
È per questo che l'astrattezza insita nelle retoriche dei buoni sentimenti, dei diritti umani, della giustizia e del bene che non guardano in faccia nessuno pur di realizzarsi, suonano non solo false ed ipocrite. Ma, correttamente intese, sono anche pericolose. Soprattutto se trasposte in ambito sociale. L'amore che si deve dare al prossimo, e a cui ci richiama il Cristo nato a Betlemme, si esplica nella semplicità e spontaneità di un rapporto vero, fosse anche solo nella forza di un sorriso. Non certo nella ostentazione di un buonismo di maniera, o nella vanagloria dell' "impegno" e delle "politiche umanitarie".
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