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Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda ranvit il 04/02/2015, 20:25

Pianogrande....un po' di otttimismo no?
Stai sereno :D Si troverà un accordo.
Non conviene a nessuno forzare..... ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 05/02/2015, 8:16

Corriere:

Bce alla Grecia: «Verso la sospensione dei finanziamenti alle banche»
scrive sempre la Bce in una nota, spiegando perché il consiglio direttivo abbia, di fatto, chiuso il rubinetto della liquidità alle banche greche

http://www.corriere.it/esteri/15_febbra ... fffa.shtml

Repubblica:
Ultimatum Bce alla Grecia: "I vostri Bond non sono più garanzia per ottenere liquidità"
La Banca centrale europea mette in enorme difficoltà il governo Tipras, togliendo alle banche elleniche l'accesso alle normali aste di liquidità e giudicando il programma di salvataggio greco a rischio

http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ref=HREA-1

Sole24Ore:
La Bce sospende i fondi alla Grecia: Tsipras con le spalle al muro -
La deroga consentiva alle banche greche di prelevare liquidità dalla Bce fornendo a garanzia titoli di Stato nonostante il Paese non avesse più un rating al livello d'investimento, ma speculativo. Cosa che non potranno più fare.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABQqC5oC
Il documento segreto tedesco - «Offriamo un patto ad Atene»
Gli aggiustamenti fiscali ed esterni sono stati dolorosi, ma il cambiamento di un sistema politico e di un'economia piagati da clientelismo e corruzione è stato modesto.

L'Fmi fa notare che il governo precedente non è riuscito a varare 13 delle 14 riforme che si era impegnato a intraprendere. E il bisogno di riforme radicali del settore pubblico e privato è innegabile.
L'accordo deve essere il seguente: riforme profonde e radicali in cambio della libertà dal vincolo del debito.

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=ABSKwCpC
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda ranvit il 05/02/2015, 9:53

Vedremo..... ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda mariok il 05/02/2015, 10:00

L'Fmi fa notare che il governo precedente non è riuscito a varare 13 delle 14 riforme che si era impegnato a intraprendere. E il bisogno di riforme radicali del settore pubblico e privato è innegabile.
L'accordo deve essere il seguente: riforme profonde e radicali in cambio della libertà dal vincolo del debito.


Mi sembra giusto e ragionevole. Il problema che a sostenerlo non dovrebbe essere l'Fmi (una banca) ma uno con un ruolo politico tipo Juncker, che invece non conta e non decide nulla.

Sembra solo un problema formale, ma per le implicazioni politiche che hanno una rottura o una soluzione della questione, il problema è sostanziale.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 05/02/2015, 10:46

L'analisi di Oscar Giannino.


Il bluff di Syriza è già caduto: rifletta su questi punti chi vuole riproporlo
Home · debito pubblico · Il bluff di Syriza è già caduto: rifletta su questi punti chi vuole riproporlo

La visita ieri in Italia del premier greco Alexis Tsipras e del neoministro dell’Economia Yanis Varoufakis ha già scoperto il bluff di Syriza. Forse è il caso che l’informazione italiana ed europea si diano una regolata. La vittoria di Syriza alle elezioni di due domeniche fa è stata salutata da un torrente di entusiastici commenti. S’inneggiava alla svolta salvifica. L’Europa non avrebbe potuto che acconsentire alla promessa più importante fatta da Syriza ai greci, l’abbattimento del 50-60% del debito pubblico che all’80% è detenuto dalla BCE, dall’Eurosistema delle banche centrali dell’euroarea, e dai paesi membri dell’euro tramite l’EFSF. Perché non si poteva chiedere ai greci, con il loro 26% di disoccupazione e un quarto del PIl 2008 finora evaporato, di addossarsi ancora il 175% di PIl di debito pubblico.

E invece no. Aveva ragione chi si è permesso di obiettare che quella promessa era impossibile. Aveva ragione – pradossalmente e diamogliene atto – l’attuale ministro Varoufakis, che due anni fa sul suo blog invitava chi sa far di conto a non credere alla lettera al programma di Syriza, “molte delle cui promesse sono irrealizzabili a cominciare dall’abbattimento del debito” (sue testuali parole).

Proprio così. Infatti, nelle parole di Renzi e di Padoan Schioppa ieri seguite agli incontri con la delegazione greca, troverete detto e scritto che con Tsipras e Varoufakuis il governo italiano non è entrato nel merito delle loro proposte, esattamente come Renzi aveva concordato domenica scorsa a telefono con la Merkel. E quanto alle proposte concrete di Syriza, Varoufakis e Tsipras nelle loro dichiarazioni hanno abbandonato anche solo l’idea di abbattere il debito. Chiedono per una parte di trasformarne le cedole, cioè i rendimenti, agganciandoli alla crescita del PIL (proposta non nuova: qui un paper – di econoministi tedeschi! – che la illustra, qui una valutazione tecnica del FMI, qui la stroncatura di operatori del mercato), e di allungarne ancora la durata (che già oggi, nella media del debito esistente, grazie alle due ristrutturazioni assistite dalla Ue e dalla BCE, è superiore ai 16 anni rispetto ai 6,5 del debito italiano attuale) attraverso la conversione da trentennale a perpetual dei titoli greci detenuti dalla BCE. L’idea di una conferenza europea sul debito, l’esca verso Italia Spagna Portogallo e Francia per verificare se tutti insieme avrebbero fatto fronte comune contro il resto dell’Unione europea, è sparita anch’essa.

(... segue ...)



Nota: dato che nell'articolo ci sono molti interessanti link, consiglio di proseguire la lettura qui: http://www.leoniblog.it/2015/02/04/il-b ... iproporlo/
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda mariok il 05/02/2015, 11:26

Articolo interessante, ma ancora superficiale.

Per dare un giudizio equilibrato sulla situazione, occorrerebbe chiarire alcuni punti:

1) Quali sono le 13 riforme che, secondo l'Fmi, il precedente governo non ha fatto e perché? Se è per incapacità o mancanza di volontà, avrebbero fatto bene i greci, al di là delle impossibili promesse elettorali, a cambiare cavallo.

2) Mentiva Samaras quando sosteneva che la vittoria di Syriza avrebbe vanificato i risultati finora conseguiti? Quali risultati? Solo quello di affamare un popolo o anche quello di modernizzare e dare una prospettiva di sviluppo (che non è solo crescita del Pil) al paese? Un giudizio sul governo uscente va pur dato, anche per capire meglio a che punto si trovano.

3) Esiste un piano di Tsipras per rilanciare l'economia del paese? Liquidare il tutto come fa Giannino come "il ritorno della Grecia allo statalismo assistito che l’ha rovinata" suggerisce il sospetto di posizione ideologica/preconcetta. Non è, per esempio, la stessa cosa promettere "l’elettricità gratis a 300 mila famiglie" (a chi? a chi è sul lastrico? e sarebbe giusto, o a pioggia a tutti?) o "il ritorno alle assunzioni pubbliche" e così via. Insomma bisognerebbe entrare un po' più nel merito.

4) Affermazioni, che tradiscono un certo livore tipo "Altrimenti li chiedessero a Putin, i soldi e gli aiuti." non aiutano a capire i problemi. Così, quando si dice: "Né le riforme per accrescere produttività e apertura dei mercati possono essere buttate a mare, altrimenti la debolezza dell’economia greca continuerà ad eternarsi fino a un nuovo default sotto un nuovo governo dalla spesa facile" bisognerebbe chiarire meglio, e più pacatamente, quali sono in concreto queste riforme che andrebbero ragionevolmente fatte e che il nuovo governo si rifiuta di fare.

Se non si analizzano questi ed altri nodi della questione, per capire senza pregiudizi chi è nel torto e chi nella ragione, si rimane impantanati nella propaganda in cui simmetricamente si fronteggiano i sostenitori del "rigore" con quelli della "crescita" a colpi di slogan.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 05/02/2015, 11:56

Cercherò, se ho tempo, di avere questo elenco ma immagino che siano cose tipo sistema pensionistico, riforma della pubblica amministrazione e cose di questo genere. Di fatto queste riforme non sono state fatte ma al loro posto è giusto dirlo, sono stati fatti tagli. Tagli è diverso da riformare. Licenziare dipendenti pubblici è cosa diversa da riformare la pubblica amminitsrazione.
Anzi forse pririo la mancanza di riforme ha reso necessari tagli piu' dolorosi.

I tagli hanno effetto sulla spesa pubblica, quindi sul bilancio ed in parte hanno influito sulla ripresa (la grecia alla fine del 2014 era quotata per una crescita del 2.9% per il 2015. Questi credo sono i risultati oggi a rischio.

Certo che era giusto cambiare cavallo ma allora sarebbe legittimo votare per chi proponeva quelle riforme.
Invece Tsipras mi pare si sia profilato non sulle riforme ma sul ripristino dei tagli subiti e sul problema debito/troica.
Tsipras si profila piuttosto come partito della ripresa della spesa pubblica.
Ottimo per prendere voti ma anche per sfasciare l'economia.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda Robyn il 05/02/2015, 12:18

Secondo me l'europa non è intelligente perche Siryza anche se non sembra è un governo più austero rispetto a Samaras le cose stanno nella capacità dell'europa di riuscire a far fare le riforme alla Grecia a saper prendere la palla al balzo.Bisogna capire dove sono finiti i tagli della Grecia perche se si è tagliato dove non si doveva tagliare e sono finiti sul debito pubblico è normale che senza stimolare la domanda e con la deflazione la Grecia abbia visto crescere il suo debito dal 125 al 175% del Pil.Se Siryza vuole ripristinare tredicesime e un minimo nel reddito,deve tagliare la spesa improduttiva che sono i militari combattere l'evasione e la corruzione e i risparmi che ottiene li destina alle fasce sociali più indigenti senza fare altri debiti.Poi naturalmente se fà le riforme della Pa in particolare come stà facendo l'Italia con l'efficenza e delle pensioni può ottenere una dilazione a lungo termine dei debiti.In genere affidarsi alla propaganda demonizzatrice contro Siryza anziche entrare nel merito delle cose è facile è il metodo dei più forti ma alla fine i nodi vengono sempre al pettine,per ex la deflazione che può rendere insostenibile il debito
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 05/02/2015, 13:10

Le riforme devono farle i greci, nel senso che sono i greci che devono realizzare la loro necessità e provvedere.

Ho trovato un elemento per la domanda di Mariok.
Si parla di 13 riforme non fatte su 14.
Ho trovato tracce dell'unica fatta: la privatizzazione del porto del Pireo.
Che tra l'altro il nuovo governo intende non rispettare.

“La prima fase della privatizzazione del porto del Pireo è stata una delle pochissime storie di successo che lo Stato greco ha potuto presentare su questo fronte”, spiega la corrispondente di Euronews Symela Touchtidou. “Da quanto è cominciata, nel 2008, il movimento di container commerciali dal porto del Pireo è salito del 130%. Ma ora le relazioni tra il nuovo governo greco e gli investitori cinesi sono appese a un filo”, conclude.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda mariok il 05/02/2015, 17:23

Dichiarazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi

“La decisione della Banca centrale europea sulla Grecia è legittima e opportuna, dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo. In un confronto diretto e positivo per una Unione che - andando oltre una concezione burocratica tutta rivolta alla austerità - sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi e di guardare con maggiore fiducia e determinazione a un orizzonte europeo fatto di crescita e investimenti”.

Sono d'accordo. La decisione della BCE è conforme alle regole, era tenuta a prenderla.

Sì alla soluzione dei problemi. No al solito modo approssimativo di affrontare le questioni.

E ora un po' di poesia:


Nichi Vendola
58 minuti fa ·
Le scelte compiute dalla Banca Centrale Europea nelle ultime ore hanno il sapore di un vero e proprio ricatto nei confronti della Grecia. Provano a neutralizzare il significato di una svolta democratica che parla a tutta l'Europa e che dice che è giunto il momento di archiviare le politiche dell'austerity.
La Bce ha commesso un atto molto grave, compromettendo il sogno degli Stati Uniti d'Europa.
Berlino deve delle risposte e noi militiamo in quella parte di Europa e di mondo che chiede che venga abbattuto il muro di Berlino.


noi militiamo in quella parte di Europa e di mondo che chiede che venga abbattuto il muro di Berlino


ragazzi che forza! :lol: :lol: :lol:
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