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Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda flaviomob il 08/01/2015, 1:45

Mariok aveva risposto sul tema del reddito minimo e di esso si trattava, sia in relazione a "proposte concrete" di una sinistra democratica e moderna, sia in relazione a proposte che questo governo, molto spostato al centro, non sta realizzando. Questo indipendentemente dal tema "un nuovo partito a sinistra", considerando del resto che già esistono SEL, Rifondazione, PSI (rifondato nel 2007), una parte del PD, una parte di M5S e forse esiste ancora il PDCI,poi Rivoluzione Civile, poi Altra Europa con Tsipras... insomma direi che non ci facciamo mancare nulla! :lol:


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda franz il 08/01/2015, 14:08

ma certo, il thread è fisarmonica perché si allarga e si chiude cercando di capire cosa è sinistra e politiche di sinistra e cosa potrebbe essere un "nuovo partito di sinistra" i che fa cose di sinistra.
Ripeto la prococazione. Dateci un Cameron+Clegg, una Merkel, anche una lady di ferro nel caso.
Ma fateci uscire da questo piattume :cry:
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda Robyn il 08/01/2015, 19:34

Andare alla ricerca di nuovi leader non serve a niente,bisogna fare delle grandi scelte per evitare il declino.Non sò cosa si intenda per politiche di cdx dipende da cosa perche cose che possono sembrare di destra possono essere di sinistra ormai non ci si può più arrampicare sugli specchi come l'art 18 l'indennizzo.Il taglio della spesa può essere di sinistra ma dipende da come lo fai cioè se escludi il welfare e tagli gli enti inutili e le partecipate e se si fà in modo che il lavoratori pubblici che svolgono servizi nel pubblico lo vanno a fare nel privato parliamo dei lavoratori della burocrazia con la costituzione di agenzie che svolgono servizi vari questo anche è difendere il lavoro.Altro aspetto e il contrasto all'evasione con la tracciabilità elettronica e il contrasto alla corruzione.Altre cose possono essere per esempio sviluppare la produttività con il merito e togliendo gli scatti di anzianità.Altro aspetto ancora e la diminuzione del cuneo fiscale scaricando l'assistenza sulla fiscalità generale e introducendo il rmg.Altro aspetto ancora e che si taglia la spesa e si fà la lotta all'evasione si possono diminuire le tasse cosa che consente alle classi più agiate di farsi l'assicurazione per la sanità.Altre cose ancora è combattere l'assenteismo e fare delle assicurazioni per i giorni di carenza in cui le regole siano uguali nel pubblico e nel privato.Pubbilco e privato possono si avere le stesse regole tranne eccezioni parliamo della riforma brunetta perche il pubblico ha le sue paticolarità.Altro aspetto importante e l'edilizia sociale.Poi naturalmente ci sono gli investimenti sia nel pubblico con la digitalizzazione che nel privato con gli investimenti industriali
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda annalu il 08/01/2015, 21:48

flaviomob ha scritto:... Questo indipendentemente dal tema "un nuovo partito a sinistra", considerando del resto che già esistono SEL, Rifondazione, PSI (rifondato nel 2007), una parte del PD, una parte di M5S e forse esiste ancora il PDCI,poi Rivoluzione Civile, poi Altra Europa con Tsipras... insomma direi che non ci facciamo mancare nulla! :lol:

Ecco, direi che questa è l'unica vera risposta pertinente al titolo del thread: di partiti di sinistra non ne mancano certo, ed anche di partiti di centro e di destra se mai ne abbiamo troppi.
Io vi leggo, ma è difficile seguire questo argomento, che straborda continuamente dal titolo iniziale verso temi di maggior interesse intrinseco.
Perché non lo abbandonate, questo thread, trasferendo i diversi dibattiti in thread più pertinenti?

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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda pianogrande il 08/01/2015, 23:20

Il vero problema è la differenza tra le chiacchiere e i fatti.
Un nuovo partito che faccia davvero qualcosa di nuovo sarebbe il benvenuto.
Non è solo una battuta: bisognerebbe invertire la sequenza.
Andare dietro a qualcuno che sta facendo.
Ad esempio, come ai tempi d'oro del partito radicale che poi è diventato il miserello che è ma che è stato davvero un partito innovatore.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda mariok il 09/01/2015, 11:24

annalu ha scritto:Perché non lo abbandonate, questo thread, trasferendo i diversi dibattiti in thread più pertinenti?

Annalu


Colgo l'invito e ci provo

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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda mariok il 16/01/2015, 18:01

Angela Mauro
Giornalista politica, L'Huffington Post

Facile dire Tsipras... urge rottamare a sinistra
Pubblicato: 16/01/2015 15:15 CET Aggiornato: 9 minuti fa

Scrivere questo post è scomodo. Tanto vale scriverlo in maniera secca e diretta. Credo possa intercettare gran parte dei pensieri di chi si pensa di sinistra, di chi in Italia fa il tifo per la vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni del prossimo 25 gennaio ad Atene, di chi in Italia cerca la magra consolazione in una frase: "Vinciamo. Ma in un altro paese", ma soprattutto di chi vorrebbe ripetere il miracolo Tsipras in Italia ma per scelta resta lontano dai circuiti italiani che hanno deciso di sventolare la sua bandiera. Perché resta lontano? E' tutta colpa di Matteo Renzi che assorbe ogni istinto di sinistra nel paese? Non credo. Di sicuro c'è che fino a quando la cosiddetta 'sinistra' sceglierà di far parlare di sé a pseudo leader che hanno fatto il loro tempo, i loro esperimenti, i loro fallimenti, fino a quando sarà così non ci sarà mai una Syriza in Italia. E' una considerazione banale, anche scontata. Ma vale la pena dirla: serve una rottamazione a sinistra. In Italia.

E serve che qualcuno lo faccia, che compia il passo. Ce ne sono tanti, nei movimenti sociali che si sono ritrovati intorno al fallito esperimento della lista Tsipras alle europee e nei piccolissimi partiti di sinistra o in quello che rimane. Si fanno le stesse domande. Si danno anche delle risposte. Ma non hanno il coraggio di dire al proprio leader: scusa, con tutto il rispetto, hai fatto il tuo tempo, fatti da parte, ora parlo io. Non è questione di essere o non essere educati. E' questione di coraggio, di visione, di capacità di lettura del proprio tempo e di necessità di azione. Fino a quando tutto questo non ci sarà, in Italia resteranno solo curva sud e curva nord delle tifoserie per Tsipras, con piccole appendici in Parlamento, sparuti gruppi (Sel) e singoli (nel Pd) che chiedono a Renzi di rinegoziare il debito italiano con l'Europa, come intende fare Syriza in Grecia in caso di vittoria elettorale. Francamente, è uno spettacolo disperato e disperante.

Il punto è che a farsi da parte dovrebbero essere loro stessi, gli pseudo leader che questa mattina hanno preso la parola alla Camera nella conferenza stampa dal titolo 'Cambia la Grecia, cambia l'Europa'. Antonio Ingroia, Paolo Ferrero e altri reduci di altri esperimenti, di un'altra epoca. Evidentemente non capiscono che sarebbe il caso di abbandonare il campo. Eccesso di zelo e generosità verso la 'causa'? Qualunque sia la ragione, se non lo capiscono loro è ora di farglielo capire. E allo stesso tempo pensare un modo per essere sinistra in Italia ora, se davvero si pensa che questo spazio esista. Tanto vale provarci: ormai non c'è più nulla da perdere.
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Grecia, dall'Italia parte la Brigata Kalimera

Messaggioda franz il 18/01/2015, 16:02

Grecia, dall'Italia parte la Brigata Kalimera: Pippo Civati, Stefano Fassina, Nichi Vendola & co a lezione da Alexis Tsipras
L'Huffington Post
Pubblicato: 17/01/2015 12:57 CET Aggiornato: 17/01/2015 13:01 CET
BRIGATA KALIMERA

L’obiettivo è ambizioso, quasi proibitivo: riprendere in mano le sorti di una sinistra messa all’angolo dal renzismo e relegata nei sondaggi a percentuali da 3-4% e portarla, se non alla vittoria, almeno ad essere politicamente rilevante. Per farlo, i delegati della brigata Kalimera, così si sono battezzati parlamentari e militanti del mondo sinistra Pd, Sel e di quell’area che alle ultime elezioni orbitava intorno alla lista Tsipras, partiranno alla volta della terra dove questa riscossa della sinistra è riuscita per davvero, a prendere “lezioni” dal suo principale artefice: Alexis Tsipras.

Il gruppo – come scrive oggi il Fatto Quotidiano - arriverà ad Atene il prossimo 22 gennaio, pochi giorni prima del voto che, secondo gli utlimi sondaggi, potrebbe portare il leader di Syriza a una storica vittoria per il Paese, schiacciata da anni di austerity. “Pensavamo di essere una trentina e invece abbiamo già superato i 200”, ha spiegato Raffaella Bollini dell’Arci, tra le promotrici dell’iniziativa. Ma chi c’è tra gli sponsor di questa eterogenea delegazione che sogna di poter dare vita a una Syriza italiana?

Si parte innanzitutto da quella parte della minoranza Pd sempre più a disagio in un partito a immagine e somiglianza del suo leader, Matteo Renzi. In primis Pippo Civati, che da mesi temporeggia sull’uscita dal partito in assenza di una grande piattaforma a sinistra che ancora non esiste ma che la spedizione greca potrebbe aiutare a fare aggregare. Con lui, un ex nemico interno che ora invece condivide con Civati la leadership dell’opposizione interna al Pd a Matteo Renzi, l’ex viceministro dell’Economia Stefano Fassina. Il tutto mentre, sullo sfondo, anche Sergio Cofferati dopo il caos delle primarie ligure, è ormai sempre più lontano dal partito e potrebbe candidarsi a diventare proprio uno dei principali punti di riferimento di questa nuova area politica.

Non solo Pd, però. Tra i delegati "gold" della brigata Kalispera, almeno come supporter di rilievo, c'è il leader di Sel Nichi Vendola, che prossimo a lasciare la presidenza della Regione Puglia, punta a far diventare la sua Sel il centro di gravità di questa nuova aggregazione. E il sogno di risvegliare la sinistra italiana riporta temporaneamente insieme anche vecchi nemici. Accanto a Sel, c’è quel che resta di Rifondazione Comunista, come il leader Paolo Ferrero o figure come Antonio Ingroia, uscite con le osse rotte dalle ultime elezioni politiche ma non ancora disposte a mettere da parte il proprio disegno politico.

In fondo, la lezione che Syriza sembra aver dato è che un’altra sinistra è non solo possibile ma può diventare forza di governo. Anche scacciando gli spettri di una possibile uscita dall’euro che al momento, nemmeno lo stesso Alexis Tsipras evoca più. I punti ora sono altri, e vanno da un rafforzamento dello stato sociale con un aumento della spesa pubblica alla rinegoziazione di una parte del debito estero greco. Impensabile, soltanto qualche anno fa, così come impensabile sarebbe stata forse il trionfo di una forza di sinistra esterna alla famiglia europea del socialismo. E che ora dà lezioni anche ai propri “cugini” italiani.

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/17 ... _ref=italy
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda mariok il 18/01/2015, 19:23

Civati, Fassina, Vendola, Ferrero, Ingroia (chi non muore...) tutti insieme disperatamente in pellegrinaggio da Tsipras. Per poi rispaccarsi alla prima occasione.

Chi sa le spese del viaggio chi le paga....
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