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Berlusconi:tornerò

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Berlusconi:tornerò

Messaggioda Robyn il 23/11/2014, 14:57

Berlusconi fà sapere che a Febbraio alla fine del periodo di servizio sociale tornerà
Bè a quel punto,viene la troika o si và via dall'Italia
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Iafran il 23/11/2014, 20:00

Non mi sembra che il cavaliere sia stato ai domiciliari o non abbia partecipato alla vita pubblica!
Lo dovremmo chiedere a Matteo e al PdR se ha scontato pienamente la condanna ...
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Salemi il 23/11/2014, 20:56

Robyn ha scritto:Berlusconi fà sapere che a Febbraio alla fine del periodo di servizio sociale tornerà
Bè a quel punto,viene la troika o si và via dall'Italia


Meglio la seconda.

La troika, è intenzionata a combattere le mafie?

Sa come rimettere a posto la PA?

La troika sa come eliminare la corruzione (60 mld)?

La troika sa come contenere l'evasione (160 mld)?

La troika sa come ridimensionare le partecipate e le municipalizzate (26 mld le partecipate - 13 mld le municipalizzate)?

La troika è in grado di far cessare l'erogazione annua a fondo perduto dello Stato verso imprese amiche (30 mld)?

La troika ha un piano industriale per far ripartire l'economia?

La troika è in grado di fare una vera riforma della giustizia e non le supercazzole della casta italiana?

Se si a tutto può venire. Altrimenti è preferibile la seconda soluzione.
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Salemi il 23/11/2014, 21:24

Ci siamo sempre chiesti cosa sarebbe successo quel giorno che Berlusconi avrebbe lasciato la politica. Invece ci troviamo di fronte ad un altro scenario.


Forza Italia, Bianconi “sfratta” Berlusconi: “Prenda Doris, si faccia un partito e se ne vada”
Politica & Palazzo
L'ex tesoriere del Pdl scatenato dopo Villa Gernetto: "Lasci a noi immeritevoli, ingrati, che osiamo pensare e rispettare gli elettori il compito di far rinascere il centrodestra".
di F. Q. | 23 novembre 2014

Maurizio Bianconi vuole sfrattare Silvio Berlusconi da Forza Italia. L’ex tesoriere del Pdl, da tempo critico nei confronti della linea morbida dell’ex Cavaliere nei confronti del governo Renzi, ha vissuto l’incontro di Villa Gernetto, definito “l’X Factor della politica”, una sorta di tentativo di rottamazione, come l’ultima goccia. “Presidente Berlusconi – scrive Bianconi – le vogliamo bene ma per il bene di tutti prenda Doris, gli amici del Patto, i volti nuovi, i selezionatori, quelli che si autodefiniscono fedelissimi, anche adesso che è sfumata l’ipotesi di una candidatura, vada a fare il suo nuovo partito, lasciando a noi immeritevoli, ingrati, che osiamo pensare e rispettare gli elettori il compito di tentare con Forza Italia, finalmente all’opposizione, il riscatto e la rinascita del centrodestra”.

“Tredici milioni di italiani credevano in Forza Italia – aggiunge Bianconi – ora sono rimasti due o tre milioni: Berlusconi, fondi un altro partito e lasci questa minoranza di sostenitori nelle mani della vecchia guardia che sarà in grado di mettere in atto il riscatto politico”. Aretino, 68 anni, avvocato, Bianconi fa politica da oltre 40 anni. E’ stato ai vertici di Alleanza Nazionale, finché è esistita, poi ha fatto l’amministratore del Popolo delle Libertà. Di recente si vantava, tra l’altro, del fatto che mentre Forza Italia – che ha come cassiera Maria Rosaria Rossi, vicinissima a Berlusconi – lamenta debiti per cifre considerevoli, i conti del Pdl sono – ancora – in ottimo stato di salute. “Io personalmente i 10mila euro che chiede Berlusconi non li caccio – aveva detto – Non vedo perché devo pagare una macchina che sistematicamente me lo tira nel culo”. Nel mirino di Bianconi finisce in particolare il presidente della Banca Mediolanum Ennio Doris: “L’uomo che ha fatto una banca intorno a noi, che ora rammostra il figlio in tv, che ha scritto un libro sulla sua vita, è l’uomo della finanza di fiducia di Berlusconi. Colui, sembra, che lo indusse a fiduciare Monti e colui che oggi ci fa sapere che, se è vero che il Patto ha effetti politici disastrosi, tuttavia va tenuto in vita per il bene della comunità (di Mediolanum dicono i malpensanti). Lo stesso giorno il presidente Berlusconi addottora i volti nuovi selezionati da esperte volpi della politica, dotate del sesto senso che conta (Toti, Calabria, Cattaneo, peraltro persone degnissime) e dichiara che nel partito rifondato loro saranno gli eletti, essendo fra l’altro insoddisfatto dei suoi parlamentari, alcuni dei quali osano aver in mente le promesse elettorali”.

Su Doris: “Colui, sembra, che lo indusse a fiduciare Monti e colui che oggi ci fa sapere che, se è vero che il Patto ha effetti politici disastrosi, tuttavia va tenuto in vita per il bene della comunità (di Mediolanum dicono i malpensanti)”

E poi le ultime frasi riservate a Berlusconi: “In più il giorno precedente il presidente ha confermato l’appoggio al Senato della vergogna, pietra tombale della democrazia in Italia. Tutto a 48/24 ore da elezioni, quasi a danneggiare ancor di più un partito già provato da errori ripetuti, patti vari, interessi estranei, comportamenti ondivaghi, faide locali, dirigenti territoriali impresentabili, assenza di linea politica coerente, assaltato da destra e da sinistra”.

L’iniziativa di Villa Gernetto aveva scatenato già un duello su Twitter tra Nuovo Centrodestra e Forza Italia, in particolare tra Fabrizio Cicchitto e la responsabile comunicazione dei berlusconiani Deborah Bergamini.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... a/1229500/
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Salemi il 26/11/2014, 0:32

Dopo Crozza, questa sera, a Dimartedì si presenta Bruno Vespa, fresco fresco dalla presentazione del suo ultimo libro “ITALIANI VOLTAGGABBANA”. Presentazione a cui ha partecipato Silvio Berlusconi. Floris non può fare a meno di approfittare dell’opportunità chiedendo al conduttore di Porta a Porta le ultime notizie fresche fresche sul Cd.

La notizia era già circolata nelle ultime 24 ore. Berlusconi aveva dichiarato: “Salvini farà la punta ed io il regista”. Ma la novità di questa sera è che il capo di FI intende lanciare Salvini candidato premier.

Che questo paese sia allo sfascio in modo irreversibile è un dato di fatto che viene percepito giorno dopo giorno da fasce sempre più larghe della popolazione italiana. Ma che non si abbia la minima volontà di uscire da questa putrefatta e maleodorante palude, oltre essere un fatto avvilente, è anche sconcertante perché ci porta ad affermare che alla fine agli italiani piaccia vivere in queste condizioni precarie, disagiate e senza futuro.

Osservando i termini usati sui media cartacei, c’è una corrente di pensiero che descrive questi giorni come quelli della Terza Repubblica. Mentre altri, più realisticamente li definiscono come solo la coda del berlusconismo. Fino a quando Berlusconi non uscirà completamente di scena, come avvenuto per Mussolini, o Craxi e compagni di merende della Prima Repubblica, non si potrà mai dire di essere entrati in una fase nuova.
Con questa trovata di oggi, si comprende una volontà precisa del boss di FI di non volersi togliere di mezzo tanto facilmente. Silvio si aggrappa disperatamente a tutto quanto possibile la situazione gli offre per non uscire di scena. Nel vivere giorno per giorno la sua complicata vita politica, Berlusconi si aggrappa a tutto ciò che lo può tenere artificialmente in vita. Nei mesi scorsi si è inventato il Patto del Nazareno portato a termine grazie all’influenza di Verdini su Renzi. Con il caso della Regione Emilia, il peso di Salvini è aumentato notevolmente, e Berlusconi intende sfruttarlo.

La tendenza dei commentatori nell’ultima fase politica, è quella di indicare come prossime le elezioni a primavera. Da domenica scorsa questa possibilità è diventata più concreta che mai. Ed ecco che Berlusconi, che non mai stato un politico, fiuta un’ennesima opportunità per salvarsi lanciando Salvini candidato premier, chiedendo unità, unità, unità, a tutto il Cd.
La parabola di Grillo è in fase calante per mancanza di idee e progettazione politico-economica. Se si va ad elezioni a rimetterci saranno solo e soltanto gli italiani perché assisteremo ad uno scontro Salvini – Renzi che si tradurrà nell’ennesima operazione di potere sostenuta da interessi di parte. Niente a che vedere con gli interessi urgenti del sistema paese che ha bisogno prima di arrestare la sua caduta, stabilizzarla e tentare di risalire la china, confidando che il processo della Notte dell’Europa proceda lentamente.

Pensare ad uno scontro tra i due Mattei fa venire i brividi. Non si può voler male all’Italia e agli italiani fino a questo punto.
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda ranvit il 26/11/2014, 10:12

Salemi:
1) Nei mesi scorsi si è inventato il Patto del Nazareno portato a termine grazie all’influenza di Verdini su Renzi.

O viceversa? ;)


2) Pensare ad uno scontro tra i due Mattei fa venire i brividi. Non si può voler male all’Italia e agli italiani fino a questo punto.

E perchè mai? :roll:
Sono loro gli unici al momento a farsi capire dalla gente....gli altri: o vecchie cariatidi della politica che hanno portato il Paese allo sfascio o parolai inaciditi che, dall'alto delle loro poltrone lautamente retribuite, non hanno mai capito un cazzo della realtà del Paese e vaneggiano con idee/tesi che gli italiani bocciano costantemente alle urne :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Salemi il 27/11/2014, 1:20

Berlusconi: “Sarei il miglior presidente della Repubblica possibile”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/11/ ... le/315824/
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda flaviomob il 27/11/2014, 2:02

Veramente la Lega predicava un'Italia tripartita, in cui il Mezzogiorno fosse controllato direttamente dalla mafia.

E' un messaggio molto semplice da capire, certo. Ma da condividere?

Nel frattempo sono riusciti a rendere la Lombardia la seconda regione per presenza di Ndrangheta: complimenti.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Berlusconi:tornerò

Messaggioda Salemi il 27/11/2014, 17:11

I riti della Seconda Repubblica


E so’ contento .
(Marco Travaglio)
27/11/2014

Ne I mostri di Dino Risi, l’episodio più feroce è quello dei due pugili suonati: Enea Guarnacci (Ugo Tognazzi) piazza l’amico ex campione strabollito Artemio Antinori (Vittorio Gassman) a una riunione di boxe, dove la borsa di 200 mila lire è assicurata restando in piedi per tutto il primo round. Lo spaccia per “il nome giusto”, “il clou della serata”, uno che “mena ancora di brutto” come ai bei tempi del titolo italiano dei Massimi, e ne mima le virtù fisiche agli scettici impresari mulinando i pugni nell’aria. Poi convince l’amico sulla spiaggia di Ladispoli. Artemio, totalmente rintronato, lo riconosce a stento e ripete macchinalmente, lo sguardo perso nel vuoto: “So’ contento”, “me ricordo”, “vuoi magnà?”, “me fa piacere”. E l’altro: “Ma lo sai che ti trovo proprio in forma? Guardi ancora le donne eh? Io non so come fai, guardi le donne, non ti alleni e sei sempre il numero uno. Col fisico che c’hai, metti al tappeto chiunque quando vuoi! È più facile che organizzare una rapina!”. Sul ring, nella sfida ìmpari col giovane e nerboruto Bordignon, Enea sta all’angolo e tenta di salvare quel che resta di Artemio: “Stagli lontano! Scappa! Buttati per terra!”.

Il relitto umano viene finito a cazzotti e termina i suoi giorni sulla spiaggia in carrozzella a guardare gli aquiloni. “Porello – dice la moglie –, soffrì nun soffre: eccolo là, è diventato come un bambino”. Per trovare una scena altrettanto mesta bisognava essere martedì al Tempio di Adriano a Roma, dove Bruno Vespa aveva convinto il vecchio amico Silvio a presentargli l’ennesimo libro (e prima a pubblicarglielo per la Mondadori). Un libro autobiografico fin dal titolo: Italiani voltagabbana. Le condizioni psicofisiche di Artemio-Silvio erano tali che un vero amico avrebbe dovuto suggerirgli di lasciar perdere, di ritirarsi in buon ordine fra gli unici veri amici che abbia mai avuto: gli anziani ospiti dell’istituto “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone, condannati da mesi ai servizi sociali per assisterlo in espiazione di non si sa bene quale colpa o reato. Invece niente. L’avido Enea, anzi Bruno, ha convinto l’attempato gagà (peraltro poco più anziano di lui) che la funerea presentazione, vieppiù funestata da Sorgi e Polito El Drito, sarebbe stata la sua Grande Rentrée. Infatti lo intervistava impietosamente come se il tempo si fosse fermato al secolo scorso. Gli chiedeva di alleanze, elezioni, riunificazioni del centrodestra per tornare a vincere, candidature a Palazzo Chigi e financo al Quirinale. E lui, pover’ometto, dismessi gli occhialoni da uveite alla Franco Bracardi, rispondeva parlandosi da vivo. “Sono pronto all’estremo sacrificio, a dare la vita per riportare la democrazia in Italia”. “Sarò candidato e anche innocente, mi metterò in campo come competitor, spiegherò agli italiani come fare”. “Salvini è un goleador, un fuoriclasse, siamo legati da affettuosa amicizia, mi ha chiesto di fare il vicepresidente del Milan, vorrà dire che farò il regista”. “Brunetta e Capezzone stanno lavorando a un progetto di flat tax”. “Nel mio partito mi considerano un eroe, un martire”. “Sarei il miglior presidente della Repubblica di sempre”. Lo sparuto pubblico, rinfoltito con figuranti raccattati per strada e sagome di cartone, faticava a scacciare il sonno, come nei vecchi teatri di avanspettacolo dove il guitto sfiatato fa la vecchia gag di repertorio per rimediare l’ultimo mezzo applauso. Una scena che strappava il cuore. Nessuno in sala che si alzasse a dire pietosamente al pugile suonato: “Stagli lontano! Scappa! Buttati per terra!”. Anzi. La Stampa vede in lui “il piglio del condottiero”. Stefano Folli, su Repubblica, s’interroga pensoso sulla sottile “strategia”, anzi sul “bandolo della matassa”. Il suo Giornale lo trova molto “agguerrito”. Il suo Giuliano Ferrara, come l’Enea dei Mostri, titola: “Al solito il Cav giganteggia”, “fa, disfa, dice, contraddice”, insomma è sempre “tonico, intelligente e anche furbo”, “non poteva dire e fare meglio”. Direbbe il Guarnacci: è “il nome giusto”, “il clou della serata”, “mena ancora di brutto”. E par di sentirlo, il povero Artemio-Silvio in carrozzella: “Me ricordo. Vuoi magnà? Me fa piacere. E so’ contento”.

Da Il Fatto Quotidiano del 27/11/2014
Salemi
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