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Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del governo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del governo

Messaggioda franz il 15/03/2015, 8:55

Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del governo

Niente più Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria: ecco l'Alpina. Arrivederci Marche, Abruzzo e Molise
Mario Valenza - Sab, 14/03/2015 - 20:22

Dite addio alla carta geografica dell'Italia così come la conoscete. Si entra nel vivo di una delle riforme più importanti e complesse all'ordine del giorno: quella delle Regioni.

Entro sessanta giorni, infatti, il governo riceverà la relazione della Commissione tecnica appena costituita per definire il perimetro della riforma. Nel mirino ci sono regioni del nord e regioni del sud. Se l'idea così com'è stata concepita dai parlamentari Pd Roberto Morassut e Raffaele Ranucci andasse in porto, dovremmo prepararci a dire addio alla cartina dell'Italia così come la conosciamo oggi. Niente più Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria: ecco l'Alpina. Arrivederci Marche, Abruzzo e Molise, nella nuova mappa della Penisola ci sarà un'unica grande macchia con il nome di Adriatica. Di fatto scompariranno 8 regioni. Ne resteranno solo 12.

A Nord, l'unica amministrazione a rimanere inalterata sarebbe la Lombardia. Al suo fianco, oltre all'Alpina, nascerebbe il Triveneto, unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Al centro Italia, l'Emilia guadagnerebbe dalle Marche la provincia di Pesaro e accanto alla già citata Adriatica, nascerebbe l'Appenninica, unione di Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio scomparirebbe, diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale, lasciando le province meridionali alla neonata regione Tirrenica, insieme alla Campania. Sempre al Sud, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata - soppressa - la provincia di Matera, trasformandosi in Levante. Mentre la Calabria. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.

Immagine

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 05238.html
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda pianogrande il 15/03/2015, 13:14

Comincio ad avvicinarmi al pensiero di Franz.

Inutile suddividere uno stato in territori troppo vasti, tali da richiedere ulteriori sottodivisioni e comunità e distretti e quanto altro ci possiamo inventare.
A questo punto, sarebbe meglio eliminarle le regioni e rivedere con maggiore razionalità l'assetto e i poteri di tutti gli altri enti (province e comuni in particolare).

Ognuna di queste istituzioni è una occasione di malaffare.
Sono i livelli da razionalizzare.
Meno sono e meglio è.
Stato => regione => provincia => Comune in cui si inseriscono enti di tutti i tipi: comunità, ambiti, magistrati, e quanto altro l'italica fantasia possa essersi inventato per distribuire quella fettina di potere che consente di accedere alla propria quota di abusi e malaffare.
Le regioni, in particolare, sono l'istituzione che più ha scandalizzato.
Le facciamo diventare più grandi?
Ma a cosa serve?

Nota a margine.
Proprio la "macro regione" di Maroni non è ipotizzata.

Non ne azzecca una quel fieu.
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda gabriele il 15/03/2015, 15:41

franz ha scritto:Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del governo

Niente più Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria: ecco l'Alpina. Arrivederci Marche, Abruzzo e Molise
Mario Valenza - Sab, 14/03/2015 - 20:22

Dite addio alla carta geografica dell'Italia così come la conoscete. Si entra nel vivo di una delle riforme più importanti e complesse all'ordine del giorno: quella delle Regioni.

Entro sessanta giorni, infatti, il governo riceverà la relazione della Commissione tecnica appena costituita per definire il perimetro della riforma. Nel mirino ci sono regioni del nord e regioni del sud. Se l'idea così com'è stata concepita dai parlamentari Pd Roberto Morassut e Raffaele Ranucci andasse in porto, dovremmo prepararci a dire addio alla cartina dell'Italia così come la conosciamo oggi. Niente più Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria: ecco l'Alpina. Arrivederci Marche, Abruzzo e Molise, nella nuova mappa della Penisola ci sarà un'unica grande macchia con il nome di Adriatica. Di fatto scompariranno 8 regioni. Ne resteranno solo 12.

A Nord, l'unica amministrazione a rimanere inalterata sarebbe la Lombardia. Al suo fianco, oltre all'Alpina, nascerebbe il Triveneto, unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Al centro Italia, l'Emilia guadagnerebbe dalle Marche la provincia di Pesaro e accanto alla già citata Adriatica, nascerebbe l'Appenninica, unione di Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio scomparirebbe, diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale, lasciando le province meridionali alla neonata regione Tirrenica, insieme alla Campania. Sempre al Sud, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata - soppressa - la provincia di Matera, trasformandosi in Levante. Mentre la Calabria. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.

Immagine

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 05238.html


Mah. La cosa mi lascia perplesso. Era meglio mettere la regione delle due sicilie, quella dello stato pontificio o l'etruria. Poi sto triveneto. Non so se è così bello, neanche come nome. Meglio una regione dedicata alla serenissima, così ci togliamo anche il pensiero di mezza lombardia :lol:
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda franz il 15/03/2015, 17:57

Ripeto cio' che ho scritto altrove, quando mi sono imbattuto nella notizia.

Io direi che troppi da piccoli hanno giocato a Risico o pensano di essere dei Napoleone Buonaparte, che d'imperio assegna il Ticino alla Svizzera e la Valtellina all'Italia (mentre prima era legata al Ct. Grigioni) oppure rimpiangono i tempi in cui Re ed imperatori si scambiavano territori (Corsica, Alta Savoia) come noi le figurine Panini. Celo, celo, manca.

Ritengo che queste cose andrebbero decise, nel 2000, dal basso, dalla popolazione. Democraticamente.
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda pianogrande il 15/03/2015, 18:46

Infatti, per queste modifiche territoriali dovrebbe essere fatto un referendum.
Art. 132 Costituzione.
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda gabriele il 15/03/2015, 20:02

pianogrande ha scritto:Infatti, per queste modifiche territoriali dovrebbe essere fatto un referendum.
Art. 132 Costituzione.


Basta un colpo di pennello, magari di notte quando c'è Sanremo, e voilà, l'articolo 132 non esiste più...
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda franz il 16/03/2015, 8:34

pianogrande ha scritto:Infatti, per queste modifiche territoriali dovrebbe essere fatto un referendum.
Art. 132 Costituzione.

L'art 132 disegna un percorso dal basso che mi sembra incompatibile con la proposta che si discute, che è palesemente dall'alto. L'art inizia con un "si può" e quindi indica una possibilità. Non un obbligo procedurale. Mi pare di capire che ogni variazione dell'elenco contenuto nell'articolo 131 implica una legge costituzionale ed in più è possibile che questo parta dal basso, con il percorso referendario nei comuni, nelle province e nelle regioni coinvolte.

http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt132.html

Quello che non è chiaro è se una proposta dall'alto (e relativa legge contituzionale) potrebbe evitare il referendum se fosse accettata dalla camere in doppia lettura con le maggioranze necessarie per evitare il referendum (che sarebbe nel caso solo nazionale, non locale).

L'art 132 in buona sostanza non fa altro che affermare che lo stato deve solo prendere atto della volontà delle popolazioni locali se esse volessero modificare l'elelnco del 131 ma nulla dice cosa possono dire e fare le popolazioni locali se la decisione è dall'alto. Prendono atto anche loro?

http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt131.html
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda gabriele il 16/03/2015, 9:20

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Infatti, per queste modifiche territoriali dovrebbe essere fatto un referendum.
Art. 132 Costituzione.

L'art 132 disegna un percorso dal basso che mi sembra incompatibile con la proposta che si discute, che è palesemente dall'alto. L'art inizia con un "si può" e quindi indica una possibilità. Non un obbligo procedurale. Mi pare di capire che ogni variazione dell'elenco contenuto nell'articolo 131 implica una legge costituzionale ed in più è possibile che questo parta dal basso, con il percorso referendario nei comuni, nelle province e nelle regioni coinvolte.

http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt132.html

Quello che non è chiaro è se una proposta dall'alto (e relativa legge contituzionale) potrebbe evitare il referendum se fosse accettata dalla camere in doppia lettura con le maggioranze necessarie per evitare il referendum (che sarebbe nel caso solo nazionale, non locale).

L'art 132 in buona sostanza non fa altro che affermare che lo stato deve solo prendere atto della volontà delle popolazioni locali se esse volessero modificare l'elelnco del 131 ma nulla dice cosa possono dire e fare le popolazioni locali se la decisione è dall'alto. Prendono atto anche loro?

http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt131.html
http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt132.html


Alcuni comuni in Veneto hanno provato a passare al Trentino-Alto Adige (Sud Tirol). La giunta regionale lo ha sempre negato.

Quello di cui parla Franz è un'altra cosa. E' intrinseco in Svizzera perché la Svizzera è in primo luogo un aggregato di Cantoni.
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda franz il 16/03/2015, 10:44

gabriele ha scritto:Alcuni comuni in Veneto hanno provato a passare al Trentino-Alto Adige (Sud Tirol). La giunta regionale lo ha sempre negato.

Quello di cui parla Franz è un'altra cosa. E' intrinseco in Svizzera perché la Svizzera è in primo luogo un aggregato di Cantoni.

Questo è un altro tema (art 133)
http://www.brocardi.it/costituzione/par ... rt133.html
Qui la competenza è delle regioni "sentite" le parti interessate (popolazioni, enti). Quel "sentite" implica consultazioni non deliberative ma di tipo consultivo. Anche il Svizzera la competenza sui comuni che volessero cambiare cantone è cantonale. Cio' non toglie che tramite una serie di referendum locali negli anni 70 sia potuto nascere un nuovo cantone (il Giura).
Il 132 invece parla di deliberazioni delle popolazioni (dal basso) e quindi di decisioni che impegnano lo Stato.
Il punto è che quel percorso indicato dal 132, che inizia con "si può" implica una possibilità ma non dice che questa è l'unica. Alle camere rimane il potere di modificare ogni punto della Cost.
Compreso il 131 ed il 132.
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Re: Nuove regioni e accorpamenti: ecco il dossier del govern

Messaggioda pianogrande il 16/03/2015, 11:57

Certo che cambiare la costituzione per mandare in porto questo che sempre di più mi appare come un accrocco da dilettanti allo sbaraglio... mah!

Dopo il senato, stiamo per entrare in un altro polverone che richiederà anni di diatribe e metterà ancora in stand by riforme molto più urgenti?

E' questa la tattica di Renzi?

La prossima trovata sarà un mega progetto per cambiare nome all'Italia o per portare la capitale a Castiglione Olona?
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