica.it/esteri/2015/04 ... ef=HRER1-1

Il Vaticano ha commesso una ingenuità o ha adottato l'altra tecnica antica per cui la miglior difesa è l'attacco?

Bergoglio si avvia a diventare un forte elemento nella politica mondiale come Wojtyla?

Qualcosa sta succedendo e tutto questo va guardato con molto interesse.
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda trilogy il 15/04/2015, 16:44

pianogrande ha scritto:Pare che la Turchia non abbia nessuna voglia di entrare in Europa ma stia solo usando la vecchia tecnica dei dittatori, o dei governanti falliti in genere, di procurarsi un nemico.....

Qualcosa sta succedendo e tutto questo va guardato con molto interesse.


E' difficile capire cosa succeda veramente, c'è molta propaganda legata alle manovre della politica internazionale in medio oriente.
Erdogan non è un mostro, è un politico molto abile e spregiudicato, ha vinto le elezioni. Ha capito che in Europa c'è una fortissima opposizione alla Turchia Stato membro, e deve riposizionare il paese sullo scenario internazionale.
Ma in questo momento il confronto tra governi laico/occidentali e filoislamisti è molto teso, e tutti si schierano da una parte o dall'altra, non ci sono spazi intermedi. Questo influisce anche sui media e di conseguenza bisogna fare la tara su quello che scrivono i giornali.

Per darti un'idea. Il 27 di marzo un' agenzia di stampa riporta lo scontro politico tra Turchia e Iran

Erdogan trova “intollerabile” la posizione dell’Iran in Medio Oriente
http://arabpress.eu/turchia-erdogan-tro ... nte/60846/

Iran accusa Erdogan di fomentare conflitti in Medio Oriente
http://arabpress.eu/iran-accusa-erdogan ... nte/60916/

Il 7 aprile Erdogan vola a Teheran, baci e abbracci, e firma un accordo sul Trans Anatolian Natural Gas Projet, un affare da miliardi di euro ;)

Erdogan a Teheran, ha incontrato Rohani
http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=3025
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda gabriele il 15/04/2015, 18:32

A proposito di Italia, Europa e Turchia...

-----------------

November 16, 2000

Resolution

The Italian Chamber of Deputies has observed that on November 15, 2000, the European Parliament approved by a large majority a proposal deriving from the Periodic Review on the progress made by Turkey towards admission to the European Union, a review completed by the European Commission in 1999. The Turkish government has been encouraged to intensify its efforts towards democratization, especially in the fields of criminal law reform, independence of the judiciary, freedom of expression, and the rights of minorities.

The Italian Chamber of Deputies has also observed that the recent resolution deals with questions concerning the Armenian people in three paragraphs of particular significance: "we urge recognition of the genocide inflicted upon the Armenian minority [within the Ottoman Empire] committed before the creation of the modern Republic of Turkey (paragraph 10); improvements of relations with Turkey's neighbors in the Caucuses, as proposed by the Turkish government itself (paragraph 20);" and, in support of the suggestions put forward in paragraph 21 by the Hon. D. Cohn-Bendit, President of the Bipartisan Parliamentary Commission on EU-Turkish Relations, "invites the Turkish government to open negotiations with the Republic of Armenia, restore diplomatic relations and trade between the two countries, placing an end to the blockade currently in place.

The Chamber of Deputies therefore urges the Italian Government, in concordance with the proposals described above, to pursue energetically the easing of all tensions between peoples and minorities in that area [i.e. the Caucasus], in order to create, with due observance of the territorial integrity of the two states, pacific coexistence and respect for human rights, thereby expediting a more rapid integration of Turkey within the European Community.

(Unofficial translation)

RISOLUZIONI

Allegato A
Seduta n. 813 del 17/11/2000
TESTO AGGIORNATO AL 27 NOVEMBRE 2000

La Camera,
premesso che:
il 15 novembre il Parlamento europeo, discutendo la relazione periodica della Commissione sui progressi realizzati dalla Turchia verso l'adesione all'Unione europea, ha approvato tale relazione che contiene tra l'altro i seguenti principi che riguardano il popolo armeno: Articolo 10 «Invita pertanto il governo turco e la Grande Assemblea Nazionale turca a sostenere maggiormente la minoranza armena in quanto parte importante della società turca, riconoscendo pubblicamente, in particolare, il genocidio commesso ai danni di tale minoranza anteriormente allo stabilimento della moderna Repubblica di Turchia»; Articolo 21 «Invita a questo proposito il governo turco ad avviare un dialogo con l'Armenia, segnatamente al fine di ristabilire relazioni diplomatiche e commerciali normali tra i due paesi e di togliere il blocco attualmente in vigore»;

impegna il Governo

anche sulla base di quanto sopra esposto ad adoperarsi per il definitivo superamento di ogni contrapposizione nella regione al fine di creare le premesse per la corretta tutela dei diritti umani nella prospettiva del progressivo avvicinamento ed integrazione della regione con l'Unione europea.

«Pagliarini, Pisanu, Selva, Follini, Rivolta, Morselli, Calzavara, Trantino, Mitolo, Masi, Lo Jucco, Di Luca, Palmizio».

(16 novembre 2000)

La Camera,
preso atto che:

il 15 novembre il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione sulla Relazione periodica 1999 della Commissione europea sui progressi della Turchia verso l'adesione che incoraggia il Governo turco a intensificare i suoi sforzi di democratizzazione, soprattutto nel campo della riforma del codice penale, dell'indipendenza della giustizia, della libertà di espressione e dei diritti delle minoranze; la risoluzione in particolare affronta questioni che riguardano il popolo armeno in tre paragrafi assai significativi: «invito al riconoscimento del genocidio ai danni della minoranza armena, commesso anteriormente allo stabilimento della moderna Repubblica turca» (paragrafo 10); «miglioramento delle relazioni con tutti i vicini del Caucaso, come proposto dallo steso Governo turco» (paragrafo 20); sottolineando lo spirito del paragrafo 21, proposto dall'onorevole Cohn-Bendit, presidente della commissione parlamentare mista UE-Turchia, che «invita il Governo turco ad avviare un dialogo con l'Armenia, segnatamente al fine di ristabilire relazioni diplomatiche e commerciali normali tra i due paesi e di togliere il blocco attualmente in vigore»,

impegna il Governo

in coerenza con i principi sopra esposti ad adoperarsi per il completo superamento di ogni contrapposizione tra popoli e minoranze diverse nell'area al fine di creare le condizioni, nel rispetto dell'integrità territoriale dei due Stati, per la pacifica convivenza e la corretta tutela dei diritti umani nella prospettiva di una più rapida integrazione della Turchia e dell'intera regione nell'Unione europea.

«Mussi, Paissan, Soro, Monaco, Grimaldi, Manzione, Crema, Bastianoni, Mazzocchin».

(16 novembre 2000)

La Camera,
preso atto che:

il 15 novembre il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione sulla Relazione periodica 1999 della Commissione europea sui progressi della Turchia verso l'adesione che incoraggia il Governo turco a intensificare i suoi sforzi di democratizzazione, soprattutto nel campo della riforma del codice penale, dell'indipendenza della giustizia, della libertà di espressione e dei diritti delle minoranze; la risoluzione in particolare affronta questioni che riguardano il popolo armeno in tre paragrafi assai significativi: «invito al riconoscimento del genocidio ai danni della minoranza armena, commesso anteriormente allo stabilimento della moderna Repubblica turca» (paragrafo 10); «miglioramento delle relazioni con tutti i vicini del Caucaso, come proposto dallo stesso Governo turco» (paragrafo 20); sottolineando lo spirito del paragrafo 21, proposto dall'onorevole Cohn-Bendit, presidente della commissione parlamentare mista UE-Turchia, che «invita il Governo turco ad avviare un dialogo con l'Armenia, segnatamente al fine di ristabilire relazioni diplomatiche e commerciali normali tra i due paesi e di togliere il blocco attualmente in vigore»,

impegna il Governo

in coerenza con i principi sopra esposti ad adoperarsi per il completo superamento di ogni contrapposizione tra popoli e minoranze diverse nell'area al fine di creare le condizioni, nel rispetto dell'integritô territoriale dei due Stati, per la pacifica convivenza e la corretta tutela dei diritti umani nella prospettiva di una più rapida integrazione della Turchia e dell'intera regione nell'Unione europea.

«Mussi, Pagliarini, Paissan, Pisanu, Soro, Selva, Monaco, Follini, Grimaldi, Rivolta, Manzione, Morselli, Crema, Calzavara, Bastianoni, Trantino, Mazzocchin, Mitolo, Pezzoni, Masi, Lo Jucco, Brunetti, Giovanni Bianchi, Leccese, Rizzi, Ballaman, Lento, Bosco, Palmizio».

(16 novembre 2000)

Read the official resolution from the web site of the Italian Chamber of Deputies.

http://www.armenian-genocide.org/Affirm ... etail.html
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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda gabriele il 15/04/2015, 18:35

trilogy ha scritto:
pianogrande ha scritto:Pare che la Turchia non abbia nessuna voglia di entrare in Europa ma stia solo usando la vecchia tecnica dei dittatori, o dei governanti falliti in genere, di procurarsi un nemico.....

Qualcosa sta succedendo e tutto questo va guardato con molto interesse.


E' difficile capire cosa succeda veramente, c'è molta propaganda legata alle manovre della politica internazionale in medio oriente.
Erdogan non è un mostro, è un politico molto abile e spregiudicato, ha vinto le elezioni. Ha capito che in Europa c'è una fortissima opposizione alla Turchia Stato membro, e deve riposizionare il paese sullo scenario internazionale.
Ma in questo momento il confronto tra governi laico/occidentali e filoislamisti è molto teso, e tutti si schierano da una parte o dall'altra, non ci sono spazi intermedi. Questo influisce anche sui media e di conseguenza bisogna fare la tara su quello che scrivono i giornali.

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Erdogan trova “intollerabile” la posizione dell’Iran in Medio Oriente
http://arabpress.eu/turchia-erdogan-tro ... nte/60846/

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Il 7 aprile Erdogan vola a Teheran, baci e abbracci, e firma un accordo sul Trans Anatolian Natural Gas Projet, un affare da miliardi di euro ;)

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http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=3025


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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda annalu il 15/04/2015, 20:47

trilogy ha scritto:E' difficile capire cosa succeda veramente, c'è molta propaganda legata alle manovre della politica internazionale in medio oriente.
Erdogan non è un mostro, è un politico molto abile e spregiudicato...

Ed anche il papa non è certo uno sprovveduto. Se si è esposto in modo così deciso, significa che si aspetta un qualche risultato, e che aveva calcolato le prevedibili reazioni sia degli amici che dei nemici.
Mi pare che in questo momento la Turchia possa svolgere un ruolo molto importante nella politica internazionale, in quanto paese musulmano ma quasi-europeo.
Il Papa si è esposto in modo autonomo, oppure si è esposto dopo aver consultato i "paesi amici" perché è appunto il Papa, e non uno stato nazionale nel senso comune del termine, quindi le sue parole hanno un significato differente da quelle di un qualsiasi altro capo di stato?
Conosciamo tutti la famosa domanda: "Ma quante divisioni ha il Papa?" E sappiamo anche che, pur non avendo un esercito, in pratica equivale ad una grande potenza.
Insomma, speriamo bene.

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Re: Qualcuno vuole ancora la Turchia in Europa?

Messaggioda flaviomob il 17/04/2015, 11:38

Credo piuttosto che papa Francesco si sia mosso in questa direzione per pressioni interne alla chiesa. Negli stessi giorni infatti si è schierato contro la "ideologia gender" (che peraltro è un falso mito, visto che non esiste) avvicinandosi così al fronte conservatore più avverso alle unioni civili omosessuali. Evidentemente rischia l'ostracismo della potente fazione conservatrice all'interno della chiesa e ha bisogno di dare, ogni tanto, "un colpo alla botte".


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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