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Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda franz il 15/02/2015, 0:01

Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”
I disabili: “Ma spendiamo meno, è una necessità”
AFP

Marco Bongi, dell’associazione Apri: «Non abbiamo scelta, il Comune ci ha tagliato il buono taxi»

14/02/2015
fabrizio assandri

«O tornate indietro o vi denunciamo». I ciechi dell’associazione Apri – retinopatici e ipovedenti – hanno ricevuto mail e telefonate di questo tenore, in parte anonime, in parte da tassisti, perché hanno siglato un accordo con gli autisti di Uber. «Ci hanno detto che possono denunciarci anche da passeggeri» racconta Marco Bongi, dell’associazione che a Torino ha duecento soci. Aggiunge: «Dopo che il Comune ci ha tagliato i buoni taxi non abbiamo scelta: o stiamo chiusi in casa o ci arrangiamo. Se vado a lavoro in taxi, perdo mezzo stipendio».

Bongi non vuole entrare nelle questioni giuridiche e politiche a proposito di Uber: «Per noi è un fatto di necessità. Non sappiamo se la sentenza del Consiglio di Stato, che ha bocciato le delibere sui buoni taxi, avrà effetto su di noi. Intanto, dobbiamo muoverci in città». La convenzione con il contestato servizio Uber, contro il quale i tassisti torinesi sciopereranno martedì, è particolarmente vantaggiosa per i ciechi. «Spendiamo un terzo rispetto al taxi. Uber ci fa uno sconto del 20 per cento sulle sue tariffe già basse, noi formeremo gli autisti su come accompagnare un non vedente». Federico Rolando, portavoce dei sindacati dei taxi, si dice allibito. «E’ grottesco: capiamo i loro problemi, ma non ci si può affidare a autisti abusivi. Il Comune intervenga». E annuncia azioni di contrasto all’alleanza Uber-ciechi e «contro ogni forma di abusivismo».

++ Sull’edizione cartacea la versione integrale dell’articolo ++
http://www.lastampa.it/2015/02/14/crona ... agina.html
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda pianogrande il 15/02/2015, 2:10

L'abusivismo no e siamo d'accordo.

Le caste protette (i monopoli legalizzati) nemmeno e non sono d'accordo i tassisti.

La concorrenza? per carità!

Insomma, chi lavora in nero è un abusivo e va perseguito.

Il fatto è che viene perseguita anche la libera concorrenza con licenze a numero chiuso (e vendute e peso d'oro) la cui vendita costituisce il TFR del tassista.

Ma se do un passaggio a un amico o a un autostoppista, posso essere denunciato come tassista abusivo?

Secondo questi tassisti, sì.
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda franz il 15/02/2015, 10:42

pianogrande ha scritto:Ma se do un passaggio a un amico o a un autostoppista, posso essere denunciato come tassista abusivo?

Secondo questi tassisti, sì.

Io direi di no, sono libero di dare un passaggio a chi voglio e di chiederlo (ma fare l'autostop mi pare sia vietato dal codice della strada).

Il problema è invece se io mi organizzo attivamente per dare passaggi o accettarli.
Ci sono nel mondo centinaia di iniziative di car sharing e di utilizzo razionale dell'auto per evitare 4 macchine con un solo essere umano all'interno, ognuno diretto nello stesso luogo. Per ottenere questa razionalizzazione dei costruire reti, siti, campagne pubblicitarie, organizzare gli spostamenti. Ecco questa attività organizzata sicuramente non piace ai taxisti.
Uber se vogliamo (ma ce ne sono altri) è il passo tecnologico successivo che rende la cosa cosi' semplice da danneggiare fortemente la categoria. Ma costituisce un grande risparmio per i consumatori. Io sto dalla parte dei consumatori.
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda mariok il 15/02/2015, 11:12

Ma questi di Uber pagano le tasse come gli altri? Se non è così, allora è concorrenza sleale che va perseguita.
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda franz il 15/02/2015, 12:27

In un sistema che funziona certo che devono pagare le imposte sul reddito.
Basta che Uber sia obbligata a dare al fisco le coordinate di ogni pagamento e la cosa è fatta.

Quello che è intollerabile è la minaccia ai non vedenti.
Come si suol dire "Botte da orbi?"
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda mariok il 15/02/2015, 16:20

Da quello che capisco, dovrebbero pagare le tasse "in un sistema che funziona". Ma siccome il nostro sistema, anche in questo caso, non funziona, non le pagano.

E siamo alle solite in questo paese. Principi generali sacrosanti (come quello della libera concorrenza) cascano sui dettagli.

Così vogliamo attuare la flexsecurity, ma le strutture per le politiche attive sul lavoro non funzionano.
Vogliamo aprire il mercato dell'energia, ma in una situazione di grande opacità, come quella in cui due aziende (Enel servizio elettrico ed Enel energia) che dovrebbero farsi la concorrenza condividono il nome e gran parte delle strutture.
Abbiamo i prezzi dei farmaci tra i più alti d'Europa, ma di liberalizzazione delle farmacie, anche quel poco promesso a parole da Monti, non se ne parla.
Gridiamo allo scandalo per le cosiddette pensioni d'oro, ma poiché l'Inps (almeno per la parte ex Inpdap) non ha i dati per ricalcolare le pensioni con il metodo contributivo, quello che al più si riesce a fare è imporre qualche nuovo "contributo di solidarietà", cioè una nuova tassa sul reddito applicata solo ad una parte dei contribuenti e quindi in modo incostituzionale.
Ci lamentiamo della insostenibilità di un regime di servizi gratis a tutti, soprattutto in campo sanitario ed universitario, ma se ripartissimo i costi sulla base del reddito, finiremmo col premiare gli evasori e penalizzare quella solita parte di ceto medio (lavoratori dipendenti e pensionati) che paga le tasse.

E così via. E' chiaro che così si finisce col giustificare ogni chiusura corporativa.
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda annalu il 15/02/2015, 19:17

Intanto il primo round l'ha vinto Uber.
Da La Stampa:
Il giudice assolve Uber, i tassisti: “Sarà guerra”
A Genova la prima sentenza del genere: annullata la sanzione a un driver “abusivo”.

PABLO CALZERONI, LORENZA CASTAGNERI
GENOVA
Una sentenza terremoto. Ieri il giudice di pace Giovanni Gualandi ha accolto il ricorso presentato da un driver Uber che era stato sanzionato come tassista abusivo. È la prima volta che la magistratura si pronuncia, nel merito, sulla questione. E la reazione dei tassisti, da sempre contrari al servizio di “ride sharing”, non si è fatta attendere: «Speravamo che il Tribunale potesse confermare quello che diciamo da tempo e cioè che gli autisti di quella società svolgono la nostra professione abusivamente - dice Valerio Giacopinelli, socio della Cooperativa radio taxi e presidente della Fita - Ma così non è stato. È chiaro che ora tutto si complica. Noi andremo avanti. Una cosa è certa: questa sentenza avrà delle conseguenze. E nel futuro potrebbero verificarsi problemi di ordine pubblico che coinvolgeranno non soltanto la nostra categoria ma anche gli autisti Ncc, quelli del servizio di noleggio auto con conducente».

La sentenza del giudice di pace, le cui motivazioni saranno depositate nei primi giorni della prossima settimana, non fa giurisprudenza, ma costituisce un precedente clamoroso che di fatto scardina i principi su cui si è fondata fino ad oggi la crociata anti Uber. Una crociata sostenuta dai tassisti ma anche - e in prima persona - dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che sul tema era stato piuttosto categorico: «Qualsiasi app o innovazione che eroghi un servizio pubblico non autorizzato compie un esercizio abusivo della professione: non è permesso e non si può fare, che si chiami Uber o in qualsiasi altro modo».
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda pianogrande il 15/02/2015, 19:45

"..... e nel futuro potrebbero verificarsi problemi di ordine pubblico....."

Non è reato anche dire queste cose?

In ogni caso, l'abusivismo va strenuamente combattuto.
Innanzitutto, l'abusivismo legislativo che crea categorie protette e consumatori vessati e inermi per mancanza di libera concorrenza.

I cittadini dovrebbero ribellarsi alle categorie privilegiate ma la reazione più naturale è quella di battersi per entrare a farne parte.

Altro difettaccio degli italiani alla ricerca di nicchie sicure in cui rifugiarsi (come detto da un'altra parte) e chi resta fuori paga per tutti.
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda franz il 16/02/2015, 11:23

mariok ha scritto:Da quello che capisco, dovrebbero pagare le tasse "in un sistema che funziona". Ma siccome il nostro sistema, anche in questo caso, non funziona, non le pagano.

In realtà le pagano. Vedere questa descrizione. http://www.fabiobarisone.com/tuttoilres ... iffe-taxi/

Per quanto riguarda le dichiarazioni di Lupi, citate da annalu, l'oggetto del contendere è che non si tratta di un servizio pubblico, soggetto ad autorizzazione/licenza ma di carpooling ( http://it.wikipedia.org/wiki/Car_pooling ).
Uber in realtà è una gamma di servizi, taxi compreso, ma la parte Taxi non è stata implementata in Italia proprio perché illegale)
E stato implementato invece il carpooling. Non c'è tassamento e non si paga nulla direttamente al conducente. Chi ottiene il passaggio paga via carta di credito (quindi tracciabile per il fisco) ad Uber e poi questa compagnia regola il conto con chi ha offerto il veicolo per la condivisione. Non c'è obbligo di servizio, non ci sono orari fissi ed obbligatori (diversamente dal Taxi).

Vedere anche http://it.wikipedia.org/wiki/Uber e http://en.wikipedia.org/wiki/Uber_%28company%29
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Re: Taxisti contro i ciechi: “Guai se usate Uber”

Messaggioda pianogrande il 16/02/2015, 11:35

Quindi, ai tassisti non resta che la minaccia ai singoli utenti.

Diversamente, sarebbe bastato (ammesso che ce ne fosse bisogno) un esposto alla magistratura.

Poi minacciano anche lo stato prospettando "problemi di ordine pubblico".

Sono categorie potentissime (insieme a camionisti e quant'altro).

Sono categorie create dalla ricerca del consenso politico di una parte della popolazione a discapito di altre parti.

La democrazia può anche essere usata per creare caste dominanti sufficienti a garantirsi il voto.
Il resto della popolazione può attaccarsi al tram.
Ammesso che i tassisti non gli creino problemi di ordine pubblico sulle rotaie.
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