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l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda mauri il 10/03/2015, 21:35

a questo punto la proposta di stipras di avere spie ovunque la vedo doverosa per risollevare l'economia e per abbassare le tasse ed aumentare le pensioni minime, eppoi dai non abbiamo i soldi per i nuovi farmaci per curare l'epatite, questa si che è una vergognia
ciao mauri

ps
si parla di 290 miliardi ogni anno, no mi sembra che il governo abbia fatto molto in questo senso
la 12cesima bufala

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ef=HREC1-8
Secondo uno studio del sindacato, ogni anno ci sono tra 180 e 210 miliardi di economia sommersa, che significano fino a 100 miliardi di mancato gettito, e un'economia illegale che raggiunge gli 80 miliardi
L'economia 'non osservata' nel nostro Paese in un anno è valutabile tra i 250 e i 290 miliardi, dei quali tra i 180 e i 210 tra economia sommersa ed economia informale (che si traducono in un mancato gettito tra 85 e 100 miliardi) e tra i 70 e gli 80 miliardi di economia illegale. E' questa l'analisi di uno studio su "L'economia non osservata" dell'Istituto Bruno Trentin sulla base dei dati del Cer. Di più, il lavoro irregolare riguarda tra i 3 e i 3,8 milioni di 'occupati', con un sommerso che viaggia tra i 25 e i 35 miliardi di euro. "Forse bisogna cambiare passo", afferma il leader della Cgil, Susanna Camusso.
mauri
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda pianogrande il 10/03/2015, 23:23

Le spie sono già "ovunque" solo che chi glie lo fa fare?

Per ogni barista o salumiere o idraulico o parrucchiere che non rilascia lo scontrino c'è un cliente compiacente o timido o ignorante quando non si tratta di vera e propria complicità.
La complicità consiste nell'invito a pagare senza fattura dietro congruo sconto.

Complice (ma che dovrebbe fare?) è anche chi lavora in nero.

Le spie potrebbero funzionare molto meglio se pagate ma non occorre stipendiare gli 007 (comunque, assolutamente vietato pagarli in nero).
Basterebbe creare il conflitto di interesse tra fornitore e cliente.
Un po' complicato crearlo tra bevitore di coca cola e barista ma il rimborso delle spese sanitarie, per esempio, funziona benissimo.

Dove mi trovo adesso per una contingenza della vita, niente di strano che ti offrano un caffè e paghino con la carta; roba che da noi ti guarderebbero come uno che ha voglia di scherzare.

Dopodiché ci sono i grandi evasori o elusori che riescono a non pagare con espedienti legali.

Lì è quel legale che deve cambiare di segno e dipende dal legislatore (e dal verificatore).

I trucchi contabili fino al falso in bilancio, le residenze diverse dal luogo di percezione/produzione del reddito etc. etc.

Possibile che i furbi stiano tutti dalla stessa parte?

Probabilmente stanno da tutte e due le parti (politici compresi) e ci marciano entrambi.

Prendiamo qualche studente vestito da turista e gli facciamo scoprire cosa combinano Google o FCA o l'artista o sportivo con residenza a Monte Carlo?

Lasciamola stare la Grecia.

Non ha molto da insegnarci.

Che per risolvere quei problemi bisogna anzitutto avere voglia di risolverli, credo che ci arriviamo senza l'aiuto di Tsipras che ci solo dato la plateale dimostrazione di non averne neanche un milligrammo di quella voglia.
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda franz il 11/03/2015, 8:14

Francamente abbiamo in Italia 5 forze di polizia ed una sovrabbondanza di personale pagato per fare quello che si vorrebbe far fare a studenti e/o finti turisti. Delle due l'una: o si affida il lavoro a studenti, previa un'istruzione di un paio di settimane (così sostendono i greci) ma si licenzia in toto la guardia di finanza e metà delle forze di polizia, oppure si fa a meno degli studenti e si obbligano gli agenti a fare il loro lavoro sul campo, per strada.
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda pianogrande il 11/03/2015, 9:56

franz ha scritto:Francamente abbiamo in Italia 5 forze di polizia ed una sovrabbondanza di personale pagato per fare quello che si vorrebbe far fare a studenti e/o finti turisti. Delle due l'una: o si affida il lavoro a studenti, previa un'istruzione di un paio di settimane (così sostendono i greci) ma si licenzia in toto la guardia di finanza e metà delle forze di polizia, oppure si fa a meno degli studenti e si obbligano gli agenti a fare il loro lavoro sul campo, per strada.


Perfettamente d'accordo.
Ci vuole la volontà di farle le cose.
Senza quella possiamo assumere milioni di agenti più o meno segreti ma le cose non cambieranno.
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda gabriele il 11/03/2015, 11:02

E si torna sempre a bomba...

Ogni volta viene fuori questo problema e tutti a proporre idee. Poi, come sempre, il Governo non fa nulla e l'anno dopo si ritorna beatamente sull'argomento.

Dato che anche io sono uno di quelli che propone idee, proporrò quella che da sempre viene citata nei vari forum o blog del bel paese.

Togliere la no tax area di 7500 euro e rendere detraibili le spese vive di ogni giorno. Poi vedrai che i compiacenti, ignoranti o timidi clienti faranno a botte per avere lo scontrino...

O ancora meglio (fantascienza), far in modo che le spese effettuate con i bancomat, o addiritura tramite nfc, siano automaticamente trasmesse ad una banca dati nominativa in modo da sostituire fiscamente lo scontrino fiscale. Così si ottiene meno contante che gira, meno scontrini e meno rotture per chi poi dovrà fare a maggio la dichiarazione dei redditi con le detrazioni a carico.
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda pianogrande il 11/03/2015, 12:05

gabriele ha scritto:
..... O ancora meglio (fantascienza), far in modo che le spese effettuate con i bancomat, o addiritura tramite nfc, siano automaticamente trasmesse ad una banca dati nominativa in modo da sostituire fiscamente lo scontrino fiscale. Così si ottiene meno contante che gira, meno scontrini e meno rotture per chi poi dovrà fare a maggio la dichiarazione dei redditi con le detrazioni a carico.


Questa "fantascienza" doveva essere il naturale sbocco della presa per il deretano più sfacciata nei confronti dei cittadini e cioè la ormai ultra quarantenne anagrafe tributaria nata nei primi anni settanta ma mai cresciuta.

Cosa ci vuole a mettere il codice fiscale nel bancomat?
Cosa ci vuole a trasmettere a una banca dati entrate e uscite di ogni singolo codice fiscale collegandola ai vari punti in cui si effettua un pagamento?
Compreso, ovviamente, il codice fiscale del percettore.

Sulle fatture c'è già il codice fiscale.
Perché debbo compilare un modulo, magari pagando un professionista, per chiedere un rimborso?

Perché l'anagrafe tributaria, rispetto alle sue potenzialità, è rimasta allo stato nascente.
Esiste anche una commissione parlamentare addetta alla vigilanza su un elemento così strategico (ah!... Ecco!...).
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda gabriele il 11/03/2015, 12:16

pianogrande ha scritto:
gabriele ha scritto:
..... O ancora meglio (fantascienza), far in modo che le spese effettuate con i bancomat, o addiritura tramite nfc, siano automaticamente trasmesse ad una banca dati nominativa in modo da sostituire fiscamente lo scontrino fiscale. Così si ottiene meno contante che gira, meno scontrini e meno rotture per chi poi dovrà fare a maggio la dichiarazione dei redditi con le detrazioni a carico.


Questa "fantascienza" doveva essere il naturale sbocco della presa per il deretano più sfacciata nei confronti dei cittadini e cioè la ormai ultra quarantenne anagrafe tributaria nata nei primi anni settanta ma mai cresciuta.

Cosa ci vuole a mettere il codice fiscale nel bancomat?
Cosa ci vuole a trasmettere a una banca dati entrate e uscite di ogni singolo codice fiscale collegandola ai vari punti in cui si effettua un pagamento?
Compreso, ovviamente, il codice fiscale del percettore.

Sulle fatture c'è già il codice fiscale.
Perché debbo compilare un modulo, magari pagando un professionista, per chiedere un rimborso?

Perché l'anagrafe tributaria, rispetto alle sue potenzialità, è rimasta allo stato nascente.
Esiste anche una commissione parlamentare addetta alla vigilanza su un elemento così strategico (ah!... Ecco!...).


ovviamente il mio "fantascienza" era ironico ;-)

Cosa ci vuole a non votare gente che del voto di scambio (posto sicuro in un ministero = voto) ne ha fatto una ragione di vita, ovvero di sopravvivenza?

Un'ultima chicca. I laureati italiani che vanno all'estero a lavorare devono presentare, ovviamente, il loro diploma di laurea al datore di lavoro, ma...

...il diploma di laurea da usare all'estero deve essere emesso dal ministero ed essere legalizzato dalla prefettura.

Allucinante?

no. Allucinante per un italiano medio è che una volta avuto il "pezzo di carta" legalizzato, al datore di lavoro estero basti una mail con il documento rasterizzato...anche se si tratta di un ente pubblico... :o
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda pianogrande il 11/03/2015, 12:32

Insomma, la burocrazia ci mangia vivi.
Se sommiamo questi costi aggiuntivi al carico fiscale già pesante, a quale percentuale arriviamo?
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda mauri il 11/03/2015, 20:15

pianogrande ha scritto:Insomma, la burocrazia ci mangia vivi.
Se sommiamo questi costi aggiuntivi al carico fiscale già pesante, a quale percentuale arriviamo?


arriviamo ai 60-70 miliardi di corruzione appunto, abbiamo una tessera sanitaria che può fare tutto anche da patente volendo...ma poi chi ci guadagna poi...
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Re: l'economia "in nero" vale fino a 290 miliardi l'anno

Messaggioda franz il 11/03/2015, 21:54

gabriele ha scritto:Togliere la no tax area di 7500 euro e rendere detraibili le spese vive di ogni giorno.

Definire "spese vive".
O eventualmente quelle "morte".
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