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L'Italia e la questione Euro

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 22/12/2014, 16:53

ranvit ha scritto:La Germania federale in meno di 20 anni ci è riuscita, noi nemmeno in 150.


Appunto....noi non dovevamo neanche entrare nell'euro....ma visto che ci siamo ce lo volete dare un po' di tempo per metterci a posto, o no?

Altri 150? :roll:
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 22/12/2014, 20:20

Perché no? :lol:
...ogni popolo ha i suoi tempi 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gi.bo. il 22/12/2014, 20:41

franz ha scritto:
gi.bo. ha scritto:Purtroppo le quelle guerre a cui ti riferisci sono state sostituite da quelle invisibili che si combattono in campo economico e finanziario che fanno altrettante vittime se non anche più.
...
Gli obiettivi son sempre gli stessi e noi purtroppo sempre ad aspettare quel Godot che non passerà ma. Purtoppo :oops:

Hola

Francamente secondo me il tuo pessimismo cosmico ti impedisce di vedere bene come stanno le cose.
La popolazione mondiale nel 1950, subito dopo la seconda guerra mondiale, era 2 miliardi e mezzo.
Nel 2011 abbiamo superato i sette miliardi di abitanti.
Io tutte queste vittime non ne vedo, anzi vedo un'esplosione di vita nel pianeta che è impressionante.

E non mi pare che poi sia vero che tutti stiano ad aspettare godot (o baffone) ma che nel mondo ci si rimbocchi le maniche per lavorare sudando. Anzi, negli ultimi 40 anni il reddito procapite mondiale è quasi triplicato e come ormai tutti sanno è dimezzata percentualmente la povertà (chi soffre la fame) e sono raddoppiati obesi e sovrappeso.

Per non parlare poi di chi baffone non lo aspettava, perché già lo aveva. Quando se ne è se ne liberato, come ha iniziato a fare la Cina nel 1978, il reddito procapite (a prezzi costanti) è aumentato di 19 volte.
Io non rimpiango affatto il periodo delle guerre. Nessuno qui lo fa. Se le competizioni commerciali (ma anche le collaborazioni commerciali) danno questi risultati, non ho alcun godot da aspettare.
Piuttosto è vero che gli italiani subiscono passivamente una situazione che altrove non sarebbe tollerata.
Ma è colpa degli italiani, non certo dell'europa o della competizione commerciale mondiale.
L'aumento demografico non e' per niente un'indice per stabilire che il mondo sta' meglio di prima. Le analizziamo dove incide maggiormente questo aumento ci accorgeremo che sono gli stati piu' poveri quali l'India , Cina e Amarica latina.
Quindi questa esplosione non i pare un fatto del tutto positivo.
Crescita demografica dal 1960 al 2010

Europa da 605 milioni a 733 milioni di persone
America settentrionale da 199 milioni a 344 milioni di persone
America meridionale da 217 milioni a 580 milioni di persone
Africa da 282 milioni a 1007 milioni di persone
Asia da 1793 milioni a 4251 milioni di persone
Oceania da 16 milioni a 34 milioni di persone
fonte: Nazioni unite

http://www.homolaicus.com/economia/demografia.htm

Per quanto riguarda il reddito procapite quadruplicato, qui bisognerebbe analizzarlo attentamente e non fare la media alla Trilussa che spesso alcuni fanno. Le obesita? Certo che ci sono ma queste compaiono solo nei paesi ricchi. Non di certo in quelli poveri o sottosviluppati.

Ma al di la' di tutto questo il mio precedente ragionamento andava oltre a quello che puo' essere l'aumento demografico di questi ultimi decenni e quindi al rapporto crescita demografica e sviluppo economico.
Mi riferivo sopratutto alle crisi economiche-sociali che queste società ci stanno preparando e dalle quali non si notano sbocchi che non siano quelli a cui stiamo vivendo. Ricchi sempre piu' ricchi e poveri sempre piu' poveri. Un mondo in cui non esiste per niente un equilibrio sulla distribuzione dei beni di questa terra.
Tutto quello che ora ci propongono non risolve per niente queste problematiche da quel che possiamo vedere.

Quanto ancora dovremmo aspettare per vedere qualche risultato positivo come loro continuano a dirci? Anni, decenni, secoli?
Dopo averci messo a carita e preso anche la speranza e la dignita' cos'altro aspettano da noi? L'anima?

Qualcuno non vedendo alcun risultato non potrebbe sospettare che ci stanno prendendo per il sedere?
Se poi, per ipotesi succedesse il pattatrac?
Se questo tempo sprecato inutilmente non avessimo nemmeno la possibilità di invertire la marcia, non e' che poi ci dicano che hanno sbagliato a fare i calcoli e quindi con un semplice "pensavamo che" se ne lavino le mani prendendo il primo aereo per le isole Caiman?

E' da disfattisti o pessimisti fare questi pensieri ?

Qualche tempo fa un'amico mi faceva notare che il pessimista e' un ottimista con esperienza.

Certo sugli aforismi non si costruisce nessuna politica ma vedo che ci sta proprio a pennello in questo momento. Sempre dal mio punto di vista e quindi sempre opinabile.

hola
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 22/12/2014, 21:19

gi.bo. ha scritto:
Per quanto riguarda il reddito procapite quadruplicato, qui bisognerebbe analizzarlo attentamente e non fare la media alla Trilussa che spesso alcuni fanno. Le obesita? Certo che ci sono ma queste compaiono solo nei paesi ricchi. Non di certo in quelli poveri o sottosviluppati.


Boooo!
Messico, india, cina sono paesi ricchi?
http://www.danielesegnini.it/index.php? ... Itemid=293
Perché non ti informi prima di sparare pregiudizi?
I paesi poveri (ex-poveri) ma emergenti hanno un grande incremento di popolazione semplicemente perché c'è piu' cibo (meccanizzazione dell'agricoltura) e migliorano le condizioni igenico sanitare per l'infanzia e per tutta la popolazione.

Il problema dell'obesità in forte crescita è propri nei paesi emergenti, dove un incremento della disponibilità di cibo si innesta su una base di popolazione che da sempre è confronta con la fame.
Vale anche per gli stati uniti, data la forte immigrazione di poveri.

Ergo l'incremento di popolazione è un ottimo indicatore del miglioramento della qualità della vita.

Francamente quando trovo simili bestialità mi fermo e mi rifiuto di leggere altro.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gi.bo. il 22/12/2014, 22:56

franz ha scritto:
gi.bo. ha scritto:
Per quanto riguarda il reddito procapite quadruplicato, qui bisognerebbe analizzarlo attentamente e non fare la media alla Trilussa che spesso alcuni fanno. Le obesita? Certo che ci sono ma queste compaiono solo nei paesi ricchi. Non di certo in quelli poveri o sottosviluppati.


Boooo!
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http://www.danielesegnini.it/index.php? ... Itemid=293
Perché non ti informi prima di sparare pregiudizi?
I paesi poveri (ex-poveri) ma emergenti hanno un grande incremento di popolazione semplicemente perché c'è piu' cibo (meccanizzazione dell'agricoltura) e migliorano le condizioni igenico sanitare per l'infanzia e per tutta la popolazione.

Il problema dell'obesità in forte crescita è propri nei paesi emergenti, dove un incremento della disponibilità di cibo si innesta su una base di popolazione che da sempre è confronta con la fame.
Vale anche per gli stati uniti, data la forte immigrazione di poveri.

Ergo l'incremento di popolazione è un ottimo indicatore del miglioramento della qualità della vita.

Francamente quando trovo simili bestialità mi fermo e mi rifiuto di leggere altro.
Se leggi attentamente senza alcun pregiudizio, intendevo far capire che se anche ci sono paesi in via di sviluppo o emergenti, non certo l'obesita la si trova nella popolazione povera. Sono si' emergenti ma la disparita in questi e' piu' evidente che in altri e di conseguenza c'e' un'elite che se la passa alla grande e una gran massa che di obesita non sanno proprio cosa sia.
Certo, le condizioni di lavoro non sono quelle di qualche decennio fa come pure il tenore di vita ma detto questo quanti anni avranno costoro da aspettare per avere un minimo indispensabile su cui sopravvivere dignitosamente?

Se dovessero fare la stessa strada che ora stiamo facendo noi si accorgeranno che nel tempo faranno girare pure a loro la ruota. Il sistema puo' sopravvivere solo se esistono paesi ricchi e paesi poveri su cui investire quando gli altri arrivano a chiedere "troppo". E' toccato a noi, domani tocchera' a loro e poi viceversa perche' questa e' la logica del potere economico.
La globalizzazione serve solo a rendere piu' facile questo gioco. Poi arrivera' anche l'Africa quando anche loro cercheranno di conquistare alcuni diritti, Non privilegi come qualcuno ancora sostiene. Perche se dovessimo a confrontarli con il resto del mondo che vive di miseria tutto sarebbe un privilegio il ns. surplus.
Ma qui rischiamo di entrare in un tema abbastanza "pericoloso" per il momento.

hola
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 23/12/2014, 8:26

L'africa sta già arrivando.
Ricapitolando.
L'incremento di popolazione ci dice che c'è piu' cibo (niente cibo e si muore) e migliori condizioni mediche, soprattutto per l'infanzia.
Quindi le popolazioni povere, che tipicamente fanno tanti figli, i quali in condizioni di povertà sono decimati da fame, malattie, epidemie, oggi si trovano con tutti e 10 i figli, o quasi, che sopravvivono. Possono solo perché il cibo c'è e la maggiore quantità di cibo è dovuta al progresso nelle tecniche agricole (meccanizzazione e tipi di sementi). Ed alla pace.
Ergo la pace (con le sue guerre e competizioni economiche) NON miete piu' vittime delle guerre guerreggiate, come sostenevi tu. Uso il passato perché spero che tu abbia cambiato idea.
Comunque se preferisci le guerre, perché a tuo dire meno cruenti, ne prendo atto.

Quanto all'obesità essa è il risultato (metabolico) di una popolazione povera che si trova di colpo (pochi decenni) di fronte ad un'alimentazione molto piu' abbondante di prima e piu' calorica. Chi è povero endemicamente (da millenni) ha un metabilismo che statisticamente è piu' adattato ad assorbire tutto l'assorbibile ed accumulare tutto l'accumulabile. Tutto qui. Anche questo è un proxy di un recente incremento nella disponibilità di cibo. Certo non ancora per tutti ma se la denutrizione è dimezzata ed i sovrappeso è raddoppiato, questo qualche cosa ci dice. Poi volendo si puo' anche pensare che un obeso sia, come un denutrito, vittima ...del sistema capitalistico. Ma sono considerazioni idelogiche, non fatti.

Se mi permetti quindi continua rigettare con fermezza questa tua frase:
Purtroppo le quelle guerre a cui ti riferisci sono state sostituite da quelle invisibili che si combattono in campo economico e finanziario che fanno altrettante vittime se non anche più.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda gi.bo. il 23/12/2014, 13:31

franz ha scritto:L'africa sta già arrivando.
Ricapitolando.
L'incremento di popolazione ci dice che c'è piu' cibo (niente cibo e si muore) e migliori condizioni mediche, soprattutto per l'infanzia.
Quindi le popolazioni povere, che tipicamente fanno tanti figli, i quali in condizioni di povertà sono decimati da fame, malattie, epidemie, oggi si trovano con tutti e 10 i figli, o quasi, che sopravvivono. Possono solo perché il cibo c'è e la maggiore quantità di cibo è dovuta al progresso nelle tecniche agricole (meccanizzazione e tipi di sementi). Ed alla pace.
Ergo la pace (con le sue guerre e competizioni economiche) NON miete piu' vittime delle guerre guerreggiate, come sostenevi tu. Uso il passato perché spero che tu abbia cambiato idea.
Comunque se preferisci le guerre, perché a tuo dire meno cruenti, ne prendo atto.

Quanto all'obesità essa è il risultato (metabolico) di una popolazione povera che si trova di colpo (pochi decenni) di fronte ad un'alimentazione molto piu' abbondante di prima e piu' calorica. Chi è povero endemicamente (da millenni) ha un metabilismo che statisticamente è piu' adattato ad assorbire tutto l'assorbibile ed accumulare tutto l'accumulabile. Tutto qui. Anche questo è un proxy di un recente incremento nella disponibilità di cibo. Certo non ancora per tutti ma se la denutrizione è dimezzata ed i sovrappeso è raddoppiato, questo qualche cosa ci dice. Poi volendo si puo' anche pensare che un obeso sia, come un denutrito, vittima ...del sistema capitalistico. Ma sono considerazioni idelogiche, non fatti.

Se mi permetti quindi continua rigettare con fermezza questa tua frase:
Purtroppo le quelle guerre a cui ti riferisci sono state sostituite da quelle invisibili che si combattono in campo economico e finanziario che fanno altrettante vittime se non anche più.
Mi e' difficile continuare una discussione con te quanto ti accrappi sugli specchi e non vuoi capire la sostanza dei miei post.

Tutto questo purtroppo a dimostrare un modo di interpretare la politica che all'interno del PD si scontra continuamente con le altre anime . Anche qui viene dimostrato continuamente. Non dico che tu sia un PDino mi riferisco al tuo modo di interpretare la politica che lo si nota spesso all'interno del PD.

Certo, anche questo e' un modo di far politica ma certamente son anni luce lontano dalla mio .

Quindi, per concludere questa ns. discussione che a questo punto diventa sempre piu' sterile poiche non si riesce a cavar un ragno dal buco, dico solo che il PD non e' piu quello per cui era nato(non e' che me ne compiaccia dicendo che da subito, per fortuna, me n'ero accorto) e quindi quegli obiettivi sono FALLITI.

Il PD ora e' un'altra cosa e, a questo punto, penso anche che sbaglino coloro che credono di fargli cambiar rotta verso sinistra.

Non potranno mai piu' avere la possibilita di recuperare la parte sana( e cioe' di sinistra secondo la mia valutazione) che e' scappata.
Non ci crederanno piu . Non si potranno piu' recuperare. Tempo perso!!

A dimostrazione di tutto questo sono le ultime apparizione sia della Bindi a Roma che di D'Alema a Bari(mi sembra) in cui e' successo un po' di tutto.

Ora il PD e' un'altra cosa rispetto agli obiettivi che si era dato. Puo' piacere o no ma e' un'altra cosa.

Non dico che sia fallito visto i risultati alle europea ma e' un'altra cosa e l'elettorato, che un tempo era dall'altra parte, lo ha capito questo.

A tale proposito allego il linkde:L'Aria che tira sulla 7 in cui viene evidenziato questo fallimento originario del PD dallo stesso Romano.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/12/ ... ne/323614/

tutto qui

Buona lettura e buon ascolto


hola
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda ranvit il 23/12/2014, 13:47

Ma guarda un po'.....esattamente il contrario di cio' che penso io e cioè che questo è finalmente il Pd delle intenzioni originarie: un partito della sinistra moderno, europeo, liberale in economia e socialdemocratico nella visione della società civile. :D
Non quello ideologico e postcomunista, schiavo della Cgil e dei suoi fans nel mondo degli intellettualoidi da salotto rimasti fermi al novecento, che è stato e che ha fatto le scarpe a Prodi per ben due volte! :evil:


PS Ma tutto questo c'entra poco con l'argomento del 3d :roll:
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda franz il 23/12/2014, 13:58

gi.bo. ha scritto:Mi e' difficile continuare una discussione con te quanto ti accrappi sugli specchi e non vuoi capire la sostanza dei miei post.

Tutto questo purtroppo a dimostrare un modo di interpretare la politica che all'interno del PD si scontra continuamente con le altre anime . Anche qui viene dimostrato continuamente. Non dico che tu sia un PDino mi riferisco al tuo modo di interpretare la politica che lo si nota spesso all'interno del PD.

Certo, anche questo e' un modo di far politica ma certamente son anni luce lontano dalla mio .

Il mio modo di interpretare la realtà, e quindi la politica, credo sia quello abbastanza standard nel mondo occidentale, conservatore o socialdemocratico che sia.
Per lo meno sui temi dell'europa, la pace, la guerra, lo sviluppo economico.
Il fatto che sia oggi anche il modo di vedere le cose anche nel PD è perché questo partito (cui non appartengo) ha abbandonato una certa impostazione, che rimane residuale solo in alcune "anime".
Se ti è difficlle continuare una discussione è comprensibile e legittimo.
Che sia io a non capire ed arrampicarmi sugli specchi è una tua legittima opinione, adatta ad autorinfrancarti e decisamente consolatoria. Sono sempre gli altri ad essere stupidi, a non voler capire, ad intestardirsi.
Per questo, giustamente, finivano nei gulag. ;)
Non siamo certo obbligati a continuare a discutere, tuttavia permettimi che quando leggo che "Purtroppo le quelle guerre a cui ti riferisci sono state sostituite da quelle invisibili che si combattono in campo economico e finanziario che fanno altrettante vittime se non anche più. " io non posso stare zitto.

PS: meglio tornare all'argomento del tread (italia ed euro), perché di solitoè chi cambia argomento che ... si arrampica sui vetri :lol:
Ultima modifica di franz il 23/12/2014, 14:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'Italia e la questione Euro

Messaggioda flaviomob il 23/12/2014, 14:11

In Germania c'è soprattutto rigore morale; noi, in questo, siamo buoni ultimi.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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