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Il fenomeno/mistero Renzi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda mariok il 25/02/2015, 11:51

Da oggi la responsabilità civile dei magistrati è legge.

Va in porto un altro cavallo di battaglia che, insieme a tanti altri, Berlusconi, con la sua potenza mediatica, con il suo strapotere economico, con la sua straordinaria popolarità, non è mai riuscito a realizzare.

Al di là del profilo politico del provvedimento (chi può dire se la responsabilità civile dei magistrati è di destra o di sinistra?) sta di fatto che non si era mai visto negli ultimi vent'anni tanta determinazione, fino alla sfrontatezza, di un politico nello sfidare dei santuari intoccabili come, nel caso specifico, quello dei magistrati, senza (per il momento) rimetterci le penne.

Sinceramente mi sembra, nel panorama italiano, un fenomeno inspiegabile e misterioso.

Spregiudicatezza del personaggio? Ma Berlusconi lo era meno? Meno ricattabile degli altri? Opposizioni ormai fiaccate dalle loro faide interne?

Non riesco a darmi una risposta. Voi che ne pensate?
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda pianogrande il 25/02/2015, 12:33

Sicuramente, il potere non deriva solo dal voto.
Sicuramente, non esiste solo la gerarchia istituzionale o ufficiale, se preferite.

In qualsiasi organizzazione (figuriamoci nello stato!) continuano a formarsi gerarchie parallele, organizzazioni più o meno clandestine che vanno ad inserirsi (o a sovrapporsi) nella gerarchia di facciata.

Questo per chi si illude di risolvere tutto col voto che è solo l'atto finale; la risultante di selezioni di cui sappiamo poco o niente.

Però (e non dimentichiamolo mai) questo vale sempre e per tutti; è un fattore comune e non può essere invocato per denigrare un politico rispetto ad un altro (almeno a questo livello di considerazioni generiche).

Fa parte di quella Informazione per la quale il cittadino consapevole deve continuamente lottare (e anche rischiare perfino la vita).
L'informazione, quella vera, è una forma di lotta politica (e durissima).

Sono sicuro ma non posso certo documentarlo (scusa Pier Paolo) che dietro quello che sappiamo di ogni politico di vertice c'è ben altro che le frasette tweettate o i discorsi nei congressi o le dichiarazioni in conferenza stampa.

Ripeto, è un fattore comune.

Il nostro primissimo approccio è giudicare dai risultati.

Per il resto c'è... tanta fatica; fino all'eroismo e non si può chiedere questo ad ogni singolo (semplice) cittadino.

Cercare di capire di più, comunque ed ognuno nelle sue possibilità, è un dovere se vogliamo una democrazia sempre più realizzata.
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda franz il 25/02/2015, 13:17

mariok ha scritto:... non si era mai visto negli ultimi vent'anni tanta determinazione, fino alla sfrontatezza, di un politico nello sfidare dei santuari intoccabili ... Non riesco a darmi una risposta. Voi che ne pensate?

Renzi dice che vuole cambiare l'Italia e non mi rattristo quando ci riesce.
Mi rattristo quando non lo fa o lo fa nella direzione sbagliata (Italicum, senato).
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda Robyn il 25/02/2015, 14:24

La responsabilità civile è il più grande attacco ai principi della liberal-democrazia uno strumento nelle mani dei potenti e dei prepotenti tant'è che Usa e Regno Unito non ce l'hanno
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda gabriele il 25/02/2015, 14:34

eh già! un grosso mistero sto Renzi....

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Assunzioni irregolari a Firenze, Renzi assolto perché “non addetto ai lavori”
Politica

"Dopo due condanne mi hanno assolto. Ristabilita la verità". Così Matteo Renzi esultava via Twitter dopo la sentenza della Corte dei Conti che lo ha sollevato dall'accusa di danno erariale per i contratti di assunzione nella sua segreteria tra il 2004 e il 2009. Resta l'imbarazzo delle motivazioni: secondo la Corte, infatti, l'allora presidente della Provincia di Firenze non era in grado di percepire le illegittimità del proprio operato
di Thomas Mackinson | 25 febbraio 2015

Quando è stato assolto ha esultato su Twitter: “La Corte mi aveva condannato a pagare 14mila euro per un atto amministrativo della Provincia di Firenze. Oggi condivido una piccola soddisfazione: l’appello ha annullato la condanna e la verità viene finalmente ristabilita”. Per Matteo Renzi sembrava chiusa così la vicenda dei portaborse senza laurea che aveva assunto nella sua segreteria personale con contratti e retribuzione da dirigenti negli anni dal 2004 al 2009. Per quella storia aveva subito due condanne da parte della Corte dei Conti della Toscana e tre anni dopo è arrivata l’assoluzione in appello nel Lazio. L’unico ad essere sollevato però, a quanto pare, è il diretto interessato.

Le motivazioni della sentenza emessa dai giudici della I Sezione centrale di appello di Roma il 4 febbraio 2015 tolgono al premier l’imbarazzo della condanna ma non altri. A pagina 11 del dispositivo si legge infatti: “Pur non ricorrendo gli estremi della cosiddetta “esimente politica”, questo Collegio ritiene di poter rilevare l’assenza dell’elemento psicologico sufficiente a incardinare la responsabilità amministrativa, in un procedimento amministrativo assistito da garanzie i cui eventuali vizi appaiono di difficile percezione da parte di un ‘non addetto ai lavori’”. In poche parole, Renzi viene assolto perché non in grado di percepire le illegittimità del proprio operato. E forse, già che oggi è Presidente del Consiglio, non è proprio motivo di festa. Piaccia o non piaccia, è questa la motivazione che ha seppellito le due sentenze della sezione giurisdizionale della Toscana che il 4 agosto 2011 (n. 282) e il 9 maggio 2012 (n. 227) avevano condannato Renzi e altre venti persone, tra colleghi di giunta e funzionari, per danno erariale con colpa grave.

E che cosa aveva mai combinato, l’allora presidente della Provincia e oggi premier d’Italia? Secondo il procuratore contabile aveva inquadrato nel suo staff quattro persone esterne all’amministrazione come funzionari, qualifica che richiede la laurea, pur non possedendola. L’indagine era nata da una denuncia anonima sull’assunzione di Marco Carrai, “uomo-ombra” del renzismo, all’epoca ventinovenne, sistemato nella segreteria del presidente nonostante fosse privo del diploma di laurea. Così per cinque anni, i quattro avrebbero beneficiato di uno stipendio maggiorato e non dovuto. Una violazione delle disposizioni sulla contrattazione collettiva del comparto previste dall’art. 90 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL, d.lgs 267/2000) che avrebbe prodotto un danno per l’amministrazione stimato in 2.1 milioni di euro, ridotto dai giudici di primo grado a un risarcimento di 50mila. Di questa somma, circa 14mila euro sono stati posti a carico del rottamatore. La cifra è modesta, il significato politico del giudizio di prima grandezza.

Alla fine resta una sentenza di assoluzione dalle motivazioni sorprendenti, per certi versi preoccupanti. Il direttore di Lex Italia, rivista di diritto pubblico, Giovanni Virga la spiega così: “Il collegio ha ritenuto che l’attuale Presidente del Consiglio, pur essendo in possesso di una laurea in giurisprudenza, è un “non addetto ai lavori” che si fida ciecamente degli apparati burocratici (che quindi sono stati giustamente condannati in primo grado) e che non è in grado nemmeno di rilevare che al personale privo di laurea da lui assunto in via fiduciaria non può essere corrisposto il trattamento economico previsto per i laureati”. Il principio rischia di spalancare le porte a un sistema diffuso di elusione della responsabilità erariale. “Serve anche a mandare assolti nei giudizi di responsabilità i politici di vertice i quali, essendo “non addetti ai lavori” non possono essere ritenuti responsabili degli atti da loro adottati”.

I giudici, a onor del vero, avevano anche un’altra strada per assolvere Renzi. Era ben nascosta nei meandri della riforma della Pa del suo ministro Madia presentata il 13 giugno e convertita l’11 agosto 2014 come legge n. 114. Lì è spuntato un comma 3-bis che modifica il Testo Unico degli Enti Locali proprio nella parte che riguarda l’inquadramento del personale di staff esterno alla PA. Dispone che “resta fermo il divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è parametrato a quello dirigenziale”. Con un lessico un po’ oscuro e bizantino, il comma sembra acclarare la possibilità di parametrare il trattamento economico dei “portaborse” sprovvisti di laurea a quello dei dirigenti; proprio l’inciampo oggetto dell’appello di Renzi nel Lazio. Da qui, il sospetto che non fosse entrato nella riforma per caso ma ad “usum delfini”, perché venisse applicato retroattivamente dalla Corte dei conti in base al principio di retroattività della legge favorevole al reo. Non è stato necessario usufruire della legge ad personam. E’ bastato che la persona ignorasse la legge. Così, l’ignoranza mai ammessa per legge viene sdoganata per sentenza.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... e/1451685/
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda pianogrande il 25/02/2015, 14:49

Alla fine il reato consiste nell'aver operato a prescindere dal valore legale del titolo di studio.
Tutto sommato un atto politico.

Il discorso di principio, invece, non mi trova assolutamente d'accordo.

Un responsabile che responsabile è se i suoi collaboratori possono commettere reati e lui non ha i sensori per rendersene conto?

E' un responsabile non all'altezza della situazione.

Figuraccia per incompetenza/inattitudine è il minimo che si possa dire e se la sentenza certifica questa "verità" forse è meglio esultare in privato piuttosto che su un social.
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda gabriele il 25/02/2015, 15:05

pianogrande ha scritto:Alla fine il reato consiste nell'aver operato a prescindere dal valore legale del titolo di studio.
Tutto sommato un atto politico.

Il discorso di principio, invece, non mi trova assolutamente d'accordo.

Un responsabile che responsabile è se i suoi collaboratori possono commettere reati e lui non ha i sensori per rendersene conto?

E' un responsabile non all'altezza della situazione.

Figuraccia per incompetenza/inattitudine è il minimo che si possa dire e se la sentenza certifica questa "verità" forse è meglio esultare in privato piuttosto che su un social.


Forse ti è sfuggita una cosa. Chi è dentro alla pubblica amministrazione l'ha di certo notata. Che amministratore è colui che si avvale di consulenti esterni invece di valorizzare le risorse interne? Non mi si venga a dire che la provincia di Firenze non ha (ha avuto) un ufficio di avvocatura.

Sappiamo perchè gli enti pubblici acquisiscono risorse esterne invece di utilizzare quelle interne, magari valide...

insomma, nulla di nuovo sotto il sole. E questo serve a far capire perché Renzi abbia tanto successo in un paese come il nostro.
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda pianogrande il 25/02/2015, 16:31

Un ufficio di avvocatura formato da dipendenti credo sia quanto di più anacronistico si possa immaginare.

Ritengo che quello della assistenza legale sia un esempio molto rappresentativo dei casi in cui si debba ricorrere a terzi e non a dipendenti.

In ogni caso, gli esterni potevano essere considerati una integrazione e non un doppione e ci vorrebbe qualcuno addentro nei dettagli per stabilirlo.

Rimane l'infrazione dovuta alla mancanza del titolo di studio.

Dal punto di vista sostanziale non sono in grado di giudicare.

Dal punto di vista legale (e politico) ed in particolare nel nostro paese di caste chiuse e privilegiate, il discorso da fare sarebbe molto più ampio.
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda gabriele il 25/02/2015, 17:26

pianogrande ha scritto:Un ufficio di avvocatura formato da dipendenti credo sia quanto di più anacronistico si possa immaginare.


Spero tu stia scherzando. Le provincie sono ente giudicante amministrativo per alcune tipologie di infrazioni e devono avere un pool di avvocati che seguono le pratiche poste in essere dai vari enti accertatori.

Durante l'esperienza di controllo ambientale mi sono confrontato alcune volte con gli avvocati della provincia di Vicenza. Persone preparatissime che mi hanno insegnato moltissimo.
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Re: Il fenomeno/mistero Renzi

Messaggioda franz il 25/02/2015, 19:04

Robyn ha scritto:La responsabilità civile è il più grande attacco ai principi della liberal-democrazia uno strumento nelle mani dei potenti e dei prepotenti tant'è che Usa e Regno Unito non ce l'hanno

Forse perchè in USA e UK la responsabilità civile dei giudici non serve, come non servono leggi antimafia in Olanda e Danimarca (in USA sì). Se domani servissero, le farebbero.
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