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Il nocchiere

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 17:29

ranvit ha scritto:2) i dati della RGS (quando ho detto che fa i cazzi suoi intendevo dire che i numeri si possono presentare come piu' conviene...). Mi dai per piacere il link da cui hai tratto le tue informazioni. Tra l'altro in netto contrasto, per le regioni a statuto speciale, con quelle che risultano dal Blog indicato da pianogrande : http://www.polisblog.it/post/7787/lo-sc ... la-manovra


Parte tutto da qui, documenti PDF e tabelle excel
http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/Pu ... nalizzata/

Prima di criticare la valle d'osta, vai a vedere il PIL procapite di quella miniscola regione.
È il piu' alto d'Italia, piu' della stessa lombardia. E naturalmente bisogna vedere anche come sono i prezzi in quella regione.
Se è tutto piu' caro, come capita nei posti con un reddito elevato, è normale che la spesa pubblica sia piu' alta in soldi.
In termini % pero' è piu' bassa. Tu scrivi 36%. Io ho trovato 45% ... ma sono 127'000 persone, non sono certo quello il problema del dissesto italiano. Ho trovato che Veneto è 28%, Lombardia ed EMR sono 29%, il TAA 30%. Il baratro è altrove.

Questo per i 560 miliardi della spesa statale. Devo ancora calcolare i 250 circa di regioni, comuni e province.
Per ora sto tracciando la spesa, conoscendo il PIL italiano ed il PIL di ogni regione (che ISTAT pubblica).
Per le entrate vedo dopo.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 18:47

PS: dati piu' vecchi (2006), ma completi qui: http://www.regione.veneto.it/static/www ... iscale.pdf
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 23/11/2014, 19:13

Forse ho le traveggole.....ma scorrendo le tabelle del link da te citato ( http://www.regione.veneto.it/static/www ... iscale.pdf ) leggo che in valori pro-capite tutti gli indici (sia spese che trasferimenti dallo Stato) danno le Regioni a Statuto speciale decisamente al top :roll:

Forse è necessario trovare dati piu' sintetici....per il momento resto convinto che gli italiani stringono la cinghia per far fare i belli ai signori delle suddette regioni :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 20:09

Si, certo, i valori assoluti della spesa in VA e TAA sono elevati ma quelle zone sono ricche, con un reddtito procapite superiore ai 35'000 e quindi la spesa, proporzionalizzata a quanto si guadagna, è sostenibile. Inoltre a fronte di quella spesa ci sono ottimi servizi, come faceva anche notare Flavio. Io stesso ho fatto l'anno scorso una bella gita di alcuni giorni nel trentino, per festeggiare il mio trentesimo di matrimonio, e sono rimasto stupito dalla cura del territorio, delle strade, del palazzi. E come si sa il TAA è in vetta alle statistiche di qualità della vita. Quindi anche se spendono 15'000 euro ed ottengono ottimi risutati, la cosa ci sta. Prendiamo Bolzano: 14'970 euro di spesa procapite e 15'152 di incassi (come leggo nel documento che tu stesso hai visionati) sono per Bolzano il 40% del PIL. Lo sai che se l'Italia fosse tutta cosi' sarebbe messa meglio della germania? Non ci sarebbe debito ed i crucchi non romperebbero piu' le balle. Prova a girare per il trentino: le strade sono in ordine ed io dicevo a mia moglie "Che meraviglia, vedi qui anche l'ANAS funzione bene". Sbagliato, mi disse poi l'amico di bolzano. Qui l'l'ANAS non mette piede. Fanno tutto le due province autonome. Anche gli stipendi degli insegnanti pagano. Il palazzo di giustizia lo ha costruito la provincia di Trento. Insomma per una spesa tra il 35 ed il 40% del PIL io ci farei la firma, invece dell'attuale 50%.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 21:01

Giusto per riassumere.
Per me indicare le entità a statuto speciale come causa di spese pazze è una sorta di "arma di distrazione di massa" per non vedere cosa succede in altre regioni a statuto ordinario. Che poi anche sicilia e sardegna abbiano problemi è noto.

Se non ti secca prendo l'esempio della Campania. Ora le spese procapite 2006 sono 9'234 a fronte di 8'138 di entrate.
Molto meno del trentino che viaggia sui 15'000. Pero' come è messa la ricchezza procapite campana? Anzi come era nel 2006, dato corretto per comparare la spesa 2006 e le entrate di quell'anno? Nel 2006 era 16'374 Euro. Quindi la spesa pubblica in campania, somma di stato, regione, tutte le sue provincie e tutti i suoi comuni, diviso per la popolazione era il 56.4% (a fronte di entrate totali pari al 49.7% del PIL. E come sono i servizi nella campania, a fronte di una spesa pubblica che in % al PIL appare del 16% superiore a quella di Bolzano? Mi pare che non siano all'altezza. Quindi la domanda su dove vadano a finire quei soldi è legittima. Potrebbero essere molto meno (10-15%) ed impiegati meglio, come a Bolzano.
Lo stesso vale per tante altre regioni del sudo ma anche del Nord, ad esempio la Liguria, altra regione in deficit.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 23/11/2014, 21:12

Regionali, affluenza a picco in Emilia: 30,9%
Meglio in Calabria, alle 19 ha votato il 34,6%
Urne aperte fino alle 23 per eleggere i governatori delle due regioni e i consigli. Dato generale al 32,3%
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 21:32

Opps, d'accordo che qui ormai (anche per colpa mia) si parla di tutto e di piu', ma non sarebbe meglio su questo aprire un nuovo argomento?
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Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 24/11/2014, 16:11

Con la mafia bisogna convivere.


CINQUE GIORNI PER BLOCCARE L’ENNESIMO FAVORE CHE IL GOVERNO RENZI HA FATTO ALLE MAFIE IN MATERIA DI SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA VERIFICA ANTIMAFIA.
24/11/2014


IL MOVIMENTO CINQUE STELLE HA
PRESENTATO IN QUESTI GIORNI UN DISEGNO DI LEGGE,
“Modifica al decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159, concernente i soggetti sottoposti alla verifica antimafia”
PER BLOCCARE L’ENNESIMO FAVORE CHE IL GOVERNO RENZI HA FATTO ALLE MAFIE.
L’APPELLO CHE IL MOVIMENTO HA RIVOLTO AL PRESIDENTE DEL SENATO PIERO GRASSO.
“Il 1° ottobre arriva al Senato un decreto legislativo del Governo Renzi che modifica il Codice delle leggi Antimafia (Atto del Governo n. 103). Sul testo è richiesto un parere alla 1^ Commissione Affari Costituzionali e alla 2^ Commissione Giustizia.
Il decreto nasce dalla Legge 13 agosto 2010, n. 136, una delega al Governo in materia di normativa antimafia. Dopo 4 anni l’esecutivo decide di emettere ulteriori correttivi, a dimostrazione di come l’ostacolo non risieda nel Parlamento, ma nel Governo.

Si tratta di una Legge delega ampissima, che all’articolo 2 conferiva al Governo il mandato per promuovere «una completa ricognizione della normativa penale, processuale e amministrativa vigente in materia di contrasto alla criminalità organizzata», senza alcun ulteriore vincolo. Praticamente una delega in bianco.


Il provvedimento del Governo doveva essere un classico processo di routine: l’aggiornamento al tempo attuale di alcune norme, con le dovute correzioni e modifiche. Tuttavia, consultando il testo, fin dal primo articolo ci rendiamo conto che qualcosa non quadra.

La legge istitutiva del Codice delle leggi Antimafia (Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159) obbliga le aziende che hanno instaurato rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione a produrre una documentazione ed un’informazione antimafia, così come definite dall’articolo 84 del Codice. Il comma 3 dell’articolo 85, in particolare, prevede che «L’informazione antimafia, oltre che ai soggetti di cui ai commi 1 e 2, deve riferirsi anche ai familiari conviventi». Dunque non soltanto al titolare, al direttore tecnico e ad altri soggetti aventi ruoli di responsabilità nell’azienda, ma anche ai parenti con i quali convivono.

Fra i familiari conviventi, il legislatore non aveva distinto i maggiorenni dai minorenni. Pertanto si è reso necessario modificare il Codice in tal senso, e limitare il controllo ai soli familiari maggiorenni. Una cosa semplice semplice.

Ma, come sempre, nottetempo arriva qualcuno che inserisce la fregatura. E così, il Governo Renzi aggiunge 6 parole chiave: «che risiedono nel territorio dello Stato».

In sostanza, se prima la documentazione antimafia doveva essere prodotta per il titolare (ed altri soggetti con responsabilità nell’azienda) e i familiari conviventi, il nuovo decreto del Governo mantiene l’obbligo per il titolare dell’azienda, ma lo limita ai familiari conviventi e maggiorenni dei soli titolari che RISIEDONO NELLO STATO ITALIANO.

Le devastanti conseguenze di questa porcata sono di facile intuizione: per un mafioso sarà sufficiente intestare l’azienda al familiare prestanome e farlo risultare come residente all’estero. Il gioco è fatto: la documentazione antimafia dovrà essere prodotta dal solo titolare e non si estenderà ai familiari di cui il titolare è magari solo un familiare prestanome.

Consapevoli di questo ennesimo regalo alla mafia, abbiamo rivolto pubblicamente le nostre osservazioni alle commissioni 1^ e 2^, riunite in seduta comune. Queste le hanno recepite votando favorevolmente, all’unanimità, un parere che evidenziava la criticità da noi rilevata e proponeva l’eliminazione, dall’articolo, della parte relativa al vincolo di residenza in Italia (Parere all’Atto del Governo n. 103).

Ribadiamo: parere votato favorevolmente all’UNANIMITÀ da due commissioni riunite, in una plenaria di oltre 50 senatori appartenenti a tutte le forze politiche.

Ebbene, il 13 ottobre il decreto legislativo viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Decreto Legislativo 13 ottobre 2014 n. 153) con l’articolo IMMUTATO. Non è cambiato niente. Il parere delle commissioni riunite del Senato è stato totalmente ignorato dal Governo.

Non è stato solo uno sfregio alle Istituzioni. È una porcata colossale, una strizzatina d’occhio ai mafiosi, che si sa all’estero vivono di prestanomi.

Potevamo noi rimanere in silenzio? No che non potevamo.

La mattina del 19 novembre abbiamo quindi depositato un disegno di legge ad hoc – un solo articolo, 6 paroline da eliminare -, rivolgendo un appello direttamente al Presidente del Senato, Pietro Grasso, affinché intervenisse in prima persona.

Il decreto del Governo sortirà i suoi effetti soltanto a partire dal 26 novembre. Ci sono ancora i tempi tecnici per riparare il danno. Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia in seduta congiunta condividono la proposta. Si sono GIÀ espresse, approvando il parere al decreto, poi rimasto inascoltato.

Abbiamo chiesto a Grasso di affidare al più presto il nostro testo alle commissioni in sede deliberante. La Camera avrà poi tempo a sufficienza per muoversi allo stesso modo del Senato, prima dell’entrata in vigore di questo ennesimo, sporco e infame regalo alla mafia.

Il Presidente Grasso ha risposto al nostro appello, assicurandoci che farà tutto quanto è in suo potere per portare il nostro disegno di legge all’approvazione in tempi strettissimi, riservandogli la massima urgenza. Di questo gliene diamo atto. Il popolo italiano, la sua storia, la sua dignità, ringraziano.

Siamo ancora in tempo, possiamo farcela.

Non si tratta soltanto di preservare la dignità istituzionale di un Parlamento succube di un Governo e di un premier mai eletti da nessuno. Certo, è pur sempre un Parlamento eletto con legge incostituzionale. Ma è l’unico organo rappresentativo del Paese, e non manca giorno in cui venga delegittimato e schiacciato da un esecutivo che non rappresenta nessuno, se non i poteri forti che lo tengono in vita.

Ma ancor più è una questione di rispetto nei confronti di coloro che per combattere la mafia hanno sacrificato la propria vita, mentre lo Stato che si onoravano di rappresentare scendeva a patti con i loro boia.

Adesso è solo tempo di agire. Agire al più presto.

PARTITI, QUESTA È UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ.
APPROVIAMO SUBITO IL DDL DEL MOVIMENTO!
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 24/11/2014, 16:52

Operativamente parlando, come è possibile chiedere ed ottenere un certificato antimafia per un italiano che risiede all'estero?
Chi deve produrre questo certificato? Ambasciata, Consolato? E sulla base di quali informazione?
Oppure è la polizia dello stato in cui l'italiano all'estero risiede che deve indagare e rilasciare codesto certificato?

A me pare che la dicitura «che risiedono nel territorio dello Stato» sia del tutto di buon senso, dato che chi non risiede non è certificabile, nelbene o nel male.
Poi è possibile avere titolari non residenti? Sono rarissimi. Se dirigi un'azienda devi vivere dove l'azienda opera.
E se un titolare ha 4 fratelli, di cui 2 all'estero da 20 anni?
Ma se sono all'estero non sono conviventi. E si parlava di conviventi.
«L’informazione antimafia, oltre che ai soggetti di cui ai commi 1 e 2, deve riferirsi anche ai familiari conviventi». Dunque non soltanto al titolare, al direttore tecnico e ad altri soggetti aventi ruoli di responsabilità nell’azienda, ma anche ai parenti con i quali convivono.

I casi sono due. O sono all'estero per una breve vacanza (massimo tre mesi) o sei all'estero per lavoro o altro e allora non sei piu' convivente. Infatti devi iscriverti all'AIRE e risulti residente all'indirizzo estero.

A me pare francamente che questi del M5S a fura di seguire scie chimiche ogni tanto si perdano nella nebbia.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda flaviomob il 24/11/2014, 20:34

Migliaia di mafiosi e loro parenti (possibili prestanome) risiedono e vivono all'estero. Bisogna correggere il provvedimento.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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