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Il nocchiere

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il nocchiere

Messaggioda Salemi il 22/11/2014, 21:01

POLITICA & PALAZZO
Regionali Emilia e Calabria: Renzi stranamente nervoso alla vigilia del voto
di Daniela Gaudenzi | 22 novembre 2014


Con la chiusura della campagna elettorale per le Regionali in Emilia e in Calabria sembra caduta la maschera del Renzi rassicurante e piacione, bullo e decisionista ma come ripete all’infinito “sempre disposto ad ascoltare”.

Quello che si è presentato alla vigilia di un voto regionale limitato e poco avvincente per gli elettori provati dalle “spese pazze” in Emilia e dalle “vecchie conoscenze” nelle liste calabresi, è un presidente del Consiglio-segretario rabbioso e livido nei confronti di chi non è d’accordo con lui, tutt’altro che inclusivo e beatamente ottimista secondo copione.

A Bologna si è scagliato contro i sindacati (la Cgil) che “fanno politica” e “si inventano scioperi” a differenza della deferenza mostrata nei confronti del governo Monti, che “perdono tempo” ad accanirsi contro il jobs act “la legge più di sinistra che sia stata fatta negli ultimi anni” e più direttamente contro Maurizio Landini stigmatizzato come “l’altra faccia di Salvini”.

A Cosenza, dove è stato ancora una volta contestato e ci sono stati anche tafferugli, ha tuonato che le fabbriche bisogna riaprirle e non occuparle.

Nella risposta ad Ezio Mauro, una specie di appello finale al voto affidato alle pagine di Repubblica, forte anche del clamore suscitato dalla frase arrischiata di Landini sulle persone perbene che non lo sostengono, Renzi, oltre a rivendicare quanto il jobs act tuteli i più deboli, si è spinto sull’articolo 18 dove era difficile immaginare. A chi rileva come sia irrealistico sostenere che con la libertà di licenziare senza giusta causa o giustificato motivo ripartono le assunzioni e gli investitori stranieri accorrono in Italia, Renzi risponde semplicemente ribaltando l’onere della prova.

Ci vuole una dose di arroganza veramente fuori del comune, mentre aumentano i ricorsi alla cassa integrazione e la domanda è al palo, dopo che sono trascorsi ben sette mesi dagli 80 euro passe-partout della campagna elettorale per le Europee, pretendere da Landini che sia lui a spiegare perché con l’art.18 ancora in vigore (ma ridimensionato dalla Fornero) non aumentino i posti di lavoro.

Evidentemente Renzi è molto teso: non gli piacciono le contestazioni sempre più diffuse, sa perfettamente che i dati economici dopo dieci mesi dalla destituzione dell'”inconcludente” Letta non sono migliorati, è consapevole che il percorso delle riforme non è pacifico e che l’Italicum per la Camera in vigenza di un sistema bicamerale sarebbe incostituzionale.

In Parlamento, al di là della flessione alle Europee c’è, per fortuna, sempre il M5S con il suo 25% che ha presentato da tempo una proposta per abrogare la ex-Cirielli e dalla prossima settimana sarà divertente vedere come si porrà il Pd sulla prescrizione dopo le sparate a tre giorni dal voto sull’onda dell’indignazione per il processo Eternit.

E nell’immediato per il voto regionale dove l’astensione si annuncia tale da non poter essere ignorata anche “grazie” alla presenza di personaggi alquanto “trasversali” come Nicola Adamo, Belcastro e Tripodi in Calabria o alle primarie disertate in Emilia per la tortuosità nella designazione dei candidati, Renzi sa di doversela vedere al Nord con Salvini e al sud con una rete clientelare di riciclati del tutto impermeabile alla presunta rottamazione.

Comunque se gli elettori di riferimento del Pd renziano devono essere invogliati ad andare a votare per la forza degli argomenti e per i risultati al netto della propaganda e dell’enfatizzazione mediatica degli errori o dei limiti dei “nemici del giorno” del mago del cronoprogramma, il dato dell’astensione potrebbe superare le previsioni.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... o/1226925/
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 22/11/2014, 22:05

franz ha scritto:Ranvit, i dati aggiornati li ho indicati ma se vai sul sito della ragioneria, li trovi e li analizzi direttamente.
Du palle e centinaia di tabelle excel con centinaia di celle ma se ti piace, divertiti. Io lo sto facendo. .


Ecco, nel caso questo sono dati 2006 ma il lavoro è completo
Entrate, sia centrali, regionali, provinciale e locali. Il tutto regionalizzato.

http://www.regione.veneto.it/static/www ... iscale.pdf

Per le spese c'è il lavoro della ragioneria, anno per anno.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda pianogrande il 22/11/2014, 22:55

Mi limito a ribadire che le regioni a statuto speciale non hanno, o non hanno più, motivo di esistere.

Lo stesso Alto Adige non ha giustificazioni (dal punto di vista economico, almeno).

Gli si può dare tutta l'autonomia culturale che vogliamo ma perché deve trattenersi tutti o quasi i soldi delle tasse?

Vogliamo fare dell'Italia uno stato federale?

Discutiamone ma discutiamone per tutti.

La mia provocazione di restituire l'Alto Adige all'Austria non è una provocazione.

Che tornino con l'Austria.

Cosa perdiamo?

La Sicilia che costituisce l'esempio lampante di cosa possa portare il decentramento dei poteri (che non è la panacea per definizione ma che dipende a chi vengono decentrati questi poteri) come può avere ancora questa forma di autonomia che grida vendetta?

Insomma.

Come possiamo continuare a parlare di sacrifici di fronte a queste eclatanti forme di privilegio?
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 0:05

pianogrande ha scritto:Vogliamo fare dell'Italia uno stato federale?
Discutiamone ma discutiamone per tutti.

Certo, per tutti.
Autonomia di spesa ma anche autonomia di entrate.
Valle D'aosta e TAA sono tra le regioni piu' ricche e la loro spesa statale regionalizzata è il 30% del loro PIL.
E se la potrebbero sicuramente pagare.
In compenso le regioni del sud vedono una spesa statale regionalizzata che supera il 50% del proprio PIL.
Ed ancora mancano le spese di comuni, provincie e regioni (che sono già di per se' facilmente "regionalizzabili") e che sono un altro 15-17%.

Sto cercando i dati mancanti ma a naso direi che al sud la spesa pubblica è il 65-70% del loro PIL.
Come la Svezia degli anni 80, ma non con i servizi della Svezia. Dove vanno quei soldi?
Ma poi, se lo potrebbero permettere, con il federalismo? No, con entrate fiscali che sono la metà della spesa.

Ma chiedamoci anche tutta un'altra serie di domande:
1) se la spesa pubblica al SUD è cosi' alta, come mai non decollano? Secondo la neo vulgata socialista-keynesiana a furia di moltiplicatori il sud dovrebbe straricco.
2) Chi vuole piu' spesa, cosa vuole dimostrare? Che diventiamo tutti come il sud?
3) E' quello il fulvido esempio della spesa keyesiana?
4) Ranvit giustamente fa notare che il sud si è impoverito (il PIL calato piu' che al nord) ma ... ci credo. Con una spesa pubblica del genere, per giunta clientelare, come fa il PIL (che è prodotto dai privati, non dallo stato) ad aumentare?
È ovvio che il PIL cala, quando ci si avvicina a soglie sovietiche di spesa pubblica.

Hai ragione, piano, discutiamone. Ma consapevoli degli effetti di un vero federalismo in Italia.
Non sarà una passeggiata. Per me è la soluzione ma per adottarla avremo resistenze enormi.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda pianogrande il 23/11/2014, 0:40

Con piacere Franz.

Partirei un po' più da lontano visto che il federalismo non mi entusiasma affatto ma discuterne è sicuramente utile.

Il mio punto di vista.

Il federalismo non è una ricetta infallibile in quanto tale ma può funzionare benissimo in uno stato fondamentalmente ben amministrato come può funzionare benissimo una amministrazione centralizzata.
Vedo, comunque, nel federalismo (o, forse meglio, nell'eccessivo decentramento) il pericolo del formarsi di clan o famiglie che si appropriano del potere locale e a quel punto sono dolori per tutti quelli che non appartengono.

Detto questo (sempre disposto a ricredermi ma, al momento, ne sono molto convintissimo anche per concrete esperienze) su quali basi, su quali criteri, si potrebbe impostare un federalismo in Italia? Un federalismo, naturalmente, che funzioni meglio della attuale struttura centralizzata e che contempla poteri locali (questo lo riconosco) piuttosto deresponsabilizzati?

Insomma, tanto per partire da un punto che considero fondamentale, perché nell'Italia così come è, e non in una Italia auspicabile, un federalismo potrebbe funzionare meglio?
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 10:15

pianogrande ha scritto:Il federalismo non è una ricetta infallibile in quanto tale ma può funzionare benissimo in uno stato fondamentalmente ben amministrato come può funzionare benissimo una amministrazione centralizzata.
Vedo, comunque, nel federalismo (o, forse meglio, nell'eccessivo decentramento) il pericolo del formarsi di clan o famiglie che si appropriano del potere locale e a quel punto sono dolori per tutti quelli che non appartengono.

Ci sono già e prosperano ancora meglio, dato che le risorse del malgoverno vengono gentilmente fornite dalla capitale, dopo averle prelevate da altre tasche. Nel federalismo che ho accennato sopra (e che spesso ho approfondito qui in altri thread) esiste anche pero' l'autonomia nelle entrate, oltre che di spesa. Qundi il clan deve affamare la sua popolazione, non quelle lontane centinaia di km. La differenza è notevole. Ed è quella su cui ragionare, per le implicazioni che ha.
Non servono molti voli piindarici, aggettivi ragionamenti filosofici.

Un federalismo a "finanze separate" significa che ognuno si autogoverna in merito ai compiti che vengono definiti locali (di comune accordo nazionale) e su quello trova i suoi forndi. Raschia il suo barile.
Nei sistemi federali ci sono anche fondi perequativi orizzontali e verticali, per aiutare territori in oggettiva difficltà economica ed io ritengo che anche nel federalismo che ho in mente ci debbano essere. Ma solo fondi atti a finanziare investimenti.
Voii costruire un ponte? uno stadio, una scuola? Gli altri ti aiutano mettendo un tot%, il resto lo metti tu.

Nulla invece per la gestione corrente, ordinaria. Nulla che possa alimentare con soldi altrui assunzioni clientelari, magna magna. Voi assumere i tuoi 26 cugini? Lo fai con i soldi che riesci a reperire nel tuo comune, non negli altri.
Non sarebbe una rivoluzione?
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 23/11/2014, 11:30

franz ha scritto:Ranvit, i dati aggiornati li ho indicati ma se vai sul sito della ragioneria, li trovi e li analizzi direttamente.
Du palle e centinaia di tabelle excel con centinaia di celle ma se ti piace, divertiti. Io lo sto facendo.

Ora è chiaro che a nord con quei soldini fanno anche tante belle cose.
Ma incassano 100 e spendono 60.
La differenza va al sud, dove incassano 50 e spendono 100.
Dico tanto per andare a grandi numeri.

E fanno delle belle cose?
Non direi.

Sul fatto di mantenere non so.
Cameron ha licenziato 490'000 dipendenti pubblci, senza licenziare pero' un solo docente, un solo poliziotto, un solo infermiere.
E' intervenuto solo sul personale dei ministeri.

Ed ha immediatamente abbassato le tasse. In Uk si registrano pero' 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro.
E la disoccupazione non è aumentata, anzi. Tanti italiani in questi ultimi due anni sono andati in UK.



Appena posso (la schiena a pezzi mi impedisce di stare troppo seduto al computer...lo faccio a tratti e per brevi periodi) mi divertiro' a cercare informazioni diverse da quelle della ragioneria che come sappiamo fa un po' i cazzi suoi.

Per il momento ritorno sulle cause che hanno determinato lo spreco al Sud. Qui c'è tanta gente onesta e rispettosa delle regole, sicuramente piu' dei disonesti e criminali, che è incazzata oltre che umiliata e disperata per lo stato delle cose.
Io stesso non volendo sottostare alle prepotenze dei potenti locali non ho potuto "sistemare" le mie figlie qui....una a Roma ed una a Milano per poter lavorare. E come per me, credimi, tantissime altre famiglie nella stessa situazione.
Perchè si eleggono sempre gli stessi mestieranti, quando non delinquenti e criminali, della politica? Perchè qui, se vuoi far lavorare i tuoi figli devi "sottostare"... Ma non è neanche del tutto vero che le genti del Sud sottostanno: in Campania/Napoli per esempio sono noti i radicali cambiamenti di voto, da una parte all'altra (Lauro-Valenzi oppure Bassolino-Caldoro, Iervolino-De Magistris ). Oppure in Sicilia: milazzismo, Dc, Socialisti, Pdl, M5S/Crocetta, etc. Ma non è cambiato mai niente!!
Perchè? perchè dall'unificazione dell'Italia in poi è sempre stato cosi? La Cassa per il mezzogiorno? Chi ci ha guadagnato? A parte gli spiccioli incassati dai criminali (politici e Mafie varie), le aziende del Nord! Facevano partire iniziative industriali incassando un mare di soldi e poi se ne andavano! I rifiuti tossici, chi ci ha guadagnato?
Ma per piacere!

E' troppo facile stare seduti col culo al caldo sparando sentenze sull'omertà dei meridionali...salvo poi essere altrettanto omertosi quando il culo non sta piu' al caldo o sparlare del Sud in generale (come se fossimo tutti delinquenti) stando con il culo al caldo al Nord....salvo poi avere notizia degli sprechi al Nord, vedi Mose o Expo, etc etc
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda pianogrande il 23/11/2014, 12:05

.... Nulla che possa alimentare con soldi altrui assunzioni clientelari, magna magna. Voi assumere i tuoi 26 cugini? Lo fai con i soldi che riesci a reperire nel tuo comune, non negli altri....Franz

Sta proprio in questo la mia esperienza negativa.

I non cugini se la vedono brutta a manifestare il loro scontento nei confronti di un clan che percorre le stesse vie e frequenta lo stesso bar.

Qui, gli aspetti della questione vanno dalla pura e semplice emarginazione sociale alle minacce mafiose (e alla loro concretizzazione).

Quando si dice che lo stato è assente, si dice proprio questo e cioè che lo stato lascia fare ai poteri locali.

I comuni sciolti per mafia sono solo la punta dell'iceberg e rappresentano migliaia di piccole e grandi sopraffazioni che passano sotto timoroso silenzio.

Se non superiamo questo scoglio (parliamo dell'Italia e di questa Italia, naturalmente) è perfettamente inutile mettersi a parlare degli aspetti tecnico amministrativi.

Nel nostro paese, una forma federale rischierebbe di essere il via libera a poteri locali che sono ancora più corrotti, famelici e invasivi di quello centrale.

Tra l'altro, è stato anche tolto il divieto del terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni.

Sicuramente, chi lo ha fatto non vive in un piccolo comune e non tiriamo fuori le solite brillanti eccezioni.

Ne ho presenti anche io ma non sono la regola.

Insomma, il cittadino più ha il potere (riconosciuto e legalizzato) davanti alla porta di casa e meno è libero.

Dobbiamo discutere di questo (che è uno dei drammi del nostro paese) se vogliamo parlare di federalismo al quale, ripeto, non sono contrario di principio ma a ragion veduta per la situazione alla quale mi riferisco.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda franz il 23/11/2014, 12:16

Sul piano della correttetta dell'analisi e della possibilità concreta di partida da dati esatti, nessuno puo' battere RGS.
Poi che i dati che presenta non piacciano, ... posso capire.
Tra l'altro con i primi esperimenti di regionalizzazione, che RGS ha iniziato a fare a metà deli anni 90 (il primo che ricordo fu durante il governo Prodi nel 1996 su dati 1994) riuscivano a regionalizzare solo la metà della spesa statale centrale, quella dei ministeri. Mancavano gli Enti Previdenziali, Anas, Monopoli, CNR, ENEA, INFN, CRI, ICE, Patronati, Corte dei Conti, Archivi Notarili, FEC, PCM, ISPRA, ISTAT, CRA, ENAC che rano appunto l'altra metà.
Ora recentemente sono arrivati a regionalizzare praticamente tutto e non viene regionalizzato solo lo 0.5% degli enti sopra elencati. E le sorprese sono venute proprio da li', per esempio la spesa ANAS.

Poi venendo al resto, che in nord abbia avuto anche un parziale tornaconto ad innondare il sud di soldi (che in parte sono rientrati sotto forma di consumi di prodotti del nord) non ci piove. Cosi' come è noto che anche al nord ci sono i furbetti del quartierino. Ma questo nulla toglie al fatto che la spesa pubblica al sud sia enorme sia in confronto alla media sia in confronto alle risorse fiscali disponibli. Sarebbe il paradiso del socialismo, quasi un caso di "socialismo reale" o una repubblica keynesiana. Ma non funziona. 40 anni di questa politica non ha migliorato le condizioni economiche del SUD ed hanno portato l'Italia sull'orlo del baratro. Ci vuole coraggio ma bisogna cambiare.
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Re: Il nocchiere

Messaggioda ranvit il 23/11/2014, 15:43

Ancora non ci siamo....
1) il mio discorso è che la politica nazionale, dall'unità di Italia in poi ha sempre favorito il Nord strafottendosene del Sud; usato solo come serbatoio di voti. Naturalmente facendosi spalleggiare in qualche modo...dalle organizzazioni mafiose e ras locali. Anche gli americani quando sono sbarcati in Sicilia si sono fatti aiutare dalla Mafia....e per ricompensa la Sicilia ha avuto il diritto di sperperare tutto quanto gli pare.

2) i dati della RGS (quando ho detto che fa i cazzi suoi intendevo dire che i numeri si possono presentare come piu' conviene...). Mi dai per piacere il link da cui hai tratto le tue informazioni. Tra l'altro in netto contrasto, per le regioni a statuto speciale, con quelle che risultano dal Blog indicato da pianogrande : http://www.polisblog.it/post/7787/lo-sc ... la-manovra


-La Valle d’Aosta è la regione più dispendiosa d’Italia: nel 2008 11983 euro pro-capite, più del triplo della spesa pro-capite italiana (3820). Trattiene inoltre il 90% del gettito delle tasse riscosse sul proprio territorio ma spende comunque il 36% in più contro una media italiana del 14%. Nel 2006 c’era un consigliere regionale ogni 3511 abitanti (contro una media italiana di 51728) e il loro emolumento rappresentava una spesa pari a 30,24 euro contro una media italiana di 2,26.

-Il Trentino Alto Adige trattiene il 90% delle tasse riscosse ma spende il 18% in più di quanto riceve. Ha i record per stipendi dei propri amministratori: il sindaco di Bolzano è il più ricco d’Italia (oltre 12000 euro al mese) mentre il presidente della provincia prende 6000 euro in più del cancelliere tedesco (25600 euro al mese contro 19300)

-La Sicilia ha un contenzioso storico con lo Stato Italiano per una serie (da dimostrare) di inadempimenti di quest’ultimo e sostiene di essere l’unica regione con il diritto di far rimanere sul territorio il 100% del gettito fiscale. La spesa pro capite pesa in percentuale sul Pil per il 30% ed è terza nel numero di abitanti per dipendenti regionali.


-La Sardegna ha raddoppiato ultimamente le province (tutte e 4 le ultime hanno meno di 154000 abitanti) e quella dell’Ogliastra è la meno popolata d’Italia. La spesa pro-capite è la terza in Italia

-Il Friuli Venezia Giulia è il più virtuoso tra le regioni a Statuto Speciale e, per esempio, i sindaci hanno stipendi più bassi che nelle regioni ordinarie.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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