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Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. Lo sc

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. Lo sc

Messaggioda gabriele il 15/12/2014, 8:54

Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. Lo scaricabarile di Alfano
Politica & Palazzo

Il responsabile del Viminale, durante la trasmissione in Mezz'ora, ha annunciato che se in sede parlamentare arriveranno proposte in tal senso, il Ncd voterà sì alle modifiche: "Il ministro Orlando ha portato un disegno di legge in Consiglio e noi l’abbiamo approvato"
di F. Q. | 14 dicembre 2014

L’uscita di “scena” del premio per chi collabora alle inchieste sulla corruzione dal pacchetto del governo, votato in Cdm venerdì scorso, non solo ha irritato i magistrati ma ha scatenato quella che sembra una reazione a catena nella maggioranza e il solito scaricabarile. “Io sono favorevole a sconti di pena per chi collabora e svela la corruzione. Mesi fa avevo chiesto al Viminale di studiare la possibilità di applicare norme che riguardano il terrorismo e la mafia alla dissociazione per rompere la catena di omertà. Io – dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano alla trasmissione in Mezz’ora – ho il copyright rispetto ai beni confiscati alla mafia”. E così nel già teso dibattito sul pacchetto anti corruzione, che oggi ha spinto a Matteo Renzi a puntare il dito contro i giudici: “Più sentenze, meno interviste”, si inserisce anche il presidente di Ncd e collega di governo del segretario Pd. Il responsabile del Viminale ha anche annunciato che se in sede parlamentare arriveranno proposte in tal senso, il Ncd voterà sì alle modifiche. E visto che quello approvato è un disegno di legge e non un decreto il governo avrà ampi spazi di manovra: “È stata una decisione presa dal presidente del Consiglio. Con i tempi della conversione del decreto legge, con la questione dell’elezione del presidente della Repubblica si è deciso così. E fare decreti sulle norme penali è sempre una cosa molto delicata. In Parlamento ci sono gli strumenti per accelerare. Il mio partito dirà sì alla corsia preferenziale”.

L’uscita di Alfano sgombra il campo dalle indiscrezioni dei giorni scorsi su come si era arrivati al disegno di legge: alcuni quotidiani, nei retroscena, avevano descritto la scena del governo che proponeva un decreto “forte” e includeva anche la questione premio ai collaboratori. A frenare e a far uscire dal pacchetto il “sistema premiale” secondo quelle indiscrezioni era stato proprio il partito di Alfano. Che oggi invece esce allo scoperto e definisce in maniera netta quello che è accaduto. Quanto all’esclusione della concussione dal ddl sulla corruzione approvato dal Consiglio dei ministri, Alfano ha però negato ogni frizione all’interno del governo: “Il ministro Orlando – ha detto – ha portato un disegno di legge in Consiglio e noi l’abbiamo approvato. C’è stato un confronto sereno e nessuna discussione. È arrivato un testo del governo e noi lo abbiamo approvato. Punto. A noi quel testo andava bene”. In ogni caso, ha aggiunto, “sulla concussione abbiamo dato la massima disponibilità a fare ciò che serve. E se il ministro Orlando porterà un testo, noi saremo favorevoli e le affronteremo. Abbiamo tutto l’interesse a cacciare i ladri e i corrotti“. Quanto alla decisione del governo di procedere con un ddl e non con un decreto, scelta per esempio non gradita al procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, Alfano ha sottolineato che è stato Renzi a chiedere di “non agire sull’onda dell’emozione” e ha ribadito che “se il Parlamento vuole procedere rapidamente ha tutti gli strumenti tecnici per farlo”.

Sulla questione collaboratori di giustizia era intervenuto il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, che intervistato dal Messaggero aveva detto: “Secondo me bisogna applicare alla corruzione gli stessi strumenti che oggi usiamo per il contrasto alle mafie. È per questo che a mio avviso i provvedimenti messi in cantiere dal governo non sono sufficienti”. Ed è a lui che Renzi pensa quando si scaglia contro i magistrati. Il provvedimento di una “sistema premiale” per i pentiti della mazzetta era stato invocato oltre che da Roberti anche da Giuseppe Pignatone e Raffaele Cantone nei giorni scorsi. “Non mi permetto di parlare delle misure annunciate dal presidente del Consiglio. Dico solo che, insieme alle iniziative sulla prescrizione, sarebbe estremamente utile qualche forma di sistema premiale. Se con la mafia grandi risultati sono stati ottenuti anche grazie ai sistemi premiali, con i collaboratori di giustizia, forse qualche provvedimento legislativo anche in questo campo è necessario; se lasciamo tutto intatto è più difficile” aveva detto il procuratore capo di Roma. Anche l’ex pm anti camorra da qualche mese mister Anticorruzione aveva auspicato “sconti di pena per chi collabora”. Ma il premio per i “pentiti” non è stato più inserito. E ora è diventato l’ennesimo tema di dibattito.
di F. Q. | 14 dicembre 2014

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... a/1273516/

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Ddl...allora Renzi ha fatto il solito annuncio?
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda flaviomob il 15/12/2014, 10:08

Petizione sulla prescrizione:

http://www.libera.it/flex/cm/pages/Serv ... IDPagina/1

Politiche anticorruzione insufficienti secondo Libera:

http://www.libera.it/flex/cm/pages/Serv ... gina/10769
...

Per don Ciotti "non sono sufficienti gli aumenti di pena sia nel minimo che nel massimo per la corruzione, ma ci si aspettava anche quelli correlati. Ad esempio, la concussione, la corruzione negli atti giudiziari... Non ci sono, ad esempio, gli sconti per chi collabora, gli incentivi, che diventano importanti, ne prevede anche l'Europa già con le sue norme del 1999". Inoltre, "manca la tutela di chi denuncia, un altro fatto importante richiesto dall'Europa per incentivare, ma anche per tutelare chi nelle pubblica amministrazione ha il coraggio di denunciare tutto questo". Su cosa abbia frenato, il presidente di Libera risponde: "Ci sono delle forze che devono tutelare i loro giochi, i loro interessi; invece per il contrasto all'illegalità, alla mafia, alla corruzione, all'autoriciclaggio sarebbe veramente necessaria una radicalità, un impegno non solo nelle parole, ma nei fatti, di tutte le forze politiche nella stessa direzione. Qui sempre sul tema della giustizia, dei percorsi della giustizia penale, e tutti i loro allegati siamo sempre al punto di partenza".
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda mariok il 15/12/2014, 17:47

TOGHE
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14DIC2014

La bufala dell'anticorruzione

Non pigliamoci in giro. La presunta manovra del governo contro la corruzione fa ridere. Renzi rimprovera chi la critica tra i magistrati pigliandosela perfino con il garbato Sabelli? E fa male. È una manovra ridicola per almeno tre buoni motivi. Il primo: se tutto va bene, vedrà la luce tra un anno, tra passaggi e contro passaggi parlamentari, perché è stato un errore inserire le nuove norme, tre in verità (stretta sul patteggiamento, confisca per gli eredi, corruzione punita fino a 10 anni), dentro un ddl “pesante” come quello che riforma il processo penale. Il secondo: perché solo il reato di corruzione meritava un aumento di pena, anziché 4-8 anni, 6-10 anni, anziché una maggiorazione di tutti i reati della sfera corruttiva? Così aveva ipotizzato coraggiosamente l'ufficio legislativo del Guardasigilli Orlando, ma poi è prevalsa un editio decisamente minor. Terzo motivo: la riforma della prescrizione è debole, perché non la blocca definitivamente con la sentenza di primo grado, ma la sospende soltanto. Poi, se il processo di appello non si fa in due anni e quello in Cassazione in un anno, l'orologio comincerà a correre di nuovo. Già mi immagino la bagarre degli avvocati per far durare il processo il più a lungo possibile. E poi, sono comunque norme che valgono per i reati futuri, come ci ha tenuto a dire lo stesso Renzi e com'è scritto nella norma transitoria e come ha preteso e imposto Ncd. E allora perché le si spaccia come una risposta ai guai di adesso?
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda pianogrande il 15/12/2014, 19:08

Le pene retroattive non le condivido.
Detto questo, mi aspettavo anche io un decreto.

La classe politica che riforma se stessa è sempre un sogno non realizzato.

Speriamo si realizzi almeno il sogno del popolo che non appoggia i corrotti.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda franz il 15/12/2014, 19:43

Il processo ethernit (poi andato in prescrizione) è stato basato su pene retroattive per un reato che tale non era (nel codice penale) quando è stato commesso. In Italia quindi, una volta patria del diritto, siamo a ben vedere la patria dello "storto".
Decreto o disegno, nel penale preferisco il disegno, con ampi spazi di discussione e senza fiducia.
E poi che le norme non siano reatorattive, secondo la logica basilare del diritto.
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda gabriele il 15/12/2014, 21:33

franz ha scritto:Il processo ethernit (poi andato in prescrizione) è stato basato su pene retroattive per un reato che tale non era (nel codice penale) quando è stato commesso. In Italia quindi, una volta patria del diritto, siamo a ben vedere la patria dello "storto".
Decreto o disegno, nel penale preferisco il disegno, con ampi spazi di discussione e senza fiducia.
E poi che le norme non siano reatorattive, secondo la logica basilare del diritto.


Vero. Meglio il disegno di legge, per qualsiasi cosa.

Però una cosa è discutere di prassi legislativa, anche se non in modo accademico, un'altra è scontrarsi con la realtà dei fatti. E' più facile che Renzi finisca la legislatura nel 2018 piuttosto che questo ddl diventi legge. Per non dimenticarsi dei relativi decreti attuativi. Anche in questo il nostro attuale sistema di normazione non è nelle sue forme migliori, anzi. Ci vogliono mesi, se non anni, per vedere operativo una atto avente forza di legge a causa di questi benedetti decreti attuativi che non vengono mai licenziati dai vari ministeri...

Il problema più grosso è che di certo tutti questi aspetti sono a conoscenza di Renzi, come lo stesso è a conoscenza del fatto che toccare il tema "giustizia" manderebbe all'aria il patto del Nazzareno.
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda Robyn il 16/12/2014, 0:23

Il ddl anticorruzione deve prevedere le premialità per chi collabora.Da qulache parte si dice che la riforma del mercato del lavoro sia stata una ripicca della burocrazia che deve subire la rifoma della Pa ed è molto singolare il comportamento dell'Ncd.Prima si fà una riforma incisiva della Pa dopo si cambiano gli aspetti più controversi del job act.Per quel che riguarda l'art 18 può anche rimanere così perche tutela per i motivi privi di causa.I punti controversi sono le telecamere e il demansionmento,le telecamere contro la privacy il demansionamento contro il merito.Se si pensa di cambiare l'Italia a colpi di ripicca come pensa l'Ncd si è imboccata la strada sbagliato chi pensa di fare politica in questo modo è meglio che lasci la politica al più presto
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda gabriele il 16/12/2014, 12:24

Renzi, le riforme e il Metodo Supercazzola
di Marco Travaglio | 15 dicembre 2014

Il Metodo Supercazzola, tutto chiacchiere e distintivo, non l’ha certo inventato Renzi: la cosiddetta seconda Repubblica è piena di annunciatori, promettitori, declamatori che a parole ci hanno salvati non una, ma cento volte, poi nei fatti ci han rovinati. Renzi l’ha solo affinato ed elevato alla massima potenza. Funziona a tappe.

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1. Scoppia uno scandalo o giunge una notizia negativa.

2. Il piè veloce Matteo lancia subito un messaggio di segno opposto – via Twitter, Facebook, slide, conferenza stampa, Leopolda, video – per scacciare o declassare il precedente dai titoli di tg e giornali.

3. La stampa più credulona del mondo abbocca compiacente e strombazza la reazione del premier oscurando l’azione che l’ha provocata: “svolta”, “stretta”, “giro di vite”, “linea dura”, “così cambierà”, “rivoluzione”, “subito”, “ora”, “scatta”, “spunta”.

4. Le rare volte in cui la tradizione orale diventa scritta, e cioè il messaggio si traduce in testo di legge, tg e giornali ripetono paro paro i titoli già fatti sull’annuncio renziano. Chi legge si divide fra due possibili reazioni: “ah, allora era proprio vero, questo Renzi è un uomo di parola”, oppure “ah, credevo che la legge ci fosse già, vabbè comunque ora c’è”. Naturalmente la legge non c’è nemmeno ora: è solo un ddl che il governo lancia come un aeroplanino di carta nell’oceano delle aule parlamentari e va a marcire sui fondali senza lasciar traccia di sé.

5. Al primo nuovo scandalo o fatto negativo, la maggioranza ripesca quel che resta dell’aeroplanino e annuncia che il ddl è in discussione e verrà presto approvato, anzi adesso, subito. I giornali riannunciano: è fatta. Intanto il Parlamento ha altro da fare (di solito qualche decreto o legge delega da approvare alla svelta con la fiducia: roba perlopiù inutile tipo le ferie dei giudici o dannoso come il Jobs Act), o comunque la maggioranza si spacca (di solito per le norme davvero utili o urgenti, tipo contro la corruzione e la mafia); segue bombardamento di emendamenti e il ddl torna sul binario morto.

6. All’ennesimo nuovo scandalo o fatto negativo, confidando nella smemoratezza generale e nella complicità della stampa, Renzi riannuncia lo stesso annuncio già annunciato qualche mese prima, strappando gli stessi titoli nei tg e sui giornali, e riparte la rumba.

Risultato: zero, nessuna legge sulla Gazzetta Ufficiale. E, anche nel caso rarissimo in cui la legge venga approvata, dopo mesi o anni si scopre che: a) nessuno s’è curato di varare i decreti delegati o le norme attuative, dunque il provvedimento è rimasto lettera morta e nulla è cambiato; b) oppure la legge contiene un codicillo infilato all’ultimo momento che la rende inapplicabile o sortisce l’effetto opposto a quello annunciato (vedi legge Severino e voto di scambio). Ora torna di gran moda l’anticorruzione. Martedì: “Renzi: non lasceremo la Capitale ai ladri, chi sbaglia paga” (La Stampa). Mercoledì: “Corruzione, pene più dure” (Corriere), “Stretta sui corrotti: carcere più duro e soldi restituiti”, “Il giro di vite di Renzi” (Repubblica). Venerdì: “Ecco il piano anticorruzione: pene aumentate del 50% e prescrizione più lunga” (Repubblica), “Pene più alte e beni da restituire” (Corriere). Sabato: “Corruzione, pene più dure. In cella anche chi patteggia”, “Sì alla stretta anticorruzione: pene più alte e beni confiscati. Il premier: ora processi veloci” (Repubblica), “Stretta del governo sulla corruzione”, “Corruzione, così aumenta la pena” (Corriere), “La svolta di Renzi: ‘Pronto a mettere la fiducia’”, “Renzi: ‘Non daremo tregua’” (La Stampa). Leggendo meglio, si scopre che gli ora e i “subito” sono balle: non è un decreto, è il solito ddl che non ha i numeri in Parlamento, perché Ncd e FI non lo voteranno mai e, se Renzi chiedesse aiuto ai 5Stelle, farebbero cadere il governo. Un’altra pera di droga ed estrogeni nelle vene esauste del Paese, aspettando che passi la nuttata.

Come diceva Sabina Guzzanti ai tempi di un altro celebre supercazzolaro: “Il canale di Sicilia è pieno di auto di cittadini convinti che il Ponte sullo Stretto sia stato costruito”.

il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2014
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... a/1276733/
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda franz il 17/12/2014, 10:21

gabriele ha scritto:Vero. Meglio il disegno di legge, per qualsiasi cosa.

Però una cosa è discutere di prassi legislativa, anche se non in modo accademico, un'altra è scontrarsi con la realtà dei fatti.

Tra le affermazioni sentite ieri a Ballaro' c'è che una modifica del codice penale non lo si puo' fare con un decreto.
Considerazione che mi pare giusta. Ricordo che questo era il metodo emergenziale durante gli anni di piombo (BR e compagnia) e non credo che quel periodo vada rivissuto. Qui piu' che l'emergenza va gestita la soluzione di base, quella che non è stata mai fatta da tangentopoli via.
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Re: Corruzione, “Ddl invece che decreto? Ha deciso Renzi”. L

Messaggioda flaviomob il 17/12/2014, 12:01

Per cancellare prescrizioni e attenuanti generiche un decreto basterebbe eccome, poi si affronta il resto.

Ma no, meglio pensare alle olimpiadi di mafia capitale...

http://video.espresso.repubblica.it/tut ... /3852/3874


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